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Autore: Nefer    22/02/2008    9 recensioni
FANFIC CONCLUSA. ANNO IN CUI E' STATA SCRITTA: 2006
RIECCOMI! SONO TORNATA! E così dopo tanto ripubblico French Kiss! La trama: Dopo tante peripezie e avventure riuscirà James a dare il tanto atteso bacio alla francese a Lily e a conquistare il cuore della rossa?
---Lily raggiunse le carrozze giusto in tempo per vedere Angy salire a razzo su quella sulla quale era appena salito Remus e Izzie seguirla perché sulla stessa carrozza vi era anche Sirius.
Lily non poteva credere che le amiche l’avessero abbandonata per seguire i loro idoli.(…)
“Brave, brave! Poi facciamo i conti!” pensò Lily e salì sulla prima carrozza che le capitò. Rimase pietrificata quando vide che su quella c’era anche James Potter…
Lily fece subito per andarsene, ma la carrozza partì in quel momento, costringendola a sedersi per non cadere.
Notò il ghigno soddisfatto di James. Perfetto… ora le toccava anche fare tutto il tragitto fino ad Hogwarts con lui!---
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta: French Kiss & Nine Months'
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Un grazie davvero speciale per aver commentato a:
Kryssy Jane Malfoy: si è vero, la stavo pubblicando anche su acciofanfiction, ma purtroppo non riesco a mandarla avanti su due siti diversi!! Mi fa molto piacere comunque che ti piace!
Cherie Lily: Ciao! Grazie di rileggerla! Sono davvero contenta!!
Rika: Bon soir! Allora, la revisione riguarda principalmente la correzione della grammatica e non la modifica della storia in se, ma credo proprio che aggiungerò situazioni nuove tra un capitolo e l’altro! Ahimé ancora non ho letto il settimo libro e quindi la mia storia non ne risentirà in alcun modo! Grazie per il tuo commento, mi fa davvero felice :D!!
Lilian Potter: piccola miaaaaaa!!! Come staiii?? Tesorina! Si è vero, è tanto che non ci sentiamo!! Colpa mia… anzi colpa della scuola e del lavoro che mi tengono iper impegnata! Cmq ieri sono riuscita a connettermi un po’ su msn ma tu non c’eri T_T! Sono arcimegafelicissima che anche tu rileggi la mia storia! E presto pubblicherò anche le altre!
Slytherin Princess: Ehi ciao!! Tranquilla, i consigli e correzioni sono ben accetti. Dunque… anzitutto non avevo idea che fosse Petunia la più grande… chissà per quale motivo ho sempre creduto che fosse Lily… (chissà cosa si aggira nei meandri della mia mente perversa?), per quanto riguarda il nome, si so che dovrebbe essere solo Lily e basta, ma ho fatto una piccola ricerca su internet e ho scoperto che Lilian viene dal latino LILIUM che vuol dire per l’appunto GIGLIO, quindi anche Lilian vuol dire giglio! Ma dato che la Row l’ha sempre e solo chiamata Lily volevo chiamarla solo così anche io, ma mi sono dimenticata di correggerlo! Sono un po’ sbadata! Grazie per il consiglio e per il commento!
Potterina_88_ : Ciaooooooo! Che bello ci sei anche tuuuu!! Sono contenta!!! Comunque… certo che ripubblico anche Nine Months! Non appena finisco di pubblicare questa! E poi mancano ancora “Starfish” e un paio di one-shot… e poi chissà se mi verrà l’ispirazione per scrivere altro!
Akira: quanti complimenti! Grazie! Comunque per quanto riguarda le ragazze e i loro idoli… bé vedrai come andrà a finire!!! Grazie ancora per il tuo commento! Baci!
Lily Black 90: Ciao!!! Grazie per il commento!! Mi fa troppo piacere!!!
Saraligorio1993: siiiii eccomi quiii!! Grazie, grazie, grazie, grazie per il tuo commento!! Un bacio!
