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Autore: Thunderstorms_    21/08/2013    4 recensioni
Non tutti forse conoscerete la terribile e incurabile malattia denominata come “Sindrome dell’ Ingegnere”. La Sindrome dell’ Ingegnere (Sindrome Ingeniari) è un disturbo che affligge soprattutto giovani ingegneri, da cui prende denominazione, estendibile a individui appartenenti a qualsiasi categoria. [..] In seguito a ciò il soggetto affetto diventerà un individuo ossessivo e maniacale, occasionalmente sociofobico, megalomane e/o germofobico, compulsivamente abitudinario e non in grado di comprendere elementi basilari della società rifugiandosi nel suo mondo di teorie ed enunciati.
Si può vivere in queste condizioni?
Noi crediamo di no, ma la scienza ci dice ben altro.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Lay, Lay, Lu Han, Lu Han
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Caso di studio numero 6: Parole Crociate

Luhan si stava godendo la tiepida aria primaverile accucciato sulla poltrona dove Yixing era solito sedere, concedendosi di tanto in tanto qualche minuto di distrazione dalle sue riflessioni per alzare lo sguardo verso l’ oggetto dei suoi pensieri che ripeteva ad alta voce dolci poesie in cinese, sapendo che solo Luhan sarebbe stato in grado di comprenderlo, mentre faceva finta di studiarle. Quando Yixing si alzò dalla sedia e si diresse in camera sua per concentrarsi meglio scompigliando i capelli di Luhan mentre gli passava accanto, fece la sua comparsa Kim Jongin. Un Kim Jongin particolarmente sudato, maleodorante e sempre più orribilmente biondo.
“Questi cazzo di allenamenti sono distruttivi” annunciò entrando, accorgendosi in seguito di aver parlato soltanto a Luhan che dava le spalle all’ entrata stravaccato sulla poltrona, e che tra l’ altro non se lo cagava.
“Ho detto che sono tornato”
Ancora nessuna risposta da Luhan, intento a grattarsi distrattamente una tempia con la penna, essendosi bloccato con le sue parole crociate.
“OHDDIO YIXING SI STA BUTTANDO DALLA FINES-”
“Puzzi Jongin, quanto del Reattivo de Felhing, vatti a fare una doccia e non rompere” sibilò Luhan senza degnarlo di uno sguardo.
“E già che ci sei cerca di socializzare con qualcuno che mantenga il tuo livello di conversazione senza concludere con l’ insultarti, lo dico per te, perchè in questo caso avresti tre possibili ragioni per recarti da uno psicanalista: Opzione numero uno, sei masochista. Opzione numero due, soffri di sociopatia. Opzione numero te, soffri di megalomania a livello medico o qualche trauma infantile ti ha imposto una sofferenza di carenza di attenzioni piùttosto evidente.”
Fu così che Kyungsoo fece la sua di comparsa, andandosi a sedere sul divano accanto a Luhan, intento a riprendere i suoi studi dopo che Yixing aveva invaso la sua stanza per stare lontano dagli occhioni di Luhan che lo distraevano, e perchè sapeva bene che in quella che condivideva con Jongin, se quest’ ultimo fosse arrivato, sarebbe stato impossibile leggere una sola riga.
Jongin comunque, per tutta risposta, corse ad abbracciare Kyungsoo, sfoggiando il suo aegyo e una voce smielata che ovviamente non gli apparteneva.
”Ti voglio bene Kyungie Hyuuuuuung”
“CHE SCHIFO JONGIN, PUZZI COME UN CADAVERE”
“Saranghaeeeeee Kyungieeeeee”
“Luhan ti prego staccamelo di dosso, temo che i miei sensi verranno a meno se continuo ad annusare i suoi effluvi”
Ma Luhan non si degnava minimamente della scena se non con qualche ghigno divertito che rischiava di esplodere in una risata da un momento all’ altro, quando anche le risate isteriche tipiche di Yixing, che ovviamente doveva aver sentito tutto, giunsero fino alla sala, con tanto di rumore di sedia che stride contro il pavimento e un tonfo sordo, indicanti che il cinese rotolava di nuovo per terra in preda a epilessia da riso convulso.
