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Autore: Fun_for_life_    20/08/2013    4 recensioni
La mia vita era perfetta, o almeno così credevo, finchè poi un giorno qualcosa cambiò.. eravamo rimasti solo in quattro, io, i miei migliori amici, e la musica dei Fun. a rendermi la vita migliore.
Stavo per partire per New York, il mio migliore amico mi aveva comprato dei biglietti per il concerto dei Fun., e quella sera successe qualcosa che cambiò la mia vita per sempre.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew Dost, Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il 20 luglio, il giorno del concerto, avevo mille cose da fare per prepararmi all'evento tanto atteso. Uscii dall'albergo di buon ora, dovevo andare a ritirare una maglietta che mi ero fatta fare per il concerto. Molte volte avevo visto delle foto dove i tre ragazzi indossavano una maglia gialla, con la scritta FUN. stampata sopra, non resistetti alla tentazione e me ne feci fare una uguale, volevo che tutto fosse perfetto,in fondo quel giorno gli avrei conosciuti, ne ero più che certa.
Arrivata nel negozio la figlia della commessa mi riconobbe subito e corse a prendere la maglietta. Era una ragazza della mia stessa età, si chiamava Marta, e anche lei amava con tutto il cuore i Fun.,però non aveva trovato in tempo i biglietti per il concerto che erano ormai esauriti, molte volte avevo pensato di offrirle quello di mia madre e chiederle se volesse venirci con me, però nel vedere i piani che mia madre organizzava per il concerto,non me la sentivo di chiederle se volesse cedere il posto ad una sconosciuta.
"Quanto ti devo??" chiesi alla ragazza.
"Niente, te la regalo!" rispose sorridendo "Da Fun.atic a Fun.atic, da amica ad amica" quelle parole mi emozionarono molto, lei era la mia prima amica di New York, e non era stato per niente facile fidarmi di lei, come non lo era stato con nessun altro dopo che i miei "amici" mi avevano pugnalato alle spalle.
"Saprò come sdebitarmi!" dissi correndo ad abbracciarla.
Uscita dal negozio ero davvero convinta che fosse Marta la ragazza che volevo accanto a me per il concerto, volevo una ragazza che condividesse le mie stesse amozioni, che cantasse con me tutte le canzoni a squarciagola. Dovevo pensare in fretta cosa dire a mia madre, non volevo ferirla, ma era un evento troppo importante e avevo bisogno di qualcuno accanto a me che capisse esattamente cosa provavo.Entrata nella hall dell'albergo e immersa nei miei pensieri mi dirigevo alle scale quando una voce li interruppe.
"Nemmeno oggi prendi l'ascensore? Sette piani sono tanti!" era Nicolas, un ragazzo che stava nella stanza accanto alla mia e che ci provava ogni giorno con me.
"Ti ho già detto che sono claustrofobica e che l'ascensore da sola non lo prendo!" gli risposi per la millesima volta.
"Lo prendi con me, non sei sola!"
"No grazie, preferisco le scale.." risposi mentre iniziavo la lunga camminata per raggiungere la mia stanza. Mi stancava molto fare sette piani a piedi, però a meno che non fossi in ascensore con qualcuno di cui mi fidavo molto, prendevo sempre le scale.Dopo essere finalmente arrivata in stanza mostrai orgogliosa la maglietta a mia madre cercando un modo per introdurre il discorso del concerto. Quando però stavo iniziando a parlarle di Marta, vidi un uomo uscire dal bagno.
"Lui è Marco" disse mia madre molto preoccupata nel vedere come scrutavo quell'uomo.
"Molto piacere, tu devi essere Syria!" disse molto amichevolmente.
"Si, molto piacere, ma posso sapere chi sei??"
"Lui è un amico che ho conosciuto al bar dell'hotel, anche lui è italiano e vive in un paesino molto vicino al nostro, e alloggia nella camera prima della nostra, e se per te va bene mi ha invitato a cena fuori stasera"
"Mamma per me va benissimo, stasera c'è il concerto e se tu sei impegnata posso andarci con Marta!"
" Marta? Chi è Marta?"
" Marta è la figlia della commessa del negozio delle magliette! Vado subito a chiederle se vuole venire con me!" ero davvero sollevata, non avevo fatto rimanere male mia madre, potevo andare al concerto con Marta e mia madre stva finalmente ricominciando a farsi una vita!
Uscii nuovamente dalla stanza, volai giù per sette rampe di scale e mi fiondai da Marta per chiederle se fosse venuta con me al concerto.
"Marta! Marta!" entrai urlando
"Syria! Che è successo? Qualcosa non va con la maglietta?"
"No no anzi! Sono venuta a chiederti se ti va di venire al concerto con me stasera!" notai i suoi occhi lucidi.
"E me lo chiedi?! Certo che voglio! Ma sei sicura che vuoi che io venga con te? "
"Certo! E poi ti avrei detto che mi sarei fatta sdebitare!"
Mi strinse in un forte abbraccio, e dopo che la madre le diede il permesso di venire con me,uscimmo e andammo a comprare le ultime cose per il concerto. Comprammo degli spruzzini molto simpatici che ci sarebbero stati molto utili, tutti quelli che sono andati ad un concerto, conoscono perfettamente il caldo che c'è. Poi comprammo degli smalti perchè volevamo rendere omaggio ai Fun. anche con delle scritte sulle dita.
Tornammo in albergo e passammo tutto il pomeriggio a prepararci. Mancavano poco più di 5 ore.
