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Autore: _nihonjin_    22/08/2013    1 recensioni
“Voglio sapere…” fa una breve pausa in cui vorrei mangiarmi le unghie e strapparmi i capelli, ma cerco di rimanere tranquilla. “se Harry e Louis sono omosessuali.”
Tiro un sospiro di sollievo. Vuole solo sapere se Harry e Louis sono…COSA?! VUOLE SAPERE SE SONO GAY?!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16



Io, Mariateresa, i ragazzi e alcuni loro amici siamo in una di quelle palestre super attrezzate.
L’idea non mi ha in un primo momento entusiasmato molto. Ma che dico, ci sono rimasta di cazzo. Io sono troppo bella per sudare. Pff.
No, sul serio, odio le palestre. Sono pigra e per niente portata per lo sport in generale.
L’unico motivo per cui sono venuta? Come al solito spiare Harry e Louis.
Ma chi minchia voglio prendere in giro? Sono venuta solo per vedere Horan a petto nudo col sudore che gli gocciola dalla fronte e magari riuscire ad entrare nello spogliatoio maschile un attimo dopo uscito dalla doccia. Uhmmm.
Che pervertita che sono, omg.
Scuoto il capo decisa a concentrarmi sul mio lavoro, ma risulta alquanto difficile dato che Niall si è appena tolto la maglietta e sta venendo verso di me. Ed io sto sbavando peggio di un bulldog.
Mi sento pizzicare un fianco ed urlo dallo spavento. Mi volto verso il malefico uomo che ha osato stuzzicare la bestia.
“Louis William Tomlinson, preparati a morire!” Gli urlo iniziando a rincorrerlo per la palestra.
Lui è velocissimo ed io, l’ho detto, odio anche alzarmi dal divando per prendere il telecomando, quindi sono molto indietro rispetto a lui.
Qualcuno mi afferra per la vita e mi prende in braccio, sollevandomi senza sforzo.
“Mollami, porco porcospino in calore!” Dico dimenandomi, cercando di scendere.
Harry ride. “Harry, lasciami, o ti castro!”
Il riccio mi fa cadere improvvisamente a terra. Stronzo!
Si appoggia con nonchalance ad una ciclette prendendo la sua bottiglietta d’acqua fresca mentre io mi alzo a fatica.
“Che ne dici di fare un po’ di pugilato?”
Mi guarda con i suoi occhioni verdi, ed io faccio spallucce. “E’ quello con i guantoni?”
“Esatto.”
No. “Non se ne parla nemmeno.”
“Bene, andiamo subito allora!” Mi spinge verso gli spogliatoi, ignorando le mie grida di protesta. “E tu Niall, non vieni?”
Il biondo ci raggiunge in fretta e mi sorride. Metto le braccia conserve e distolgo lo sguardo dai suoi occhi.
Sento una specie di formicolio nello stomaco e nel petto, non so cosa sia e non voglio saperlo. “Mary, tu non vieni?”
La mia migliore amica fa di no con la testa e ci fa segno di voler andare sul tapis roulant. Bastarda, mi ha abbandonato. La pagherà cara, questo è sicuro.

Mi metto davanti ad un enorme sacco blu appeso al soffitto, molto simile a quelli che fanno vedere in tv. Osservo i miei guantoni: sono rossi, sporchi e rotti. Bleah.
Tocco con un dito il sacco, titubante. Non ci penso nemmeno a colpirlo e a fare la figura dell’idiota. E se poi mi cade addosso?
Niall intanto è molto concentrato a dare pugni a destra e a manca e ogni tanto scambia qualche parola con Josh. Sospiro, riportando lo sguardo sui guantoni. Li poggio su un tavolo rotto lì vicino e faccio per andarmene quando Louis mi blocca per un braccio.
“Dove scappi?”
“Non mi va di battermi con quel coso.” Dico sprezzante, indicando il sacco.
“Dai, è solo per divertirci.”
“No.”
Mi guarda assottigliando gli occhi, io intanto cerco di osservare Niall con la coda dell’occhio.
“A Niall piacciono le ragazze sportive.” Mi dice ghignando e prendendo i guantoni.
“Cagaci il cazzo, Louis!”
Ma non da segno di ascoltarmi, anzi. Mi infila tra mani quei cosi imbottiti. Faccio segno di sferrargli un pugno, ma non si ritrae, e perciò rimango zitta. Sconfitta e affondata.
“Adesso prova a colpirlo.” Mi ordina, dando uno schiaffetto al sacco.
Con ben poca voglio colpisco quel coso enorme, sembra fatto di ferro.
“Più forte!”
Sospiro e mi allontano un poco. “Non ce la faccio, davvero. Non è nel mio DNA.”
Tommo strabuzza gli occhi. “Non dire mai più DNA. Potrebbe spuntare Zayn da un momento all’altro!” Mi mette una mano sulla bocca e mi fa segno di tacere.
“Ancora con questa storia? Pensavo l’avesse superata!”
Vado verso il mio borsone per poi prendere una bottiglietta di acqua fresca.
“Dai, non arrenderti.”
“Arrendermi di fronte a tutto è nel mio DNA.”
“E DALLE, ANCORA?! BASTA CON QUELLA PAROLA!”
Eh, non c’è bisogno di essere così scontrosi.
Mi tira di nuovo verso il sacco da boxe e mi fa vedere come dare pugni per bene. Sono un po’ titubante, ma dopo un po’ lo imito. Do colpi sempre più forti, ogni volta ci metto più potenza, immaginando di star ammazzando Niall.
“Perché stai piangendo?”
Solo ora mi sono accorta che sto lacrimando. Grosse gocce d’acqua salata mi rigano le guance. Cerco di asciugarle, ma Louis mi ferma.
Scuoto il capo, per fargli capire che non è nulla. “Lascia perdere.”
“Lo so che ti piace Niall. Me l’ha detto Harry.” Afferma seriamente.
Decido di non ascoltarlo e riprendo a sferrare pugni.
“Vogliamo aiutarti…” Continua. A quel punto tendo l’orecchio per sentire meglio quello che sta blaterando.
“Secondo me gli piaci…”
Mi fermo guardando fisso davanti a me. Riesco solo a sentire la mia mente urlare di dolore. Mi sanguinano le orecchie. Vorrei coprirmele, ma rimango immobile, come se Harry Potter in persona mi avesse pietrificato.
Un’altra lacrima ribelle si fa spazio e a quel punto non riesco più a trattenermi. Scoppio in un pianto liberatorio, e per un attimo penso che sono solo brava a frignare.
“Dovete lasciarmi in pace. Lui a me non piace e io non piaccio a lui. Basta.”
Mi tolgo quei guantoni sudici e vado verso lo spogliatoio. “Siete pregati di non intromettervi nella mia vita sentimentale.” Sussurro acidamente.