Il povero Kyungsoo aveva preso a divincolarsi, ma questo era uno dei rari casi in cui il suo orgoglio sanguinava riconoscendo la supremazia dei muscoli sul cervello.
“ZHANG TI PREGO AIUTAMI” urlò l’ ingegnere alla comparsa di Yixing che si reggeva allo stipite della porta con un braccio, mentre con l’ altro asciugava le piccole lacrime che avevano iniziato a solcargli gli zigomi marcati a causa delle risate sguaiate.
“Comunque seriamente Jongin, lavati” disse il cinese minore quando si fu calmato, ancora col respiro pesante, e dopo che il più piccolo ebbe lasciato Kyungsoo svenuto a terra a causa del suo ribrezzo verso la scarsa igene.
“Agli ordini capo” annunciò Jongin scodinzolante scavalcando il corpo esanime di Kyungsoo sul tappeto di cui nessuno si curava, dirigendosi in bagno. Nessuno era in grado spiegarsi il moto di ammirazione che provava verso Yxing.
Circa dieci minuti dopo, Jongin era uscito dalla doccia, Kyungsoo aveva mugolato qualcosa nel sonno quando, ancora sdraiato sul tappeto dove aveva perso i sensi, aveva avvertito delle goccioline provenienti da Jongin che si scuoteva come un cane i capelli in sala cadergli sul viso, Yixing era tornato in camera per studiare e Luhan era ancora alle prese con le parole crociate.
“Posso giocare con te hyung?” chiese il minore sedendosi sul divano accanto a Luhan, scavalcando goffamente Kyungsoo.
“Non sto giocando, sono parole crociate”
“Uh, come funziona?”
“Detto in modo semplice, ti danno degli indizi e tu devi indovinare la parola di cui si tratta incastrandola con le altre”
“Sembra divertente!”
“Non lo è”
“E perchè lo fai?”
“Allena la mente, ho finito tutti i miei cubi di rubik e mi annoiavo”
Jongin stette per qualche secondo in silenzio a contemplare il laccio della sua tuta, l’ unica cosa che indossava oltre alle mutande, mentre goccioline di acqua continuavano a ricadere dai capelli stinti sul petto nudo.
“Luhan Hyung perchè ti imbarazzi solo quando Yixing Hyung è nudo e non quando lo sono io? Io sono più muscoloso di lui”
Una fugace ruga d’ espressione fece la sua nervosa comparsa all’ angolo di un occhio di Luhan, prima che rispondesse con calma “Uno, non è vero. Due, non è assolutamente vero. E ora fammi concentrare che mi sono bloccato”
“Uffa ok...”
Il minore si zittì iniziando a giocherellare col suo telefono e tutto tornò alla normalità, anche se stiamo ancora analizzando sotto quale astruso criterio un ragazzo a torso nudo su un divano che ride da solo davanti allo schermo di un telefono, un altro intento a fare le parole crociate e soprattutto un ragazzo svenuto su un pavimento di cui nessuno si cura,  il tutto accompagnato da una cantilena cinese di poesie recitate proveniente dall’ altra senza possa definirsi normale.
“Dunque un tipo di gara ippica..O..Os..Os...DIAMINE!”
“Osnium!”
“Jongin non dire cose senza senso. Non credo esista una cosa del genere, al massimo Osmium o Osmio, un metallo che in polvere puzza quasi quanto te se ti consola. Anzi facciamo così, non dire più una parola.”
“Luhan tu e Yixing dovreste fare qualche “giochetto” ogni tanto, così, per toglierti un po’ di acidità di dosso”
Il cinese si zittì all’ istante, cercando di ignorare Jongin, sperando che si dissolvesse in una nube di Etilene per poi dargli fuoco, aveva questo istinto ogni volta che accennava a lui e Yixing.
Da suo canto però, dato che non riusciva ad eseguire i suoi ragionamenti a voce bassa, come poteva pretendere che Jongin lo ignorasse?
“Ricche, grasse...Op. Inizia per Op. Op..” Il telefono di Luhan vibrò nella sua tasca in tempo record, e aprì il messaggio distrattamente.

