Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mistress Lay    27/02/2008    22 recensioni
Tre passi al tavolo, cinque alla credenza... dov'è il miele? Ah, eccolo qui. Cinque passi al tavolo... la sedia, un passo. Oggi dev'essere una giornata ventosa, le foglie stanno turbinando fuori. La finestra! Devo ricordarmi di andare a chiuderla dopo colazione... dov' il tea? Ah, eccolo... si sta raffreddando. Ora lo alzo e brindo: quattro anni. Sono quattro anni che sono cieco
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Senza luce, il buio (23/ML)

Senza luce, il buio (23/?) by Mistress Lay

Capitolo Ventitreesimo – Diacronia del Legame

 

 

Dannazione, perchè quell'idiota di Blaise se ne usciva sempre con quelle sue idee strambe? Perchè proprio adesso?

Strinse la missiva che aveva appena finito di leggere tra le mani, nervosamente, la pergamena si accartocciò, grugnendo per il disagio, mentre i passi di Draco si muovevano verso le scale, e poi su, fino alla camera da letto che divideva con Harry.

Perché diavolo Blaise ancora lo inseguiva con certe idee?

Quello che chiedeva era rimanere con Harry, in pace, a casa Black, senza preoccuparsi di niente, nemmeno dello scorrere del tempo. Solo Harry contava ed era felice che fosse così.

 

La sua irritazione, in ogni caso, si placò immediatamente com'era venuta non appena vide Harry, perché il gesto più semplice di vedere Harry lo sconvolgeva sempre, in senso positivo, ovviamente.

 

Draco lo abbracciò da dietro, stringendoselo al petto e beandosi del suo sorriso tranquillo. Erano passati giorni ma finalmente Draco aveva ricevuto il più grande dono da Harry: ancor più grande del suo amore, aveva ricevuto da lui l'accettazione dei suoi contatti ed egli non si irrigidiva più quando Draco ricercava la sua vicinanza.

E quel loro contatto era più un 'contratto', ormai diventato un indispensabile ponte tra i due, e Draco poteva affermare con assoluta innocenza di essere del tutto drogato da Harry, dal suo corpo, dalla sua presenza, dalla sua intera persona.

 

- Voglio fare l'amore con te - confessò candidamente.

 

Non seppe mai come quella richiesta gli uscì così spontanea, così 'pacata', così serena, nemmeno riuscì mai a comprendere il perchè gli nacque così innocente, come se avesse appena chiesto di voler un gelato al limone.

Eppure, curiosamente, solo nell'attimo in cui formulò quella richiesta capì quanto forte fosse il suo desiderio di avere con Harry un rapporto più intimo, più particolare di quanto mai avesse avuto con qualsiasi altra persona.

Appena rincontrato Harry aveva sentito per lui un innato istinto di protezione, ma era accompagnato da una tale mole di affetto che Draco aveva dovuto convincerci per un poco e allenare i suoi sensi al nuovo significato delle cose prima di ammettere a se stesso quello che provava per lui.

 

Amore, Amore, Amore...

 

Non era solamente desiderio di proteggerlo da tutto il mondo attorno e da lui stesso in primis, ma anche qualche sentimento che apparteneva alla sfera più passionale che semplicisticamente intima: il batticuore ad averlo vicino, la meravigliosa estasi nel vederlo ridere, nel vederlo felice, nel sentirlo in qualche maniera 'suo'.

Forse fu per quello che Draco formulò quella richiesta, per quello assomigliava più ad una constatazione, senza traccia di punto interrogativo o esclamativo. Una semplice constatazione, un modo per far capire quanto amasse Harry, quanto lo desiderasse anche carnalmente, come lo desiderasse nonostante tutto il bagaglio di paranoie che il moro si ostinava a portarsi dietro.

Per Harry doveva essere importante, sentirsi desiderati anche in quella maniera si intende, perchè lui riduceva molte cose alla sua cecità. Credeva che questa gli precludesse anche la naturale volontà di vivere felicemente.

 

E quindi quale fu la reazione di Harry?

 

Rimase fermo per un istante, indeciso se prendere sul serio o meno quello che gli aveva detto poco prima Draco, poi, quando si accorse che l'altro attendeva una sua risposta, si morse il labbro nervosamente prima di ribattere.

