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Autore: Nefer    27/02/2008    7 recensioni
FANFIC CONCLUSA. ANNO IN CUI E' STATA SCRITTA: 2006
RIECCOMI! SONO TORNATA! E così dopo tanto ripubblico French Kiss! La trama: Dopo tante peripezie e avventure riuscirà James a dare il tanto atteso bacio alla francese a Lily e a conquistare il cuore della rossa?
---Lily raggiunse le carrozze giusto in tempo per vedere Angy salire a razzo su quella sulla quale era appena salito Remus e Izzie seguirla perché sulla stessa carrozza vi era anche Sirius.
Lily non poteva credere che le amiche l’avessero abbandonata per seguire i loro idoli.(…)
“Brave, brave! Poi facciamo i conti!” pensò Lily e salì sulla prima carrozza che le capitò. Rimase pietrificata quando vide che su quella c’era anche James Potter…
Lily fece subito per andarsene, ma la carrozza partì in quel momento, costringendola a sedersi per non cadere.
Notò il ghigno soddisfatto di James. Perfetto… ora le toccava anche fare tutto il tragitto fino ad Hogwarts con lui!---
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta: French Kiss & Nine Months'
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Grazie grazie grazie a tutte per aver commentato! Scusate se non vi ringrazio singolarmente ma vado tanto di fretta!! Baci

CAPITOLO III
Una delle materie che Lily più preferiva era Pozioni. Inutile negare quanto fosse brava in quella materia! Certo, era brava anche in tutto il resto, ma per Pozioni aveva una vera e propria passione.
Quella mattina, mentre erano a colazione, e dopo aver assistito all’esilarante scenetta offerta da James, la McGranitt, direttrice dei Grifondoro, passò a dare l’orario a tutti.
Lily prese quello del settimo anno e i suoi occhi si illuminarono. Prime due ore di quella mattinata: Pozioni. Quando vide la classe con cui avrebbero diviso il corso non fu più così tanto felice… Serpeverde. E avrebbero diviso con loro anche il corso di Trasfigurazione e Storia della magia.
Ma che gioia…
Sospirò rassegnata. In fondo doveva stare nella stessa classe e respirare la stessa aria di James Potter, che poteva fare una classe di Serpeverde?
Finì di mangiare il suo pane tostato con marmellata e lanciò un’occhiata vacua a Angy che le agitò la mano davanti.
 -Lilian Evans, ci sei?- fece Angy.
Lily non fece in tempo a rispondere perché una vocetta la interruppe.
 -Angy!-
Una ragazzina di undici anni si gettò tra le braccia di Angy, con aria imbronciata.
 -Penelope, che succede?- chiese Angy.
La ragazzina, che aveva lunghi capelli biondi e occhi verdi iniziò a piagnucolare. –Pat mi tira il cibo addosso, come al solito!-
Angy vide un’altra bambina venire verso di loro. Era identica alla prima, tranne per il fatto che aveva i capelli più corti.
 -Patricia! Quante volte ti ho detto di non tirare il cibo a tavola?? È da maleducati!- la rimproverò Angy.
Guardò le due gemelline, tranquilla. In fondo doveva avere pazienza con le sue due sorelline, le aveva viste crescere e le conosceva bene!
Penny era graziosa e dolce, anche molto timida. Pat aveva una tale lingua lunga! Non stava mai zitta! Ed era anche un po’ maschiaccio. Aveva già annunciato che al secondo anno avrebbe fatto il provino per entrare come cacciatrice nella squadra di Quidditch. Come Angy d’altronde, che faceva parte della squadra dal terzo anno. Il suo era un vero e proprio talento naturale!
 -Ma Angy…- protestò Pat. E Angy sapeva già cosa stava per dire. Che Penny era una secchiona insopportabile e che era così divertente prenderla in giro! Ma zittì la sorellina con lo sguardo.
 -Avanti, tornate a fare colazione come persone civili! E comunque, Penny, ogni tanto vai a lamentarti anche da Seth, perché vieni sempre da me?-
Penny lanciò un’occhiata al loro fratello sedicenne, che scherzava e rideva con i suoi amici, poi tornò a guardare Angy con sguardo supplichevole.
 -D’accordo… hai ragione… Seth è peggio di Pat…- disse Angy.
Penny sorrise, poi si allontanò con la gemella, continuando a litigare. Angy le osservò rassegnata. Be’… in fondo si volevano bene…
Sentì Lily ridere.
 -No comment!- disse Angy strabuzzando gli occhi.
