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Autore: Strekon    22/06/2003    1 recensioni
Un oscuro incantesimo ha colpito Hogwarts. Chi sarà in grado di ripristinare l'ordine? Una storia Dark con un fondo di romanticismo....
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia cadeva lenta, fitta e con gocce pesanti che atterravano fragorosamente sui tetti e le strade

La pioggia cadeva lenta, fitta e con gocce pesanti che atterravano fragorosamente sui tetti e le strade. Ron osservava le strisce dia acqua che colavano lungo il vetro della finestra dell’ospedale magico dove era ricoverato. Quasi 3 anni. Erano passati quasi 3 anni da l’attacco a Hogwarts da parte dei mangiamorte seguaci di Voldemort. Ricordava poco di quel giorno e di come era riuscito a salvarsi. Come molti altri anche lui era rimasto in coma per tutto il tempo. Ora aveva 18 anni. Come era cambiato. Un po’ più alto, una voce più profonda che quasi non riconosceva. I suoi muscoli erano intorpiditi per la lunga permanenza steso a letto. Nonostante ciò si considerava fortunato. Lui era vivo. I medimaghi gli avevano spiegato che molti studenti, in seguito ad un’onda d’urto proveniente dall’interno della scuola sono stati sbalzati fuori, e lui e la sua amica erano stati fortunati; hanno attraversato una vetrata e sono precipitati subito nel lago. Erano vivi solo per questo. Molti altri furono meno fortunati e vennero schiantati contro pareti e soffitti. Per loro ci fu ben poco da fare. George… Ron pensò al fratello. Era in pessime condizioni, un coma degenerante. Ormai sopravviveva solo grazie ai macchinari incantati dei medimaghi. La signora Weasley non si allontanò mai da loro. Neanche un giorno, durante quegli anni. Fred dopo l’incidente non parlava più.

“Se ne sta chiuso in camera tutto il tempo” gli disse Molly con gli occhi ancora lucidi. “Non è più lui…”

Ron non riusciva ad immaginarsi i gemelli seri e senza voglia di vivere. Non riusciva a non pensare anche ad Hermione. Hermione… il suo cuore ancora si stringeva come pressato da una mola. Perché era successo proprio a loro. Dio che rabbia che provava per non essere riuscito a proteggerla. Dopo averle fatto scudo con il suo corpo dall’incantesimo lanciato dal  mangiamorte, provò un dolore troppo intenso e svenne. Se fosse rimasto cosciente sarebbe riuscito a proteggerla dalla caduta. Si sentiva male al pensiero di Hermione in coma per causa sua. Sì, era colpa sua dopotutto. Se non fosse risalito dopo il litigio per… il suo cuore si strinsi ancora di più. Ron si tastò il petto come per cercare di togliere un pugnale invisibile che gli affondava nelle carni.

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di un’infermiera.

“Weasley?” chiese gentilmente.

“Si…” rispose stanco Ron.

“C’è una visita per te”

Ron alzò lo sguardo e si girò verso l’entrata della stanza. Silente lo osservava con uno sguardo fermo. Mai Ron aveva visto quella faccia poggiata sulla testa del preside di Hogwarts.

“Bentornato fra noi Ron” disse Silente avvicinandosi alla finestra.

“Grazie signore, ma non ne sono contento” rispose Ron sempre con voce molto spenta. Dopotutto era da molto che non parlava.

“E perché di grazia?” chiese il preside.

“Mi sembra egoistico”

“Egoistico?”

“Sì, perché io sto bene e gli altri studenti sono ancora in coma. O peggio morti.” Incalzò Ron alzando lievemente la voce.

“Vedi Weasley” rispose Silente “non è per scelta di nessuno che tu sei sveglio e stai bene. Qualcosa in te ti ha dato l’impulso per svegliarti dal sonno che ti tormentava.”

“Già…”

“I medimaghi mi hanno detto che però non ricordi cosa sognavi durante il tuo coma”

Ron annui leggermente con la testa. “Più mi sforzo e più i miei pensieri diventano bui ed oscuri”

“Non sforzarti Weasley. Col tempo sono sicuro che ricorderai. Dopotutto sei sveglio solo da una settimana”

Ron annui ancora “Lo spero davvero…”

“Stai pensando ai tuoi amici e compagni Ron?” gli chiese retoricamente Silente.

“Si. Vorrei vederli. Dice che posso chiedere di uscire per incontrarli?” domandò Ron con un tono speranzoso.

“Puoi Ron. Ma sappi che non ti piacerà quello che vedrai” lo avvertì il preside “non tutti sono stati fortunati come te”

“Non importa. Sono pronto per affrontare anche questo”

“D’accordo. Domani mattina passerò  a prenderti. La signorina Granger ed Harry non sono nel nostro ospedale. Sono a Londra fra i babbani”

Ron fu sorpreso, anche se non lo diede a vedere, che i suoi amici fossero fra i babbani. Anche se i genitori di Hermione, dopotutto, lo erano. Probabilmente era in un ospedale a Londra così che i suoi genitori le stessero vicino. Ma Harry? Perché era ricoverato anche lui in un ospedale babbano? Non di certo per i suoi zii. Loro odiavano Harry e tutte le sue stramberie. Probabilmente avrebbero staccato loro stessi la spina al nipote pur di non averlo più fra i piedi.

Silente si congedò “A domani” e si smaterializzò.

Ron fissò per un momento il punto in cui vi era il preside fino a poco prima. Spostò ancora lo sguardo fuori dalla finestra. La pioggia cadeva lenta, fitta e con gocce pesanti che atterravano fragorosamente sui tetti e le strade.

*****

Maledetti! Tutti maledetti! Li distruggerò tutti!

Un’ ombra vagava per i corridoi. Senza una meta precisa girava e rigirava spesso tornando dove già era stato.

Polvere! Farò in polvere la vostra anima e banchetterò con le vostri putride carni!

L’ombra non smetteva di bisbigliare fra se e se, come per confermare i suoi pensieri. Improvvisamente si fermò. Non un suono si levò da lei. L’ombra puntò il suo sguardo verso una persona incappucciata dietro l’angolo dove si era fermata. L’incappucciato fissava un punto davanti a se. Non vide l’ombra scivolare alle sue spalle. Non la udì sollevare la bacchetta e pronunciare l’incantesimo. Non senti il dolore mentre una spada infuocata a mezz’aria gli trapassava il cuore e continuava la sua corsa giù, fino al fianco, spezzandolo in due. Non si rese conto di essere morto prima di pensarlo.

Morte! Dolce suono di pace eterna! Accogli i seguaci che ti mando deturpa le loro nere anime!

Una risata proveniente dall’inferno risuonò nell’aria.

 

   
 
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