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Autore: Sheriza    20/08/2013    1 recensioni
Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella sua carne.
Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.
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Aoi è una ragazza che nel giorno del suo sedicesimo compleanno perde l'unico parente che pensa di avere, suo padre, però dietro quell'incidente si nascondono altre ombre del passato di Aoi che torneranno a bussare alla sua porta, portandola a scoprire verità che nessuno avrebbe mai immaginato.
Tra doppi, addirittura tripli giochi, verità nascoste e una società poco curata il passato verrà rivelato e con esso anche il futuro che attende Aoi.
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Questa è la mia seconda storia su EFP, e la prima sui vampiri, spero vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento. Baci :)
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Rosso

Capitolo XXV


Cosa significa veramente provare il terrore, la paura e la disperazione?

Aoi aprì gli occhi e si ritrovò in una stanza al buio, sdraiata su un letto a baldacchino e con ancora i vestiti sporchi di sangue.

Si passò una mano sul collo e notò che le ferite erano molto gonfie.

Dove sono?” sussurrò piano la ragazza ancora sdraiata.

A casa mia, ti piace?” rispose una voce dolce e melodiosa.

Ke-Kevin?” balbettò Aoi che non riusciva ancora a capire cos'era successo.

Esatto, è eccitante quando pronunci il mio nome”.

“Dov'è Astor?”.

Astor...Beh che dire, diciamo che la sua presenza mi infastidiva e per quanto mi abbia aiutato a portarti da me non ho potuto fare a meno di imprigionarlo chissà dove” disse ridacchiando Kevin dirigendosi verso di lei.

Aiutato? Cosa intendi?!”.

Aoi cercò di muoversi e di scendere dal letto per cercare di scappare, ma ben presto si rese conto che alla caviglia aveva attaccata una catena.

Cosa significa tutto questo...” disse ancora Aoi guardando Kevin davanti al letto.

Significa che sono sadico” rispose lui sedendosi.

Fai pure l'ironico?!”.

Ssh, non gridare o ti dovrò punire. Non sono ironico è la verità, sai infondo c'è chi darebbe di tutto per stare al tuo posto” sussurrò lui avvicinandosi all'orecchio di lei.

Guarda cosa mi hai lasciato sul collo, per essere così gonfi e io così stanca mi devi aver quasi prosciugato”.

Si lo ammetto, non sono riuscito a controllarmi. E che eri così bella, eri come una droga”.

Kevin accarezzò il volto di Aoi e piano si cominciò ad avvicinare alla bocca ma prima che potesse fare qualcosa, Aoi lo fermò tirandogli uno schiaffo.

Non ti azzardare” bisbigliò lei che aveva cambiato in pochi secondi colore degli occhi.

Pensi di farmi paura? Potrei annientarti in meno di un minuto” disse lui infastidito mentre si passava una mano sul viso.

Fallo allora. Uccidimi come stavi facendo prima”.

Sei troppo divertente aveva ragione Astor, ora capisco perché ha perso la testa per te, e pensare che ti sono sempre stato vicino e nessuno se ne è mai accorto”.

Sempre vicino..?” sussurrò Aoi sgranando gli occhi.

In realtà quello che voi credevate Matt, ero sempre stato io” disse Kevin con tono quasi maligno mentre guardava Aoi incredula muoversi per toglierselo da sopra.

No, no! Non è vero” gridò lei che cominciò a tirare calci e pugni ma a vuoto.

Invece è così, hai baciato me quella notte ed hai dormito con me, non hai mai sospettato di niente eppure dietro il vampiro dell'aria c'ero sempre io”.

Matt...Matt era diverso da te! Stai mentendo non può essere vero! Lui è un vampiro elementare tu non puoi avere il suo potere...lui...”.

Aoi non riusciva più a parlare, gli occhi di Kevin la stavano divorando poi lui si chinò su di lei e disse “Anche tu hai quello di Astor, eppure non sei un vampiro elementare”.

La ragazza a quelle parole sgranò gli occhi e prima che potesse dire qualcosa, sentì una lama trafiggerle il petto. Le sembrava di gridare dal dolore ma non era così, era muta. L'unica cosa che faceva era guardare Kevin che impugnava la spada con cui la stava trafiggendo.

Cosa...” bisbigliò Aoi.

Nella stanza c'era un odore di sangue così forte da farle girare la testa, ma non era solo il sangue di lei a sgorgare a fiumi, Aoi si accorse che con la stessa spada si era tagliato anche Kevin e il loro sangue si stava mescolando.

Quando ti sveglierai non sarai mai più la stessa” sussurrò lui con i vestiti sporchi di sangue mentre tirava fuori la spada dal petto di Aoi e la buttava a terra.

Padrone” due uomini vestiti in abiti eleganti fecero irruzione nella stanza e si gettarono sul ragazzo accasciato a terra, poi Aoi perse i sensi ricadendo nel buio.

Aoi?”.

Una voce angelica sembrava chiamare la ragazza.

Chi sei?”.

Segui la mia voce”.

Ma sto sognando, quindi sono ancora viva...Chi è che mi chiama, dove sei?”.

Vieni da me”.

Aoi cominciò a correre verso la voce fino a quando non incontrò una donna seduta vicino a un lago che si pettinava i lunghi capelli rossi.

Tu sei...Eris?”.

La donna non rispose.

Dimmi chi sei ti prego, sei mia madre?”.

