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Autore: Ginevra_Me    23/08/2013    0 recensioni
Ciao! Questa è una nuova storia... penso che sarà un po' diversa dalle altre. Spero che piaccia lo stesso ... Questa storia parla di una ragazza di nome Lisa che con l'andare del tempo, si trasforma come lo fanno i bruchi in farfalle: cambia, attraversa delle fasi un po' difficili, ma le supera e alla fine .... E'èèè non vi rovino il finale ;) Dovrete aspettare di leggere tutta la storia... comunque è una specie di storia ''adolescenziale'': un po' comica, un po' tragica, un po' drammatica, un po' felice, un po' romantica, ecc
Ecco alcune frasi tratte dal primo capitolo:
Lisa dallo spavento si alzò in piedi e guardò suo padre con gli occhi rabbiosi e la faccia tale e quale a quella che aveva sempre: brutta e burbera.
- Scusa, papà … ehm stavo finendo di scrivere delle cose …
- E'?!?! Tu che scrivi?! E cos'è quello? … Un diario? - suo padre era talmente sorpreso da quello che vedeva che pensava di stare sognando – Cos'è questa novita?!
- Papà! Smettila! Ho solo scritto una cosa … Mamma mia quale sarà la novità! - disse lei di nuovo spazientita
- Va bene... Muoviti adesso!! Sono le 7.07!!
- Cazzo! Fra 3 minuti ho l'autobus! Perchè non mi hai avvisato papà!!?!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  • Che cosa vuoi?! Perchè mi segui ancora?!

  • Te l'ho detto devo uscire da scuola...

  • Ma l'uscita è dall'altra parte. - un sorriso malizioso comparve sul volto di Lisa.

  • Ma allora tu dove stai andando?

  • Allora vedi che mi stai seguendo?

  • Si, è vero. Ma non so dove sia l'uscita e pensavo che seguendoti sarei uscito.

  • Primo: sapevo che mi stavi seguendo. - una sonora risata dividette il primo punto dal secondo. - Secondo: non sono affari tuoi dove vado.

  • Uhm ma questa non è la biblioteca? Così è qui che venivi: alla fine l'ho scoperto lo stesso. - una piccola risata uscì dalla bocca del giovane Luca su cui si abbozzò un piccolo sorriso. Era uno strano sorriso, pensò Lisa. Le piaceva ma era diverso da quello di Marco anche se non avrebbe saputo dire in cosa e perchè era diverso.

  • Va bene … Ora te ne potresti anche andare.

  • Ma dai smettila di essere così acida … So bene che non è la tua verta te.

A quella frase, Lisa si infuriò un po' ma nemmeno lei sapeva il perchè:

  • Senti, tu sei qui da quanto? Un giorno?! E da quanto mi conosci? Te lo dico io: nemmeno cinque ore. Come ti permetti di dire che io non sono così?! Smettila di rompermi e vai da qualche altra parte!

  • Hey hey piano … calmati... Me ne vado

Detto questo se ne andò lasciando Lisa da sola davanti alla porta della biblioteca. Appogiò la mano sopra la maniglia e la girò: entrando un odore speziato e di rose la invase, sentì sul suo viso una leggera brezza. Non capiva da dove potesse essere arrivata così si girò su se stessa: nessuna finestra era aperta. Se ne dimenticò presto perchè fu attratta da un libro con una strana copertina: era poco colorata e il libro sembrava antico. Sembrava una vecchia copia di un libro dell' 800. Il libro stava sul sesto sesto scaffale perciò non riusciva ad arrivarci. Fortunatamente lì vicino stava passando la bibliotecaria: una donna alta ma poco elegante, simpatica ma spesso rompi scatole. Lisa le chiese se poteva aiutarla a prendere il libro. Nel momento stesso in cui lo preso, Lisa pensò che la bibliotecaria doveva essere alta almeno quindici centimetri più di lei! Quando la bibliotecaria se ne andò, Lisa si rigirò il libro tra le mani: notò che il titolo si leggeva poco ma si capiva lo stesso che il titolo del libro era ''Piccole donne''. Ne aveva già sentito parlare ma non lo aveva mai letto. Pensava che fosse un libro noioso e stava per restituirlo ma in quel momento le passò accanto una ragazza dai lunghi capelli biondi. Le sfiorò la spalla ed entrambe si accorsero della presenza l'una dell'altra.

