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«Non ha alcuna possibilità..»
«Ma l’avete vista? Sfigura
accanto ad Harry»
«Infatti, è solo una racchia
bionda»
Grace si voltò, estremamente
scocciata. Quelle galline dietro di lei stavano parlando da quando era iniziata
la lezione e sebbene si fosse impegnata con tutta se stessa per ignorarle,
sembravano farlo apposta ad aumentare la voce e gli insulti nei suoi confronti.
Una di loro dai capelli corti e gli occhi scuri, le sorrise con cattiveria,
schioccando la lingua contro il palato prima di parlare. «Qualche problema,
Evans?» si limitò a scuotere la testa,per niente intenzionata a darle quella
soddisfazione. «Come immaginavo, sei sempre stata una debole» intervenne un'altra,
ridacchiando, seguita a ruota da tutto il gruppo. «Scommetto che sei una
verginella e che baci pure male..» aggiunse un’ altra ancora, che fino a quel
momento non aveva ancora aperto bocca. Iniziò a sentire la rabbia montare a
livelli incontenibili e per trattenersi si conficcò le unghie nei palmi della
mano. Come si permettevano di giudicarla così, arrecandole offese gratuite senza
nemmeno conoscerla? Cosa aveva fatto di male? «Per tua informazione» iniziò,
risentita e alquanto offesa, «Non sono una verginella e non mi sembra che Harry
si sia tirato indietro,anzi» Quella che aveva riconosciuto come il capo della
banda, scosse la testa divertita, decisa a non lasciar perdere. «Sei solamente
una ragazza insicura e frivola. Studi per colmare un vuoto che hai
dentro,ovviamente senza successo. Rimarrai sola a vita, Evans» e quello fu
sicuramente il colpo di grazia. Gli occhi le divennero lucidi e pesanti e il
labbro inferiore cominciò inevitabilmente a tremarle. Al suono delle loro
risate fragorose, si alzò e senza chiedere nemmeno il permesso alla
professoressa, raggiunse di corsa l’uscita dell’aula in lacrime.
Zayn Malik aveva appena finito l’allenamento di basket e ora si
osservava compiaciuto nel riflesso dello specchio incassato alla parete. Aveva
portato parecchi punti alla sua squadra che alla fine erano stati decisivi per
vincere contro gli avversari del liceo di Bradford.
Al suo fianco, Harry Styles, si stava allacciando le
stringhe delle Vans mentre chiacchierava animatamente
con Louis su un qualcosa che non stava seguendo. In quel momento l’unica cosa
che gli importava era fumarsi una bella sigaretta, nel cortile, immerso nel
silenzio e nelle sue riflessioni. Salutò gli altri con un semplice cenno del
capo, poi si diresse a grandi falcate fuori dallo spogliatoio, sbucando nel
corridoio deserto del secondo piano. Stava per raggiungere le scale quando un
singhiozzo soffocato lo fece arrestare sul posto. Si voltò, riconoscendo una
figura esile e scossa dal pianto in cima alle scale. Non gli ci volle molto per
capire di chi si trattasse, quella cascata di capelli biondi era
inconfondibile. In più,man mano che si avvicinava, distinse un profumo dolce
alla cannella, che apparteneva solamente ad una ragazza di sua conoscenza. Si
accovacciò accanto a lei con lentezza, senza spaventarla e delicatamente le
prese una mano, facendola così voltare nella sua direzione. Alla vista di
stille salate su quel viso a cuore, Zayn provò l’inspiegabile
impulso di stringerla a se e cullarla tra le sue braccia. Fortunatamente riuscì
a controllarsi e si limitò ad accarezzarle con dolcezza una guancia, fermando
una lacrima che in quel momento stava per raggiungere il suo mento. «Che
succede,Grace?» la ragazza sussultò appena; era la prima volta che la chiamava
per nome. «N-niente.. una sciocchezza..» disse, la
voce debole e flebile. Costatò che era strano vederla piangere perché Grace
sorrideva sempre. Sorrideva quando lo incrociava nel corridoio anche se non si
sopportavano a vicenda. Sorrideva quando si faceva male e rassicurava tutti,
svolazzando una mano in aria. Sorrideva perfino quando quelle due pazze delle
sue migliori amiche le riempivano la testa di pettegolezzi. E doveva ammettere
che gli piaceva il suo sorriso. Per un po’ si illuminava, poi ritornava cupo e
tenebroso come sempre. «So che non siamo esattamente amici..» esordì insicuro,
tastandosi la base del collo con una mano. «Però per qualunque cosa ci sono,ok?»
la bionda si lasciò scappare una risata. Se per lui era strano vederla
piangere, per lei era strano che Zayn Malik si mostrasse impacciato. Il moro di solito era sempre
padrone di se stesso e sapeva destreggiarsi in ogni situazione. Comunque
apprezzò lo sforzo e annuì, asciugandosi il viso bagnato. «Grazie» mormorò,
riacquistando il sorriso. «Ora posso sapere per chi stai così male?» Grace
rimase per un po’ in silenzio, valutando la situazione. Si vergognava da morire
ad ammettere certe cose.. però Zayn in quel momento era così premuroso e gentile..
