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Autore: Aurora_Nanana    21/08/2013    0 recensioni
Il suo nome era Lily Evans, aveva sedici anni (a breve ne avrebbe compiuti diciassette) ed era Caposcuola, Grifondoro era la strega con i voti più alti in tutto il suo corso, ma neanche quella era la costante nella vita di Lily.
No, la costante nella sua vita era lui era James Potter, quel cretino che ancora Lily non aveva capito come era potuto diventare Caposcuola. James le aveva chiesto di uscire e di essere la sua ragazza quasi ininterrottamente dal terzo anno e aveva continuato ancora di più dopo che lei aveva litigato con Severus.
E James Potter aveva un’abitudine; riuscire a farla ridere non importava quanto volesse guardarlo male e strangolarlo; James Potter aveva imparato a scombussolarle le carte in tavola e Lily non sapeva se la cosa le piacesse o meno.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo quarto

 

«Ramoso giuro che se non la smetti...» sussurrò minaccioso Sirius quando a tavola il suo migliore amico continuava a sbattere la forchetta sul legno. «Ma si può sapere che hai?» domandò Peter avvicinandosi a James che continuava a guardare il suo piatto quasi non toccato. «Guardalo, Felpato, è peggio di Lunastorta che in questo periodo...» Remus di fianco a loro fece finta di non aver colto il suggerimento.

Sapeva benissimo che a breve ci sarebbe stata la Luna piena, non c'era bisogno che i suoi amici glielo ricordassero, ogni benedetto giorno. Lily si alzò di scatto dal tavolo e se ne andò a grandi passi fumante di rabbia, Marlene guardava ostinata dall'altra parte, le guance gonfie di una sorta di strana smorfia. Sirius notò che non era per niente attraente in quelle vesti di bambina capricciosa. James ebbe l'impulso di seguire Lily, ma probabilmente l'avrebbe solo cacciato perciò si risolse con l'evitare, ma si domandò come mai l'amico non si avvicinasse alla moretta sulla quale, James lo sapeva, aveva posato gli occhi.

Poteva esserci una sola motivazione e poteva anche spiegare il comportamento delle due migliori amiche. Nel frattempo, a seguire Lily fu una ragazza minuta con i corti capelli corvini e due grandi occhi castani, Alice Cristophenson, non volevate icrociare la sua ira. Stava già seguendo un corso da Auror anticipato perché un vecchio amico di famiglia (Auror) l'aveva notata e aveva riconosciuto in lei un grandissimo potenziale e aveva deciso di seguirla personalmente. Sirius continuava a mangiare il suo pranzo. «Ci sei andato a letto?» domandò sospettoso. L'amico si scrollò nelle spalle. James scosse la testa: per forza che Lily fosse su tutte le furie. Si alzò di scatto dal tavolo e se ne andò a grandi passi lasciando i suoi tre amici da soli. Sirius non si sentiva minimamente in colpa. Non è che le avesse promesso la Luna, sapeva che lui funzionava così e lo aveva accettato quando aveva deciso di venirci a letto con lui. Lo sapevano tutte e se speravano di cambiarlo, si sbagliavano alla grande. Sirius non era capace di quell'amore costante, persistente che aveva invece dimostrato James.

 

Lily era ferma per terra. Le lacrime agli occhi, i capelli che andavano da tutte le parti, le mani che stringevano forte quelle di Alice. Lei e Alice erano conoscenti e Lily ogni tanto osava dire “amiche” fin dal primo anno a Hogwarts anche se, siccome Marlene aveva qualcosa che non andava con Alice lei e Lily non avevano mai legato troppo. Era una ragazza minuta e gentile, fine ed estremamente dolce, ma quando era arrabbiata poteva spedirti in infermeria solo con uno schiantincatesimo ben riuscito; come quando aveva colpito Frank Paciok con un'incantesimo talmente forte che l'aveva spedito a San Mungo e Alice, sentendosi in colpa l'aveva raggiunto per scusarsi; stavano insieme da allora. Ad un certo punto si sentì sollevata e realizzò immeditamente il perché: «Hey Alice -disse James -puoi lasciarci da soli cinque minuti?» Alice annuì, lasciò andare le mani di Lily e se ne andò con fare lento e calcolato. James non parlò. Era stata orribile con lui. L'aveva evitato e trattato a pesci in faccia e solo perché lui era James Potter lei era Lily Evans così era sempre stato e così sarebbe dovuto essere sempre. Lo doveva odiare.

«Sono sicuro che Marlene non intendeva nulla di quello che ha detto» disse e questo la fece singhiozzare ancora di più. Non per Marlene in sé, ma perché lui continuava a essere così maledettamente dolce. Le passò n braccio attorno alla spalla e la avvicinò a sé e Lily cominciò a parlare. Di tutto. Della guerra, della sua amica, di tutto, ma non di quelle strane farfalle che aveva nello stomaco.

 

 

 

«SIRIUS ORION BLACK!» tuonò la voce con fare deciso. Sirius prese un respiro. Ecco, un'oca pazza che lo aspettava fuori dal bagno, non avevano più ritegno. Quello che si trovò di fronte lo spiazzò. Non era una delle solite oche. Di fronte a lui, braccia incrociate al petto, un piede che batteva ritmico a terra, un sopracciglio inarcato e gli occhi fiammanti di rabbia stava Sophie Gamboire. I lunghi capelli biondi le ricadevano sul viso scappati ormai dalla coda. Non gli diede neanche il tempo di riprendere la capacità di parlare. Gli mollò un pugno che lo stese a terra. Non avrebbe dovuto andarci a letto e non farsi sentire per tutta l'estate. Decisamente no.


Ohohoh! Nuovo personaggio e non sembra esattamente amichevole ^^ Ditemi che ne pensate! :) Ciao ciao

  
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