Film > Le 5 Leggende
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Autore: blackmiranda    24/08/2013    6 recensioni
[SOSPESA] Heather Compton è una ragazza di sedici anni, perfettamente normale se non fosse per un particolare: nonostante non sia più una bambina, crede ancora nell'Uomo Nero. Heather è costantemente tormentata da incubi spaventosi, tanto da soffrire di insonnia e clinofobia. Nulla, però, le è mai parso tanto destabilizzante quanto le allucinazioni che inizia ad avere: creature invisibili legate all'infanzia che sembra vedere solo lei e che tuttavia potrebbero non essere così inesistenti o innocue come verrebbe da pensare...
Un brivido mi attraversa la schiena e sono costretta a distogliere lo sguardo dal disegno. Qualcosa è andato storto, mentre crescevo: ormai ne sono sicura. Non so bene cosa, ma qualcosa deve essere successo, qualcosa di grave, altrimenti adesso non mi ritroverei con una vera e propria fobia che mi impedisce di vivere normalmente e di dormire serenamente.
Vorrei solo che questa cosa la smettesse di perseguitarmi.
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo
Intertwined
Prologue











A: La cosa che preferisco dell'alba è che quando arriva non te ne accorgi mai del tutto. Basta distogliere lo sguardo per un attimo e -bum!- eccola lì, la luce del mattino, comparsa all'orizzonte da un momento all'altro. E di colpo il cielo è chiaro, le stelle svaniscono, gli uccellini iniziano a cinguettare... E io posso finalmente scivolare sotto le coperte e addormentarmi, incurante dei raggi del sole che invadono la mia camera. Chiudo gli occhi e sono in pace, non vedo e non sento nulla – dormo, non importa quando mi sveglierò.


Q
: E fai così ogni notte? Stai sveglia ad aspettare l'alba?


A
: Beh, no, non ogni notte. Dipende... Dipende dagli incubi che faccio la sera prima, di solito. (pausa) Lo so cosa sta pensando.


Q
: E cosa starei pensando?


A
: “Non sei un po' grandicella per passare le notti insonni a causa dei brutti sogni?” Me l'hanno detto in tanti, sa. (ride) Persino i miei genitori. Ma io ci sono abituata, sono organizzata. Tende tirate, luci accese, porta chiusa, snack nel primo cassetto del comodino, internet a portata di mano, a volte tv se c'è qualche maratona di un telefilm che seguo. Tengo il volume al minimo per non svegliare i miei: le cuffie non le uso, non mi piace essere isolata dai rumori esterni.


Q
: …


A
: Ovvio che non sempre funziona. Con la scuola è durissima, non ce la faccio a stare sveglia e prima o poi crollo – di solito verso le due della notte. Svegliarsi, alzarsi dal letto, ingoiare qualcosa a colazione... Sono cose che fatico a fare, se non ho dormito bene la notte prima. Seguire le lezioni è anche peggio. (sospira) E poi i prof. rompicazzo chiamano a casa, mio padre si incazza con me e mi tiene sotto controllo per qualche giorno. E lì amen, lucina attaccata alla testiera del letto, libro e/o fumetto e via, leggo finché non crollo. Devo distrarmi, in qualche modo. Da bambina non riuscivo a farlo, stavo semplicemente immobile, con gli occhi sbarrati e la bocca serrata, attenta a non fare il minimo rumore. Quasi non respiravo. Stiamo parlando di ore, eh. Neanche mi passava per la testa di chiamare i miei, perché avrei fatto troppo rumore, ed era quello che lui si aspettava che facessi. No, bisognava stare fermi e zitti finché non si fosse stancato e se ne fosse andato. Me ne stavo lì, rannicchiata sotto le coperte, a fissare il vuoto, il buio nero come la pece.  


Q
: E chi sarebbe questo “lui”?


A
: … Che domande. Di cosa hanno paura i bambini?


Q
: Dipende. Tu di cosa avevi paura?


A
: … Dell'Uomo Nero.














N/A: Questo è, innanzitutto, un esperimento. Lo stile, per me, è una novità, nel senso che di solito scrivo in terza persona con narratore onniscente. Inoltre, questa è la long più seria che io abbia mai tentato di scrivere (speriamo bene!). Quella che vorrei scrivere potrebbe essere considerata una storia d'amore, ma anche no, nel senso che non vado pazza per le storie d'amore. Forse possesso sarebbe un termine migliore, in questo caso. Ovviamente, Pitch ne sarà il protagonista assoluto; spero di riuscire a dipingerlo al meglio. Dal prologo non si capisce granché, me ne rendo conto, ma ho voluto lasciare le cose un po' nell'ombra. :) Non so quando aggiornerò, perché ho già due long in cantiere e troppo poco tempo libero; si vedrà. Intanto pianto il primo seme, prima o poi crescerà la pianta. :)

Non ho intenzione di usare lo "stile copione" nei prossimi capitoli, non preoccupatevi. Questo era strutturato come se si trattasse di una visita dallo psicologo, di appunti o qualcosa di simile (Q e A starebbero per question e answer).

Ringrazio Pinoolast's Graphic- Video (https://www.facebook.com/PinoolastsGraphicVideo?fref=ts) e Astrid Romanova per il magnifico banner qui sopra. Non riesco a staccare gli occhi... O.o


Grazie per aver letto. ;)
   
 
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