Bella gente! Eccomi con un nuovo capitolo c:

Oggi mi andava di scrivere qua su e con un colore diverso dal solito ouo Sono strana, scusate lol

MA AVETE SENTITO LA FANTASTICA CANZONE CHE HA COMPRATO JUSTIN DI MICHAEL J. “SLAVE TO THE RHYTHM”?! E' A DIR POCO MAGNIFICA.

Comunque spero che il capitolo vi piaccia e che, sopratutto, sia di vostro gradimento lol.

Grazie per le recensioni, continuate così <3 Magari girate la voce, così questa Ff la leggeranno in tanti c:

Continuo a 4 recensioni! Spero di non chiedere troppo lol.

Ps: seguitemi per favore :* http://instagram.com/_martinamelis/ <3

Harry si accomodò affianco a me, tenendo la piccola Lux sulle sue gambe. Per fortuna il divanetto su cui ero seduta dava spazio sufficiente per entrambi.

Chiacchierammo per un po', finché lo stesso cameriere di poco prima ci posò sul tavolo la nostra ordinazione. Lasciandomi con un occhiolino, tornò al bancone.

Harry e Lux finirono il loro gelato in pochi minuti; era praticamente congelato come hanno fatto a mangiarlo così velocemente?!

Mentre io finivo la mia coppetta al cocco, Lux si dimenava dalle grandi mani che tenevano stretti i fianchi di Lux per evitare che cadesse.

“Lux che hai?” le chiese Harry.

“Voglio andale da Bev” rispose la piccola

“Ma sta ancora mangiando Beverley” disse Harry.

Ridacchiai, pulendomi la bocca con il pezzetto di carta. Mi sistemai meglio sulla poltroncina, se così vogliamo chiamarla, e presi Lux in grembo. Harry insistette per tenerla lui, ma a me non disturbava affatto.

Lux era visibilmente più felice, avendo raggiunto il suo obbiettivo.

“Va meglio?” chiesi, spostandole dalla fronte qualche ciuffo biondo.

“Sì” rispose, mentre giocava con i bracciali del mio polso.

Harry nel mentre scriveva qualcosa al cellulare, probabilmente stava su twitter.

“Questa mattina, dopo l'intervista, ho avuto un piccola discussione con Jessica” dissi, voltando la testa verso il riccio.

“Come mai?” chiese poggiando il cellulare sul tavolo e voltando la testa nella mia direzione.

“E' convinta che tu la stia tradendo... con me. E' convinta che il suo ragazzo, o forse dovresti dire ex? Sai mi hai fottuto anche quello!- imitai la sua voce -le abbia messo le corna”

Lui rise di gusto.

“Che cosa assurda!” esclamò.

“Già!”

“E tu che le hai detto?”

“Di farsi meno film e che se non mi credeva poteva benissimo chiedere a te” dissi, scrollando le spalle.

“Non capisco perché ultimamente crede a tutti i gossip che girano, piuttosto che agli amici”

“Me lo chiedo anche io. Jessica questo periodo è... 'strana'”

“Strana?”

“Beh.. sì. E' più arrogate, vuole sempre la ragione e spesso racconta bugie”

“Chissà che le prende..” disse lui, fissando il vuoto.

“Già” confermai.

Il cellulare di Harry squillò all'improvviso, facendomi sobbalzare dallo spavento.

“E' lei” disse Harry, riferendosi a Jessica, una volta che guardò lo schermo.

“Non dirle che sei con me, o ci mangerà vivi” dissi ridacchiando.

Lui annui sorridente. Prese il cellulare e uscì fuori dal bar per rispondere al cellulare.

Mentre parlottai con Lux, qualcuno si sedette accanto a me.

Quando voltai la testa, certa che davanti mi sarei ritrovata Harry, il volto del cameriere mi spaventò.

Portai una mano al petto, e lui capì che mi aveva spaventata.

“Cavolo, non pensavo di essere così brutto” disse, corrugando la fronte. “Comunque piacere, mi chiamo Justin” disse porgendomi la sua mano.