  • Scusami. Mi dispiace. Ero intenta a prendere questi libri e non ti ho visto.

  • Eh … stai tranquilla! Non c'è nessun problema, mi hai solamente sfiorato.

- Lisa si sentiva un po' a disagio: non era abituata a parlare con persone così carine, simpatiche ed educate … Tutti tranne Ginevra e Marco, ovviamente.

  • Grazie e scusami ancora.

  • Non ti preoccupare. - prima che la ragazza se ne potesse andare, Lisa le fece una domanda: - Scusa ma hai intenzione di leggere davvero tutti quei libri?

  • Si, ma certo. Perchè?

  • Beh scusa per essermi intromessa … Però sembrano molti...

  • Si, lo so. Ma ho un mese per leggerli o anche più e poi io adoro leggere!

  • An … Capisco. Ma possono farti un'ultima domanda? - Prima che potesse formulare la domanda, la strana ragazza la interruppe: - Ma certo, chiedi pure. - Le sfoggiò il più smagliante sorriso che Lisa avesse mai visto sul volto di una ragazza: sembrava che quel sorriso a trentadue denti le incorniciasse il viso con un'aurea angelica.

  • Ehm … Si, come mai ti piace leggere?

  • Uhm bella domanda! Sai non me la sono mai posta... - si avviò verso un tavolo vicino alla finestra da cui si vedeva uno splendido giardino. Era il giardino che si trovava dietro la scuola ma nessuno ci andava, se non il giardiniere per curarlo. Il perimetro del giardino era delimitato da vari alberi da frutto e non: c'erano alberi di ciliegio in fiore visto che era primavera, c'erano alberi di pigne e magnolie. Decoravano quel giardino spoglio con vari colori rendendolo una bellissima immagine per una foto. Lisa ne era rimasta molto incantata e la prima volta che l'aveva visto, aveva dovuto scattare una foto che era ancora ora sul suo cellulare. - Beh a me piace leggere perchè … Mmmm penso perchè quando leggo riesco ad estraniarmi da questo mondo, da questa realtà. In questo modo riesco a entrare nel libro... Riesco a vivere la storia sulla mia pelle. E' come la fantasia: per me un libro è come un amico.

  • An. Capisco.

Lisa si accorse che l'aveva seguita fino al tavolo e si era accomodata tranquillamente.

  • Comunque io mi chiamo Camelia. Molto piacere – Tese la mano a Lisa che gliela strinse un po' titubante: - Io mi chiamo Lisa...

  • Bel nome! Mi sarebbe sempre piaciuto chiamarmi Lisa.

  • Grazie. Anche a me piace il tuo. - di solito era fredda e non sentiva nessuna ma proprio nessuna sensazione quando parlava o,più spesso, non parlava con qualcuno. Ma quella ragazza aveva un che di … strano. La faceva sentire diversa e in un certo senso accettata.

     

     

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    Mini-Angolo Autrice: Ciao a tutti! ringrazio tutte le persone che hanno letto e/o recensito questa mia storia e, in generale, tutte le altre! :) Scusatemi se questo capitolo è un po' corto ma non vedevo l'ora di continuare questa storia lo confesso ... E quindi ho cercato di mettermi a scrivere e di fare qualcosa. Spero che quello che ho scritto fino ad ora vi piaccia: nel prossimo capitolo ci saranno altre cose e sarà più avvincente (spero) ^^ Grazie 1000 a tutti per aver letto. Per favore, recensite oltre a leggere... Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate! =D Ciao ciao! alla prossima storia! Love_Me

  
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