Se mai avesse avuto per qualche assurdo motivo un qualche pretesto per dubitare ancora dell'amore di Draco, adesso tutti i dubbi si erano chiariti: Draco, con quella piccola confessione, aveva palesato ad Harry tutto l'universo di certezze che lui aveva bisogno.

 

Niente di più, niente di meno.

 

Solo, scosse la testa: - No - disse semplicemente, con estrema calma.

 

Trattenuta gioia, stentata attendibilità, pacata sorpresa…

Cosa si poteva aspettare da una constatazione così innocente?

Un’innocente risposta, un turbine quieto sotto pelle, un turbine di sentimenti che rimanesse però inascoltato ad altre orecchie, che rimanesse dentro Harry, mentre lui raccoglieva le idee, cercava di trovarne un senso.

 

Draco fece pressione leggermente con le sue labbra sul collo di Harry, affondando in quella morbida pelle: - No? - le sue dita affusolate risalirono lungo il petto dell'altro. Harry si staccò bruscamente, girandosi e saltando letteralmente addosso a Draco, cosicchè entrambi caddero a peso morto all'indietro, finendo sul letto.

- Ehi, che entusiasmo... - commentò giocosamente Draco ma Harry era serio, così serio che il biondo perse all'istante la sua allegria e la sua voglia di scherzare - Harry? -

- Come fai? -

- A fare cosa? -

Harry soppesò un attimo la scelta delle parole, indeciso su quali usare per rendere più efficace la sua domanda: - A stare con uno come me... - non le trovò, così gettò fuori la domanda immediata che premeva per uscire, senza fronzoli. Il suo fu poco più che un sussurro malinconico, che lambì la pelle di Draco come la carezza di un ramo di salice piangente.

Così tanta malinconia immeritata…

Draco non se la prese per quella domanda, anzi, fece passare una mano tra i capelli di Harry: - Stupido. Non farle certe domande. Io sono qui per restare e non me ne andrò, mai -

Ripetè ancora una volta quella frase che per Harry era diventata abitudine, ma una consuetudine piacevole, fin troppo.

- Non dire 'mai' - ribattè il moro, aggrottando le sopracciglia, sentendosi preso da una strana tensione interiore.

- Smettila di fare l'eroe incompreso e non badare alle sottigliezze delle parole. Mai è come Sempre. Sono promesse, e io mantengo sempre le promesse. O vuoi darmi dello spergiuro? -

Harry appoggiò il capo contro il petto di Draco, avvolgendolo con le sue braccia e posando volutamente le labbra contro il collo candido di Draco: - Come ho fatto a meritare una persona come te accanto a uno come me? -

- Curioso. E' la stessa domanda che io mi faccio spesso anche io. Come posso meritare una persona come te, Harry? - Draco non gli diede possibilità di replica, gli serrò la risposta tra le labbra, baciandolo, e una volta staccatosi, riprese - Qualunque sia la risposta... tu meriti il meglio, e io voglio essere il meglio per te... affinchè tu sia sempre con me - poi ghignò - Che dici, sono stato troppo melenso? -

Harry seppellì il viso nell'incavo del collo di Draco: - Solo un po'. Solo... grazie -

 

 

*

 

 

Ancora stesi su quel letto, si persero nei loro pensieri, incuranti del tempo che passava. Improvvisamente Harry interruppe il silenzio creatosi: - Che cosa vuoi per cena? -

- Come mai oggi me lo chiedi? - domandò curioso Draco, stuzzicando la base del collo di Harry con le dita - In genere lo fai e basta. Ignorando anche i miei gusti, tra l'altro -

- Vittima - lo rimbeccò subito Harry, facendo una smorfia - Chissà come mai mangi sempre di gusto quello che cucino. Ingrato. Sì, sei proprio un ingrato - non riuscì a stare serio mentre lo diceva, però, proprio non potè impedirsi di sorridere.