Risi.

“Beverley” risposi stringendo la morbida mano “E no, non sei affatto brutto! E' solo che non mi aspettavo di vederti.. qui” ridacchiai.

“Bene- rispose sorridente -ehm.. lui è il tuo ragazzo?” chiese, indicando Harry al telefono che gesticolava.

“Oh no.. è solo.. il mio migliore amico” arrossii.

Parlare di Harry mi portava sempre in queste situazioni dove provavo imbarazzo. Se si parlava di lui dicevo cose stupide e non sapevo nemmeno formulare una frase di senso compiuto! Che ridicola.

“E lei?”chiese, lasciando un dolce sorriso alla piccola Lux che intanto si finiva -anche se poco- il mio gelato.

Quella bimba mangiava tantissimo, avrebbe dovuto passare meno tempo con Niall, sì.

“Diciamo che le faccio da babysitter” dissi.

“Capisco.. quindi non ci sarebbero problemi se ti chiedessi di uscire con me.. magari Sabato sera”

“NO” urlò Lux, a qualche 20 centimetri dalla faccia di Justin.

Sgranai gli occhi.

Aiutatemi!

“Che succede qui?” la voce bassa e roca di Harry, fece sobbalzare Justin, probabilmente non si aspettava la comparsa del riccio alle sue spalle.

“Queto qui vuole Beverley!” disse Lux, arrabbiata.

“Cosa significa che ti vuole, Bev?” disse il riccio, serrando duramente la mascella.

Justin si alzò dal suo posto, mettendosi davanti ad Harry.

“Le ho solo chiesto di uscire Sabato sera” disse serio Justin.

“E sentiamo, dove vorresti portarla?” Harry avanzò di un passo, ritrovandosi a pochi centimetri di distanza da Justin.

Harry era molto più alto del biondo, ma questo dettaglio non sembrava spaventare Justin.

“Non credo che questi siano affari che ti riguardino”

“Oh io credo proprio di sì.”

“Sei solo un amico, non il suo ragazzo. Quindi, posso non darti alcuna spiegazione” avanzò ancora Justin.

Harry continuava a fissare Justin, stringendo le mani in due pugni. La sua mascella era contratta, e lo si poteva notare dalle sue labbra serrate fortemente.

“Beverley aspettami in macchina, è aperta.”

“Harry sent-”

Harry guardò oltre Justin.

“Ho detto di andare in macchina. Adesso.” disse serio.

E li capii che forse era meglio non obbiettare.

Presi la mia borsa e Lux, poi uscii dal bar.

Quando mi chiusi dentro la macchina, da lontano potevo notare Harry discutere animamente con Justin.

Un po' mi dispiaceva per quest'ultimo. Non aveva fatto o detto niente di male, non si meritava questo trattamento.

Un giorno di questi, sarei tornata in quel bar. Almeno per scusarmi.

Passarono minuti dall'assenza di Harry, finché non vidi la sua figura arrivare.

Era arrabbiato, lo conoscevo troppo bene.

Le mani chiuse in due pugni e che lasciavano intravedere le nocche bianche, lo sguardo omicida, le sopracciglia e la fronte corrugate, i passi veloci e pesanti.. il tutto non prometteva bene.

Entrò in macchina con la delicatezza di un'elefante.

Accese la macchina e partì.

Lux dietro dormiva già da un po', ed era meglio così.

Dentro il veicolo regnava il silenzio. Un silenzio difficile da sopportare, un silenzio pieno di tensione.

“Non voglio che ti vedi con quel ragazzo.”

Parlò lui.

Rimasi in silenzio, questo non era di certo affar suo.

“Mi hai sentito?!” rispose alzando di un ovatta la voce.

Annuii, non facendo uscire un parola dalle mie labbra.

“Voglio sentirti!!” urlò, stavolta.

“Zitto, sveglierai Lux se continui a urlare come un pazzo!” esclamai.

Mormorò qualcosa di incomprensibile, per poi guidare fino a casa in perfetto silenzio.

 Ti amo da impazzire.





 Per-fect.