From: Jongcoso
“Opossum! ~~
 (╯°□°)╯︵┻━┻”

E ancora dopo pochi secondi

From: Jongcoso
“Oppa Gangam Style!! 凸ಠ益ಠ)凸”

Luhan si voltò con aria sconcertata verso Jongin, che intanto si era messo a gattoni sul divano, sventolando il telefono e fissando Luhan con i capelli scompigliati e gli occhi sgranati, morendo il labbro inferiore fino a piantare i denti nel mento e somigliare a detta di Yixing a un “coniglio in calore”quando assumeva quell’ espressione.
“Poi mi chiede perchè non mi provoca alcuna reazione vederlo seminudo” bisbigliò Luhan portando le mani all’ attaccatura del naso.
Fu quando il mittente dei messaggi si alzò in piedi per eseguire i famosi passi di Gangngam Style cantandosi da solo una sconclusionata versione della canzone che Kyungsoo si svegliò di soprassalto.
“Oh scusa Kyungie Hyung, ti ho dato un calcio? Mi ero scordato che stavi dormendo”
“Non stavo dormendo, maledetto inetto senza un briciolo di buonsenso. E tu Luhan si può sapere perchè non mi hai aiutato?! Razza di ingrati, tutti quanti. Noto almeno che hai riportato il PH della tua pelle a livelli umani” concluse rivolgendosi a Jongin che si era catapultato al suo fianco per aiutarlo.
“Scusa Kyungsoo, ero impegnato a occuparmi di un opossum e cercare di ricordare come si chiamava il re persiano di nove lettere”
“Artaserse” trillò Jongin prima che Kyungsoo potesse aprire bocca per dare la risposta corretta, causando un moto generale di commozione.
“Jongin non ti facevo così sveglio”
“E’ una delle poche cose che ricordo dal liceo, voglio dire, Artaserse è un nome così idiota” bofonchiò mentre si dirigeva in camera lasciando soli un Kyungsoo ancora confuso e dolorante e un Luhan commosso per la memoria del minore.
“Da quant’è che abbiamo un opossum, illuminami”
“Ah lascia stare Kyungsoo”