Lyrapotter: Grazie anche a te per il commento!! Comunque, come ho detto prima, non appena finita french kiss, pubblicherò anche Nine Months!! E le altre ff che avevo cancellato!!!!




CAPITOLO II
Lily notò lo sguardo divertito di James e la cosa la mandò su tutte le furie. Come se non bastasse, ironia della sorte, c’erano solo loro due sulla carrozza, quando avrebbe potuto contenere ben cinque persone!
La ragazza incrociò le braccia e guardò fuori dal finestrino, ma poté vedere ben poco, giacché era buio e aveva anche cominciato a piovere.
Ma riuscì ugualmente a capire che stavano percorrendo un sentiero alberato.
Quel silenzio la innervosiva parecchio. Si pentì amaramente di non essersi portata il suo walkman (esistevano i walkman negli anni settanta?? Perdonate la mia completa ignoranza!). Almeno avrebbe potuto sentire un po’ di musica e ignorare completamente James Potter, che non le toglieva gli occhi di dosso!
Ma che razza di spudorato! Come si permetteva di fissarla in quel modo?? Non gli veniva in mente che poteva darle fastidio??
MALEDUCATO!
Lily sentiva di avere i nervi a fior di pelle ed era sul punto di esplodere. Se c’era una cosa che Lily Evans odiava più di ogni altra era essere fissata! La innervosiva parecchio.
Si voltò di scatto verso James, pronta a fargli la ramanzina, ma il ragazzo la precedette.
 - Hai qualcosa di diverso - disse cogliendola alla sprovvista. – Mh… forse un nuovo taglio di capelli, vero?
Lily lo fissò sorpresa. Era vero. Si era leggermente scalata i capelli, ma di così poco che nemmeno le sue amiche se ne erano accorte. Invece lui… lo aveva notato.
 - Sì - borbottò Lily arrossendo.
James sorrise. E non era il solito ghigno da playboy. Era un sorriso vero!
Ecco perché la stava fissando tanto! Ma che razza di scemo!
La ragazza rinunciò alla ramanzina e tornò a guardare al di fuori del finestrino, di colpo più calma.
All’improvviso la carrozza sobbalzò tanto forte da farla volare dal sedile e finire dritta tra le braccia di James, seduto davanti a lei.
 - Evans, alla fine hai ceduto! - scherzò lui.
 - Cretino! - sbottò Lily imbarazzata e tentando di rialzarsi, ma un altro sobbalzo la costrinse a rimanere dov’era.
Allarmata, Lily si aggrappò a James. La carrozza sembrava impazzita… continuava a sobbalzare e improvvisamente si capovolse.
I due caddero di fianco. Lily gridò, andando a sbattere contro il finestrino. James le finì addosso, facendole vedere le stelle.
Erano finiti giù per un dirupo e la carrozza continuava la sua folle corsa su un fianco, ribaltandosi di tanto in tanto.
James afferrò Lily e la strinse a se, coprendole la testa con le braccia. La ragazza nascose il viso contro il suo petto, terrorizzata.
E poi la carrozza si fermò, andando a sbattere dritta contro un albero.
I due rimasero abbracciati ancora a lungo… poi Lily ebbe il coraggio di alzare la testa e di guardarsi attorno.
Ma che diavolo era successo?! James accanto a lei non si muoveva. La ragazza si mise seduta di scatto, preoccupata.
Lo scosse.
 - Abbiamo finito di cadere? - chiese lui senza aprire gli occhi. Stava benissimo.
Lily sbuffò – Sì.
 - Credo che vomiterò tutto quello che ho mangiato sul treno - disse lui mettendosi seduto. Aveva un colorito decisamente pallido, cosa che strappò un sorriso a Lily.
Il grande James Potter, sempre impeccabile e seguito da una scia di fan, ora aveva una faccia stralunata.
Il ragazzo la guardò.
 - Stai bene? - le chiese.
Lily annuì, non aveva niente di rotto, ma si sentiva un po’ scossa.
