TRA LE LENZUOLA DEL LETTONE SON

Capitolo 3: La visita

-Forza Goku! Smettila di mangiare e prendi le chiavi della macchina! Andiamo a Satan City a trovare tuo figlio!-
-Ma, Chichina cara, perché la macchina? Usiamo il teletrasporto!- affermò dopo aver mandato giù un intero panino.
-Su sbrigati! Prendiamo la macchina ho detto!- affermò con sguardo omicida, ma l’uomo quel giorno sembrava più irremovibile del solito quindi le prese la mano e, portandosi due dita, in fronte si teletrasportò senza dare il tempo alla moglie di obiettare ancora.
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-Che ne dici di fare una piccola pausa?- chiese Videl alzando la testa dal libro per guardare Gohan.
-Dico che è una splendida idea. Oggi potremmo anche prenderci un giorno di riposo. Ci stiamo impegnando tanto e poi oggi è una così bella giornata, sarebbe un peccato sprecarla sui libri!- affermò facendo sorridere teneramente la giovane che si alzò e gli andò vicino.
-Non mi va di uscire, avrei un'altra idea per passare la giornata- disse prendendo il viso del giovane mezzo saiyan e baciandolo dolcemente.
-Effettivamente fa freschetto. Potremmo prenderci un raffreddore fuori, meglio stare dentro- mormorò sorridendo quando si staccarono per andare in camera da letto.
Non perdendo tempo, i due giovani si cominciarono a spogliare rimanendo in biancheria intima velocemente e riprendendo a baciarsi dopo essersi seduti sul letto. Gohan passò le mani sulla schiena della compagna e afferrò il punto dove c’erano i ganci del reggiseno di Videl per toglierglielo. Ad un tratto un urlo gli fece aprire gli occhi, senza staccare le labbra da quelle della giovane, vedendo anche in Videl uno sguardo confuso. Di certo non era stata lei ad urlare.
Gohan, sempre tenendo le mani attaccate dietro la schiena della giovane, staccò le sue labbra da quelle di lei e si girò verso dove avevano sentito il rumore. Sbiancò notevolmente nel vedere i suoi genitori; uno con un’espressione stupita in viso mentre l’altra era decisamente scandalizzata.
Istintivamente prese il lenzuolo del letto e coprì la sua ragazza in modo che nessuno, in particolare il padre, la vedesse così.
-Razza di svergognati!- sbottò Chichi –Siete andati a vivere insieme per studiare, non per fare queste cose!- continuò andando a passo veloce e minaccioso verso il figlio che sgranò gli occhi e deglutì senza riuscire a muovere un muscolo.
Goku però afferrò la moglie velocemente e, dopo aver localizzato l’aura di Goten, che si trovava a casa, si teletrasportò prima che la donna potesse avere la possibilità di uccidere il loro primogenito.
Gohan, ancora con gli occhi sgranati, fissò il punto dove era scomparsa sua madre mormorando un –Grazie papà-



Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! :)
Ecco qui il terzo capitolo :) Spero vi piaccia :)
                                                     -GohanGohan