 

Gli piacevano quelle piccole e insignificanti scaramucce con Draco, lui era l'unico che ormai sapeva stimolare il suo lato nascosto, quello che un tempo era stato il più esposto e il più scottato dal dolore e dalla cecità. Ormai Draco lo capiva, lo aveva completamente accettato, gli aveva offerto senza remore il cuore, la mente, tutto se stesso.

 

E Harry in cambio che cosa gli aveva dato?

 

- Cos'è quella faccia incupita? - chiese Draco alzando con le dita il mento di Harry, in modo da guardarlo bene - Va bene, va bene. Ammetto che sei un ottimo cuoco, contento? - poi, vedendo il viso di Harry distendersi, si sentì più leggero e aggiunse, ironico - Ma guarda un po'! Scommetto che mi hai provocato apposta per ricevere un po' di complimenti! Ma che cosa sono io, la tua civetta, che faccio tutto quello che vuoi!? -

Harry gli abbracciò forte la vita, rilasciando la risata che rimbombò nel suo petto: - La mia civetta magari no. Ma il mio Draco sì - lo disse con un sorriso, al colmo dell'imbarazzo, nascondendo il suo volto contro il petto di Draco.

 

Quest'ultimo sentì il cuore, per un istante, balzare fuori dal torace, solo un attimo, ma gli bastò per sconvolgerlo.

Dio, come faceva Harry a renderlo poltiglia con una semplice frase?

 

- Uhm... mi sa che non ci ho fatto un buon affare - ironizzò Draco, cercando di nascondere la gioia dietro lo scherzo.

- Bugiardo. Ho sentito il tuo cuore fare un sobbalzo -

 

Beccato.

 

Draco prese per la vita Harry, portandoselo sopra di lui, abbandonato completamente al suo corpo, Harry fece un'espressione sorpresa, oltre che a disagio. Ma il biondo non aveva nessuna intenzione di condonargli la situazione, era troppo felice, maledizione.

 

- Dr... -

 

Le labbra di Draco giunsero totalmente inaspettate e Harry inspirò aria dai polmoni bruscamente, per la sorpresa.

Non lo aveva sentito muoversi, non aveva saputo leggere in Draco il linguaggio del corpo, preso com'era dall'imbarazzo e dall'emozione di essere così vicino a Draco, di essere causa della sua completa gioia.

Una volta ripresosi dalla sorpresa, ricambiò il bacio e l'irruenza di Draco si trasformò in placida lentezza, quasi con esasperato torpore, come voler assaporare un frutto proibito di incredibile dolcezza. E davvero ogni loro bacio era diventato qualcosa di estremamente prezioso.

 

- Vado a vedere che ti posso fare -

Draco non lo trattenne, sebbene lo volesse, e mentre Harry si alzava in piedi ripensò alla lettera di Blaise che aveva abbandonato sul comodino accanto alla porta. Giusto, Blaise.

Harry doveva aver intuito che Draco aveva letto l'epistola indirizzata a lui e trasportata grazie al gufo, eppure non gli aveva chiesto nulla, non una domanda, non una richiesta, nè dettata dalla curiosità o dall'ansia.

Di scatto afferrò con la mano il braccio di Harry, bloccandolo. Harry ebbe un attimo di tensione, poi si rilassò: - Che cosa c'è? -

- Non mi chiedi niente? -

- Riguardo cosa? -

- La lettera che mi ha portato il gufo -

- Era tua, no? - rispose con tranquillità Harry, come se non gli importasse. E davvero voleva e doveva dare quell'impressione.

- Sì, ma... - Draco prese fiato - Non mi chiedi nulla? - ripetè la domanda, osservando bene Harry, cercando di carpire qualsiasi cambiamento di espressione, qualsiasi segno di irritazione, di confusione, di qualsiasi cosa passasse per il suo viso.

 

No, Harry non aveva proprio intenzione di chiedergli nulla: domandargli che cosa ci fosse scritto in quella lettera era intimo, forse invadente, e Harry non voleva esserlo. Quando era rientrato a casa, sapeva che Draco avrebbe letto la lettera, quindi lo aveva lasciato solo, senza che nemmeno il biondo glielo chiedesse.

Si era domandato come mai avesse avuto, per un attimo, fuori sotto il porticato, terrore per qualsiasi cosa quel gufo avesse portato fino alla porta di casa sua.