 - E quel taglio? - chiese James indicando il taglio sul braccio di Lily.
 - Oh… me l’ha fatto il gatto di mia sorella questa mattina - rispose lei.
 - D’accordo… dobbiamo uscire di qui - disse James.
Peccato che la carrozza fosse ribaltata proprio sul fianco della porta.
James si tolse la felpa e l’avvolse attorno al braccio, poi guardò Lily. – Copriti il viso - le disse.
Lei si rannicchiò e nascose il viso tra le braccia. Con un pugno James ruppe il finestrino sopra di loro. I vetri rotti caddero a mo’ di pioggia.
Il ragazzo aiutò Lily ad uscire dal finestrino, poi la seguì.
 - Aspetta! - esclamò Lily – C’è il mio zaino nella carrozza!
James brontolò e si calò nuovamente nell’abitacolo per recuperare lo zaino di Lily.
Quando glielo porse, la ragazza lo ringraziò debolmente e se lo mise sulle spalle. I due si guardarono attorno. Erano nel fitto della foresta, decisamente lontani dalla strada e a quanto pareva nessuno si era accorto della loro scomparsa. Inoltre non avevano nemmeno le loro bacchette, chiuse nei bauli che con molta probabilità erano già ad Hogwarts.
Lily non voleva darlo a vedere, ma era terrorizzata. Cercò di rimanere lucida e di pensare a quello che potevano fare ora.
 - Rimaniamo qui - disse di getto – Verrà qualcuno a cercarci prima o poi…
 - Allora puoi aspettare pure tutta la notte qui, Evans, io me ne vado - replicò James e iniziò a incamminarsi.
Lily esitò, poi lo seguì, incespicando in una radice e imprecando.
 - Aspetta un attimo! James Potter! Fermati subito! - esclamò la ragazza, cercando di assumere un tono autoritario, ma le tremava la voce.
Lui non le diede ascolto e proseguì. Lily si bloccò. Non aveva intenzione di fare un passo di più. Aveva troppa paura.
Implorare James?? Non se ne parlava. Eppure… doveva vincere il suo orgoglio. Rimanere lì da sola era pericoloso.
 - Per favore… - disse.
James si bloccò e si voltò verso di lei – Evans, non se ne parla di rimanere qui. Sai dove siamo? Questo è l’altro lato della Foresta Proibita. Sai che vuol dire rimanere qui tutta la notte senza nemmeno le nostre bacchette?
Lily sbiancò. Non aveva proprio idea che quella fosse la Foresta Proibita. Non credeva che fosse così grande.
 - Dobbiamo risalire su. Al sentiero - disse James – E poi seguendolo arriveremo ad Hogwarts.
Lily non sembrava tanto convinta. Ma improvvisamente si accostò a James e si avvicinò parecchio a lui.
 - B-bene… andiamo… - disse il ragazzo felice di non essere uno di quelli che arrossisce facilmente. Non era mai stato così vicino a Lily.
I due iniziarono a risalire il dirupo senza parlare. Aveva smesso di piovere, ma il terreno era tutto fangoso e scivoloso, il che rendeva ancora più difficile la loro salita.
Improvvisamente Lily mise un piede in fallo e iniziò a scivolare. Cercò di aggrapparsi ad una radice sporgente, ma cadde giù, rotolando.
Si rialzò, completamente coperta di fango. I suoi capelli ne erano pieni. Sollevò lo sguardo e incontrò quello di James. Il ragazzo, appeso ad una radice, la fissava in silenzio e non sapeva se ridere o no.
 - Non riuscirò mai a salire - disse Lily affranta.
 - Ti aiuterò io - disse James e allungò una mano verso di lei. – Dai - le disse.
Lily esitò, poi afferrò la sua mano e aggrappata a lui risalì il dirupo. Con fatica e non senza qualche piccola scivolata, bloccata prontamente da James, i due si ritrovarono sul sentiero, stremati. Alla luce dei lampioni James poté meglio vedere Lily e scoppiò a ridere – Sembri un mostro di fango! - esclamò senza smettere di ridere, sperando che lei non si offendesse. Ma era davvero buffa così. Con sorpresa notò che lei sorrideva.
