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Autore: shel0vesniall    20/08/2013    10 recensioni
"Ronnie,voglio davvero aiutarti." Disse il ragazzo occhi ghiaccio di fronte a me.
"Te ne andrai anche tu,come tutti,d'altronde." Risposi con le lacrime agli occhi.
"No,io non lo farò. Te lo prometto. Lasciati aiutare,per favore."
Esclamò accarezzandomi il polso,lasciando una scia di baci sopra le cicatrici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I don't wanna see you crying.


«Wow.  Scommetto che in questi anni,la noia è stata una delle tue ultime preoccupazioni.» Disse Niall,dopo aver ascoltato attentamente la mia storia.
Lo osservai,divertita. I miei occhi color nocciola erano fissi nei suoi color ghiaccio. Oltre a sembrare una brava persona,era anche carino. I suoi capelli erano biondi,visibilmente tinti. Riuscivo a capirlo perché si intravedevano alcuni ciuffi del suo colore naturale. Le labbra rosee e carnose racchiudevano  un sorriso perfetto. Aveva un naso piccolo e grazioso e per finire,una carnagione biancastra. Sembrava un angioletto.
«Puoi contarci.»Risposi di scatto,ripensando alla sua ultima frase.
Non ero riuscita a rivelargli tutto,naturalmente. O forse non volevo farlo? Qualcosa mi impediva di parlare. Magari,spiegando tutto nei minimi dettagli,sarebbe scappato a gambe levate. E questa,era l’ultima cosa che volevo accadesse. Sembrava davvero un ottimo amico. “Forse perché è l’unico che hai?” La vocina risuonò nella mia testa. “Oh,grazie per avermelo ricordato.”

«Hai da fare adesso?» Mi chiese Niall,distraendomi.
«Io?Ehm..Penso di no.»
«Pensi?» Chinò la testa di lato,guardandomi divertito.
«No,non ho nulla da fare.» Risposi. «Oltre i compiti e qualche faccenda domestica,no,nulla.» Ridacchiai.
«I compiti dovrebbero essere la tua prima preoccupazione.» Una smorfia divertita apparve sul suo volto.
«Non dirmi che..oh no.» Misi le mani nei capelli,gettando la testa all’indietro  per poi scoppiare in una sonora risata.
«Sei uno che studia tanto?» Chiesi,diventando seria tutta d’un botto.
«No!» Rispose subito. «Sono solo una persona curiosa,mi piace conoscere le cose. E’ divertente.»
«Mmh,quindi vai bene a scuola?» Chiesi.
«Diciamo che me la cavo.» Un sorriso apparve nel suo volto.
«Capito.»
«Hai voglia di ehm..mangiare fuori?»
Sbarrai gli occhi,girandomi di scatto verso di lui.
È un invito ad uscire?Un appuntamento?Oddio,l’ultima volta che ero uscita con un ragazzo era successo un disastro.
«Cosa intendi,per cenare fuori?» Chiesi,mentre quasi sicuramente le mie guance erano diventate di un colorito rosato.
«Uscire,prendere una pizza e chiacchierare.
» Grattò la testa,evidentemente imbarazzato dalla mia domanda. Accidenti che stupida. Era piuttosto ovvio che intendeva quello.
«Certo,va bene. Ma..ehm..Non ho soldi con me.»
«Non è un problema,Ronnie.»
 
«Che tipo di musica ascolti?» Domandò Niall.
 La serata stava passando tranquillamente e per il momento non avevo combinato nessun disastro. Eravamo seduti in un tavolino di una tranquilla pizzeria del quartiere,vicino a casa mia. Stare con Niall era divertente.
«Un po’ di tutto diciamo. Tu?» Chiesi per poi addentare un pezzo di pizza.
«Anch’io.» Sorrise.
«Wow,abbiamo tante cose in comune!» Esclamai divertita.
Mi stavo davvero divertendo. Nessuna finzione,nemmeno un sorriso forzato,sorridevo davvero ed ero finalmente felice dopo un periodo abbastanza buio,se così si poteva definire. Continuammo a parlare per tutto il resto della serata. Quel ragazzo era di grande compagnia,un ottimo ascoltatore e soprattutto divertente.
Il cellulare iniziò a squillare.
“Oh merda,zia Rose.” Pensai,vedendo il suo nome apparire nello schermo.
«Pronto?» Risposi.
«Ronnie,oddio stai bene?Dove sei?Tutto a posto?»
«Zia. Si,tutto bene. Scusa,mi sono dimenticata di avvisarti che avrei tardato un po’.» Risposi,tranquillizzandola.
«Dove sei?»
«Sono uscita.»
«Capisco,con chi?Vuoi che venga a prenderti?»
Oh no,l’interrogatorio no,ti prego.
Alzai gli occhi al cielo mentre Niall mi fissava divertito,ascoltando la conversazione.
«Ehm,sono uscita con un..Un mio amico.»Sorrisi timidamente,con lo sguardo basso.
«Oh.»Esclamò sorpresa. «Allora a dopo,non tardare. Ciao Ronnie.»
Non mi diede il tempo di rispondere che aveva già attaccato.
«Scusami,mia zia si stava chiedendo che fine avessi fatto.» Dissi rivolgendomi a Niall.
«Non ti preoccupare.» Sorrise.
Oh,era davvero un bel ragazzo. Ma non dovevo fissarmi troppo su questo punto,visto che sicuramente lui non pensava lo stesso di me. Nessuno lo pensava,mai. Scacciai subito quei brutti pensieri dalla mia mente,pensando a qualche domanda da porre a Niall. Rimanemmo cinque minuti a fissarci negli occhi senza proferire parola. I cinque minuti più lunghi della mia vita.
«Credo che sia meglio andare. Ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa?» Chiesi,leggermente imbarazzata.
Riuscirò mai a dire qualcosa senza imbarazzarmi?
Niall annuì con la testa.
«Grazie.»Sussurrai.
 