Terrore, sì, era la parola giusta, perchè Harry aveva sentito il sudore freddo condensarsi lungo la sua spina dorsale, dal nervosismo.

Era fin troppo semplicistico imputare la sua 'paura' a quel gufo, era una specie di spia che ricordò ad Harry che esisteva un altro mondo, parallelo a quello dei babbani, un mondo di cui un tempo aveva desiderato esserne parte, un mondo che Harry temeva.

Si ritrovò a pensare se al posto di quel gufo fosse arrivato qualcuno, una persona, e avesse scombinato la sua vita, senza riuscire a comprendere - come invece Draco aveva fatto - il suo dolore e il suo personale mondo.

Se qualcun altro avesse scoperto la sua identità di Harold Black, se avesse trovato la sua casa? Il solo pensare a tale prospettiva era mortificante. Lui non era ancora pronto per uscire completamente dal suo guscio, per affrontare le avvisaglie di una tempesta, voleva ancora rimanere chiuso nella sua piccola casa, vivere la sua semplice vita, con Draco continuare a costruire un rapporto più solido.

Qualsiasi persona, tranne Draco, avrebbe preteso da lui cose indicibili, non avrebbe aspettato i suoi passi titubanti, sarebbe andato avanti per la sua strada, trascinando di peso Harry verso la stessa direzione, senza badare troppo ai suoi patemi.

 

Tutto da un semplice gufo, buffo.

Harry comunque non lo trovò buffo, lo trovò drammaticamente ironico.

 

D'altro canto le cose poteva essere ancora più semplici di quanto il suo complicato meccanismo mentale le stava rendendo: un gufo poteva essere venuto come semplice ambasciatore di una lettera per Draco. Una lettera. Che male c'era?

 

In ogni caso, non avrebbe chiesto nulla a Draco, se l'altro avesse voluto, gliene avrebbe parlato di sua spontanea volontà.

 

Di quell' altro mondo Harry non voleva altro, non voleva tornare ad impegolarsi nella sua precedente vita.

 

- No - rispose placido.

 

Draco spalancò gli occhi color della tempesta, per un attimo allibito: che cos'era quella di Harry? Indifferenza? Indisposizione verso Draco? Disinteressamento?

O semplice paura?

 

- Era di Blaise - buttò lì Draco. Harry accennò un segno d'intesa - Non sentirti obbligato a parlarmene -

- Non sono obbligato! - esclamò seccato Draco - Vorrei farti partecipe, piuttosto! -

Harry trattene il fiato un attimo, poi, sospirò, tornandosi a sedere sul letto, accanto a Draco, così vicino che le loro spalle e le loro gambe erano a stretto contatto: - Non volevo sembrarti invadente, ma nemmeno disinteressato a te, Draco - si giustificò.

Draco gli passò un braccio attorno alle spalle, facendo in modo che la testa troppo contorta di Harry si affidasse all'appoggio naturale dell'incavo della sua spalla: - Hai invaso abbastanza il mio mondo, Harry -

La testa di Harry scattò subito, scostandosi: - Come? -

- In senso lato, Harry - Draco posò le sue labbra sulla tempia dell'altro, non era un bacio, ma una semplice carezza, lo invitò a rimettere la testa sulla sua spalla e stare tranquillo - Stai troppo sul chi vive -

Harry non rispose.

- Tu hai sempre avuto il potere di stravolgere il mio mondo - confessò Draco - fin dai tempi di Hogwarts. Cosa pretendi, nessuno, prima di te, ha mai rifiutato la mia mano tesa, la mia amicizia! Nessuno, mai. E nessuno ha mai attirato su di sè la mia attenzione come solo tu sapevi e sai fare. Prima credevo fosse odio, antipatia, ma ora mi rendo conto di quanto mi sia sbagliato fin dal principio -

Harry ancora tacque, ignorò il ricordo di Hogwarts, concentrandosi solamente sulle parole di Draco.

Draco si aspettava una risposta, ma poi sospirò pensando di essere stato fin troppo melenso per quel giorno da meritare persino una risposta.

