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Autore: Kuronekoshi    23/08/2013    0 recensioni
La carta stagnola,come le stelle, non brilla di luce propria ma riflette quella degli altri, quindi che succede se la carta stagnola riuscisse a brillare nel buio?
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi ripetevo dentro le solite cose, quelle che ormai credevo essere vere. Pensavo: "Tu non mi capisci, forse nemmeno mi vuoi. Ho fatto tanto per te in questi mesi, ho lottato per non essere una delusione, perché questo non deve essere il mio ennesimo fallimento e tu che fai? Alzi un muro. Io ho perso ogni speranza che mi avevi dato, nel futuro migliore che mi promettevi io sto smettendo di crederci. Ed è solo colpa..." Per un attimo, tutto si è fermato. I rumori delle auto svaniti lontano, le voci che affollavano la mia mente si zittirono. "E' colpa... Di qualcuno dovrà pur essere la colpa di tutto questo. Non può solo essere colpa mia. Non posso aver creato tutto questo da sola. La colpa non è solo mia." Eppure, dentro di me, sapevo che la colpa non era di nessun altro se non mia. Era tutto colpa mia. La mia depressione, i miei problemi, la mia intera vita erano basate su qualcosa che avevo creato io, da sola. La colpa di tutto quello che stavo passando non era sua, Eleonora non aveva fatto nulla. La colpa di tutto è mia. Stare sola, per anni ed anni, a convincersi che il tuo posto non è qui, mi ha reso sola. E forse è sola è come volevo rimanere. "La verità è che se mi guardo indietro, non vorrei mai tornare quella che ero. Se mi guardo avanti però, so che non si può sfuggire al passato." Ricordo che stavo singhiozzando mentre lasciavo queste parole sulla sua segreteria telefonica. Aveva spento quel dannato telefono proprio quando tutto stava per crollarmi addosso. Non riuscivo a fermare il pianto, sovrastava ogni rumore. A quanto pare le belle parole svanivano nel vento, minuto dopo minuto, mi ritrovai sola. Non trovavo conforto nelle sue dure parole, era tornata casa, quella vera. I mesi trascorsi con lei erano passati così in fretta, talmente veloci che non pensavo che sarebbero potuti finire così presto. In realtà, non pensavo proprio. La mia mante era piena di pensieri belli, forse anche troppo. Alla fine mi sono illusa, avevo trovato il posto nel mondo che era solo mio. Solo nostro. E guarda che cosa ho combinato. "Ho dato alle fiamme tutto per i miei...capricci. Così li chiamavi." si concludeva così l'ennesimo messaggio inviatogli. Ormai non spero più nemmeno in una risposta. "C'è qualcosa in cui spero, ma non è alla mia portata, quindi...Lasciami in pace."
  
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