 - Hai ragione - disse Lily – Sono in condizioni pietose - e anche lei rise. La paura era passata.
I due si misero in cammino verso Hogwarts.

Nel frattempo Angy e le altre erano arrivate sane e salve alla scuola e ora attendevano la loro amica all’ingresso.
 - Che strano… sono arrivate tutte le carrozze, ma lei non c’è - disse Angy iniziando a preoccuparsi.
I tre Malandrini erano vicino a loro.
 - Anche James non c’è - constatò Sirius.
 - Forse ci stanno facendo uno scherzo – ipotizzò Peter.
Tutti lo guardarono come se fosse un marziano.
 - Lily non sopporta James. Non si metterebbe mai d’accordo con lui per fare uno scherzo così stupido - disse Angy.
 - Che facciamo? - chiese Charlie – Avvertiamo i professori?
 - Potremmo metterli nei guai così facendo - disse Remus.
 - Ma potremmo metterli ancora più nei guai non avvertendo i professori - disse Izzie.
Rimasero tutti in silenzio a pensare. Ma soprattutto a chiedersi cosa potesse essere successo loro.
Angy era terribilmente preoccupata per Lily ora. Cosa era successo all’amica da impedirle di arrivare lì con tutti gli altri? E se erano stati aggrediti?
 - Andrà tutto bene.
Angy sollevò lo sguardo e incrociò quello di Sirius – Se Evans è con James, non c’è niente da temere.
 - Sì… il grande James Potter - borbottò Angy, ma Sirius era così serio che si sentì un po’ rincuorata.
 - Non possiamo fare altro che aspettarli qui - constatò Remus.

Lily si strinse nelle spalle e rabbrividì. Iniziava a fare fresco e lei aveva solo una leggera maglietta a maniche corte, zuppa di fango, tra l’altro.
James si tolse la felpa e gliela porse.
 - Oh… non serve… grazie… - balbettò Lily arrossendo.
 - Ma dai! Prendila! Io sto bene così! - disse James continuando a porgerle la felpa.
Lily balbettò un “grazie” e la indossò. Era ancora calda. Ovvio… l’aveva tenuta addosso fino a cinque secondi prima.
James rise – Ti sta un po’ grande! - disse.
 - Già… ma è così calda! - esclamò Lily. Poteva avvertire l’inebriante odore di James provenire dalla felpa.
Sentì il proprio cuore iniziare a palpitare.
 “Calmati Lily…” si disse “Ma che cosa mi prende?!”
Lily iniziò una lotta interiore con se stessa. Stava accadendo qualcosa di strano, qualcosa che non capiva…
Era divisa tra due sensazioni. Una era la rabbia nei confronti di James, l’altra qualcosa che ancora non comprendeva… ma che la confondeva e parecchio…
Certo… era incredibile. Stavano passando tutto quel tempo insieme senza nemmeno litigare.
Così persa nei suoi pensieri non vide una radice che sbucava nel terreno e così v’inciampò. Finì lunga distesa.
James scoppiò a ridere, anziché aiutarla.
Lily gli lanciò un’occhiataccia. Già… era proprio quello il motivo per cui Lily non lo sopportava. Era ancora un ragazzino! Che idiota!
Lily si mise seduta. Il ginocchio le faceva un male pazzesco.
Si tirò su i jeans e vide che sanguinava. Lei ODIAVA IL SANGUE! Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo per impedirsi di vomitare.
 - Ehi… stai bene?
Lily aprì gli occhi e si ritrovò il volto di James a pochi centimetri dal proprio. Annuì e tirò giù la gamba dei jeans.
James le porse una mano per aiutarla ad alzarsi. La ragazza l’afferrò e si tirò su, ma non riuscì a fare un passo. Un dolore secco alla caviglia la bloccò, facendole sfuggire un gemito.
