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Autore: damonswife_    21/08/2013    2 recensioni
Sarah, una ragazza di 16 anni, dovette partire con la scuola per un viaggio a New York.
All'aereoporto però, perse la vista dei suoi compagni di classe e prese, per errore, il volo sbagliato.
Appena scesa dall'aereo si accorse che quella non era New York, ma Londra. Lì incontrerà cinque ragazzi: i suoi idoli. Due di loro si innamoreranno di lei e questo sarà un problema. Ma cosa succederà quando verranno a sapere il luogo e con chi si trova la ragazza?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Camminavo lentamente, in mezzo alla pioggia, mentre portavo con me quei bagagli pesanti.
Non sapevo dove andare e non riuscivo a distinguere le mie lacrime dalla pioggia.
Qualche isolato dopo casa loro, decisi di sedermi.
Dopo qualche minuto sentii il rumore di moto, mi voltai e vidi gli stessi ragazzi che il primo giorno a Londra ci provavano con me.
Questa volta pero’, fui io ad avvicinarmi a loro.
- Ehi bellezza, ci rincontriamo eh? -
- Gia’. -
- Che fai qui tutta sola con questi bagagli? Devi andare da qualche parte? -
- In realta’ non so proprio dove andare. Volevo chiedervi se conoscete qualche hotel in vicinanza. -
- Qualche hotel in vicinanza? Dolcezza, vieni da noi! -
- Oh no, non vorrei disturbare. -
- Disturbare? Piu’ siamo e meglio eh, tesoro. – disse facendomi l’occhiolino.
- Va bene. -
- James, prendi i bagagli. Tu sali sulla mia moto. -
Diedi i bagagli a quel ragazzo e salii sulla moto.
- Bellezza, come hai detto di chiamarti? -
- Sarah, mi chiamo Sarah. -
- Beh Sarah, tieniti forte! – partii con la moto ed andava esageratamente veloce.
- Forse e’ meglio che tu rallenti, non credi? – domandai spaventata.
- Cosa? – disse ridendo.
Dopo un po’ arrivammo ed entrammo in una casa molto grande e bella.
- Che cos’e’ questo odore? -
- Vedrai. Una cosa che ti piacera’ tanto. -
- Oh emh, va bene..- e continuai – Dove dormo? -
Mi fece entrare in una stanza, probabilmente l’unica cosa bella della casa: era ben arredata, aveva un grande balcone, una tv al plasma e un letto matrimoniale.
- Woow. – dissi guardandomi intorno.
- Ti piace? -
- Molto! -
- Meno male. – mi fece l’occhiolino, poi poso’ la mia roba in un angolo e continuo’ – stasera ci divertiremo, tesoro. -
Spalancai gli occhi e dissi – Perche’? -
- Ovviamente, perche’ c’e’ una festa. Ovviamente. -
Quell’ovviamente non mi piaceva per niente, ovviamente.
- Ah, capisco. -
- E’ una festa fuori in piscina.  – disse prendendo qualcosa dall’armadio.
- Non credo di avere un costume adatto. -
Lancio’ sul letto un costume e disse – Quello andra’ piu’ che bene, tesoro. -
- Vado a vedere se hanno preparato tutto, ci vediamo tra poco. -
Cosi usci’ dalla camera e mi sedetti sul letto.
Presi il cellulare e vidi tantissime chiamate perse, tutte da parte di Zayn.
Sospirai e mi dissi – E ora si fa come dico io! -
Mi misi il costume ed uscii dalla porta.
C’era gia’ tantissima gente, doveva essere molto popolare qui.  Ed anche molto ricco per permettersi una casa bellissima con la piscina.
- Ciao pupa! – disse un tizio mai visto prima di allora.
- Emh, ci conosciamo? -
- Giu’ le mani, l’ho vista prima io! – disse il ragazzo di cui ancora non sapevo il nome.
- Emh, gia’.. -
Andammo verso la piscina.
- Quanta gente! -
- Si dolcezza, qui mi conoscono tutti ormai. -
- Capisco.- e continuai – Umh, tu sai il mio nome, ma io non il tuo. Come ti chiami? -
- Ian. -
- Ah beh allora, piacere. – risi.