 -Ma dai! Mi piace la tua famiglia!- esclamò Lily. –Non ci si annoia mai con le tue sorelle e tuo fratello!- e rise nuovamente, poi vide che lo sguardo dell’amica si era fatto cupo.
 -Angy… tutto bene?- chiese Lily d’improvviso seria.
 -Sì!- disse Angy, abbozzando un sorriso –Tutto bene…-
In quel momento suonò la campanella che annunciava l’inizio delle lezioni. Tutti gli studenti lasciarono, chi controvoglia, chi con ancora il boccone in bocca come Sirius, la Sala Grande e si diressero verso le aule per le lezioni.
Tutti i Grifondoro e Serpeverde del settimo anno scesero nei sotterranei. Lily si guardò attorno e vide Severus Piton che se ne stava in disparte con aria torva.
Quel ragazzo era sempre di cattivo umore, santo cielo! In più era continuamente preso di mira dai Malandrini, per via del suo carattere chiuso. Lily cercava di aiutarlo, anche in qualità del suo ruolo di Prefetto, ma lui era di una tale antipatia che a volte le risultava difficile.
Voltandosi, la ragazza vide James ghignare e dare una gomitata a Sirius, indicando poi con la testa Piton. Sirius ghignò a sua volta e annuì.
Bene… ne stavano escogitando un’altra delle loro. Doveva tenerli sott’occhio! E sperava anche che Remus facesse la sua parte, anche se quelli erano i suoi migliori amici.
Lily disse a Angy di tenerle il posto vicino a lei, poi raggiunse i quattro Malandrini e puntò minacciosa un dito contro James.
 -Ti ho visto, Potter!- gli disse –So che hai in mente qualcosa! Ma non ti conviene fare lo stupido!-
James alzò un sopracciglio.
 -Rilassati, Evans. E fatti vedere da qualcuno bravo: essere convinti di poter leggere nel pensiero altrui non è da persone normali!- disse con un ghigno.
Ecco, era tornato il solito James Potter. Per un attimo Lily si era chiesta dove fosse finito. Lo guardò furiosa. Poi girò sui tacchi e corse in classe.
Si sedette accanto ad Angy e sbatté i libri sul banco, facendo sobbalzare l’amica.
Angy, solo guardandola in volto, capì che non era aria e così non fece domande.
Lumacorno era appena entrato in classe. Per prima cosa ritirò i temi che aveva assegnato loro per le vacanze. Lesse quello di Lily e la lodò ad alta voce, facendola arrossire per l’imbarazzo.
Izzie e Charlie per il resto della lezione non fecero altro che prendere in giro l’amica, imitando Lumacorno che la lodava.
Inutili tutti i tentativi di Lily di zittirle.
Lumacorno diede alla classe il bentornato e espose il programma di quell’anno. Poi passò alla spiegazione di una pozione che Lily trovò semplicissima. L’aveva già studiata quell’estate dato che non aveva niente da fare.
Dall’altra parte della classe, nel frattempo, Sirius e James, anziché ascoltare la lezione, stavano mettendo in atto qualche scherzo crudele da fare a Piton.
Era più forte di loro, non potevano resistere senza torturarlo almeno una volta al giorno.
A volte Remus suggeriva loro qualche tattica, ma da quando era diventato Prefetto qualcosa era cambiato. Ora si limitava solo a fissarli e magari a sorridere divertito. Ma niente di più. Almeno non interveniva, a parte quando Lily era in vista, allora si metteva tra James, Sirius e Piton e intimava ai due amici di finirla, o li avrebbe trasformati in un servizio da tè. Allora i due lasciavano in pace Piton e prendevano in giro Remus.
Eh sì… Lily Evans faceva paura persino a lui, quando era arrabbiata.
 -Potremmo…- fece James pensieroso –Fargli spuntare due orecchie da coniglio e anche due dentini da castoro…-
Lui e Sirius scoppiarono a ridere, nascondendosi sotto il banco per non farsi sentire da Lumacorno, poi riferirono il loro piano a Remus e Peter. Quest’ultimo rise tutto contento all’idea, Remus accennò un sorriso, ma disse che sarebbe stato solo a guardare.
Quando le due ore di Pozioni finirono i quattro Malandrini lasciarono la stanza e attesero Piton nell’ingresso. Sirius aveva optato per il cambio dell’ora, proprio quando il corridoio pullulava di studenti. Una vera e propria cattiveria.
 -Eccolo…- sussurrò Peter, vedendo arrivare la loro vittima.