Sollevò lo sguardo ancora umido,posandolo nelle sue iridi scure. «Delle ragazze
hanno detto che non merito nessuno,tanto meno Harry» e qui arrossì appena. «che
non sono alla sua altezza e che rimarrò sola a vita» terminò, provata. «Stronzate»
sbottò Zayn, sorprendendola. Si sarebbe aspettata una
risata o un sorriso di scherno. «E tu le credi anche? Ascoltami, è solo
invidia. Tu puoi meritare chiunque perché sei bellissima sia dentro che fuori.
E a maggior ragione Harry. Quindi non stare male solo perché delle galline ti
hanno criticata. Sanno fare solo questo» Avrebbe voluto dirle che stravedeva per lei da quando si era
trasferito e l’aveva vista sul porticato, un sorriso adorabile e imbarazzato
sulle labbra. Che da quando aveva saputo che aveva baciato Harry quella era,
non riusciva a dormire, perché il solo pensiero che non sarebbe mai stata sua
lo tormentava. Ma si accontentò di vedere il suo sorriso che spuntava in
seguito alle proprie parole e per un po’ riuscì ad illuminarlo ancora. Poi lei
si alzò e si congedò con un timido saluto e un “grazie” sussurrato,
abbandonandolo sui gradini freddi dell’atrio. E il suo mondo ritornò grigio.
Harry sorrideva sempre più
spesso in quel periodo. Forse il semplice fatto che i suoi capelli fossero in
ordine e non la solita massa indefinibile e aggrovigliata, forse il semplice
fatto che avesse trovato finalmente il pranzo pronto, fumante sulla tavola,
forse il semplice fatto che da quando aveva baciato quella ragazza e non riusciva a togliersela dalla mente,
potevano essere degli stupidi e anche insulsi motivi, eppure aveva un sorriso
da ebete stampato sulle labbra da giorni. Che si fosse innamorato? Era un po’ troppo
presto per affermare quell’ipotesi, eppure non era spaventato dalla possibilità
che avesse finalmente messo la testa a posto. Grace era una ragazza bellissima,
dolce e debole e lui avrebbe fatto di
tutto pur di proteggerla e starle accanto. In fondo era sicuro che non sarebbe
stato così complicato, lei gli aveva teso la mano, lui doveva solo afferrarla.
Con questi pensieri, spalancò la porta a due battenti dell’entrata della London
High, scorgendola immediatamente davanti la lunga schiera di armadietti lucidi
e verdi. Gli dava le spalle e i suoi lunghi capelli biondi le scivolavano
silenziosamente sulle spalle,sfiorando il fondoschiena fasciato da dei jeans
scuri e aderenti. Si costrinse a sollevare lo sguardo e avanzare verso di lei,
per poi schiarirsi la gola e attirare la sua attenzione. In un batter ciglio Kim
e Natalie si volatilizzarono, lasciano i due da soli. Grace si voltò e il cuore
le balzò in gola per l’emozione, mentre si specchiava nei suoi occhi verdi e
annegava lentamente. Harry appoggiò i palmi delle mani vicino al suo viso,
intrappolandola contro il suo corpo. «Ciao» bisbigliò in un suo orecchio,
sorridendo compiaciuto quando la sentì rabbrividire. «Ehi..» replicò intimidita
lei, avvampando. Erano così vicini che il suo profumo delicato le investiva le
narici e le annebbiava i sensi. «Mi sei mancata..» proseguì e strusciò la punta
del naso sulla guancia rosata della giovane. Grace mugolò appena, procurando
una risata al riccio. «Anche tu» riuscì a dire, estasiata. «Posso baciarti?»
domandò poi e lei deglutì. Era reale quello che le stava capitando? Decise che
non le importava, che se era un sogno preferiva non svegliarsi. E quindi annuì
e mentre avvertiva i battiti del suo cuore nelle orecchie, appoggiò per la
seconda volta le labbra su quelle soffici di Harry. Il resto del mondo svanì.
Note: Ebbene si, sono
di nuovo qui con il terzo capitolo. Avendoli già pronti mi sembra inutile far
passare troppi giorni.. come al solito rinnovo i ringraziamenti per tutti
coloro che hanno messo la ff tra le
preferite/ricordate/seguite e chi ha recensito nei capitoli precedenti. Grazie
ancora! Fatemi sapere se ovviamente vi va, cosa ne pensante anche di questo. Un
bacio!