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Autore: Alex Wolf    23/08/2013    4 recensioni
IN IPER-REVISIONE
La mia storia è un "what if" / "missing moments".
Mi sono sempre immaginata cosa sarebbe potuto accadere se con Eragon e Borm a compiere il viaggio ci fosse stata anche una ragazza, e bhe, è venuta fuori questa fan fiction.
Aprì le ali.
Erano larghe, fatte di una membrana bianca latte e le parti in cui le ossa andavano a unirsi avevano artigli chiari, affilati e leggermente ricurvi che avevano un aria alquanto… pericolosa.
« Il mio… drago?. » borbottai chinandomi verso l’esserino.
« Esatto. » gracchiò lo zio.
Il piccolo, squamoso, drago mi si avvicinò e salì sulla mia spalla, restando in equilibrio.
« Speravo di non doverci passare di nuovo. » sospirò Brom accarezzandosi la barba ispida.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eragon, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kira
 





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«  Zio Brom, sono a casa. » sorrisi felice.
 
Chiusi la porta alle mie spalle senza degnarlo di uno sguardo e poggiai la roba che avevo comprato sul tavolo.
 
«  Non sai quanto Sloan mi ha fatto pagare questa maledetta carne. Spero che almeno W… » lo zio improvvisò un colpo di tosse.
 
Mi voltai nella sua direzione  e scorsi le fiamme del camino danzare sul suo volto avanti d’età e su quello giovane di Eragon. Entrambi mi fissavano confusi.
 
« Non saresti dovuta rientrare più tardi, questa sera tipo…?. » Brom inarcò un sopracciglio e lasciò che uno sbuffo di fumo gli uscisse dalla bocca e si disperdesse per l’aria.
 
« No. » risposi irrigidendo le spalle. « Mi dispiace di avervi disturbato. » borbottai tornando alla porta.
 
« No, non ci hai disturbato. » Eragon si alzò in fretta dalla sedia e mi raggiunse bloccandomi l’uscita. « Anzi è bello avere un volto giovane da guardare. » poi si rivolse a Brom con un sorriso. « Senza offesa. »
 
L’uomo si accarezzò la barba ispida e sbuffò altro fumo scocciato dall’affermazione del giovane.
 
« Di cosa parlavate?. » m’incuriosii poi quando la mano del ragazzo trovò la mia e mi condusse accanto al fuoco.
 
Presi una sedia liberandola da tutte le pergamene dello zio, che mi borbottò di stare attenta, e mi accomodai accanto ai due.
 
« Tuo zio mi ha raccontato la storia degli Shur’tugal. »
 
« I Cavalieri dei draghi. » mormorai io, assolta,  ricevendo in cambio un occhiata curiosa da parte del vecchio.
 
« Esatto, come facevi a saperlo?. » sorrise Eragon poggiandomi una mano sulla spalla.
 
Lo guardai e ricambiai il sorriso amichevolmente.
 
« Mio zio è Brom, te ne sei dimenticato?. » domandai fissando l’uomo che faceva uscire dalle labbra fumo grigio.
 
« A volte non ci penso neanche, scusa… è che non vi somigliate per nulla. » allontanò il contatto fisico e si distese sulla sua sedia.
 
« Tuo zio ha chiarito molte delle mie domande. »
 
« Ah si?. » alzai un sopracciglio. « Illuminami. »
 
« Mi ha parlato dei Cavalieri, dei Draghi e degli Elfi, e un po’ del mio nome. »
 
« Questa storia la so anche io. » m’illuminai. « Hai lo stesso nome del primo cavaliere, giusto?. »
 
Lo zio non rispose mentre Eragon annuì.              
 
« Continuate pure a parlare, io non disturberò. »
 
« Ho sentito dire che le loro squame brillavano come gemme. » sussurrò il moro.
 
« Hai sentito bene. » sussurrò lo zio avvicinandosi a Eragon quasi non volesse farsi sentire da me.
 
Da lontano notai che i due avevano la stessa linea della mascella.
Oh forse era solo la mia fantasia.
 
« Erano di ogni forma e colore. Si diceva che un gruppo di draghi avesse l’aspetto di un arcobaleno vivente, sfolgorante, in perenne movimento. Ma chi te ne ha parlato?. »
 
Già chi?.
 
« Un mercante. »
 
Kira.
 
La voce di Wyrda si insinuò nella mia testa escludendomi dalla discussione di Brom e Eragon.
 
Dimmi.
 
Ho fame, quando arriverai?.
 
Lanciai un occhiata ai due e scoprii che lo zio stava elencando una lista di nomi.
 
« C’erano Jura, Hi’rador, e Fundor che combatterono contro il gigantesco serpente di mare. Galzra, Briam, Ohen il Gagliardo, Gretiem, Beroan, Roslarb… » e fu un susseguirsi di nomi, alcuni impossibili da pronunciare. Quando giunse all’ultimo, però, mi parve di scorgere uno scintillio nei suoi occhi. « … e Saphira. »
 
Kira!.
 
Cosa?!.
 
Ho fa-me! Non vorrai far morire di fame un povero, raro, innocente, adorabile, dolce cucciolo di drago albino.
 
Hai dimenticato stressante.
 
Sospirai.
 
« Abbiamo finito?. »
 
« Per il momento.  » rise il ragazzo. « Ho saputo quello che volevo e anche di più. » si alzò e io e lo zio facemmo lo stesso.
 
Lo zio lo accompagnò alla porta e dopo essersi salutati Eragon se ne andò.
 