«Allora,ci vediamo domani a scuola?» Chiese,ormai davanti alla porta di casa mia.
«Certo,a domani.»
«Se vuoi posso passare a prenderti.»
Arrossii,ma grazie al cielo era ormai buio e Niall non poteva vedermi. O forse si,per colpa della luce fioca di un lampione.
«Ehm..Non lo so,come vuoi..»
«Ok,passo. Mi fa piacere.»Rispose. Dalla penombra,riuscii a notare che stava sorridendo.
«Sei gentile,grazie. E’ il caso che ti lasci il mio numero?Almeno eviti di stalkerarmi.»Scherzai.
«Te l’ho detto,non era quella la mia intenzione.»Dal suo tono di voce capii che era imbarazzato.
«Dai,stavo scherzando.» -«Mi passi il  tuo telefono?Così te lo salvo.»
Mi porse il cellulare e scrissi velocemente il numero,salvandolo nella rubrica.
«Ecco fatto. Grazie per stasera,mi sono divertita. Era da un po’ che non ridevo così.»Esclamai.
«Grazie a te Ronnie. Mi sono divertito anch’io. A domani,allora. Buonanotte.» Rispose,facendomi un cenno di saluto con la mano.
«Notte.»Esclamai,sorridendo timidamente.
Chiusi il portone e mi fiondai subito in camera. L’indomani sarebbe stata una lunga giornata.
 
 
«Zia,la mamma dovrebbe essere qui a minuti.» Dissi entusiasta.
Non vedevo l’ora di vederla. Dopotutto,erano passate due settimane e mi era mancata da morire.
«Ron,puoi venire un attimo?» La voce di Madison echeggiò dal piano di sopra. Velocemente,salii le scale e la raggiunsi.
«Dimmi.» Le sorrisi,entrando in camera sua,dove lei era beatamente distesa sul letto.
Sbatté lentamente la mano sul copriletto,facendomi capire che dovevo avvicinarmi e sedermi accanto a lei.
«Abbiamo un argomento in sospeso,noi due.» Cercò di fare la seria,trattenendo un sorrisetto.
Alzai gli occhi al cielo. Sapevo dove voleva andare a parare.
«Ne abbiamo già parlato.»
«Non nei dettagli.»
«Dio mio,Mad! Siamo andati in pizzeria e abbiamo chiacchierato come fanno solitamente due amici. Hai presente?» Gesticolai con le mani. «Lo conosco appena,non siamo fidanzati.» La guardai attentamente,osservando la sua reazione.
Fidanzati,poi?Trattenni una risata. Ci conoscevamo da una settimana appena. E Niall non sembrava per niente interessato a me. Se non da amico,ovviamente.
«Tienimi aggiornata in caso succedesse qualcosa di nuovo.»
Sospirai. «Va bene Mad,lo farò. Ma non succederà niente,te lo assicuro.» Risposi,per poi uscire dalla stanza.
«Ronnie.» Mi richiamò.
«Si?» Rientrai nella stanza.
«Almeno è carino?» Sorrise.
Alzai gli occhi al cielo. «Si,lo è Mad. Adesso lasciami andare,per favore.» Risposi con un tono esasperato ma nel frattempo divertito.
 
