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Autore: Hope it    21/08/2013    2 recensioni
Abbie è una ragazza forte, che nasconde i suoi sentimenti dietro ad un sorriso.
Lei è coraggiosa, orgogliosa.
Lei sa perfettamente cosa vuol dire il dolore, visto che l'ha provato molte volte.
Lei è bellissima, ma non sa di esserlo.
Lei è dolce, quando vuole
Lei sa amare, ma non lo fa da tempo, per paura di essere ferita.
Ma sarà proprio un ragazzo, ad entrare nella sua vita casualmente, riuscirà a sconvolgerla a tal punto da cambiarla, per sempre.
Capiranno, insieme, l'importanza del vero amore, diquello che significa amare, dare la vita per una persona, capiranno l'importanza della vita e di tutto ciò che ne fa parte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bum-bum!! Mi alzai di scatto spaventata. Sentii dei passi. Mi alzai, camminando in punta dei piedi. Non sapevo che ore erano. Avevo paura di accendere la luce. C’èra qualcuno in casa mia. Sentivo i passi, sembrava che venisse proprio verso la mia stanza. Presi la lampada accesa sul comodino per usarla come arma e mi nascosi dietro alla porta. Sentivo il mio cuore battere a una velocità impressionante. Il mio respiro era affannoso, ero terrorizzata. Nella mia mente si formavano immagini di ladri, serial killer, assassini, pronti ad uccidermi.  Sentii la porta della stanza aprirsi con il solito scricchiolio. Entrò una sagoma scura. Feci un bel respiro e chiusi la porta dietro di lui. Lui si girò di colpo, ma io alzai la lampada per colpirlo, o almeno cercare di stordirlo, ma lui fu più veloce.  Prese il mio braccio alzato, strinse cosi forte da costringermi a mollare la lampada.  Spaventata a morte, cercai di staccarmi dalla sua presa e allontanarmi da lui, ma lui non voleva mollarmi.
‘’lasciami!’’
Gridai, ma l’uomo mi bloccò, continuando a tenermi ferma.
‘’Abbie, Abbie, sono io, Harry!’’
Mi disse il ragazzo, mollando la presa dal  mio braccio. Mi allontanai di scatto, massaggiandomi il braccio.
‘’ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo!’’
Gridai, incazzata nera. Lui mi ignorò e andò ad accendere la luce. Si girò di nuovo verso di me.
‘’mi dispiace principessa.’’
Disse con il suo solito sorriso arrogante. Mi era venuta una voglia sfrenata di tirargli un pugno dritto su quella bella boccuccia che si ritrovava.
‘’che  cazzo ci fai qui, nel pieno della notte? Sei diventato pazzo tutto su un colpo?’’
Gli gridai, spingendolo. Harry non replicò, mi guardò, indietreggiando.
‘’cosa ci facciamo, vorrai dire.’’
Disse una voce alle mie spalle. Harry sorrise e io mi voltai. Davanti a me c’èra Louis che ci guardava divertito. Sbuffai, e li portai entrambi in cucina.
‘’allora, spiegatemi che cazzo ci fate a casa mia a quest’ora della notte!’’
Dissi, incrociando le braccia e facendoli sedere sulle sedie della cucina. Loro si guardarono. Si alzarono in piedi, di nuovo e Louis mi disse:
‘’scusaci per l’orario, ma siamo venuti perché Niall..’’
Lo interruppi, sentendomi immediatamente in colpa per come li stavo trattando, magari era successo qualcosa a Niall e io me ne stavo qui a incazzarmi e a perdere tempo. Il mio cuore accelerò, non avrei mai potuto sopportare che gli accadesse qualcosa.
‘che è successo a Niall?’
Louis scosse piano la testa, cosi mi rilassai un poco.
‘’No, c’è rimasto male per quello che tu gli hai detto prima, non so cosa tu gli abbia detto, ma l’hai ferito, davvero tanto, Abbie. Piange, è distrutto. ‘’
Rimasi di sasso, sapevo che era cosi sensibile. Mi dispiaceva avergli detto quelle cose, ma non volevo più fargli del male, gliene avevo già fatto abbastanza.
‘’mi dispiace.. ma forse è meglio cosi.’’
Risposi, abbassando lo sguardo.
‘’cosaa? È meglio cosi che lui stia male? ti diverti a vederlo soffrire?’’
Disse Harry, fraintendendo. Le sue parole rimbombarono per tutta la stanza, quasi stesse urlando.
‘’ no Harry, è per questo che non vado da lui. Perché non voglio farlo stare male ancora. Forse è meglio se si abitua a stare senza di me’’
Dissi, abbassando gli occhi che stavano diventando lucidi. Harry si alzò in piedi e prese a girare per la stanza.
‘’quindi credi che avergli salvato la vita sia stato inutile vero? Massi, salviamo la vita a qualcuno oggi, lui mi ama ma a me non importa un fico secco perché ho già i miei amichetti di..’’
Disse, con tono provocatorio. Avvertivo la sua collera, ma non lo sopportavo più, tutto quello che stava dicendo mi feriva, e non era vero. In quel momento lo odiai con tutta me stessa.
‘’smettila!’’
Urlai.  lui si zittì di colpo.
‘’non è stato inutile, io non ho mai detto questo! Tu non capisci, quanto sia difficile per me, tornare ad amare dopo quello che mi è successo! Tu non sai niente di me, NIENTE.’’
Gridai, non riuscendo più a trattenermi. Ci guardammo negli occhi, avrei voluto ammazzarlo. In un attimo mi sentii impallidire, la vista iniziò a farsi sfocata il ginocchio prese a pulsare cosi forte, che quasi persi l’equilibrio, stavo per cadere, ma Louis mi prese al volo. Mi fece sdraiare sul divano. Chiusi gli occhi, tenendomi l testa con le mani.
‘’vado a prendere un po’ di ghiaccio per il ginocchio, e la sedia a rotelle.’’
Mi disse Louis, sorridendomi gentile. Annuii e lui si allontanò. Harry si avvicinò a me, si sedette sul tavolino davanti al divano.
‘’stai bene?’’
Mi chiese, con voce insolitamente gentile. Girai la testa e lo fissai. Annuii.
‘’scusami, sono un’idiota.’’
Disse. sorrisi.
‘’finalmente te ne sei accorto.’’ Lui mi sorrise, ma non riusciva a nascondere il rimorso nei suoi occhi. Rimanemmo in un imbarazzante silenzio, fino a quando per fortuna Louis non tornò. Mi mise il ghiaccio  sul ginocchio e io mi sedetti sulla sedia a rotelle.
‘’credo che tu debba parlare con Niall. Lui ti ama, Abbie. Non credo abbia mai amato una ragazza come ama te. ‘’
Mi disse Louis. Abbassai lo sguardo.
‘’non mi perdonerà mai.’’
Dissi. Di questo ero certa.
‘’ io non ne sarei tanto sicuro.’’
Disse Harry.  Lo guardai.
‘’sappiamo tutti che ti piace, andiamo.’’
Continuò. Spinsi la sedia a rotelle fino alla porta.
‘’andiamo, prima che mi penta.’’
Dissi, Louis ed Harry corsero ad aprirmi la porta, mi aiutarono a salire in macchina, poi Louis mise in moto.
  
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