C
aso di studio numero 7: Streptococtus

“Bi sa che la brossima volta debo bestirmi dobo aber fatto la doccia” si lamentò Jongin attraversando la stanza avvolto da una coperta stile Madonna di Lourdes mentre strusciava i piedi sul freddo marmo per raggiungere il divano dove sdraiarsi.
“Mi sembra una buona idea, moccichino. Prenditi questa sbobba e stai al caldo, io ora devo uscire, se c’è qualcosa chiamami” disse Yixing sinceramente preoccupato per la febbre da cavallo di Jongin, porgendogli una scodella di intruglio cinese che secondo sua nonna era miracoloso.
“Grazie Oppa~” Aggiunse soddisfatto Jongin, prendendo in giro l’ amico, che di tutta risposta roteò gli occhi e uscì di casa avvolto in un cappotto.
Dopo circa una decina di minuti di sonno tranquillo, realmente stremato dalla temperatura altanonostante la sua facilità a lamentarsi, un gridolino stizzito destò bruscamente Jongin dal suo sonno.
“S-sei malato, v-vero?” chiese Kyungsoo, appena rientrato in casa, spiaccicato contro la porta.
“Cosa be lo fa bensare?” ciancicò Jongin, semi arrotolato nella coperta, con gli occhi semichiusi, e la faccia semi seppellita nella scodella di brodaglia cinese ancora semi piena.
“La tua faccia piena della sbobba cinese di Yixing, le coperte e altri fattori piùttosto evidenti”
“Era ironia Kyunbsoo” disse Jongin lasciandosi di nuovo cadere nella confortevole ciotola di zuppa.
Il maggiore sembrò leggermente confuso, ma era troppo impegnato a camminare lateralmente  con le spalle al muro per comprendere la sua ironia.
“Buoi abbicinarti non ti bangio mica” disse il minore sistemandosi meglio sul divano, togliendo definitivamente il muso dalla scodella di brodaglia, mettendo in crisi Kyungsoo che intanto si era paralizzato come un vero Ninja tra la libreria e la finestra, riflettendo su quale morte fosse peggiore tra vedere Jongin riversare bava, muco e minestra sul suo prezioso divano o avvicinarsi per impedirlo e contrarre la sua malattia mortale.
“Jongin potresti non s-sporcare il divano?”
“Hyuuuuuuung cobe faccio a non sporcare il divano, bi sento bale porcaput-ETCHIU’”
Allo starnuto del minore Kyungsoo sussultò.
“A brobosito hyung, bi daresti una bano? Vorrei pulirmi ba non riesco a stare in piedi”
Per qualche secondo gli occhi arrossati e lucidi dalla febbre impietosirono Kyungsoo, che però non riusciva a superare la sua germofobia.
“Ti brego Hyung” supplicò il minore stroncato dalla febbre prima di rannicchiarsi nella copertina e sembrare un cucciolo più del solito.
“E va bene, e va bene” si arrese “ma non guardarmi, non toccarmi se non necessario, non respirare e non osare parlare, non voglio streptococchi, bacillococchi o qualsiasi cocco proveniente dalla tua gola ad infettare il mio sistema immunitario, chiaro moccichino?” annunciò mentre estraeva dalla sua borsa una mascherina e si allontanava dalla parete per prendere dei guanti di lattice dalla cucina. Quando fu di ritorno, cercò di cacciare indietro il terrore che lo stava invadendo e si avvicinò al cadavere che giaceva sul divano ormai irrecuperabile.
“Tranquillo Kyungsoo, s-sono solo batteri. P-piccoli stupidi mortali batteri.” si disse per poi avvicinarsi a Jongin munito di guanti e mascherina e cercare di sollevarlo. Quando questo fu seduto sul divano ebbe un ripensamento, ma di nuovo quegli occhi color cioccolato che lo guardavano supplicanti e il suo respiro corto lo spinsero a caricarsi un braccio dietro la spalla e sollevarlo con tutta la forza che aveva… Non molta in effetti.
“Jongin, d-devi aiutarmi o non riuscirò a portarti fino al bagnOOOOOH”
Troppo tardi per entrambi, Jongin svenne, sovrastato dalla temperatura corporea in continuo aumento, e Kyungsoo cadde sotto il suo peso.
“Toglietemelodidossotoglietemelodidossotoglietemelodidoss- LUHAN! Renditi utile per una volta nella tua vita e aiutarmi ti prego, Jongin st-”
“Non ho idea di cosa ci faccia Jongin seminudo sdraiato addosso a te sul pavimento e perchè tu stia indossando una maschera e dei guanti ma non c’entro niente e Yixing mi ha detto di aspettarlo a casa quindi farò finta di nulla, arrivederci”
rispose secco un Luhan di passaggio. Evidentemente è usanza comune tra gli scienziati lasciare giacere corpi inermi sul pavimento.
Kyungsoo, a metà tra una crisi di pianto e l’ attacco di panico, strisciò da sotto il corpo del minore e si mise in piedi. Per prima cosa, procedette ad un’ accurata pulizia del divano con acqua, sapone, disinfettante, sterilizzante, alcol etilico e quale sostanza bandita in più paesi, poi rivolse di nuovo la sua attenzione a Jongin, che emetteva mugolii sofferenti dal pavimento.
“Hyuuuung” disse nel sonno, stendendo a fatica le braccia verso l’ alto come per volere un abbraccio. Con tutta la forza di volontà che era rimasta a Kyungsoo, lo prese per le mani e lo tirò in piedi, per giungere barcollante in bagno e buttarlo con poca grazia nella vasca, ancora vestito. Procedette a lavarlo con acqua gelida /ancora con i boxer addosso di cui si era rifiutato di spogliarlo/ nonostante le proteste.
“Fa fredd-ETCHIU’”
“Non metterti a fare la checca proprio ora per favore, questo abbasserà la tua temperatura corporea.  Adesso vado a prenderti dei vestiti asciutti, tu stai fermo qui e non toccare le prese cattive, fanno male ok? Cattive prese. Buuuuh. Non le toccare. E neanche il Phon.”
Jongin mugulò tutto sommato soddisfatto del refrigerio, aspettando il maggiore che rientrò poco dopo con una tuta in mano e dei boxer.
“Cambiati ora, io ho ampiamente superato il mio limite giornaliero di esposizione a germi a batteri”
“Dabbi una bano, non riesco a cambiarmi da solo, bi gira la testa”
Il cuore del povero Kyungsoo aveva già iniziato a pompare troppo sangue al cervello e annebbiargli la vista, quando fortunatamente Yixing entrò nel bagno per dare una mano.
“Hyuuung sei tornato, benobale, Kyungsoo è cattivo”
“Cosa?! Ti ho anche fatto il bagno, piccolo ingrato infetto” sibilò con la voce ovattata dalla mascherina.
“Non importa, ora ti do una mano io, stare bagnato ti farà male di nuovo” disse calmo il cinese col suo caratteristico accento, sfoggiando una smorfia di disappunto quando il minore gli crollò addosso inzuppandolo, ma aveva fatto di peggio e con liquidi peggiori dell’ acqua, quindi viste le circostanze decise di asciugarlo e aiutarlo a vestirsi, rassicurando Kyungsoo che potè andare a farsi una doccia anti radioattività alla clinica più vicina.
Circa mezz’ora dopo, tutto era tornato alla normale anormalità, Jongin dormicchiava e sbavava sul divano dopo aver preso un analgesico, Luhan e Yixing studiavano e Kyungsoo si disperava per il suo prezioso divano.
“Comunque avresti potuto aiutare, piccola serpe” sussurrò Yixing all’ orecchio di Luhan
“Non mi avevi detto che mi avrebbe accolto un semi morto in casa, e poi era divertente. Sai che se avessi sentito Kyungsoo piangere o grida di morte sarei andato ad aiutare”

