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Autore: makandsoul    21/08/2013    0 recensioni
Charlie, una ragazza maldestra, svogliata, con la voglia di andare a scuola pari a zero.
Con la sua simpatia riuscirà a conquistare delle amicizie nella nuova scuola, trovando anche se con difficoltà il suo primo amore. Ma tutto ha degli alti e bassi, ma Charlie nonostante tutto è anche una ragazza determinata e riuscirà a risolvere i problemi.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“CHARLIE alzati dal letto che è il primo giorno di scuola!” sbraitò mia madre facendomi praticamente sobbalzare dal letto.
Odiavo la scuola… perché deve iniziare la mattina presto? O meglio, perché esiste.
Mi alzai con un grugnito da cane ubriaco e scesi a passi pesanti in cucina, con mia madre dietro che mi urlava ogni minuto che passava di fare veloce.
Mangiai un pancake preparato dalla mia perfetta sorella Hestern e mi chiusi in bagno.
Il tempo di una doccia, e mettermi un po’ di trucco, che uscii dal bagno con una scarpa si e una no prendendo lo zaino e correndo verso la porta.
Ma per fortuna, quel ranocchietto di mio fratello mi lanciò addosso (precisamente sul mio fondoschiena) la scarpa urlandomi “quanto sei smemorata”.
Risposi con un “corri che siamo in ritardo testa di caz..cipolla!” mi corressi vedendo lo sguardo severo di mia madre.
Appena arrivata a scuola, io e mia mamma andammo verso l’ufficio del preside che raccontò a mia mamma la storia della scuola, e lei ascoltava con interesse, o almeno credo.
Io stavo dormendo in piedi con gli occhi aperti, la mia mente era vuota, non stavo pensando a nulla, solo a quanto mi mancasse il mio bel letto.
Ad un certo punto entrò una signora, che doveva essere una bidella data la divisa, con delle occhiaie fino ai piedi e dei capelli rossi scialvi e spenti che mi porto alla mia classe.
Entrai in classe.
“tu devi essere la nuova arrivata giusto? Presentati per noi” disse la professoressa.
Tu devi essere la nuova arrivata? Però che occhio.
“Io sono Charlie Sommers, e oggi sono qui.. aspetti ma io non ho nient’altro da dire. Sono Charlie Sommers e basta” dissi guardando la signora finta bionda che mi guardava sbalordita.
“Che ragazzina frizzante che abbiamo” rispose alle mie parole.
“Veramente preferisco l’acqua naturale” il sonno si impossessò di ogni mia parola.
“Che spiritosa… siediti laggiù vicino a Horan” disse.
Portai lo sguardo sull’unico banco vuoto.
Un ragazzo biondo con gli occhi azzurri mi osservava, mentre arrivavo al banco con meno stile di un procione zoppo. Tanto per rendere l’idea.
Mi sedetti a peso morto sul banco quando girai la testa verso di lui e lo vidi meglio.
Cazzo, era forse uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto.. dopo Justin Bieber e Leonardo di Caprio naturalmente.
Mi sorrise e disse “Ciao io sono..”
“Bellissimo” risposi prima che lui finisse la frase.
Appena mi resi conto di quello che avevo detto dissi “cazzo..”.
Il ragazzo sorrise e disse “No al dire il verso sono solo Niall Horan, ma chiamami come vuoi”.
E ti pareva, prima figura di merda fatta.
Per tutta l’ora disegnai unicorni sgangherati sul foglio e quando suonò la campanella uscii quasi a corsa da quella classe.
Camminavo come un’asociale sola e senza amici, perché infondo non ne avevo.
Il brutto di cambiare scuola.
“Eih” urlò sicuramente uno dei ragazzi che scherzavano tra di loro, ma visto che gli affaracci miei sono un optional mi girai lo stesso.
Quel tizio da sbavo aveva chiamato proprio me.
“Tu sei la nuova arrivata?” disse questo.
Era uno dei ragazzi che c’era in classe all’ora prima.
“Però non ti sfugge niente vedo..” risposi.
Il ragazzo mi squadrò un attimo e poi continuò “Piacere.. sono Louis.. Louis Tomlinson” disse porgendomi la mano.
Questa volta non commentai niente, dopo la figura di merda con quell’Horan.
“Charlie Sommers” risposi a modo… stranamente.
“Lo so” disse.
“E allora perché me lo chiedi?”
“Così per fare conversazione” disse tirando un calcio ad una pallina di carta che era li per terra.
“Vai a conversare nell’aula di francese vai” dissi osservando il suo foglio degli orari.
Sorrise e cominciò ad incamminarsi.
“Aspetta!” urlai e lui si rigirò verso di me.
“Sai dov’è l’aula di inglese?” chiesi sperando in un aiuto.
“Certo.. vai a dritto ed è la prima aula a destra” disse.
“Grazie” risposi correndo.
Nonostante il mio senso dell’orientamento pari a zero riuscii a trovare l’aula.
Mi sentivo fiera di me.. si fa per scherzare, sono un disastro vivente.. ma almeno sono simpatica.



Salve a tutti! Ok questo è il primo capitolo e ancora non sono stati mostrati tutti i personaggi.
Cosa ne pensate della storia? Beh Charlie è una ragazzina imprevedibile, chissà cosa combinerà.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, significa tanto per me! 
Un bacino x

  
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