Perfetto! Si era presa una storta.
 - Dove ti sei fatta male? - chiese James.
 - Non è niente… sto bene… - replicò Lily fredda – Posso camminare benissimo!
Fece un passo e dovette piegarsi portandosi una mano alla caviglia. Le faceva troppo male.
 - Mi sa proprio che hai preso una bella storta - disse James – Non puoi camminare così - si fece pensieroso – Be’, non è un problema! Ti porterò io!
 - Cosa?! - esclamò Lily – N-no, Potter… non ci pensare nemmeno…
Ma James l’aveva già afferrata e caricata sulla schiena.
 - James Potter! Mettimi giù immediatamente! - esclamò Lily arrossendo furiosamente.
 - D’accordo. Ti lascio qui e me ne vado - disse James calmo.
Lily non replicò, allora il ragazzo si mise in cammino con un sorriso. Lily era una piuma, non avrebbe fatto alcuna fatica a portarla fino ad Hogwarts.

Angy si guardava continuamente intorno, sperando di veder arrivare Lily da un momento all’altro.
Ora era seriamente preoccupata.
Cielo! Ma dove poteva essere finita?! Lily era la sua migliore amica. Non poteva immaginare di vivere senza di lei.
 - Ehi! Ma quelli non sono loro?! - esclamò all’improvviso Izzie.
Angy spalancò gli occhi. Ma sì!
Quelli erano proprio Lily e James. Angy iniziò a correre nella loro direzione.
Era così preoccupata per Lily che non fece nemmeno caso al fatto che James stava portando la sua amica in braccio.
 - Lily Evans! Dove diavolo eri finita?! - gridò Angy.
James mise giù Lily.
 - Mi dispiace, Angy, ma la nostra carrozza è finita giù per un dirupo e…
 - Non puoi capire quanto ero preoccupata! - esclamò Angy.
 - Scusami, Angy.
Le due si abbracciarono.
 - Ehi! - Sirius diede una pacca a James – Tutto bene? - chiese.
 - Certo - disse James. Lanciò un’occhiata a Lily – Be’, sei con loro ora, io vado - le disse prima di allontanarsi con gli altri Malandrini.
Lily rimase a fissarlo in silenzio mentre entrava nel castello.
 - Lily! - esclamò Izzie – Potter ti ha portata fino qui sulle spalle!
 - Mi sono storta una caviglia - spiegò Lily.
 - Questa non è la tua felpa - soggiunse Angy.
Lily arrossì –Smettetela! Mi state facendo l’interrogatorio?!
Le sue amiche risero, sollevate di vedere che era viva e vegeta!
- Andiamo - disse Angy passandole un braccio attorno alla vita e sorreggendola – Hai bisogno di un bel bagno!
 - Un momento… - fece Lily lanciando un’occhiataccia a tutte e tre – E’ colpa vostra se sono ridotta in queste condizioni!
 - Cosaaa?! - esclamò Izzie strabuzzando gli occhi
 - Che vorresti dire? - fece Angy.
 - Siete salite sulla carrozza con Black e Remus senza preoccuparvi di dove fossi finita! - sbottò Lily.
Izzie e Angy si scambiarono un’occhiata colpevole. Charlie invece guardò innocentemente la rossa.
 - Hai ragione, Lily. Mi dispiace tanto… - disse seriamente dispiaciuta. – Siamo state davvero delle stupide e faremo di tutto per farci perdonare!
 - Ehi un momento… avrei da ridire sul “di tutto” - fece Angy torva.
Lily non poté fare a meno di sorridere. La solita vecchia Angy. Ma in fondo come poteva essere arrabbiata con lei? Le voleva così bene. Era l’unica persona a cui poteva raccontare ogni cosa e, sì, a volte faceva delle stupidaggini, come quella sera, ma non era colpa sua… era la sua natura impulsiva a spingerla a fare certe cose.
Che mondo sarebbe stato senza di lei??
