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Autore: larryssouls    24/08/2013    1 recensioni
-Puoi ingannare tutti qui, ma non me: perché sei tornato?-
-Te l'ho detto, mi andava di tornare a casa. Questo posto mi mancava-
-SMETTILA DI DIRE STRONZATE! Perché sei tornato?-
-Sono tornato perché ho bisogno di te-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Louis's Pov:

-ACCELLERA!-
-Louis non...!-
-HARRY! PREMI QUEL CAZZO DI PIEDI SUL QUEL FOTTUTTO PEDALE!-
Dopo che ci diedero la notizia, io cominciai a non ragionare più: volevo solo svegliarmi da  quel terribile incubo, volevo solo che lei mi abbracciasse per poterla sentire, toccare, volevo solo che lei fosse qui con me! E invece no, non era un dannatissimo incubo, era la realtà e lei e Niall ora erano in coma a causa mia.
Arrivammo in ospedale in poco tempo e la prima cosa che feci fu chiedere in che stanza si trovasse Francesca.
-Lei è...?-
-Tomlinson, Louis Tomlinson. Sono il suo ragazzo-
-Oh, mi dispiace tanto- disse l'infermiera davanti a me -C'è la madre con lei ora; se vuoi posso accompagnarti- guardai per un momento i miei amici: vedevo le loro facce sconvolte, i loro sguardi vuoti.
Tutto quello era successo solo per causa mia.
Sara, tra i singhiozzi, mi fece cenno di andare -Ha...ha bisogno di te Louis. Va'-
-Vi farò sapere-
-Certo-
-Infermiere! Mi scusi!- esordì Zayn -In che stanza si trova Niall Horan?- si era davvero affezionato tanto a quel biondino; in verit lo eravamo un po' tutti, ma lui in modo particolare. Anche se era più grande di lui, Zayn si sentiva molto protettivo nei confronti di Niall.
-Stanza 107. Anche qui può entrare solo uno di voi-
-Noi ti accompagneremo, ma è giusto che sia tu ad entrare Zay-
-Ok-
-Lou, possiamo venire con te?- guardai l'infermiera per un po', finché non ricevetti il suo tacito consenso. Allungai un braccio per poter afferrare la mano della riccia, poi ci dividemmo dagli altri.

