Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: _Ajin_    20/08/2013    2 recensioni
Preso dal 1° capitolo:
"Voltò l’angolo stringendosi nel giacchetto che ben poco poteva contro quel freddo inverno,alzò gli occhi da terra per essere sicuro di non aver sbagliato la strada,magari ancora stordito dal sonno,e si sentì il cuore bruciare alla vista che gli si parò davanti. Era Yoo Young Jae,circondato come sempre dalla sua folla di amici che se lo contendevano scherzosi,rallentò ancora di più il passo,non voleva farsi vedere. Non che nessuno di loro,incluso Young Jae,lo conoscesse ma preferiva comunque rimanere nell’ombra. Prima di abbassare nuovamente lo sguardo sulle sue sniker guardò un ultima volta le spalle di quel ragazzo e nascose un sorriso sotto la maschera."
*spero vi piacciaaaa ^(-.o)^ non ho altro da dire XD XD* [la storia e DaeJae e gli altri personaggi ci saranno sicuramente ma deciderò man mano che scrivo,solo la prima coppia è sicura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando si svegliò colpì la svegli maledicendola e si alzò dal letto di scatto per non essere tentato di tornare a dormire,si fece una doccia veloce poi si infilò un paio di jeans stretti con una maglietta rossa e una felpa con una zip di color argento scuro,un paio di sniker bianche e le sue amate cuffie. Una volta sceso in cucina si rese conto per intero del casino che c’era,le sedie erano state gettate a terra così come tutto quello che si trovava su i mobili: cibo,piatti,bicchieri,cianfrusaglie varie,tutto. Camminò fino al frigorifero tentando di evitare di calpestare i cocci o i resti di cibo,sene sarebbe occupato quel pomeriggio ora doveva andare a scuola. Prese un succo di frutta dall’elettrodomestico e si avviò verso l’uscita chiudendosi la porta alle spalle. Guardò l’orologio e per poco non si strozzò col succo all’arancia che finì in un sorso per poi mettersi a correre,era tardissimo! Corse a perdifiato e arrivò appena in tempo,poco prima che chiudessero i cancelli,una volta dentro si appoggiò a un albero per riprendere fiato se si fosse presentato in aula in quelle condizioni il professore lo avrebbe cacciato in corridoio e lo avrebbe sgridato davanti a tutti.
 
 Quando ebbe ripreso a respirare normalmente fece per avviarsi verso l’entrata principale,ancora varcata da alunni che annoiati si avviavano verso le aule,in ritardo come lui,ma venne fermato dal suono di una voce,era Young Jae che salutava qualcuno. Si appiccicò alla corteccia dell’albero per non essere visto e pregò che passasse dritto,si tirò su il cappuccio della felpa per evitare qualunque possibilità di venir riconosciuto,l’altro per fortuna però fece come sperato,passò dritto.
 
 
 Dae gli rivolse uno sguardo intimorito,si aspettava di vederlo come sempre intento a spintonarsi con qualche ragazzo ma con suo enorme dispiacere era solo. Un giaccone lungo a incorniciargli le spalle larghe piegate sotto il peso dello zaino,la testa china come se sperasse che nessuno gli rivolgesse nemmeno uno sguardo,gli occhi ancorati al suolo come se fosse assorto in un mondo tutto suo,poi varcò la porta principale e sparì alla sua vista,fra la folla. Dae sospirò,era come temeva,era diventato un reietto,doveva inventarsi qualcosa per salvarlo.
 
 
 La prima metà della mattinata passò noiosa e monotona con il risultato dell’arrivo di un bruttissimo voto anche nell’ultimo test,si mise le mani tra i capelli,se non si sbrigava a rimettersi in riga avrebbe perso l’anno ma per quanto si sforzasse non riusciva a studiare,non in quel periodo in cui doveva fare attenzione anche quando tornava a casa sua.
 