Guardo nervosamente l’orologio del mio ufficio per la milletrecentoquattordicesima volta mentre picchietto con i nervi a fior di pelle le dita sulla scrivania. Oggi fa particolarmente caldo nonostante siamo solo ad inizio febbraio. Mi asciugo il sudore con un fazzoletto Tempo, i soliti.
Che poi non ho mai capito perché cazzo si chiamano Tempo, ma okay.
La porta si apre di colpo improvvisamente e Mariateresa entra con i capelli scompigliati e senza trucco.
“Perché cazzo merda mi hai chiamata alle quattro del mattino?!” Mi urla sedendosi rumorosamente e grugnendo.
“Buono, cane. Non ringhiare!”
Lei sbuffa e incrocia le braccia al petto. “ALLORA?”
“Senti, devi stare molto calma, devi stare molto calma, devi stare molto calma…”
“MOLTO CALMA? MA PORCA PUTTANA, ERO NEL MEGLIO DEL SONNO!”
“Ehi, basta urlare, altrimenti i cani penseranno che mi stai aggredendo.”
Mi alzo dalla sedia e porto le mani dietro la schiena. Cammino un po’ per la stanza cercando il modo migliore per spiegare ciò che ho da dirle.
Mi fermo davanti alla finestra osservando vagamente alcune macchine che camminano lentamente, forse a venti all’ora, sicuramente i guidatori sono frastornati dal sonno.
“Sherlock ti ha chiamato per parlarti di una cosa importante.”
Lei rimane in silenzio, ascoltandomi molto attentamente.
“Sto impazzendo, sul serio.” Continuo. “Devo sapere se quei due stanno insieme o no. Ho bisogno di risposte, non di altre domande e supposizioni.”
“Ancora con questa storia?”
“SI!” Le punto un dito contro. “Ho appena sentito al telefono quella Jade e devo svolgere il lavoro che mi ha assegnato se voglio continuare a campare!”
Mi siedo sulla mia sedia-poltrona girevole cercando tra alcune numerosissime carte. Non trovando ciò che cerco frugo tra uno dei cassetti della scrivania. Afferro una cartellina gialla e la apro tirando fuori alcune foto.
“M-ma sono Louis ed Eleonor…” Balbetta Mariateresa. “E…Larry.”
Annuisco.
“Li ho spiati di nascosto per tutto questo tempo, da novembre in realtà.”
Indico una foto. “Questa l’ho scattata il 19 dicembre. E’ sfocata, ma guarda le mani di El e Lou, guardale bene.”
“Si tengono per mano…”
Le mostro altre due foto dove le mani dei due sono ingrandite. Le fissa meglio e sul suo volto è dipinta un espressione confusa.
“Eleonor stringe il polso di Louis. Le loro dita non sono intrecciate come quelle dei classici innamorati.” Le spiego.
“Questo non vuol dire nulla!” Ribatte spingendo le immagini verso di me.
“Non è l’unica foto, ne ho circa una ventina, tutte di giorni diversi ed è sempre la stessa cosa.” Gliene porgo altre, questa volta dei ragazzi.
Indico Harry praticamente abbracciato a Louis in un intervista, le loro mani si sfiorano. Sono vicinissimi.
Rimaniamo chiuse dentro il mio ufficio fino alle sei e mezza del mattino ad analizzare le uniche prove che mi ritrovo.
Le racconto di quella volta che stavano quasi per baciarsi, del fatto che Harry aveva detto a Tommo che mi piace Niall e tutto il resto. C’è uno speciale rapporto tra loro, potrebbe benissimo essere amicizia, ma io e Mariateresa non siamo mai state così “affiatate”.
“Watson, ho di nuovo bisogno del tuo aiuto.”
“Spara.”
“Devo conoscere Eleonor, e tu dovrai reggermi il gioco.”




Kill me, pls.
Okay, Ross è tornata. Questo capitolo fa leggermente pena, ma siccome non mi usciva meglio mi sono messa l'anima in pace e buonanotte.
Sto tipo dicendo di continuo sto "Kill me, pls" dall'altro ieri, da quando ho visto il mio adorato Liamo con Sophia. E lo sto ripetendo ancora di più siccome Zayn e Perrie si sposeranno. Omg, non ci ho ancora fatto l'abitudine a queste improvvise notizie, ma dovrò abituarmi D:
Ross vi saluta, e va a cavalcare il suo unicorno.
Tanti kizz.

-R.

  
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