Nulla, nessuna risposta. Aoi cominciò ad avanzare alcuni passetti verso la donna ma prima che potesse vederla in faccia vide nel riflesso del lago un volto insanguinato, non sembrava quasi umano a quel punto la donna si girò e con un sorriso inquietante le disse “Salvami”.

Gli occhi della donna erano di un verde scuro, cerchiati di nero e molto incavati, le labbra secche e screpolate, c'era sangue ovunque sui vestiti, sul volto, sulle mani che cercavano di afferrare Aoi.

Cosa ti è successo...”.

La donna non rispose e sparì in una leggera nebbia per lasciare posto alla desolazione più totale.

Non riesco a capire cosa significa tutto questo” bisbigliò Aoi che alzando gli occhi al cielo notò che fiocchi di neve stavano cominciando a cadere.

Il lago e il paesaggio cominciarono a sparire come la donna e Aoi si ritrovò nella sua villa di montagna durante la sua festa di compleanno.

Aoi, su vieni dentro, ti vogliono fare gli auguri, piccola compi sedici anni devi festeggiare”.

La voce di papà, ma perché sono qui...”.

Preferisco di gran lunga qualcuno che si occupi di me, dei miei sentimenti non voglio dei regali!”.

Ma questa sono io...Oddio tra poco qui brucerà tutto. Questa è la sera in cui tutto è iniziato!”.

Aoi vide il padre rientrare dalla finestra e cominciò a seguirlo su per le scale finendo nell'ufficio, dove tre persone erano sedute nelle poltroncine difronte alla scrivania.

Eccomi signori, scusate l'attesa”.

Aoi avanzò nella stanza e cercò di vedere i volti delle tre persone sedute ma inutilmente, erano oscurati.

Una di loro si alzò, portava un lungo cappotto nero e sembrava essere un uomo poi iniziò a parlare.

Astor...?” sussurrò Aoi incredula, ma nessuno la sentiva.

E' andata via?”.

Si, è appena scappata. Anche se non c'è, non è lei l'obbiettivo quindi potete procedere però prima ovviamente come pattuito dovete aspettare che io esca dall'edificio e scappi con i miei soldi”.

Cosa dici papà?!”.

Un altra persona si alzò, Matt.

Voi esseri umani fate davvero pena, sempre attaccati ai soldi. Bene prima bruciamo questo posto e prima me ne potrò andare a casa”.

Potevi non venire Matt. Non fai altro che lamentarti”.

Sto vedendo quello che è veramente successo quella sera o è solo una manipolazione da parte di qualcuno?”.

Stammi a sentire, mi stavo facendo i cavoli miei quando sei venuto da me e mi hai detto che dovevamo bruciare una casa. Io non ne so niente di questa storia”.

Ma di cosa diavolo parlano”.

Ad un certo punto una nebbia come quella di prima cominciò a far sparire le immagini.

No! Cos'è successo, cosa?!”.

Aoi si risvegliò nella stessa stanza di prima, tutta sudata. Questa volta indossava una camicia da notte rossa, il sangue era sparito e anche Kevin.

La ferita...la ferita dov'è, non c'è più!” sussurrò mentre si toccava il petto in cerca della ferita.

La ragazza scese dal letto notando che la catena era sparita e si avviò verso la porta, la aprì e un uomo in abiti eleganti la invitò a seguirlo.

Dove stiamo andando?” chiese Aoi guardandosi attorno.

L'uomo non rispose e continuò a camminare. Si fermarono davanti una porta in legno di ciliegio rifinita e con un gesto delle mani l'uomo in abiti eleganti invitò la ragazza ad entrare.

Aoi fece come le fu detto ed entrò, si ritrovò in una grande camera illuminata tutta da lampadari di cristallo che davano alla stanza un atmosfera di pace e tranquillità.

Nella stanza c'era Kevin vestito con una camicia bianca che faceva intravedere il corpo perfettamente scolpito e dei pantaloni neri, era di spalle vicino la finestra con un bicchiere di vino rosso in mano.

Eccoti finalmente, com'è stato il sogno?” sussurrò Kevin con un tono dolce.

Lo sapevo che non poteva essere la verità, sei stato tu a farmelo fare” rispose Aoi con tono calmo.

Si, te l'ho fatto fare io. Ormai sono legato a te e posso farti fare quello che voglio, però quello non era un semplice sogno. Era la realtà, tutto quello che hai visto è accaduto veramente. Da tua madre a tuo padre”.

Legato?”.

Si, di questo parleremo dopo. Ti ho chiamata qui per lui” disse Kevin avvicinandosi a una poltroncina e girandola.

Sulla poltroncina imbavagliato c'era il padre di Aoi, Andreas Neil.

Tuo padre dopo che era venuto a sapere dei miei piani, ovvero bruciare la villa per eliminare qualsiasi problema che sarebbe potuto derivare da te, mi ha promesso che nell'incendio ci saresti stata anche tu a patto che io gli donassi la libertà e qualche spicciolo”.

Papà...”.

Questo verme non è tuo padre, è solo uno sporco approfittatore. Non vuoi vendicarti? Lasciati andare al dolce sapore della rabbia e della vendetta” sussurrò con voce calda Kevin.

Hai ragione, quest'uomo non è mio padre e non merita clemenza. Merita solo la morte”.

Forse la verità che Aoi cercava gli e la poteva dare solo Kevin, solo lui poteva soddisfare ogni sua esigenza. Un barlume di speranza misto a odio e rabbia si accese in quel momento nel cuore della ragazza, Kevin aveva ragione era cambiata.

  
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