 - Dai, ragazze… non importa… - disse Lily – Avanti… andiamo… credo di avere qualcosa di strano nella maglietta… mi prude tutta la schiena
E finalmente scoppiarono tutte in una bella risata liberatoria.

Era strano risvegliarsi nel letto a baldacchino ad Hogwarts, dopo tre mesi passati nel proprio letto, nella propria casa.
Però era una bella sensazione trovarsi lì…
Il fissare le tende rosse, ascoltando il respiro leggero delle sue compagne di stanza che ancora dormivano… pensare alla colazione che l’attendeva e alle lezioni del giorno… tutto quello le era mancato.
La vita allegra e caotica di Hogwarts… persino il suo odore… che sapeva di antico e magico… forse un po’ stantio ma comunque buono e confortevole… come l’odore della propria casa che ti travolge non appena vi entri dopo una brutta giornata fuori, e ti senti subito meglio.
Si chiese come avesse potuto resistere tre mesi lontano da lì. Fece un sospiro. Ma ora era tornata, finalmente.
Prese una ciocca dei suoi capelli rosso scuro e l’annusò. Dopo tre o quattro shampoo, finalmente il cattivo odore del fango se n’era andato. Profumavano di fragola ora. Il suo shampoo preferito.
Sorrise, sentendosi bene come non mai.
 - Ma sei scema? Sorridi da sola? - biascicò una voce.
Si voltò. Angy, nel letto accanto al suo, sdraiata a pancia in sotto, la fissava con un solo occhio aperto. I suoi lunghi capelli scuri formavano dei disegni disordinati sul cuscino.
Sbadigliò.
Lily le sorrise e le mandò un bacio con la mano per augurarle il buongiorno.
Angy afferrò l’immaginario bacio con la mano e se lo portò sulla guancia, sorridendo.
 - Allora… me lo dici perché sorridi? - chiese poi.
 - Sono felice di essere qui - sussurrò Lily e sorrise nuovamente.
 - Già… Hogwarts… i compiti, i prof, gli incantesimi, lo studio pesante, gli ottimi piatti della cucina… la prima colazione al mattino… la colazione? - fece Angy voltandosi sulla schiena e stiracchiandosi. Guardò il suo orologio da polso. – E’ ora di alzarsi, cocca - disse.
Ma non ci fu bisogno di dirlo. Lily era già in piedi e stava prendendo la propria divisa nel cassettone.
 - Come va la tua caviglia? - chiese Angy raggiungendola.
 - Meglio, posso camminare ora - rispose Lily.
Angy sorrise. Poi si voltò a guardare Izzie e Charlie.
 - Ma guarda come dormono - borbottò –I o dico che ci vuole un bel risveglio - tirò fuori la sua bacchetta e la puntò contro Izzie – Aqua - sussurrò con un ghigno.
Sopra la testa di Izzie apparve un secchio pieno d’acqua gelida. Con un colpetto di bacchetta Angy glielo rovesciò addosso.
Izzie si svegliò di soprassalto e si mise seduta di scatto.
 - MA CHI E’ STATO?! -
Il suo urlo bastò a svegliare anche Charlie.

Dei quattro Malandrini Peter era l’unico già in piedi. Stava indossando la sua divisa e intanto osservava sconcertato i suoi compagni, chiedendosi come si potesse dormire in certe condizioni.
Sirius era praticamente quasi nudo. Indossava solo un paio di boxer che avrebbero fatto impazzire le sue fan. Era sdraiato obliquamente sul letto e la sua testa penzolava oltre il bordo. Per completare l’opera la sua bocca era spalancata e respirava molto rumorosamente. Ogni tanto nel ripeteva il nome di diverse ragazze.
James era abbracciato al suo cuscino, con indosso solo una canottiera e un paio di boxer e russava alla grande. I suoi capelli erano più spettinati che mai. Lui invece ripeteva in continuazione il nome di Lily.
