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Autore: mychemicalromance96    22/08/2013    1 recensioni
Aurora 17 anni, una ragazza rock, la quale fin da bambina ha sempre creduto nell'amore, in quello vero, in quello che fa sognare le notti ad occhi aperti. Sara' il suo incontro con Alessio un ragazzo emo ma di una incredibile bellezza e molto misterioso a farle vivere questo suo sogno sull'amore. Ma qualcosa cambiera' e sara' la sua vita a cambiare giorno per giorno.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il giorno dopo io e Alessio decidemmo di andare a studiare in biblioteca nel pomeriggio. La biblioteca si trovava nei pressi dell'altare della patria, ed era la piu' conosciuta fra tutte. Ci incontrammo alle 15 in punto vicino all'altare. Quel pomeriggio pioveva a dirotto e faceva molto freddo ma nonostante questo avevamo deciso lo stesso di andarci e di non rimandare cio' a un altro giorno. ''Ciao piccola'' disse appena mi vide arrivare. Lo salutai con un bacio. ''Andiamo? Questa pioggia e' davvero scocciante'' disse mentre si toccava i capelli del tutto bagnati ''si andiamo'' dissi cercando di aumentare il passo. Non ero mai stata in una biblioteca e quel pomeriggio fu per me la prima volta. Appena entrammo sopratutto io, restai a bocca aperta. Era una biblioteca in stile antico, risalente probabilmente al 1700 guardando bene lo stile. All'entrata c'era un lungo corridoio dove in fondo al centro di una parete era stata collocata una mappa che permetteva di orientarsi senza perdersi. Guardando bene la mappa capimmo che era un edificio a due piani, al primo piano c'era la biblioteca con le sale di studio e di lettura, mentre al secondo piano c'era una grande sala-museo con quadri e statue risalenti al 1700 in poi. La voglia di visitare quella sala per entrambi era molta, per di piu' era anche il giorno durante il quale era visitabile. Guardammo bene gli orari, si poteva visitare dalle 15.00 fino alle 19.00 ''Abbiamo tempo, studiamo prima e poi andiamo a visitare la sala'' dissi guardando l'orologio sul cellulare ''Ok secchiona andiamo'' disse camminando come uno zombie. Studiammo in una sala piu' isolata rispetto alle altre. Quel pomeriggio ci aspettavano una versione di greco e una di latino. Me la cavavo bene nella traduzione, avevo 8 in media. ''Secchiona mi aiuti a tradurre un rigo della versione di greco?" mi chiese all'improvviso. Ero talmente concentrata a tradurre la versione di latino che quando senti' la sua voce sobbalzai dalla sedia. Alessio scoppio' a ridere come un matto ''ti ho spaventata oddio'' gli lanciai il mio astuccio addosso. ''Dai scherzo'' disse con il broncio ''Shhh'' sentimmo dire da un gruppo di ragazzi dietro di noi. Io e Alessio scoppiammo a ridere silenziosamente ''dai fammi vedere questa frase'' mi avvicinai a lui ''mi dai un bacio?" Mi chiese mentre mi perdevo in quella traduzione che ancora non avevo fatto ''solo se traduco questa parte'' dissi con un sorriso '' In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso, come l'amore che e' composto da un unica anima ma che abita in due corpi'' restammo a lungo attratti da quella frase ''wow'' disse Alessio con un filo di voce ''e' bellissima'' dissi quasi commossa ''vogliamo andare in quella sala?" Mi chiese evidentemente non vedeva l'ora ''Ok andiamo''. La sala si trovava al secondo piano e per raggiungerla salimmo un paio di scale di marmo. Era una sala molto grande sempre in stile 1700. Su ogni parete erano affissi quadri che ritraevano persone o meglio personaggi importanti d'epoca, dal 1700 al 1800. In fondo un gruppo di persone stava osservando un quadro che ritraeva probabilmente un re. Al centro della sala c'era un tavolino con sopra libricini e cartoline da poter acquistare. Subito i miei occhi caddero sulla dinastia di una famiglia il cui cognome era Walsh vissuta in Irlanda dal 1710 fino al 1790, . Anche Alessio fu attratto da quei quadri, e insieme a me guardava entusiasta. I colori degli abiti, le pettinature cosi eleganti creavano su di me un certo effetto. Quella era un epoca che amavo da tempo, e mi sarebbe tanto piaciuto tornando sulla reincarnazione aver vissuto in quel periodo. Era tutto diverso secondo