Caso di analisi numero 8: Rainbow

Yixing era sicuro di stare per perdere un polmone cercando di soffocare la sua risata quando Jongin si era presentato a casa seguito da un pappagallo ambulante inespressivo presentato come “Oh Sehun”.
“Scusa amico, bei capelli. Sono Yixing” si ricompose il cinese cercando di fare gli onori di casa a dovere, porgendo una mano al nuovo amico di Jongin, che la strinse blandamente.
“Seun, piacere” Notando il suo difetto di pronuncia avrebbe voluto ridere di nuovo, ma si trattenne e cercò di riacquistare le buone maniere che andavano scemando a causa della convivenza con quegli esseri.
“Chi questo tizio? Non voglio un Luhan 2.0 in casa, sia chiaro” disse Kyungsoo quando entrò in cucina trovando Jongin, il nuovo arrivato e Yixing a disquisire allegramente davanti a del thè.
“Un po’ di cortesia Hyung, lui è Sehun, ed è un mio amico. Ho deciso di invitarlo a casa per andare insieme alle prove così non dirai che non ho nessuno a “sostenere il mio livello di conversazione” ”
“Oh. In questo caso, piacere, Kyungsoo. Sehun giusto?” Sehun si limitò ad annuire, evidentemente non era un tipo molto loquace o non erano molti i pensieri che riuscivano a coesistere nella sua scatola cranica, a detta di una prima ed acida impressione di Kyungsoo.
“Cosa fai di bello nella vita, oltre a tentare di creare nuove forme di vita mischiando tinte per capelli?” disse l’ ingegnere raggiungendo gli altri tre a tavola davanti ad un caffè annacquato.
“Potresti essere più gentile Kyungsoo?” disse Yixing, che non si era ancora arreso alla schietta parlantina del coinquilino.
“Non importa, tanti trovano i miei capelli strani. Per me sono una forma di protesta contro la società capite? Un modo implicito di ribellarmi alle catene del sistema, rendere omaggio alla nostra madre natura, mi seguite? I capelli sono arte pura, fratelli.”
Ci fu un attimo di imbarazzante silenzio, prima che Kyungsoo si alzasse dalla sedia per portare la sua tazza al lavello e scappare il più lontano possibile
“Mi trovo costretto a condividere la tua scelta Jongin, il livello di conversazione resterà sicuramente costante in questo modo. Sehun, conto di poterti ricontattare quando avrò interesse nel provare ad individuare colori fino ad ora sfuggiti al nostro spettro visivo” detto questo uscì dalla stanza, scontrandosi con Luhan, che invece era incuriosito dal perchè si trovassero tutti attorno al piccolo tavolo della cucina.
“Piacere, Oh Sehun, sai che sei proprio bello? Stai ispirando il mio moto artistico” disse l’ amico di Jongin, folgorato immediatamente dalla visione di Luhan.
“Jongin, dovreste davvero andare, è piùttosto tardi. Ciao Jongin, ciao Alber-Man, trovato un altro cervo, a presto” si alzò furiosamente Yixing trascinando via un confuso Luhan, prima che venisse infettato dal moto hippie di Sehun, non voleva occhi addosso a lui per quanto gli costasse ammetterlo.
“Fratello qui siete tutti matti”
“Lo so, no sono sbarellati Sehun?”
“Una cifra amico”

Caso di analisi n° 10: Streptococcus pt. 2

“Yixing?” chiamò con voce lamentosa Kyungsoo dal divano, ingerendo la sua sbrodaglia cinese e soffiandosi il naso a ritmo regolare.
“Si?”
“La brossima volta che osi uscire quando Jongin si abbala ti faccio prendere la tua sbobba cinese con una supposta”


Grandi ringraziamenti a la mia Duizhang/Unnie/Sistah Kateryna, che anche se stavolta non mi beta niente, mi fornisce tutte le informazioni scientificose che mi servono.
Volevo dirvi che in realtà il protagonista della serie era Kyungsoo inizialmente (ma che dico, questa manco doveva essere una serie ma una One Shot LOL), solo che per come mi sono immaginata Jongin è troppo cerebroleso per relazionarsi a Kyungsoo, quindi mi dispiace se altri personaggi prenderanno il sopravvento Ah, e che farò aggiornamenti brevi (tipo questo) ma più frequenti, e questo vale per tutte le altre mie FF (Eccetto Infinite Stream che sto programmando di terminare) altrimenti non ce la faccio a stare dietro a tutto, seriamente <3
Grazie a tutti quelli che leggono (I SEE U), hanno già messo la storia nelle seguite-preferite e soprattutto recensiscono, siete una graaaande ispirazione. <3

  
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