Infine Remus. Remus era perfettino da sveglio e casinista da dormiente. I suoi cuscini erano caduti a terra. E le lenzuola penzolavano in parte a terra e in parte erano attorcigliate attorno ad una sua gamba. Sdraiato sulla schiena, stava con le braccia spalancate e un aria beata sul viso.
Solo il letto si Peter era in ordine. Il ragazzo lo aveva già rifatto, nonostante non ce ne fosse bisogno, giacché ci avrebbero pensato poi gli elfi domestici.
Ma ormai era la forza dell’abitudine. Si allacciò la cravatta e si guardò nel lungo specchio della loro stanza.
Guardò nuovamente i suoi amici e si chiese se fosse il caso di svegliarli. In fondo erano quasi le otto, ora in cui veniva servita la colazione. E i tre, che erano decisamente famelici, non lo avrebbero mai perdonato se avesse fatto perdere loro il pasto più importante della giornata.
Si avvicinò cauto a Sirius e lo scosse.
 -Emh… Sirius… sono quasi le otto- disse.
Ricevette un grugnito in risposta. Allora decise di tentare con James. Il ragazzo mugugnò e lo minacciò di trasformalo in un secchio della spazzatura se non lo avesse lasciato in pace.
Con un sospiro Peter si diresse verso Remus, sperando che almeno lui si svegliasse.
Ma non fu così fortunato. Remus borbottò un “altri cinque minuti” e si girò su un fianco, dandogli le spalle.
Peter si diresse verso la porta –Be’, fate come vi pare!- sbottò –Ma non dite che non ho provato a svegliarvi!- e sbatté la porta così forte da farli svegliare tutti e tre con un sussulto.
 -Ma cosa…- biascicò James confuso –Mamma… che ore sono?- credeva di essere ancora a casa sua.
 -Quasi le otto, caro- disse Sirius con la voce in falsetto.
James lo guardò a lungo, poi si mise gli occhiali –Ah… sei tu- disse. Si stiracchiò e scese dal letto, imitato da Remus, che sembrava più uno zombie che il Capo Scuola.
Sirius si fiondò verso il bagno prima che potessero raggiungerlo i due amici, ma James si lanciò a sua volta verso la porta.
Iniziarono a spintonarsi, cercando di avere la meglio sull’altro. Alla fine caddero entrambi nel bagno e Sirius diede anche una testata contro il bidè.
James scoppiò a ridere, piegandosi su se stesso.
 -Ti sei fatto male, Sirius?- chiese Remus, aiutando l’amico ad alzarsi.
 -Vedo tante stelle- rispose Sirius, sbattendo ripetutamente le palpebre.
Remus scosse la testa, rassegnato. Poi assegnò dei turni, affinché la mattina non si ammazzassero tra di loro per la lotta al bagno. Naturalmente il primo turno toccava a lui!
Poco dopo, lavati e vestiti, diedero una sistemata alle loro stanze per alleggerire il lavoro degli elfi domestici, che erano così carini da dargli da mangiare tutte le volte che volevano.
 -Bene, possiamo andare- disse James, già pregustando la colazione.
 -Aspetta- borbottò Sirius davanti allo specchio, mentre litigava con la sua cravatta. Sette anni che la portava e ancora non aveva imparato a metterla.
Era uno spasso ogni mattina vederlo mentre rischiava di strangolarsi con le sue stesse mani.
 -Lascia, faccio io- sospirò Remus come ogni mattina.
Sirius gli porse volentieri la propria cravatta e attese pazientemente che gliela mettesse. Poi gli fece un gran sorriso e gli diede una pacca sulla spalla –Grazie, Rem- disse come ogni mattina.
I tre raggiunsero la Sala Grande e trovarono un Peter molto imbronciato che faceva colazione da solo.
Sirius si sedette accanto a lui.
 -Ehi, Peter! Buongiorno!- esclamò afferrando un grosso muffin al cioccolato.
Peter si limitò a lanciargli un’occhiataccia.