 
«Vaffanculo!» Urlai contro Jason,spingendolo.
«Oh,qui abbiamo una ribelle.»  Fu la sua risposta.
I miei occhi iniziarono ad inumidirsi,ma dovevo resistere. Dovevo affrontarlo.
«Ti diverti tanto a sfottere le persone più piccole e indifese di te,eh?Dovresti vergognarti.» Sputai.
Metà istituto assisteva alla nostra litigata,se così si poteva definire. Non mi ero mai messa contro qualche bullo. E forse avrei fatto meglio a stare zitta anche quel giorno,ma la mia pazienza aveva un limite,superato già da molto tempo. Non ne potevo più. Chi si credeva di essere? Un cretino che si divertiva a far star male le persone,ecco chi era. Ed io ero stanca di tornare a casa e piangermi addosso,per poi farmi del male.
«Povera piccola.» Fece per accarezzarmi la guancia,ma lo schivai subito.
«Non la toccare.» Ringhiò una voce familiare.
Mi voltai di scatto e vidi Niall,con i pugni stretti e la mascella tesa.
«Il tuo amico è venuto a salvarti?» Sghignazzò Jason.
«Almeno io ce l’ho,un amico.” Dissi a denti stretti,per poi raccogliere la cartella e raggiungere il biondo,che scrutava con rabbia Jason.
«Andiamocene,per favore.» Lo trascinai via.
«Non finisce qui.» Sussurrò Niall,per poi prendermi la mano.
 
«Stai bene?» Mi chiese preoccupato.
«Si,sto bene,grazie.»
“Quando ti deciderai a dirgli che non stai bene davvero?” Di nuovo quella fastidiosa vocina nella mia mente. La verità era che non volevo che Niall si preoccupasse per me.
«Ti ho detto mille volte di lasciarlo perdere. È più di un mese che te lo ripeto.»
«Ci ho provato,ma questa volta non ci sono riuscita.»
«Lo fa apposta per farti incazzare,in modo che tu reagisca,Ronnie. Ti prego,non voglio vederti stare male per lui.» Sospirò,guardandomi preoccupato.
Le lacrime scivolavano silenziose nel mio volto.
«E pensare che mi ero trasferita qua per dimenticare il passato.. Sta accadendo proprio tutto quello che non volevo accadesse.» Sussurrai singhiozzando.
Niall mi avvolse in un caldo abbraccio.
«Ti prego,non piangere. Odio vederti così. Troveremo una soluzione.» Esclamò asciugandomi le lacrime con il pollice.
«Vuoi che ti riporti a casa?»
Annuii lentamente.
 
 
«Ronnie,c’è un tuo amico alla porta e dice che vuole vederti.» Sentii la voce della zia oltre la porta.
«Fallo entrare in salotto e digli di aspettare un attimo.» Risposi.
Aprii  la porta del bagno e mi infilai dentro la doccia. Mi insaponai velocemente e lavai i capelli. Ci voleva proprio una bella doccia calda,dopo tutto quello che era successo. Quello stronzo l’avrebbe pagata,a tutti i costi. Strizzai i capelli e uscii dalla doccia,per poi prendere un asciugamano e avvolgerlo intorno al corpo.
Entrai in camera mia,sobbalzando vedendo Niall con lo sguardo rivolto verso la finestra.
«Oddio,cosa ci fai qua?» Chiesi,stringendomi l’asciugamano.
Si voltò di scatto.
«Tua zia mi ha detto che se volevo potevo salire,così eccomi qua.» Sorrise,leggermente imbarazzato.
«Ehm..Mi dovrei cambiare. Ti dispiacerebbe uscire,un attimo?» Indicai la porta.
«Cer..Aspetta,cos’hai qua?»Mi chiese,avvicinandosi e prendendo il braccio.
“Merda,merda,merda. Sono nella merda.” Pensai,deglutendo rumorosamente.

Writter space:
Aloha belle!
Scusatemi immensamente per il ritardo,ma avevo staccato un po' la spina e ho cercato di rilassarmi un po'.
Ecco il settimo capitolo.
Sinceramente,non mi convince molto. Sembra una cosa scritta velocemente,giusto per scrivere,ma non lo è.
Sono stata giorni e giorni a pensare a questo capitolo e su come farlo andare.
Ripeto,non mi convince tantissimo,ma spero che possa piacere un po' a voi.
Grazie mille per le bellissime recensioni,siete gentilissime e non sapete quanto mi renda felice leggere commenti positivi.
Chiedo scusa,se trovate errori grammaticali o verbi coniugati male,ma in questo periodo ci sono poco con la testa. Scusatemi davvero.
Una domanda: Qualcuno fa banner per efp?Se li fate voi oppure conoscete qualcuno avvisatemi per favore.
Con questo ho finito.
Spero di trovare qualche bel commento anche in questo capitolo.
Se volete seguirmi su twitter,cercatemi in posta che vi mando il link,lol.
Un bacio,a presto. :) 
 
 
 
 
 
  
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