James puntò la bacchetta contro Piton e sussurrò l’incantesimo. Subito un paio d’orecchie da coniglio si fecero largo tra i suoi capelli, al posto delle orecchie vere, e gli incisivi gli si allungarono di almeno un centimetro.
I Malandrini scoppiarono in una risata fragorosa, seguiti da coloro che assistettero alla scena. Fortuna volle che Lily non fosse nei paraggi in quel momento, già piazzata nella classe di Storia della Magia.
Sirius e James si diedero il cinque, continuando a ridere e accogliendo gli applausi degli studenti con un inchino.
 -Emh… ragazzi…- fece improvvisamente Peter preoccupato.
Piton si era liberato delle orecchie e degli incisivi troppo lunghi e ora li guardava infuriato. James e Sirius smisero di ridere. Piton aveva tirato fuori la sua bacchetta.
I quattro Malandrini indietreggiarono, poi iniziarono a correre, inseguiti da un Piton talmente incavolato da lanciare maledizioni a casaccio, senza nemmeno riuscire a colpirli.
Peter squittiva terrorizzato, James e Sirius ridevano a più non posso, e Remus ridacchiava divertito. Corsero così tanto che credettero di essersi persi le gambe nel tragitto per quanto non le sentivano più.
Ma erano tuttavia riusciti a seminare Piton.
Si fermarono a riprendere fiato. James e Sirius avevano ancora la forza di ridere, nonostante il fiatone.
Peter aveva gli occhi fuori dalle orbite. E Remus, piegato con le mani sulle ginocchia, sorrideva.
 -Ragazzi! Accidenti!- disse poi guardando l’orologio –Siamo in ritardo a Storia della Magia!-
I quattro ricominciarono a correre e si lanciarono nella classe di Storia della Magia. La lezione era già iniziata.
Entrarono, chiedendo scusa al professore, che rimase impassibile, e si sedettero ai banchi rimasti vuoti.
Ricevettero occhiatacce sia da Lily che da Piton. La prima perché disapprovava il loro comportamento, il secondo li guardò con odio.
 -Questa volta siamo nei casini- disse Peter.
 -Ma smettila!- fece Sirius dandogli una pacca sulla spalla e mandandolo a faccia avanti sul banco. –Non dirmi che hai paura di Mocciosus!-
 -Dai, Peter! Quello è talmente accecato dalla rabbia che non vede nemmeno dove lancia le maledizioni- disse James tranquillo.
Ad una prima occhiataccia di Ruf stettero finalmente in silenzio.
La lezione fu di una noia mortale, come al solito del resto. Sirius non fece altro che sonnecchiare, James a fare areoplanini di carta. Persino Remus aveva rinunciato ad ascoltare la lezione.
Finalmente un’ora dopo la campanella suonò. Tutti si lasciarono sfuggire un sospiro di sollievo e corsero letteralmente fuori dalla classe.
 -Remus- fece il tono autoritario di Lily. Il ragazzo gelò sul posto. Quando Lily usava quel tono significava guai in vista –Dobbiamo parlare-
Remus si voltò verso di lei e annuì sconfitto.
Lanciò un’occhiata agli altri e seguì la ragazza in un’aula vuota. Sapeva già che gli toccava una ramanzina con i fiocchi.
 -Remus, posso sapere che avete combinato prima di entrare in classe?- fece Lily severa e incrociando le braccia.
 -Era solo uno scherzo innocente, Lily…- spiegò Remus.
 -Come immaginavo. Quand’è che Potter e Black si decideranno a lasciare in pace Piton? E perché tu, che sei Capo Scuola, non li hai fermati? Remus, capisco che sono tuoi amici, ma non puoi continuare a favoreggiarli così!- disse Lily.
 -Lily, senti…- iniziò a dire Remus, ma la ragazza lo interruppe.
 -Non ci sono scuse Remus- disse –Devi iniziare a fare il tuo dovere, o… o… sarò costretta a fare rapporto alla McGranitt-
Remus rimase in silenzio. Un colpo così basso da parte di Lily proprio non se lo aspettava. Ma probabilmente la ragazza ne aveva fin sopra i capelli di quella storia.
 -Mi dispiace, Lily- disse.
 -Remus, ti voglio bene, e sei mio amico, lo sai- disse la ragazza –Anzi, il mio migliore amico, direi-
 -Lo so- fece Remus –Anche tu sei la mia migliore amica-
I due si sorrisero.
 -Bene! E ora andiamo a dare a Black e Potter la punizione che si meritano!- esclamò Lily.
Remus sapeva che non era il caso di opporsi, ma sapeva anche che James e Sirius non gliel’avrebbero fatta passare liscia.