 Scese al piano terra stando attento a non imbattersi nuovamente in una lite ma per sua fortuna era tutto tranquillo,per ora. Si inculcò il cappuccio sulla testa e si andò a sedere nel giardinetto,sotto un albero per godersi il tepore del sole invernale. Chiuse gli occhi per rilassarsi ma tutto ciò venne interrotto dopo un paio di minuti da un rumore sordo,come un qualcosa che cade a terra,spalancò gli occhi e li fissò sulla scena che andò a pararglisi davanti: c’erano un paio di ragazzi che stavano schernendo un terzo ragazzo,a terra. Si stava rialzando e dava le spalle a Dae che non riuscì a riconoscerlo,quello alzò le spalle e fece per andarsene ma i due non avevano ancora finito con lui,il più grosso gli sferrò un pugno allo stomaco facendolo piegare su se stesso,l’amico lo buttò nuovamente a terra.
 
Dae sussultò,quello a terra era il suo Jae! Dannazione! Si alzò di scatto strusciando addosso alla corteggia dell’albero ma rimase sul posto trattenendo i muscoli,se si fosse avvicinato avrebbe fatto peggio,avrebbero trattato Young Jae come un infetto venuto a contatto con il reietto della situazione. Sperò con tutto se stesso che qualcuno li fermasse,che qualcuno intervenisse ma nessuno si mosse,anzi,si misero tutti a guardare la scena preoccupati ma non abbastanza da aiutare il loro ex - migliore amico.
Quelli iniziarono a prenderlo a calci e per quanto quello si rialzasse erano comunque due contro uno per non parlare del fatto che erano entrambi dell’ultimo anno,quando Dae lo vide sputare sangue non riuscì più a resistere e intervenne mandando a farsi fottere il suo piano di rimanere nell’ombra. Fermò il polso del più piccolo che stava per colpire Jae con un pugno in faccia,quello quando lo vide rise e richiamò l’attenzione dell’altro che si voltò e scoppiò a ridere a sua volta
 
– E tu da dove usciresti fuori? Sparisci prima che mandiamo all’ospedale anche te! Non sono affari che ti riguardano!-
 lui si abbassò il cappuccio e si concesse un sorriso amaro
 
 – Mi spiace ma potreste essere voi a farvi male. Lasciatelo stare.-
 
 quello sfilò il polso dalla sua presa e lo spintonò
 
– Idiota,non sai contro chi ti metti!-
 
 poi fece per colpirlo ma lui era più che abituato a schivare e non gli rimase difficile evitare il colpo,si limitò a colpirlo allo stomaco con un calcio che fece finire a terra “il vero idiota” che si contrasse in un mugolio di dolore,l’altro gli si avventò contro ma lui evitò agilmente anche quel colpo e gli assestò un pugno in piena faccia,quello finì a terra con il naso sanguinante. Il minore si rialzò e lo colpì alle spalle facendolo finire a terra in ginocchio,lui però si rialzò subito schivando un altro colpo alle spalle e rigirando la situazione colpendo l’aggressore alle gambe con un calcio facendolo finire a terra,gli assestò un ultimo pugno facendoli perdere i sensi poi si voltò contro il più grosso che sene stava ancora piegato in ginocchio a terra tenendosi il naso sanguinante
 
 – Ti avevo avvertito!-
 
 gli urlò Dae prima di preparare un altro pugno che però venne fermato da una mano,morbida,gentile che gli abbassò il braccio. Si voltò,era Jae,un po’ pesto ma lo stesso Jae che lo aveva medicato l’altra volta,quello che lui proteggeva da lontano. In un attimo la sua rabbia scomparve lasciando il posto alla ragione
 
 – Io … -
 
 fu l’unica cosa che riuscì a mormorare davanti a quel sorriso così dolce,quello si passò una mano tra i capelli
 
 – Grazie.-
 
 arrossì leggermente
 
– Adesso però andiamocene prima che arrivi il preside,ok?Non voglio farti passare dei guai per colpa mia.-
 
poi lo prese per un braccio e lo portò via,verso l’infermeria,tra il mormorio della folla,lui si lasciò trasportare da quel tocco così caldo senza riuscire a opporre resistenza. Una volta dentro la stanza Jae si chiuse la porta alle spalle e gli fece segno di sedersi poi prese il kit delle medicazioni e si sedette a sua volta vicino all’altro. Aprì la mini-valiggetta con un espressione rammaricata ma poi d’improvviso rise,scoppiò a ridere così di punto in bianco contagiando anche l’amico che lo seguì con una leggera risatina senza nemmeno sapere il perché
 