me. Mentre eravamo persi in quelle meraviglie ebbi un colpo quando i miei occhi si posarono su un quadro sempre di quella dinastia. Venivano ritratti due giovani, ma la cosa che mi spavento' molto fu la somiglianza fra loro e noi. Il ragazzo era identico in tutto e per tutto ad Alessio e la ragazza era identica a me. ''Oh mio Dio'' disse di colpo Alessio. Guardai la sua espressione ma non era per niente spaventato come lo ero io. Le gambe iniziarono a tremarmi e un forte brivido dietro la schiena mi fece quasi trasalire dal pavimento. ''Aurora?" Alessio mi afferro' stringendomi forte tra le sue braccia. Gli occhi di quella ragazza nonostante erano dipinti sembravano guardarmi sul serio. Freddi e penetranti quasi a gelarti le ossa. Il viso, i capelli somigliava in tutto a me. Guardai spaventata anche il ragazzo che le era accanto, il viso era identico a quello di Alessio, e gli occhi...gli occhi verdi come lo smeraldo erano quelli, proprio uguali. Lessi i loro nomi ''Ian e Sophie" c'era solo la data di nascita e di morte della ragazza 1733-1754" e quella del ragazzo 1733 e il suo cognome Wender, il cuore mi batteva forte per la paura. Rivolsi di nuovo lo sguardo verso Alessio che continuava a stringermi tra le sue braccia. Mi staccai da quell'abbraccio con violenza ''Aurora?" mi chiese preoccupato ''Cosa sei tu?" Chiesi senza neppure capire perche' gli facevo quella domanda ''Come?" Chiese stupito ma qualcosa nei suoi occhi non andava, iniziai a lggervi una strana sensazione. ''Cosa sei Alessio?" Dissi quasi gridando ''Abbassa la voce diamine, qualcuno puo' sentirci'' mi calmai un po' sperando che nessuno aveva sentito o assistito a cio'. Lo guardavo dritto negli occhi minacciosa. Inizio' ad avvicinarsi a me, ma indietreggai, e solo quando fini' con la schiena contro la parete mi venne voglia di urlare ''Non farlo, ti prego''disse afferrandomi i polsi ''rispondi alla mia domanda'' dissi cercando di mantenere quel tono minaccioso ''se te lo dico non mi crederai, o meglio..'' abbasso' lo sguardo, calde lacrime scivolarono lungo il suo viso. ''O meglio cosa?" chiesi senza farmi commuovere ''non mi ameresti piu'' il suo viso sembrava trafitto, sconfitto, frustato, o meglio perso. Battei le ciglia piu' volte cercando di capire se quella era una visione o la realta'. Quando mi resi conto che davvero avevo letto cio' sul suo viso volevo sapere a tutti i costi la verita' ''dimmi la verita' Alessio'' il mio sguardo non aveva pieta'. Lasciandomi i polsi indietreggio' di qualche passo, senza smettere di guardarmi ''Aurora, io sono morto, o meglio sono stato reso immortale da quella ragazza che vedi in quel quadro. Quel ragazzo che le sta accanto sono io, Ian e' il mio vero nome, io sono un vampiro'' Ero impietrita, ogni muscolo del mio corpo si era irrigidito come pezzi di ghiaccio. Il cuore mi batteva all'impazzata. Non riuscivo a muovermi, ero terrorizzata. ''Cos-cosa-a?!" anche la lingua si era irrigidita ''Aurora ti posso spiegare tutto'' si avvicino' a me con cautela e quel suo modo di avvicinarsi mi spavento' ancora di piu' ''Stai lontano da me'' gridai e come una matta corsi subito al piano inferiore raccogliendo le mie cose lasciate sul tavolo. Non mi importava della gente che ci guardava, non mi importava se ci chiamavano chiedendoci cosa stesse accadendo. Avevo paura, molta paura, e volevo uscire di li al piu' presto, rifuguarmi a casa mia e non uscirne mai pił. Appena usci' fuori dalla biblioteca un forte acquazzone mi bagno' completamente senza avere neppure il tempo di aprire l'ombrello. Improvvisamente senti' qualcuno afferrarmi un braccio, mi voltai e vidi Alessio completamente bagnato. Per la corsa non aveva preso l'ombrello''Aurora tu devi sapere molte cose, lasciami parlare'' il suo tono intenso e profondo che mesi addietro mi eccitava dal profondo del cuore, in quel momento fini' per mettermi ancora piu' paura ''Alessio, o meglio Ian, qualunque cosa tu sia, stai lontano da me, non ti avvicinare piu' a me sparisci dalla mia vita'' con le lacrime agli occhi fuggi' sotto quella pesante pioggia, correndo, ansimando, e sperando che non mi avrebbe inseguita. Lui...un vampiro.
  
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