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Autore: Mari Lace    21/08/2013    3 recensioni
Cosa succederebbe se Hinata, dopo una delusione d'amore (chissà con chi), scappasse via disperata e, imbattendocisi per caso, decidesse di unirsi a Sasuke?
E se il bel Nukenin ne fosse attratto?
E se Itachi fosse ancora vivo?
Leggete per scoprire il resto.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Finalmente si avviarono lungo le strade del villaggetto, allontanandosi dal chiosco davanti al quale erano stati tutto quel tempo. Inaspettatamente, a rompere il silenzio che si era creato tra loro stavolta fu l’Uchiha. –Dimmi, Hinata… perché non vuoi tornare a Konoha?- chiese, a bruciapelo. Non si aspettava una cosa simile dalla timida Hyuga, e anche se non lo avrebbe mai ammesso, era curioso. Sarebbe andato a fondo. –Te lo stavo dicendo prima, Sasuke-kun… ho avuto dei problemi con il mio clan. E visto che mi stai prestando attenzione…- la ragazza colse la domanda del ragazzo per sfogarsi: quel che stava per dirgli, non lo aveva ancora mai detto a nessuno. –Mi odiano. Lo avverto dai loro sguardi. Mio padre crede che io sia debole, e mi tratta in modo differente, come tutto il resto del clan- disse, mentre camminava per la strada che pochi metri più avanti finiva in un parco, con le foglie cadute dagli alberi che le svolazzavano attorno mentre camminava, quasi dimentica dell’essere in compagnia di un Nukenin di livello S, di trovarsi lì con Sasuke Uchiha. Tutto quel che voleva in quel momento era affrontare i problemi che aveva sempre avuto con il clan. Si immerse totalmente nel passato, in un ricordo che le era affiorato mentre parlava.

Da piccola, Hinata aveva davvero creduto di potercela fare. Non voleva essere un peso per il clan. Per questo, un Hinata Hyuga di otto anni, ancora beatamente ingenua e candida (non che l’attuale fosse molto diversa), si dirigeva verso lo studio di suo padre, decisa a chiedergli aiuto per i suoi allenamenti. “Mi sforzerò di più, chiederò a mio padre di aiutarmi…” pensava ottimista. Ma arrivata in prossimità dello studio, sentì delle voci da dentro. Suo padre era in compagnia. Riconobbe le voci. “Gli anziani? Che ci fanno qui?” si chiese, prima di sentire quel che stavano dicendo. Parlavano di lei. –Tua figlia è molto debole- disse il primo. –Neji Hyuga, della Casata Cadetta, è più forte di lei- aggiunse un secondo. –Lei è l’erede principale della Casata, cosa pensa di fare così?- -Non so cos’hai fatto in tutti questi anni, Hiashi.-  Ma non fu questo a ferirla. No, quello che le fece davvero male fu sentire quel che rispose loro suo padre. Che gli diede perfettamente ragione. –Avete ragione, mia figlia non riesce bene in nulla, è solo un impiccio. Penso che preparerò Hanabi per il ruolo di Capo Clan, vedo che è più forte di sua sorella.- Padre…- mormorò una giovane Hinata, con le lacrime agli occhi.

-Ho fatto tutto il possibile per migliorare, però a loro non va bene, non gli bastano le mie capacità!!- sbottò una Hinata sedicenne. Totalmente presa dal ricordo, forse non era nemmeno conscia di quel che diceva; i pensieri che aveva sempre represso dentro sé stessa, erano finalmente venuti a galla. –Magari fossero morti!!- urlò, ma in realtà non lo voleva neanche lei. Non davvero. A riportarla alla realtà, fu il ragazzo che, anche se lei se ne era praticamente dimenticata, le era stato accanto e la aveva ascoltata per tutto il tempo. –Hinata! Calmati!- le disse, afferrandola per le spalle e scuotendola, per farla tornare in sé. –Ti comprendo perfettamente. Non devi reagire così- le disse ancora. Lei, accorgendosi di quel che aveva detto, si zittì di colpo, arrossendo. Non si era mai sfogata così con qualcuno. Probabilmente le aveva fatto bene.                          -D’accordo,- rispose al ragazzo, per fargli capire che ora stava meglio. Era contenta d’averlo incontrato.
-Andiamo, vuoi?- chiese lui distogliendo lo sguardo. Perché poi glielo avesse chiesto non lo sapeva nemmeno lui: sarebbe andato in ogni caso. Ma il problema non si pose, perché lei annuì, ringraziandolo. Di nuovo. “Sei troppo pura Hinata…” pensò lui. Poi, cercarono una locanda per passare la notte, del tutto ignari di altri quattro ragazzi, mandati dall’Hokage a cercare la Hyuga. –Sicura che sia qui, Sakura-chan?- chiese un biondino, alla ragazza accanto a lui, che annuì, spiegando che aveva chiesto in giro, e che la loro amica mora era stata vista da quelle parti. A sentire un venditore di ramen poi, la ragazza non se la passava affatto male, anzi. Anche se ancora non avevano capito a cosa si riferisse. I più preoccupati del gruppo, però, erano probabilmente gli altri due ragazzi: Kiba si chiedeva tristemente dove potesse trovarsi la sua compagna di squadra, per non parlare poi del cugino della dispersa. “Hinata-sama…” pensava questo tristemente. Non riusciva ancora a capire perché se ne fosse andata a quel modo. Da quel poco che gli aveva raccontato Kiba, aveva capito.. be’, praticamente niente. Ma i suoi ragionamenti su cosa avesse spinto la cugina a correre via, furono interrotti dalla kunoichi con i capelli rosa, che aveva proposto di fermarsi: stava facendo tardi, avrebbero continuato le ricerche la mattina dopo.
Ignari di ciò, i due mori, avevano trovato una locanda, e avevano rimediato una stanza. I futon erano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro, ma se li sarebbero fatti bastare. Non capendo neanche lui perché, l’Uchiha volle provare a rassicurare la compagna prima che si addormentasse. –Mentre sarai qui, andrà tutto bene- disse. Lei annuì. Quella notte la passò tranquilla, ma non andò allo stesso modo per il ragazzo, che ebbe un incubo. Sognò Hinata, sorridente, che lo chiamava. Ma il secondo dopo, il suo nome veniva ancora una volta pronunciato dalla ragazza, ma quest’ultima era ferita, e ricoperta di sangue. –Aaaaah!- urlò svegliandosi di botto. Aveva il volto imperlato di sudore, e il battito a mille. Quell’immagine era stata troppo realistica, aveva temuto di vedere Hinata morire davanti ai suoi occhi. Ripensandoci ora, si interrogò su cosa potesse significare. Si girò a osservarla; dormiva tranquilla. “Almeno sta bene… Starò facendo la cosa giusta, portandola con me?” sapeva che il posto della kunoichi era a Konoha, ma era illogicamente felice di averla con sé. Forse era un po’ egoista, ma in fondo era stata lei a voler rimanere con lui. 


Angolino Lita
Salve a tutti ^^ 
Che dire... Saskè sta impazzendo, prima o poi si scioglierà completamente XD 
Mille grazie a Baby_doll e Angelikawhite per aver recensito =) Ringrazio anche chi ha messo nelle seguite, nelle ricordate o addirittura tra i preferiti ^*^ 
Riuscirà il gruppo di Konoha a trovarli? 
E cosa significa il sogno di Sasuke? (questo non lo so nemmeno io >.<") 
Al prossimo capitolo, grazie anche a chi ha solo letto! :D
Ah, ultima cosa: per caso sapete dirmi come fare per mettere un'immagine all'interno del cap?
  
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