– Grazie. Probabilmente mi avrebbero picchiato a sangue,li conosco bene … -
 
disse mentre alzava lo sguardo e smetteva di ridere,Dae si sentì riscaldare dall’interno da quegli occhioni che d’improvviso avevano preso ad osservarlo
 
 – Non voglio nessun ringraziamento,ho solo fatto una cosa normale.-
 
 disse tentando di distogliere lo sguardo,senza riuscirci. Quello si alzò e gli si parò davanti,il più grande alzò il viso per guardarlo in faccia
 
– Che c’è?-
 
l’altro si passò nuovamente una mano tra i capelli
 
– Mh? Niente,scusami,è solo che mi sembra di aver già vissuto una scena simile in passato … con te …. –
 
 rispose Jae fissandolo,Dae si sentì come se qualcuno gli avesse graffiato il cuore,non si ricordava nemmeno di quell’episodio che invece per lui era stato tanto importante? Abbassò il viso concentrandosi sulle proprie scarpe
 
 – Si … al primo anno,mi hai medicato perché la bidella non ci riusciva … -
 
 disse sfoggiando un sorriso tirato. L’altro per risposta si accovacciò sulle gambe per riuscire a guardarlo in viso,lo hyung alzò il viso di scatto come se lo avesse chiamato,ora erano alla stessa altezza e si guardavano negli occhi,separati da poche manciate di centimetri. Dae Hyun si maledisse,il suo cuore aveva ricominciato a farsi sentire
 
– Che cosa … -
 
 non riuscì a finire la frase che Young Jae si mosse posando una mano sulla sua guancia per poi scorrere delicato verso l’orecchio,l’interessato avvampò vistosamente,gli scostò i capelli e sorridendo disse
 
– Ecco la prova! –
 
 indicando una piccola ma profonda cicatrice vicino all’orecchio del ragazzo,ci passò un dito e riuscì a sentire il sangue pulsare più veloce del solito sotto quella morbida pelle. Si scostò mettendosi a sedere a terra fissandosi la mano con fare assorto
 
 – Mi ricordo benissimo di quel giorno … -
 
 disse poi tornando presente e puntando i suoi occhioni neri sul ragazzo seduto sulla sedia che lo fissava con una strana espressione,rosso come un peperone,lui gli regalò un sorriso andando solo a peggiorare la situazione
 
 – Avevi fatto a botte con un paio di cretini del terzo o quarto anno vero?-
 
 quello fece segno di sì con la testa
 
 – Mi ricordo ancora le urla della bidella!-
 
 aggiunse ridacchiando seguito a ruota dall’altro che finalmente si sbloccò
 
– Sei stato molto gentile quella volta.-
 
 disse Dae porgendo una mano a quello a terra per aiutarlo ad alzarsi
 
– Stavolta toccherà a me sdebitarmi –
 
 aggiunse,anche se in cuor suo sapeva già di essersi sdebitato un milione di volte di nascosto,aiutandolo quando finiva nei guai senza però farsi vedere,questo pensiero lo riportò alla decisione che aveva preso,doveva rimanere distaccato così che l’altro non diventasse suo amico,il sorriso gli si cancellò dal volto mentre lo faceva mettere seduto su un lettino,non era mica un impresa facile visto che quel tizio riusciva a toccargli l’anima con un solo sorriso. Prese il disinfettante e iniziò a passarlo sulle ferite,nulla di che,erano piccole e leggere in pochi giorni sarebbe stato come nuovo,certo che però era un peccato … l’avevano ferito al volto rovinando quel viso così bello … erano proprio due idioti! Mentre nella sua testa passava l’idea di picchiarli a sangue,mise troppa forza nella mano facendo mugugnare l’altro di dolore
 