-Eccoci qui. Io ora vado: mi raccomando ragazzi, solo uno per volta-
-Sì, certo- rispose Liam per noi.
Eccola, ferma e immobile su quel letto troppo bianco.
Il battito del suo cuore era dettato da un maledetto macchinario e io, ancora una volta, non potevo fare nulla se non restare a guardare.
Laura era dentro, in lacrime. Le stringeva forte la mano.
Era mio dovere proteggerla. Era colpa mia se ora lei si ritrovava ridotta in quel modo.
Perdonami, amore mio.
Sono qui.
Svegliati piccola.
Immerso nei miei pensieri, non mi accorsi nemmeno delle lacrime che scendevano rapide sul mio viso. Non avevo pianto a casa di Harry, sono sempre stato bravo su questo: non piansi nemmeno al funerale dei miei genitori, ma qui, adesso, Louis Tomlinson era stanco, deluso da sé stesso.
Louis Tomlinson voleva piangere.
-Ehi Lou, Laura sta uscendo- povera donna, ne ha passate tante. E' la mia seconda mamma, ha sempre cercato  di non farmi mancare niente, mi vuole bene come se fossi suo figlio e io sono stato capace solo di scappare, anche da lei.
Ero un codardo.
-Ragazzi, siete qui-
-Ciao-
-Come sta?- chiese Liam cercando di mantenere la calma, ma sapevamo che anche lui, come noi, dentro si sentiva morire.
-E' stabile. I due colpi le hanno sfiorato uno il polmone e l'altro il cuore. Ha perso molto sangue; mi chiedo solo...!-
-E' colpa mia- avevo ancora la voce impastata a causa del pianto -E' colpa mia se si trova qui ora-
-Tesoro, ma che dici?- quel tono gentile, puro.
Tu non lo sai, Laura.
Non lo sai quanto stupido sono stato, quanto l'ho fatta soffrire.
O forse sì, so che lei ti parlava sempre di tutto.
-Gli uomini che hanno sparato a lei e a Niall, cercavano me- lei sapeva la mia storia, ma non sapeva di Max, dei soldi che gli dovevo, della merda in cui avevo trascinato sua figlia. Le raccontai tutto: quella serata al bar, la proposta di Max, dei miei debiti, l'incontro con Jay e Tom, le mostrai i miei lividi; sapevo che mi avrebbe odiato d'ora in avanti, ma doveva conoscere la verità.
Invece quella donna, ancora una volta, fu in grado di stupirmi: mi abbracciò, ecco cosa fece. Non uno schiaffo, non una parola di odio, solo un abbraccio, stretto e deciso.
-Non è colpa tua, Louis. Lei ti ama, ha voluto aiutarti, solo che è come sua madre, non calcola mia bene i rischi, e a volte agisce d'impulso, ma è forte, tu lo sai che è forte, e vedrai che ne uscirà- era impossibile: dopo tutto quello che le avevo fatto, Laura stava consolando me, ME! Sarebbe dovuto essere il contrario, eppure perché ora mi ritrovo disperatamente abbracciato a lei? Perché era sempre stato così, perché lei era la mia seconda mamma.
-Io non merito niente di tutto questo-
-Non dire stupidaggini, William- il mio secondo nome, mi chiamava così solo per farmi riprendere il controllo della situazione. Stavo impazzendo -Va da lei ora, è della tua presenza che ha bisogno-
Con il consenso anche di Liam e Sara, entrai in quella stanza: era così bianca, così silenziosa, e lei non parlava, non si muoveva, era immobile davanti a me.
-Amore...ciao-
Non mi rispondi.
-Mi hai sempre detto che non ti piacciono gli ospedali-
Me lo ricordo sai?
Nemmeno a me piacciono.
L'ultima volta che ci sono entrato era per i miei: loro ci sono entrati e non ne sono più usciti.
Ma tu sei forte amore mio.
-Piccola, torna a casa. Ho bisogno di te-
Non mi guardi: questa non sei tu, ricoperta di tubi, silenziosa.
Tu parli sempre!
Sorridi in ogni situazione!
Mi avvicinai a lei, le presi la mano, ma non sentì ricambiare la stretta, lei non poteva, e forse nemmeno voleva.
-E' colpa mia, sono un mostro. Dio, guarda cosa ti ho fatto! Te l'avevo detto, era sbagliato innamorarsi di me, dovevi continuare ad odiarmi!- ed era vero, non meritavo il suo amore, non meritavo niente. Non meritavo lei.
-Mi scusi- mi asciugai le lacrime e cercai di ricompormi. La voce era quella di un infermiera che, gentilmente, mi chiese di lasciare la stanza: dovevano farle dei controlli.
-Allora?-
-E' come la vedete. Così-
-Ragazzi andate a casa, voi qui non...!-
-Resteremo qui ancora un po'- Liam annuì alle parole della sua ragazza: anche loro volevano vederla, toccarla. Potevo sentire il loro dolore.
-Io...io vado da Niall. Voglio vedere come sta- mentii, o meglio, volevo andare anche da lui, ma non ci sarei rimasto molto. I miei programmi erano altri.
-Tommo!-
-Tranquillo Liam, resta con loro. Hanno bisogno di qualcuno come te-
-Ti conosco, non fare stronzate. La polizia è già all'opera! Li troveranno e avranno quello che si meritano-
-Sì. Tu resta con loro, qualunque cosa succeda-
-Louis- gli misi una mano sulla spalla e gli sorrisi: Liam è davvero un grande amico, c'è sempre stato ed era stato lui a vegliare su Francesca in mia assenza. Gli stavo affidando la mia vita, di lui mi potevo fidare ciecamente. Sara, Laura e lei erano al sicuro con lui e ciò mi bastava.
Sorrise e fu proprio il suo sorriso che mi aiutò a scegliere.
Ciao Liam.
Ciao Sara.
Ciao 'mamma'.
Ciao amore mio.
Ora esco, ma cercherò di tornare presto.
Almeno per la cena.

Zayn's Pov:

Quell'ascensore era terribilmente lento.
Cazzo.
Finalmente arrivai al terzo piano: la stanza di Niall era la 107, l'ultima in fondo a destra in quel dannato corridoio. Dietro di me, Harry e Lisa mi seguivano silenziosamente.
-Non siete obbligati a restare-
-Zay, teniamo a lui quanto te-
-Scusami Harry-
-Non devi scusarti. Hey, puoi entrare, se vuoi- davanti alla stanza del biondo c'era un'infermiera che ci faceva segno di avvicinarci.
-Solo uno-
-Sì. Entro...entro io-
Odiavo l'odore di medicinali che si diffondeva in quella stanza: in verità, non ho mai avuto una grande passione per gli ospedali, l'ultima volta che ci sono venuto è stato per fare alcuni esami per un certificato, e ora ero di nuovo lì, ma non per delle stupide analisi.
-Sei un coglione-
Lo sei davvero.
Mi avevi detto che saresti stato attento, che tutto sarebbe andato liscio come l'olio, e invece guardati, guardati dannazione!
-Ti odio. Non sai mantenere le promesse! Sei solo un fottuto...un fottuto stronzo! Ecco cosa sei!- io stavo piangendo.
Ma guarda te, sei riuscito anche a farmi piangere Niall.
Nessuno c'era mai riuscito prima di te.
Non so cosa avesse quel ragazzo di tanto speciale, so solo che sentivo di doverlo proteggere da tutta la merda che ci circonda. Fin dalla prima volta che l'avevo visto, l'ho sempre considerato un qualcosa di delicato, di fragile, e quando scoprì che era più grande di me per poco non mi strozzai con il thè che stavo bevendo quella volta.
Mi sono sempre trovato molto bene con lui, eravamo usciti parecchie volte insieme, sia con gli altri che da soli: ci eravamo raccontati ogni cosa! Amori passati, le cazzate fatte a scuola, eravamo diventati un libro aperto uno per l'altro ormai.
La sua vitalità, la sua voglia di vivere, mi avevano contagiato e vederlo così faceva male; era terribilmente frustrante non poter far niente.
-Signor...?-
-Malik, mi chiamo Zayn Malik- un medico entrò nella stanza. Sembrava molto giovane, ma anche una brava persona. Sentivo che Niall era in buone mani.
-Lei non è un paziente, vero?- disse ironicamente il dottore.
-Sono un amico...solo un amico-
-Certo. Ci tiene molto a lui signor Malik?- un tipo invadente questo qui: già cominciavo a ricredermi sulla brava persona.
-Sì. Mi scusi, potrei sapere il suo nome?- risposi freddo. Non mi andava che lui sapesse chi ero io, ma che io non sapessi chi fosse lui.
-Oh, mi scusi lei, ha ragione. Il mio nome è Sandy Beales, sono medico da dieci anni. So che non dimostro la mia età, ma ho quarant'anni se se lo sta chiedendo- sorrisi, più per cortesia che per altro; ciò che mi importava in quel momento erano le condizioni di Niall, così glielo chiesi senza troppi giri di parole -E' stabile, era ancora cosciente quando l'abbiamo portato qui, è entrato in coma poco dopo, ma siamo abbastanza ottimisti- le sue parole mi fecero tirare un sospiro di sollievo.
Sapevo che eri forte, piccolo Niall!
-Sa qualcosa dei suoi genitori?-
-Sono stati avvertiti immediatamente: arriveranno domattina da Mullingar- oh già, Niall ha origini irlandesi, era venuto in Inghilterra per studiare, viveva con i suoi nonni se non mi ricordo male.
-Signor Malik, devo chiederle di uscire ora-
-Sì, certo- in realtà non volevo lasciarlo da solo, volevo aspettare che si risvegliasse per vedere di nuovo i suoi occhi splendere, pieni di gioia. Uscì dalla stanza, trovandomi sotto gli sguardi preoccupati di Lisa e Harry. Quest'ultimo notò i miei occhi rossi, ma non disse nulla, si limitò a posarmi una mano sulla spalla: mi conosceva bene lui, gliene fui immensamente grato.
-Come sta?- esordì Lisa.
-Dicono che ci sono buone probabilità che si risvegli presto, sta reagendo bene-
-Grazie a Dio-
-E' stato qui Louis poco fa- Francesca. Il mio cuore perse un battito, l'ennesimo quel giorno.
-Continua Harry-
-E' stabile, ma nessun segno di miglioramento. I medici ancora non si esprimono- la bionda affianco a lui abbassò la testa e si lasciò sfuggire due lacrime.
-Merda!-
-Dobbiamo stare calmi. Io voglio andare da lei, tu resta qui con Lisa-
-Voglio vederla anch'io-
-Non puoi lasciare Niall da solo, e poi ti affido anche lei- aggiunse poi accarezzando la schiena della sua ragazza -Appena arriveranno i suoi genitori, potrete venire di là- ammiravo Harry: era spaventato quanto noi da tutta questa situazione, eppure riusciva a mantenere la sua compostezza.
-Ok-
-Ok- diede un bacio veloce a Lisa sulla fronte e poi si avviò verso l'ascensore per andare dalla nostra cara amica. Lisa ed io rimanemmo da soli.
-Zayn-
-Cosa c'è?-
-Io non...non ti conosco bene, ma se vuoi, ecco...!- non servì aggiungere altro: mi abbandonai tra le braccia della ragazza cominciando a singhiozzare.
Non ce la facevo più e lei mi stava offrendo un appoggio, una spalla su cui piangere, e io l'accettai senza riserve.
-Lisa, io...!-
-Shhh, non importa Zayn, non sei solo, e non lasceremo solo nemmeno lui- mi lasciai andare, cullato dall'abbraccio dolce della mia nuova amica.






*Spazio Autrice*
Mi preparo a qualsiasi tipo di trattamento e di insulti.
Scusate, ma l'università non lascia molta scelta ç.ç
L'importante è che alla fine ce l'ho fatta! *Balla la conga*
Ecco qui il capitolo!
Ci eravamo lasciati con la notiziona bomba e qui vediamo come reagiscono i personaggi,
Principalmente Louis e Zayn (adoro questi due *-*)
Lascio a voi i commenti.
E' un capitolo molto introspettivo, che può risultare anche pesante, ma era necessario, scusate uu
Per il resto, il mondo va avanti, la terra è tonda, Zayn si è fidanzato ufficialmente, Liam sta frequentando questa Sophia, ammazza quante cose tutte insieme O.o
Beeeeeeeeeeeene!
Ringrazio tutta le people che mi segue, preferisce, ricorda e chi continua a recensire (Thanks <3)
Ora vado, Psicobiologia non si studia da sola .-.
Un bacio a tuttiiiiiiiiiii!
KaananX3



  
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