 -Peter, tutto bene?- chiese James sedendosi davanti a lui.
Peter li guardò incredulo. Ma come potevano parlargli così tranquillamente dopo il modo in cui l’avevano trattato quella mattina?
 -Hai forse dimenticato che hai minacciato di trasformarmi in un secchio della spazzatura??- disse Peter infervorato.
James si scambiò un’occhiata sorpresa con Sirius.
 -Non ricordo, Peter… davvero l’ho fatto?- chiese poi James al suo piccolo amico.
 -Sì! Ho provato a svegliarvi… a tutti e tre… ma mi avete trattato male!- disse Peter seriamente offeso –Poi ve la prendete con me se non fate in tempo a fare colazione!-
 -Ci dispiace molto, Peter- disse Remus serio.
James e Sirius annuirono, ma si vedeva chiaramente che stavano cercando di trattenere le risate.
Peter sbuffò –Non importa- borbottò.

Lily bussò alla stanza dei Malandrini. Voleva restituire la felpa a James, ma nessuno venne ad aprirle. Dovevano essere già scesi a colazione.
 “Be’… gliela restituirò dopo le lezioni” pensò lasciando la felpa nella propria stanza e raggiungendo la Sala Grande con le sue amiche.

 -Ehi, James, guarda chi arriva- disse Sirius con un ghigno, indicando la porta della Sala Grande con un cenno della testa.
James si voltò e come in una scena a rallentatore vide Lily fare la sua comparsa. La fissò imbambolato trovandola, in quel momento, la cosa più bella che avesse mai visto.
La osservò regalare un meraviglioso sorriso ad una loro compagna e ridere e scherzare con Angy.
La luce del sole illuminava i suoi lisci capelli rosso scuro e il suo meraviglioso volto. Accidenti se era bella e… la sera prima lui l’aveva portata sulle spalle.
Sorrise come un ebete ripensandoci.
Sentirla così vicino… il suo calore sulla schiena…
La ragazza gli lanciò un’occhiata e accennò un mezzo sorriso, prima di sedersi al tavolo con le sue amiche.
Sirius agitò una mano davanti a James che si voltò verso di lui, senza però perdere la sua espressione ebete.
Sirius scosse la testa.
 -Sai, James- disse Remus versandosi del succo d’arancia –Penso che dovresti andare da lei e chiederle come sta… non si era forse storta una caviglia?-
James parve ridestarsi. –Sì! Hai ragione!-
Si alzò quasi automaticamente e quasi non finì a terra, inciampando nella panca.
Sirius e Remus cercarono di trattenere le risate.
James si avvicinò a Lily e in un gesto incondizionato si passò una mano tra i capelli, cosa che la ragazza detestava.
 -Ciao, Evans- disse James.
 -Ciao- fece lei seria.
 -Emh… come stai oggi?- chiese James.
Lily lo fissò confusa. Ma che diavolo aveva? In genere era sempre così sicuro di sé e sempre con la battuta pronta, ora era impacciato e nervoso.
Era davvero la persona più strana che Lily avesse mai conosciuto.
 -Bene… grazie… ti avevo riportato la felpa, ma eravate già scesi- rispose Lily.
 -Non fa niente, puoi tenerla… cioè! Voglio dire… puoi restituirmela dopo le lezioni… bene… ok… sì… ora vado, volevo sapere come stai… ciao…-
James tornò dagli altri Malandrini, che se la ridevano, a passo di robot, sotto lo sguardo allibito di Lily e quello divertito delle sue amiche.
 -Ma che ha? È matto?- fece Lily parecchio confusa.
Angy si scambiò un’occhiata con Charlie e Izzie e le tre scoppiarono a ridere.
 -Perchè ridete??- chiese Lily –Voi sapete che cos’ha Potter? E dai! Me lo dite??-


CONTINUA

PUBBLICAZIONE PROSSIMO CAPITOLO: MERCOLEDI’ 27 FEBBRAIO ORE 19:30 CIRCA.

  
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