 – Scusa!-
 
 esclamò appena sentì l’altro lasciarsi sfuggire un “Hai!” quello fece segno di nulla e continuò a fissarlo mentre gli metteva dei cerotti,doveva ammettere che era proprio cambiato. Quando lo aveva medicato un paio di anni addietro era molto più basso e più piccolo,adesso invece sembrava più …. “grande” …. per non parlare che i suoi capelli scuri che a quei tempi erano biondi platino! Gli occhi invece,quelli no,non erano cambiato per nulla si erano solamente induriti ma sotto sotto si vedeva ancora la sua enorme dolcezza,mentre pensava a queste cose Jae non si accorse che l’altro aveva finito di mettergli i cerotti e adesso lo guardava con la testa leggermente piegata di lato. Si riscosse e chiese facendo finta di nulla
 
 – Che c’è? Ho qualche altro taglio? –
 
 quello si avvicinò in modo felpato fino a trovarsi a pochissimi centimetri da lui e allungò una mano andando ad appoggiare un dito sul labbro inferiore dell’amico,quello si sentì stringere lo stomaco a quel contatto ma disse ugualmente fingendosi tranquillo
 
– Mh?-
 
 Dae si riscosse dalla vista di quelle labbra che una parte di lui era fortemente tentata di baciare
 
 – No,nulla,è solo che anche qui ti sei tagliato,è una cosa leggera per fortuna. Non ci posso di certo mettere un cerotto quindi fai attenzione quando mangi … o altro.-
 
 disse l’ultima parte con una voce più bassa poi si allontanò andando a sedersi su una sedia,Jae si toccò a sua volte il labbro
 
 – Niente cerotto? Mi dovrò accontentare di un bacino che mi faccia passare il dolore.-
 
 lo disse con un tono basso e serio unito a uno sguardo che ti scavava l’anima che fece trasalire quello sulla sedia che si sentì morire,come se gli stesse leggendo nella mante, tra i pensieri più privati
 
– Ma che … -
 
 fu l’unica cosa che riuscì a dire,Jae si alzò dal lettino e si avvicinò pericolosamente all’altro piegandoglisi davanti come aveva fatto tempo addietro per medicarlo,quella volta però le gambe di Dae erano serrate,allora si sporse in avanti e una volta vicino all’orecchio dell’altro disse
 
– Scherzavo. Per favore,riprendi a respirare non voglio averti sulla coscienza.-
 
 lo disse con lo stesso tono basso e serio di prima ottenendo solo il risultato di far serrare le gambe dell’altro con ancora più forza. Si allontanò e una volta fuori dalla porta si voltò regalandoli un sorriso stupendo,brillante,dolce,caldo e felice,lo salutò con la mano
 
– Ci si vede! Spero ci incontreremo di nuovo,magari però in una circostanza migliore! –
 
 poi ridendo aggiunse
 
 – Non preoccuparti,lo so che non sono il tuo tipo!-
 
 detto questo sorrise nuovamente stavolta però con un sorriso che sapeva di rassegnazione e amarezza,e si chiuse la porta alle spalle. Dae si lasciò cadere sullo schienale della sedia e chiuse gli occhi,era dello stesso colore del sole e gli tremavano le braccia,si passò una mano sul viso per scacciare l’immagine di quelle labbra poi si alzò e si sciacquò il viso nel lavandino del bagno per evitare di bollire vivo,una volta tornato normale si avviò nuovamente in classe dove per sua immensa fortuna il professore mancava e nessuno si era accorto della sua assenza.
 