 -Non ci posso credere, Remus!- esclamò James, camminando su e giù per la Sala Comune come una mantide religiosa infuriata. –Ma come hai potuto darci una punizione!-
Sirius se ne stava stravaccato sul divano e non diceva nulla.
 -Hai dato retta a quella stupida di Evans! Remus, davvero non ci credo!- esclamò James. –Credevo fossimo amici!-
 -James, non fare il cretino! L’amicizia non si basa su certe cose!- sbottò Remus scattando in piedi –Sono stanco di sentire queste stupidaggini! Perché piuttosto non provi un po’ a crescere!-
James lo guardò sbalordito. Remus non era mai stato così tanto arrabbiato.
 -A… a crescere??- esclamò James.
 -Sì! Non pensi che sia per questo che Lily non vuole uscire con te! Perché sei ancora un ragazzino! Cerca di crescere, James!- disse Remus.
Lasciò la Sala Comune, infuriato.
James guardò Sirius, incredulo –Hai sentito che ha detto?-
Sirius si limitò ad annuire, tranquillo.
 -Anche tu pensi che abbia ragione, eh?- sbottò James. –Incredibile! Ma senti un po’ da dove arriva la predica! E tu, Peter? Che ne pensi?-
 -Be’…- fece Peter –Magari piaceresti di più a Evans se la smettessimo di fare gli scherzi…-
 -Perfetto! Ma che razza di amici mi ritrovo!- sbraitò James, prima di lasciare a sua volta la Sala Comune.
Peter rimase in silenzio, preoccupato. Era la prima volta che litigavano così seriamente. E lo capiva dal fatto che Remus era letteralmente fuori di se… e Remus John Lupin non era mai fuori di se!
 -Non preoccuparti- disse Sirius tranquillo, capendo cosa stava pensando Peter. –Non è poi così grave, questa sera faranno pace, ne sono sicuro-
In quel momento entrarono nella Sala Comune Angy e Izzie che stavano chiacchierando animatamente e ridendo.
Sirius si mise seduto –Ehi Carpenter!- esclamò –Che fai questo pomeriggio?-
Angy alzò un sopracciglio –Che vuoi?- fece sospettosa.
 -Be’… pensavo che se i ragazzi mi lasciano la stanza libera potremmo…- Sirius non finì la frase perché Angy gli aveva tirato un vaso addosso.
Il ragazzo si piegò giusto in tempo per evitarlo.
 -Sei un maniaco, Black!- esclamò Angy rossa in volto dalla rabbia. Era pronta a tirare fuori la bacchetta, ma ci ripensò ricordando che Lily detestava i “duelli”.
Salì le scale che portavano al dormitorio femminile come una furia. Izzie esitò, prima di seguirla. Tanti pensieri si affollavano nella sua testa. Black ci aveva provato con Angy, ignorando lei. Fantastico! Non aveva alcuna speranza con l’affascinante Malandrino, allora!
Angy notò la sua aria afflitta.
 -Tranquilla- disse –Black è un cretino. Lo diceva tanto per dire. Vedrai che questa sera si sarà già dimenticato di avermi fatto una tale proposta! Ma dico io… come si è permesso…- aggiunse ancora arrabbiata.
 -Comunque, Izzie, non capisco come faccia a piacerti un tale soggetto! È un vero e proprio dongiovanni! Uno di quelli che non sa nemmeno cosa sia la fedeltà! E con le ragazze ci sta giusto il tempo per divertirsi e fare il porco comodo suo!- esclamò poi.
Izzie scosse la testa –Tu non puoi capire, Angy- mormorò e uscì dalla stanza.
A lei piaceva Sirius Black fin dal primo anno! Fin dal momento in cui lo aveva visto. Osservò il braccialetto di cuoio, consunto, che aveva al polso. Fin da quando le aveva regalato quello.
Eppure, nonostante fosse una bella ragazza, in sette anni non si era mai accorto di lei più di tanto…
Izzie sospirò e scese in Sala Comune, trovandola vuota. I Malandrini se n’erano tutti andati.

Quella sera Angy e Sirius scoprirono entrambi di aver sbagliato le loro supposizioni. Remus e James non avevano affatto chiarito. Sedevano ai lati opposti del tavolo senza nemmeno guardarsi, e per di più James non parlava nemmeno con Sirius e Peter.
Sirius concluse che Remus aveva ragione quando diceva che James era un ragazzino.
