Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: jirarchi    20/08/2013    0 recensioni
Non feci in tempo a pregare dio per la mia vita che un rumore mise fine ai miei pensieri, quello del mio collo che si spezzava, della vita che scappava dai miei occhi.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tremavano, incessantemente, si ribellavano, ignoravano gli ordini che il mio cervello impartiva loro, gelate in quella notte di plenilunio, scaldate solo dal saltuario getto caldo delle mie lacrime, che pure loro, ignoravano l’ordine di non varcare la soglia che le separava dal mondo esterno. Queste erano le mie dita mentre scrivevo la lettera, la lettera destinata ai miei genitori, ai miei amici, agli sconosciuti che leggendo l’articolo sul giornale non avrebbero capito appieno le mie ragioni. Ero seduto a terra, sul parquet lucente della mia stanza, era tutto pronto, misi la lettera sopra la mia scrivania, vicino alle foto, le foto di quand’ero bambino, quando bastava un gesto per farmi ridere. Non so cosa sia cambiato, ma guardavo le mie giornate diventare piu’ scure, piu’ fredde, e piu’ vuote. Le frasi che trapelavano dalla mia bocca erano solo insiemi di parole, composte da confusionarie lettere, fatte da suoni spenti. Varcai la soglia di casa, ero pronto. Ero pronto, ma per cosa esattamente? Non lo sapevo neanche io, speravo di scoprirlo strada facendo. Arrivai al ponte, dove tutto mi sembrò limpido, dovevo saltare, sarebbe finito tutto immediatamente, tutti i miei dolori, le incomprensioni, tutto in una manciata di secondi. Senza pensarci troppo, presi la rincorsa e saltai, oltrepassando il parapetto e librandomi nell’aria, pensavo di volare. La sensazione di volare si trasformò nella sensazione peggiore del mondo, stavo cadendo, stavo saltando incontro alla morte che mi aspettava a braccia aperte, e, non lo volevo, ma ormai era tardi. Non feci in tempo a pregare dio per la mia vita che un rumore mise fine ai miei pensieri, quello del mio collo che si spezzava, della vita che scappava dai miei occhi. Il suicidio non è la soluzione, non lo è mai, le cose si risolveranno, sempre.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: jirarchi