- In ogni caso... tu non sei invadente, capito? -

- Capito -

- Cristallino? -

- Cristallino -

- Voglio essere chiaro fin da subito, perché non voglio che tu pensi di essere un peso... Non lo sei. Stampatelo bene in testa -

Harry si morse un attimo il labbro prima di domandare: - Quindi? Che cosa ti ha scritto il tuo amico? -

Una smorfia piegò il bel viso di Draco mentre si accingeva a spiegare il problema che gli era capitato tra capo e collo: - Ogni anno organizzo a Malfoy Manor un party di beneficenza in occasione del Natale con il fine di raccogliere fondi per un reparto del San Mungo - sospirò pesantemente - Mi ha chiesto a che punto sono i preparativi per la serata... -

- E anche punto sono? - domandò Harry.

- Non hanno un punto. Non ci sono. Non avevo intenzione di organizzare niente questo Natale -

- Dovresti - ribattè Harry - E' un party di beneficenza, no? -

Pose quella domanda quasi meccanicamente, perchè aveva realizzato in quel preciso istante quando veramente avesse rivoluzionato la vita di Draco: in quell'ultimo periodo si era abituato ad averlo a casa sua, ad accoglierlo quando tornava dal polo, a svegliarsi accanto a lui, ma non aveva pensato veramente a quello che Draco aveva lasciato per lui.

Viveva da solo, certo, quindi non aveva nessuno per cui tornare, se non una schiera di elfi ingobbiti dai troppi inchini, ma Draco aveva ancora una vita sociale e uno status nel Mondo Magico, ed entrambi erano stati messi da parte per stare accanto a lui.

 

E io che cos'ho dato a Draco?

 

- Non ne ho voglia - rimbeccò Draco capricciosamente.

- Dopotutto ti terrebbe impegnato mentre io sono al polo, no? -

Draco gli concesse quell'obiezione più che giusta: era anche vero però che andava spesso al suo manor durante le assenza di Harry, sbrigava i suoi affari e rispondeva alla corrispondenza, o semplicemente si teneva informato sulle pagine della Gazzetta del Profeta che mai avrebbe portato entro le mura di casa Black.

Beh, per amor del vero era da un bel po' di tempo che nemmeno si concedeva questo... forse Harry non aveva tutti i torti.

- Il Natale lo voglio passare con te! - replicò comunque Draco - Se ci dovesse essere questo stramaledetto party la sera del 25, sicuramente tutto il pomeriggio lo dovrei passare al manor... -

Harry rise: - Smettila di fare il bambino viziato! Festeggeremo il Natale il 24, di che ti preoccupi? –

Draco strofinò il mento contro i capelli di Harry: - Non voglio lasciarti solo il giorno del Natale... -

- Capriccioso - poi lasciò da parte il sarcasmo - E' un party di beneficenza, Draco. E poi, non preoccuparti, io me la cavo -

No, avrebbe voluto dire Draco, non posso lasciarti di nuovo da solo.

Non lo disse, perchè ripeterlo ancora lo avrebbe in qualche maniera reso ripetitivo e poco fiducioso nei confronti di Harry.

- Magari puoi andare da Richard e Dana... -

Harry sorrise, poi si alzò dal letto, lasciando la mano di Draco: - Magari sì. Vado di sotto -

Una volta solo, Draco sospirò, lasciando che la schiena aderisse al soffice letto. Si passò una mano tra i capelli stancamente, cercando di scacciare la cattiva sensazione che si allargava nel suo cuore.

 

 

Continua…

Mistress Lay

 

 

Hachi’s note (Fann1kaoriyuki):

Che dire? Sono qui, sotto richiesta della mia Dea Missy, di commentare questa meraviglia in un posticino così speciale che sento quasi di non meritarlo..oddio essere in prima l’idea mi emoziona ma farò del mio meglio!! ><

Questo specifico cap devo ammettere che secondo me è uno dei migliori…

Cattura dal primo rigo e non si riesce a distrarsi, nemmeno volendo(e ne ho avute di distrazioni leggendolo!). Missi ha una talento straordinario nel catturare le più profonde e radicate emozioni umane e renderle semplicemente…cristalline. E’ un dono questo che in pochi riescono davvero a fare, significa sapersi leggere dentro e comprendere a pieno psiche e sentimenti dei personaggi. Da lì il resto poi va da se.