Angy si sbagliava, perché Black non fece altro che infastidirla per tutta la serata, chiedendole addirittura di infrattarsi da qualche parte se non le piaceva la sua stanza. A quel punto Angy gli aveva mollato uno schiaffo. Ma il Malandrino non demordeva.
Quando Sirius Black puntava una ragazza, non c’era niente che poteva fargli cambiare idea. E avrebbe fatto di tutto per avere quella ragazza.
Ora Angy era la vittima prescelta, una delle poche ragazze che non subiva il suo fascino. Forse era per questo che l’aveva scelta. Sarebbe stato divertente cercare di conquistarla. Poteva essere una bella sfida.
Sirius ghignò. Angy lo ignorava, infastidita.
E Izzie stava sempre più male… e quasi che ce l’aveva con Angy. Anche se non c’entrava niente in fondo. Anzi, c’entrava. Era l’oggetto dei desideri di Sirius Black e quindi c’entrava eccome!
 -Izzie, che hai da guardarmi a quel modo?- chiese Angy in modo poco gentile. Era sempre stata impulsiva e si scaldava subito. Anche per un semplice sguardo torvo.
 -Niente- replicò Izzie guardando da un’altra parte.
 -Izzie, non starai pensando che sia colpa mia se Black mi importuna così??- esclamò Angy stupefatta.
Izzie non rispose, si limitò ad alzare le spalle.
 -Non posso crederci! Ma sei scema?- sbottò Angy, mentre Lily tentava, inutilmente, di calmarla. –E cosa c’entrerei io??-
Gli altri studenti, attirati dal tono di voce alto di Angy, si girarono verso di loro. Compresi i Malandrini.
 -Angy… smettila…- sussurrò Lily –Ti stanno guardando tutti-
 -E che guardassero!- fece Angy alzandosi da tavola e lasciando la Sala Grande.
Lily sospirò. Perfetto! Angy e Izzie ora avevano litigato e sapeva che quella notte non avrebbe dormito nessuna.
Aveva notato, però, che anche tra i Malandrini le cose non andavano tanto bene.
Remus e James mangiavano da soli, distanti almeno tre metri l’uno dall’altro. Lily sapeva il perché. Avevano sicuramente litigato a causa della punizione che Remus aveva dato a Sirius e James.
Per un attimo la ragazza si sentì afflitta dai sensi di colpa. In fondo era stata lei a costringerlo. Poi si disse che aveva fatto la cosa giusta. Non potevano andare avanti così! Era assurdo! A diciassette anni non ci poteva comportare ancora come dei bambini, e Potter era davvero un bambino!
Lily si alzò e si andò a sedere accanto a Remus.
 -Ciao- disse lei con un sorriso.
Remus abbozzò a sua volta un sorriso –Ciao- disse, poi tornò a dedicarsi alle sue patate al forno.
 -Come va?- chiese Lily.
 -Be’… lo puoi vedere da te- rispose Remus. Il suo tono non era arrabbiato. Sembrava più che altro… stanco.
 -Mi dispiace, Remus… io…-
 -Non devi scusarti. James deve darsi una calmata… e decidersi a crescere!- disse Remus.
Lily sorrise –Si sistemerà tutto- disse –James Potter sarà anche un cretino, ma ha molto a cuore i suoi più cari amici e quelli siete voi! Non resisterà a stare lontano da te ancora a lungo!-
Remus rise. Lily aveva ragione. James soffriva la solitudine in una maniera incredibile. Quell’estate lo aveva bombardato di lettere. Gliene mandava almeno due al giorno. Certo, gli faceva piacere, ma dopo un po’ diventava stressante sentire quel gufo argentato che becchettava contro la finestra della sua stanza.
Ora, ripensandoci, gli venne da ridere. Ma non c’era niente da ridere in fondo. Questa volta James sembrava davvero infuriato.
 -Grazie, Lily- disse Remus.

Nel frattempo, James osservava con occhio critico i due, fomentando sempre più. Non poteva sentire i loro discorsi. Vedeva solo che Lily scherzava e rideva con Remus. CON REMUS! E la cosa lo faceva letteralmente impazzire! Un motivo in più per avercela con… il suo ex amico!
Remus si sentì un po’ troppo osservato e si voltò, ma proprio in quel momento James era tornato a fissare il suo piatto.
Remus si guardò ancora attorno, prima di decidere che doveva essersi trattato di una sua impressione.
CONTINUA

PUBBLICAZIONE PROSSIMO CAPITOLO LUNEDI' 3 MARZO, ORE 19:30 CIRCA (minuto più... minuto meno XD)
  
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