Mancavano due ore, eravamo in fila per entrare nel teatro, si avvertiva nell'aria tutta la gioia delle Fun.atic che non vedevano l'ora di poter vedere dal vivo i loro idoli. Io indossavo la maglia gialla, dei pantaloncini di jeans e delle All Star gialle e nere con le borchie, i capeli lasciati ribelli e sulle unghie avevo uno smalto nero con sopra uno smalto giallo che formava la scritta " I LOVE FUN." proprio come Marta che invece indossava una maglia rossa con su scritto "MUSIC, THE SAUND OF MY LIFE" che le avevo prestato,dei pantaloncini neri e delle All Star uguali alle mie ma rosse, sempre mie.
Ci colpì una ragazza che si trovava dietro di noi, si chiamava Stefania, e anche se la conoscevo da pochi minuti la odiavo già molto. Più di quanto odiassi Maria. Ci colpì perchè quando una ragazza le chiese quale fosse la sua canzone preferita di Aim&Ignit lei rispose convinta "Nono, io ascolto solo i Fun." Tutti quelli che ascoltano i Fun. sanno che quello è il loro primo album, quindi nel sentire quella risposta, rimanemmo davvero sorprese. Continuammo ad ascoltare la conversazione e scoprimmo che lei conosceva solo le tre canzoni più conosciute dei Fun. Eravamo davvero furiose.
"Perchè sei venuta al concerto del gruppo se conosci a malapena tre canzoni?!" le chiesi tremendamente nervosa mentre stringevo la mano di Marta per non picchiare quella ragazza.
"Gruppo? Mi stai dicendo che non c'è solo il MIO Nate?"
"Dimmi che stai scherzando, ti prego, e non dire il MIO Nate,non è un oggetto, lui non è di nessuno" odiavo tremendamente quando dicevano il MIO.. a mio parere a meno che non fossero fidanzati, o tremendamente innamorati e quindi dire il MIO... per mostrare affetto,non si doveva dire.
"No non sto scherzando.. e poi io lo amo e quindi è mio, ma tu non puoi capire, non ti trucchi nemmeno, quindi evidentemente sei piccola"
"Io non mi trucco semplicemente perchè credo nella bellezza naturale, so di non essere bellissima, ma ci tengo a farmi vedere semplicemente come sono, al naturale, e sei tu la piccola qui se credi che si è grandi solo quando ci si trucca "
"Io ho 14 anni! Sono grande e mi trucco!" aveva raggiunto il limite, non mi veniva niente da dire se non qualcosa di tremendamente cattivo. Marta lo notò e parlò lei cambiando discorso.
" Quando è nato Nate? Quando è il suo compleanno? Qual è il suo colore preferito? Ha fratelli o sorelle?"
"Non lo so! Perchè dovrebbe interessarmi?" rispose quella ragazzina.
"Ma sai almeno una cosa di lui?" chiesi per non permettere a Marta di risponderle male.
"So che è un bravo cantante,so che è bellissimo,e so che lo amo" rispose arrogantemente.
La cosa che mi mandava di più su tutte le furie è che una ragazza viziata come lei aveva sicuramente tolto il posto ad una ragazza che avrebbe dato qualsiasi cosa per poter vedere i suoi idoli dal vivo, proprio come era successo a Marta che non sarebbe potuta venire se non le avessi dato un biglietto.
"Dovresti vergognarti.. ma lo sai che ci sono delle persone che con la musica di questi TRE ragazzi vanno avanti? Lo sai che c'è gente che per loro darebbe la vita.. lo sai questo?! Lo sai che è grazie a loro se una ragazza di 13 con un fratellino morto di cancro al cervello è andata avanti ed è grazie a loro che la sua vita, dopo la terribile perdita, sta migliorando.. lo sai?? Sai che c'è gente che raccoglie i soldi un anno prima per realizzare il sogno di vederli dal vivo e invece ci sei tu che senza nemmeno conoscerli vai ai concerti?! Vergognati!" le disse Marta,non era mai stata così furiosa con qualcuno, ma improvvisamente quella ragazza svanì dai nostri pensieri. Si aprirono i cancelli.
Dopo corse, spintoni e tanta fatica riuscimmo ad arrivare in prima fila, eravamo proprio sotto il palco, sembrava che avrei potuto parlare con Nate se solo mi avesse sentito..come potevo fare? 
Dopo lunghe ore di straziante attesa , vedemmo Jack e Andrew apparire sul palco, salutarono tutti e si misero a sistemare i loro strumenti. Eravamo elettrizzate, aravamo coperte di brividi, mi mancava l'aria, eravamo lì, sotto il palco, stavamo per sentire le loro canzoni dal vivo, stavamo per conoscerli.
Mentre io e Marta parlavamo di come tutto sembrasse un sogno, di come non vedevamo l'ora di vederli e ascoltarli, una luce si accese sul palco, e apparve. I suoi meravigliosi occhi verdi si posarono sul pubblico, erano talmente luminosi da brillare, e uscì la lingua. Urlavamo tutte come delle matte, adoravo quando usciva la lingua e poi sorrideva, e quel sorriso, quel magnifico, perfetto e splendente sorriso faceva passare dalla mente tutte le cose negative, tutti i pensieri. Eravamo così vicini che potevo quasi toccargli i piedi. Eravamo lì, io e Nate eravamo l'unica cosa che contava.


Salve a tutti! ecco il nuovo capitolo! ho scelto di non svelare molto, perchè sono crudele! hahaha no scherzo! beh che altro posso dire, se volete sapere come procede la storia continuate a recensire e fatemi sapere! alla prossima! bacionii! :D  
  
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