Questo capitolo in particolare ti coinvolge con i piccoli ma significativi cambiamenti nell’animo del pauroso Harry e il paziente e innamorato Draco.

Timori, ossessioni.. tutto viene piano alla luce.

Desiderio, infine. Desiderio puro e semplice detto con naturalezza.  Desiderio che viene esternato con gentilezza, come una carezza inevitabile…

Mi sono quasi commossa….sul serio.

La gentilezza della storia di per sé commuove e lacera…

Ok non mi dilungo oltre, sarei capace di fare una tesina sulla bravura intrinseca della mia Missi. Quindi…vi lascio ai vostri commenti.

Baci a tutti

 

 

Noticina finale:

Diacronia, nel termine specifico della parola, è l’aspetto della lingua riguardante il suo mutamento nello scorrere del tempo. L’ho usato impropriamente qui, per indicare la trasformazione del rapporto tra i due.

 

La scena iniziale tra Harry e Draco è stata scritta la bellezza di due anni fa, mentre sistemavo miscellanee di settecentine tra la polvere dell'archivio storico bibliotecario. E' venuta fuori con una tale spontaneità che, stranamente, nel riscriverla su computer, non ho modificato nemmeno una virgola, buffo, perchè generalmente quando devo riscrivere una cosa la rielaboro quasi interamente.

Insomma, la suddetta scena mi è particolarmente cara, perchè mi fa venire in mente, a me personalmente, tanti bei ricordi. XD

Spero che anche a voi sia piaciuta...

Voglio inoltre ringraziare quel genio paziente di Moony che ha avuto il coraggio - un anno prima - di leggere la suddetta scena in anteprima e non permettermi di perderla da qualche parte (non avete idea di quanti fogli io perda in giro! ><).

Non sapete che onore ricevere tutti i vostri commenti lusinghieri: grazie, grazie!

And last but not least voglio soprattutto ringraziare la mia Nadeshiko-san, che adoro alla follia, semplicemente perchè esiste e mi da sempre una carica in più! Ti adoro!

 

E poi devo ringraziare il mio tesoro, la mia Hachi, che mi ha scritto un delizioso commento integrante del capitolo! *.*

Ti adoro!

 

 

Grazie a:

 

Naiad26, Mimi88, ragazza interrotta, jinx, fiamma90, James_Prongs, empire, nox,

mara_star, grazie per la tua recensione, è arrivata in un momento molto 'delicato' per me, quindi è stata doppiamente apprezzata! ^//^ Bax bax!

dracodraconis, Gary sì purtroppo! XD Ma chissà come mai il 'suo' momento continuo a rimandarlo... sarà per scrupolo di coscienza? Coscienza? Ah, perchè, ne ho una? O.o Bax bax

Heris, ti faccio quest'effetto? L'effetto di una caramellina mou? (ma a me nemmeno piacciono!) Zucchero Filato? Ysy, forse questo lo preferisco! Richard... uhm, capisco perfettamente a chi ti riferisci (ma non farmelo ricordare che in libreria ho letto il risvolto dell'ultimo libro della Hamilton e sono rimasta di stucco! ç_ç)! Bax bax, ti voglio un mondo di bene e... saluta quella piccola peste di LouLou! XD

animablu, vorrei tanto non poterlo dire, ma per amore del vero invece la dura realtà è così: non posso assicurarti altre 'retrocessioni'... XD E Gary... lo vedremo, lo vedremo... *mumble mumble* Bax bax!

Ginny W, Timmy è un tesoro, e scrivere quel capitolo mi ha proprio rilassato... quando ho finito di scriverlo mi sono ritrovata con un enorme sorrisone ebete stampato in faccia... ^.^ Roba da pazzi... ormai sono proprio da internare... Bax bax!

nicodora, uhm... sai che ci hai azzeccato? La missiva di Blaise rovinerà il loro Natale, ma tanto, questi due sono fin troppo appiccicati (e lo so che non è una colpa... ma...) E non è ancora arrivato Gary... mah... Bax bax!

