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Autore: Michelle Diamonds    20/08/2013    0 recensioni
"Non saprei dire di preciso come finii lì, ma di sicuro era successo qualcosa di strano, straordinario. Il mio telefonino segnava le 13:10, ma l’orologio della stazione dove mi trovavo sosteneva fossero le 12:10. E comunque, non ricordavo nemmeno di essere andata alla stazione. [ ... ] Intorno a me sentivo parlare solo inglese, britannico per la precisione. Era tutto … diverso." (Dal capitolo 1)
Chiara è una studentessa italiana del nostro secolo che si ritrova improvvisamente catapultata nell'Inghilterra degli anni '60. Un fortunato incontro cambierà interamente il corso della sua avventura inglese, tanto che molte più persone potrebbero risentirne.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Ce l’abbiamo fatta – sospirò John, stirandosi sul sedile. Poi si voltò e mi chiese:
- Allora, perché non ci racconti qualcosa di te?
- Certo – risposi ricomponendomi – Ma prima posso chiedervi qualcosa io?
- Fai pure.
- Perché mi avete trascinato su questo treno? Non che mi dispiaccia, è che … Non mi conoscete neppure …
- Sai, ci sei sembrata in difficoltà, veramente confusa … - fece Paul.
- Senza contare che quelle fan ti avrebbero sicuramente travolta … E poi ci stai simpatica – continuò George con un gran sorriso.
- Poi ci hai detto di non essere di qui … Da dove vieni? Sei americana, per caso? – mi chiese John.
- Ecco, in realtà no, io sono italiana, vengo da una città vicino Roma.
- Wow, è questa la moda in Italia? – fece Ringo, squadrandomi, anche se non con cattiveria.
- Sì … Ma … E’ difficile da spiegare. Vi giuro, sono in una situazione abbastanza problematica.
- Ehi, perché non vieni a stare con noi? Sai che stiamo per girare un film? – fece John tutto orgoglioso.
- Ah sì? E dove? – chiesi, cercando di fare la faccia interessata alla “novità”.
- A Londra! Non vedo l’ora!
Sorrisi. Ero proprio a pochi giorni prima dell’inizio delle riprese. Sarebbe stato fantastico assistervi.
- Allora, possiamo contare su di te? Ci farai compagnia! – mi chiese Paul.
- Ehm … Va bene, se insistete … - risposi un po’ imbarazzata.
George si voltò a guardare Ringo, che guardava fuori dal finestrino, e che sembrava tra il pensieroso e il turbato.
- Ehi, Ringooo?? Sei sveglio?
- Eeeeh?! Non c’è bisogno di urlare così! – sobbalzò lui.
- Che hai oggi? Hai perso il tuo sorriso?
- Certo che no!
- E allora fallo vedere alla nostra ospite!
- Ok … - Detto questo si voltò verso di me (mi sedeva accanto) e sfoggiò un sorriso a trentadue denti, così bello che non si era mai visto. Fortunatamente, ero seduta. Io però già conoscevo quel sorriso. E conoscevo perfettamente il futuro che li aspettava. Questo un po’ mi spaventava: immischiandomi nella loro storia avrei potuto cambiare qualcosa? Avrei potuto peggiorarla? Per ora, ci conoscevamo appena; non potevo combinare troppi danni. Avrei solo potuto cercare di migliorare qualcosa, ma ero ancora un po’ timorosa riguardo a questa idea.
     Il viaggio verso Londra durò qualche ora e io le trascorsi piacevolmente in compagnia dei miei miti di sempre. Io non ero più timida e ormai avevo fatto amicizia con tutti e quattro. Finalmente ebbi l'occasione di conoscere in prima persona le battutine di John, la dolcezza di Paul, la fame di George e i leggendari occhi azzurri di Ringo. E anche la sua macchinetta fotografica, dato che non perse tempo a scattarmi un paio di foto. Raccontai molte cose su di me, dalla mia passione per il canto ai miei gusti e preferenze. Cercavo sempre di non toccare qualche argomento che riguardasse il futuro in modo diretto. Tuttavia, videro il mio telefonino e dissi loro che era una nuova tecnologia in prova. C’erano moltissime cose che avrei potuto raccontare; ma preferii restarmene in silenzio. Purtroppo il mio atteggiamento li insospettiva non poco e sicuramente mi trovavano davvero molto strana.
- Comunque tu non sembri come una di quelle fans isteriche … - disse a un certo punto John.
- Già, diciamo che ho imparato a trattenermi – risposi con un sorriso. Del resto, già il viaggio nel tempo mi pareva del tutto inverosimile: avrei solo potuto aspettarmi di incontrare i Beatles.
  
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