Brom si voltò accigliato verso di me e ringhiò:
 
« Come sapevi quella parola?. »
 
« Quale?. » feci la finta tonta. « Shur’tugal?. »
 
« Non si scherza con l’antica lingua. Se Eragon scoprisse che sei un cavaliere non so cosa… »
 
« E’ un cavaliere anche lui, non è così?. » mormorai.
 
« Cosa dici Kira? No, certo che no. »
 
I miei occhi lo trafissero mentre mi legavo il mantello attorno al collo con facilità e fretta.
 
« Basta mentire, Brom. Se tu non sapessi che Eragon è un cavaliere non gli racconteresti tutte quelle cose. » misi il cappuccio e aprii la porta. « O mi sbaglio?. » e uscii nel pomeriggio freddo.
 
Mentre camminavo tranquilla verso le stalle del villaggio dove avevo portato la mia cavalla un ragazzo mi si affiancò.
 
« Avrei giurato che te ne fossi andato da Roran. » sussurrai senza fermarmi.
 
« Tra poco, Kira, ci andrò. Per ora mi accontenterei di passeggiare con te, se me lo permetti. »
 
Tentennai un poco ma poi gli sorrisi e annuii.
 
« Dove vai con il cappuccio, Kira?. » rise il ragazzo togliendomelo dalla testa e rivelando i miei capelli alla luce del sole.
 
Erano dello stesso colore dei suoi.
 
« Dove vai?. » poi chiese.
 
« Alle stalle a prendere la grigia. » sorrisi. « Ho voglia di fare un giro. »
 
« Mh… sembra bello. Posso venire?. »
 
« Ma non hai un cavallo. » osservai.
 
« Uno basterà per entrambi. » ammiccò e procedette a passo svelto, per fortuna così potei evitare che vedesse il rossore sulle mie guance.
 
Wyrda.
 
Si?.
 
Farò tardi.
 
Tu fai sempre tardi.
 
Antipatico.
 
Ritardataria.
 
Scordati il pranzo.
 
Mangerò di più a cena.
 
Bene.
 
Perfetto.
 
Ok.
 
Stupendo.
 
Ciao!.
 
Ciao!... Ah Kira.
 
Si?.
 
Ti voglio bene, stai attenta con Eragon.
 
Ti voglio bene anche io.
 
 
 
Mentre ci lasciavamo il villaggio alle spalle e Eragano mandava la grigia a per di fiato io ero circondata dalle sue braccia che si allungavano per arrivare alle redini. Il calore del suo corpo era così rilassante che mi abbandonai alla sua schiena e chiusi gli occhi fino ad appisolarmi.
Quando mi risvegliò eravamo fermi in riva al fiume e la cavalla si stava abbeverando.
 
« Mi sono addormentata, scusa. » borbottai imbarazzata irrigidendo la schiena. « Per quanto ho dormito?. »
 
« Un quarto d’ora, niente di più… e comunque è tutto ok, mi piace vederti riposare. » mi accarezzò le braccia con le sue per scaldarmi e mi rinchiuse in un abbraccio stretto.
 
Era bella quella sensazione che avevo quando stavo in sua compagnia.
Mi faceva stare… bene.
 
« Sei comodo. » mormorai gettando la testa sulla sua spalla. « Eh si, proprio comodo. » sorrisi.
 
Prima che potessi aggiungere altro le sue labbra furono sulle mie. Erano delicate e si muovevano dolci come le mie mani fra i suoi capelli e quando si staccò da me tenne gli occhi chiusi mentre io battevo le palpebre stupita.
 
Ti ho vista, sai? Ci dai dentro, e io che credevo fossi una ragazza imbarazzata…
 
Oh Wyrda, taci peggiori il mio stato.
 
Bha, sarà…
 
« Scusa… » Eragon girò la cavalla e la rindirizzò al villaggio.
 
« N-non fa nulla… » abbassai lo sguardo sulla criniera nera della cavalla che ora stringevo fra le mie mani.
 
« Non volevo… aspetta io volevo ma non così… alla sprovvista. » si mangiò le parole mentre fermava la cavalla all’entrata del villaggio e scendeva dalla groppa.
 
Tenne le redini in una mano aspettando che le prendessi.
Sul suo palmo scorsi lo stesso identico ovale argento che avevo io, causato dal legame che si ha con un drago.
Allora non mi ero sbagliata, Eragon era un cavaliere l’unica cosa era scoprire dove fosse il suo drago.
 
« Ci vediamo presto. » mormorò lasciando i finimenti.
 
« Eragon!. » lo richiamai allungandomi e bloccandogli una spalla.
 
« Si?. » mi guardò.
 
Poggiai la mia mano sulla sua guancia e allungandomi ancora un poco poggiai le mie labbra sulle sue ritraendomi dopo poco.
 
« Grazie della passeggiata, e scusa se mi sono appisolata. » girai il cavallo e gli gettai un ultima occhiata, ora era lui quello rosso in volto.





*  *  * 
 

Hello everyone!

Ricapitolando: 

 

In questo capitolo:

Brom e Kira hanno delle divergenze.
Wyrda si diverte a stuzzicare il suo cavaliere.
Finalmente un bacio da parte di ERAGON!

Capitolo ispirato a: Té per due.


Nel prossimo capitolo:

Ah Bho.

* SorrisoallaBoe*

Alcune di voi mi hanno chiesto di postare una foto di Kira. Ecco, non ne ho trovata neanche una che si addicesse al mio ideale per lei, che è una ragazza forte e decisa però vi postrò una foto che le va vicina (immaginatevela con gli occhi scuri e senza lentiggini): 



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