- Piacere mio, piccola. -
Prese due drink e me ne diede uno a me.
- Prego. -
Lo assaggiai – Che buono, che cos’e’? -
- Vodka. Bevi, bevine quanti ne vuoi! – sorrise bevendo il suo.
Ci sedemmo, parlammo e bevemmo tantissimo. In effetti, troppo! Ma mi stavo divertendo, e me lo meritavo in fin dei conti.
Mi squillo’ il cellulare, lo guardai ed era Harry.
- Chi e’? – mi domando’ Ian.
- Harry. – risposi.
- Sarah, senti, mi dispiace per quello che e’ accaduto oggi. -
- Tranquillo, ricciolone birbantello. – risi singhiozzando.
- …Ma dove sei? -
- Mi diverto, quello che dovresti fare tu. – continuai.
- Sarah? Sei ubriaca? -
Ian mi prese il cellulare e rispose.
- Ehila’, pronto! -
- Ian? C-Che cosa ci fa lei con te? E’ ad uno dei tuoi stupidi Party dove circolano solo droga, alcool e puttane? -
- Esatto, non sai quanto si sta divertendo. E quanto si stara’ per divertire tra un po’. – disse ridendo maliziosamente – Buonanotte. – chiuse il telefono, mi prese da un braccio e mi porto’ nella sua camera.
Chiuse la porta e mi butto’ ferocemente sul letto, poi cerco’ di slacciarmi il costume mentre mi baciava il collo.
- Ian.. Ian, non voglio.. Ian, fermo! – cercai di levarmelo di dosso – Ian, basta.. LASCIAMI! -
- ZITTA! – urlo’ tirandomi uno schiaffo.
In quel preciso istante la porta si spalanco’.
- Harry! – dissi iniziando a lacrimare.
- Tu brutto bastardo, lasciala stare! – gli tiro’ un pugno, mi riallaccio’ il costume ma Ian gli diede un pugno in piena fronte.
- Sei sempre in mezzo ai piedi Styles. Ma come devo fare con te, EH? – prese la mia roba e me la lancio’ addosso – Andatevene prima che vi riempia di botte! -
- Vieni Sarah. - con una mano prese la mia, con l’altra i bagagli.
Uscimmo da casa sua, entrammo in macchina e guido’ fino casa loro.
- Devo per forza? -
- Vuoi ritornare da quello stronzo? -
- Direi di no.. -
- Bene! -
Uscimmo dalla macchina, entrammo in casa ed andammo in camera sua.
Mi sedetti nel letto e sospirai.
- Faccio schifo, io.. volevo cercare di divertirmi ma niente di tutto questo e’ divertente. -
- Sarah. Tu non potevi saperlo, ok? Non e’ colpa tua, tu sei una ragazza davvero buona. Non darti delle colpe inutili. -
- …Wow, per la prima volta mi hai chiamato con il mio nome e non con qualche nomignolo. Che gran passo avanti. – sorrisi.
- Gia’. – rise.
- Umh, dove posso prendere qualcosa per le ferite? -
- Nel mio bagno ci deve essere qualcosa. -
Entrai nel bagno, presi le cose necessarie e tornai da lui.
- Vieni, siediti. -
- Che stai facendo? -
- Ti curo le ferite. -
- Pensavo le volessi per te. -
- Ma io non ho niente. – dissi iniziando a medicargli la ferita e continuai – L’unica ferita che ho e’ nel cuore. Ma e’ difficile da medicare. -
- Potrei provarci. -
- E se invece di migliorare la situazione, si peggiori?  -
- Provare non costa nulla, non credi? – si avvicino’.
- Allora... provaci. – lo fissai.
Mi accarezzo’ il viso, ci avvicinammo e ci baciammo dolcemente.
Poi lentamente ci sdraiammo e ci addormentammo insieme.
In quel momento Harry era l’unica persona che mi stava facendo sorridere.
Nulla in questa giornata e’ andata bene, vorrei cancellarla dalla mia vita.
O forse no. Forse sta nascendo qualcosa. Forse da quel momento in poi, tutta la mia vita cambiera’. Forse e’ momento di essere felice.
  
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