A fine mattinata si avviò come sempre a casa e stavolta la trovò vuota,con soddisfazione mangiò un panino e si mise a riordinare sconsolato alla vista dell’enorme lavoro che lo aspettava. Riusciva a pensare solo a quella mattina,si ricordava di lui! Per non parlare di come era arrossito quando gli aveva sfiorato il labbro … poi c’era quella frase “Non preoccuparti,lo so che non sono il tuo tipo!” che voleva dire? Che ne sapeva se era il suo tipo o no? Alla fine si diede uno schiaffetto sulla fronte e si diede dello stupido,si stava facendo tutti quei viaggi mentali mentre sapeva benissimo che Yoo Young Jae stava solo scherzando! E anche se fosse stato,in un universo molto lontano,lui non poteva permettergli di avvicinarsi! Il suo scopo era farlo tornare popolare,felice e accettato da tutti,non certamente farlo finire con un reietto che portava solo guai!
 
Dettosi questo prese il sacco della spazzatura e si diresse fuori casa,avrebbe approfittato del bel tempo per una veloce passeggiata. Butto la spazzatura in un bidone poi si tirò su il cappuccio e si mise le cuffie,come suo solito. Era già pomeriggio inoltrato e faceva freddo,in giro c’era poca gente e tutti si sbrigavano a rintanarsi nei negozi o in casa per sfuggire al vento,a lui invece quel tempo non dispiaceva affatto,si diresse verso la vetrina del suo negozio preferito a testa bassa poi si fermò ad un incrocio aspettando di poter attraversare. Mentre era fermò lì si guardò intorno e scorse una figura suo malgrado famigliare,Young Jae. Probabilmente stava tornando a casa di ritorno da qualche ripetizione,lo seguì con lo sguardo,era solo anche quella volta. Quando stava per distogliere lo sguardo venne catturato da un paio di occhioni neri che si voltarono a guardarlo per poi far strada a un sorriso su quel viso di porcellana. Si sentì come se il cuore si fosse fermato,lo aveva visto.
 
 Lo stava salutando con una mano e lui ricambiò per poi attraversare,tra di loro c’erano un paio di strade,per sua disgrazia Jae li fece segno di fermarsi precisamente dove si trovava e si sbrigò ad attraversare. Quando si trovava all’ultimo incrocio,a metà strada,una macchina decise di non fermarsi e fece per andargli dritta contro,Jae si voltò ma le sue gambe divennero si piombo e fu sicuro di essere morto se non fosse stato per qualcuno che lo aveva tirati via appena in tempo. Dae Hyun si era subito precipitato verso di lui e lo aveva afferrato per il cappotto tirandolo a se,aveva però perso l’equilibrio sotto all’amico che sembrava pesare molto di più di quello che sembrava.
 
 Jae si rese conto di essere caduto addosso all’altro ragazzo e si appoggiò sui gomiti per non schiacciarlo,il cuore gli batteva come un martello pneumatico,un po’ per l’essere stato quasi investito,un po’ per il trovarsi addosso al ragazzo che gli provocava quelle strane sensazioni,vide quell’altro aprire gli occhi in una smorfia di dolore e poi fissarlo con un espressione imbarazzatissima. Lo sentì muoversi sotto al suo peso e mettere una mano sotto al suo busto per spostarlo leggermente in modo che non gli premesse contro la cassa toracica,lui assecondò il movimento inarcando la schiena,si sentì bruciare quando la mano strusciò casualmente contro l’interno della sua gamba sotto la quale era finita nella caduta,tentò di distogliere il pensiero da quella sensazione che si sentiva ancora addosso e tentò di capire la situazione,aveva le gambe incastrate tra quelle dell’amico e riusciva a stento a tenersi sulle ginocchia,non aveva la minima idea di come fare per rialzarsi e la situazione stava diventando abbastanza imbarazzante. Dae Hyun lo fissò rosso in viso mentre il cappotto dell’altro ragazzo gli solleticava una guancia e il suo respiro gli riscaldava il viso
 
 – Ce la fai ad alzarti? –
 
 chiese cercando di muoversi a sua volta scoprendo però di essere bloccato,quello fece segno di sì con la testa come se si fosse appena riscosso da un qualche pensiero
 
 – Ce la faccio.-
 
 detto questo si tirò su aiutato dall’amico e scastrò le gambe da quelle dell’amico che subito si mise seduto accanto a lui respirando a pieni polmoni l’aria fresca della sera. Stavolta fu Dae il primo a scoppiare a ridere seguito dall’amico che si buttò letteralmente a terra
 