Moony9, scemo! Sai che da te certe cose non le accetto! XD Altrimenti vado in iperventilazione... e NO, non riuscirò MAI a capirlo.. troppo strano... troppo... troppo @.@ Bax bax!

Mokona89, preparati, allora, perchè Gary NON si limiterà ad essere una semplice comparsa. XD Draco tornerà sì a casa per Natale ma... ehm-ehm, su, non costringermi a rivelarti spoiler, altrimenti dove sta la sorpresa? XD

Hai commentato la SasuNaru? *.* Ooooh, appena possibile andrò a leggere la recens! E la GaaNaru... continuerò il postaggio a breve, quando l'avrò finita, così da poter aggiornare in tempi decenti. XD Il capitolo è a buon punto, se può rassicurarti... XD

Appena posso, inoltre, corro a commentarti la shot... che ho già letto, ti rivelo! XD Mi segnerò anche l'indirizzo del tuo blog! No, fai bene a farti pubblicità! XD Altrimenti io, che sono indietrissimo di tutte le fic che seguo e non, mi sarei lasciata sfuggire la tua shot! ><

E alla fine... ho postato persino l'ultimo capitolo di FA... ci pensi? La mia piccolina è finita! *me in lutto* Bax bax!

fann1kaoriyuki, ma come, se ho appena cominciato a torturarli? XD Eh... dai, almeno mi sono fatta perdonare con questo capitoletto scritto con frasi grondanti di miele e zucchero... ^^ Luv!

alicesimone, Tesoro! *.* Eh... dai, povero Blaisuccio, non mi pronuncio in merito, perchè, poverino, certe cose le fa con il cuore, e non è colpa sua se poi capitano i disastri... ehm... che mi sono lasciata sfuggire questa volta? ._. Tvtb!

Elanor, cara Seconda Padrona! Su, se continuate tutti a chiamare a gran voce Gary, quello arriva per davvero! (salve! Harold, ti va di fare un giro? Andiamo a comprare le caramelle... ndGary in yo-yo style - ti ricordi di Yo-Yo? XD) No, beh, dai, sta arrivando, solo i fusibili della sua macchina si sono _casualmente fusi, quindi entrerà in scena con un pizzico di ritardo... XD (casualmente, eh? ndElanor) (Ehm... sì... ndLay che guarda da altre parti)

Prego, l'iniziativa di raccolta firme è tutta tua! XD Decideremo poi del truce destino di Gary... XD Bax bax

gokychan, tesoro, sono morta dal ridere durante tutta la tua recensione! XD Soprattutto quando io, nei panni di un'improvvisata Kagome, mette a 'cuccia' il nostro Inuyasha-dai-capelli-corvini! XD (che, tra l’altro, effettivamente lo dico a volte… -.-) I tuoi teatrini non sono affatto TROPPO! Ma scherzi? Sono fantastici! XD (dovresti vedere io che sproloqui di recensioni scrivo alla mia cara Nadeshiko-san... U.U) Ah, questo capitolo l'ho scritto moooolto tempo fa (come dicevo nelle note, si parla persino di anni) ma, neanche a farlo apposta, c'è un 'piccolo' omaggio al tuo teatrino... sai, parlando di civette, credo che Harry abbia rimpiazzato più che felicemente la cara Edvige con una civetta bionda gelosona! XD Insomma, sei entrata nella mia mente per estrapolarne il tuo ‘teatrino’? complimenti, dopotutto… sei la mia adoratissima kohai! XD Bax bax, tvtb!

Micchan, *.* grazie! Ma... ti piace Gary? XD Bene, almeno ha qualche fan! Se mi dispiace che tu aggiunga la fic ai tuoi preferiti, ma scherzi? *me onorata! *.* Bax bax!

Momo_san, grazie! *.* Eh sì, se tutti i tentativi di Draco andassero a fumo, Blaise sarebbe carne da macello... XD Bax bax!

Kira, Sis! No, dai, perchè essere così cattivi... no, aspetta... credo che tu abbia ragione! XD Bax bax! Luv tesoro! **

 

Commentate, eh!

Miss

  
Leggi le 22 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mistress Lay