– Ti rendi conto? Sono stato quasi investito! –
 
 Disse il più piccolo fra una risata e l’altra poi voltò la testa verso l’amico e aggiunse
 
– Grazie,di nuovo. Mi hai salvato dalle botte e da un idiota alla guida di una macchina.-
 
 quello di rimando si sdraio a sua volta
 
– Meriterei una statua … -
 
si stiracchiò e si tirò su il cappuccio
 
– Fa freddo.-
 
 Jae gli diede uno schiaffetto su un braccio
 
 – Che genio che sei,siamo in inverno se non lo sapessi … -
 
quello fece una nuvoletta col fiato caldo
 
 – Lo so,amo l’inverno ma non amo quando fa TROPPO freddo … -
 
 poi si alzò dando le spalle all’amico,ancora a terra che gli diede un calcetto alla gamba
 
– Che fai,te ne vai?Mi lasci così?-
 
 lo disse con una voce un po’ rattristata,Dae si voltò e lo fissò godendosi la scena di quello sciocco ragazzo sdraiato a terra con la braccia aperte a croce come aspettasse solo di venir attaccato
 
–Che dovrei fare,rimanere qui?-
 
 detto questo si sistemò il giacchetto e fece per andarsene seguito a ruota da Young Jae che si alzò di scatto e lo seguì facendo finta di nulla,l’altro si voltò a guardarlo
 
 – Che fai mi segui? I tuoi di sgrideranno se torni a casa tardi principessina.-
 
 L’amico gli si mise al fianco
 
– Haha,molto divertente. Voglio accompagnarti a casa,è un modo per ringraziare. –
 
 detto questo gli si parò davanti facendolo quasi inciampare
 
– Comunque … -
 
 disse dandoli un leggero spintone giocoso
 
– Dove è finito tutto il tuo rossore nei miei riguardi? Adesso hai tanta confidenza da darmi un orrendo,fastidioso e inappropriato soprannome solo perché mi hai salvato qualche volta e ti devo due vite?-
 
 chiese con un sorrisetto malizioso,Dae di risposta arrossì alla vista di quell’espressione e ripensò a quella mattina,alla morbidezza delle sue labbra,al calore del suo respiro che gli accarezzava il viso,al suo tocco gentile che gli sfiorava i capelli,al calore che aveva provato quando gli aveva appoggiato una mano sotto al busto,al suo respiro tranquillo,alla sua voce così vicina,alla strana sensazione che aveva provato quando aveva inavvertitamente strusciato le dita addosso alla sua gamba … soprattutto a quello … di colpo tutta la sua fermezza si dissolse come nebbia
 
 – Non ti fare strane illusioni.-
 
 rispose fissandolo tentando di nascondere il rossore sotto la felpa,lo scansò gentilmente di lato e ricominciò a camminare. Quello però non si arrese e gli si mise a camminare vicino mentre il silenzio della sera li circondava come una polvere sottile,erano gli unici a popolare quella strada.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salveeeeeee!! Lo so che è passato un sacco di tempo ma non è stata colpa mia,giuro! Ero andata in vacanza a Busan! (se come no … la verità è che mi si era suicidato il PC -.-“”) Chiedo perdono. Comunque,cambiando argomento,la vostra estate com’è stata? Spero meglio della mia,a casa senza PC e senza nemmeno vedere il mare o la piscina … sigh … E il nuovo capitolo? Vi piace? Fa schifo? Dovrei darmi all’ippica? Sono da Oscar? Allora? Siete ancora qui a leggere? Forzaaaaa!!! Recensite recensite recensite recensite!! * sclera senza un vero motivo … forse per la depressione post-niente mare * P.S: come vi è sembrato il pezzo del “quasi investimento”? Mi sa che a Jae non andava poi così tanto di rialzarsi O.O (sarà meno ingenuo di quello che sembra? @.@ … mistero … ) ^(*-*)^ Fighting!! *Bye* 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: _Ajin_