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Autore: akima    24/08/2013    2 recensioni
Questa è una fic a quattro mani, creata da akima e Domino_Tabby_.
Contiene una coppia molto rara che di sicuro saremo le uniche a fare, ma il bello delle nuove coppie e che possono essere inaspettatamente piacevoli e dolci!
Se volete sapere di più non vi resta che leggerla!
Bacioni dalle vostre autrici!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate per il ritardo ç.ç
Spero che non sia una totale schifezza, visto la coppia insolita... chiunque adori i personaggi di Ittoki e Ren si fermi a darci un'occhiata, neh?

Primo capitolo
Incontro
 
 
Ren incrociò le braccia dietro la testa e lasciò che un sospiro scappasse dalle sue labbra.
Si trovava nei corridoi della Saotome Academy circondato, come sempre, da quel gruppetto di ragazze strillanti e odiose che a ogni sua parola annuivano, come sotto ipnosi.
Se dicessi loro di buttarsi giù da un ponte per me non credo esiterebbero un secondo, pensò alzando gli occhi al cielo.
Tra la folla di studenti che correvano qua e la rischiò più volte di scontrarsi, fino a quando uno di questi gli sbatté contro.
“Ah, chiedo scusa!” gridò il ragazzo nascondendo il volto sotto la folta chioma rossa.
Quando lo studente alzò il viso e gli occhi dei due si incrociarono non sarebbe stato esagerato dire che la sua carnagione era diventata dello stesso colore dei suoi capelli.
“Jinguji-san...” balbettò in un soffio “Io... ahh, gomen!”
Non lasciando al biondo neanche il tempo di formulare un pensiero Ittoki si era già volatilizzato, correndo più veloce di un razzo.
Con un espressione interrogativa sul volto Ren ricominciò a farsi strada tra la folla di aspiranti musicisti e cantanti, ignorando le esclamazioni e lamentele delle sue “fangirl”.
“Che sgarbato! Come osa andare in contro a Ren Senpai!” ringhiò una.
“Hai ragione! E se gli avesse fatto male? Ren-kun, ti ha fatto male?”, un'altra.
“Io lo conosco quello... va nella mia stessa classe! Si chiama Otoya Ittoki, credo.”
Il biondo si accigliò, iniziando a ricollegare il nome al volto del rosso.
“Certo che però, non è niente male!” concluse un'altra con una risatina.
E' vero, non è davvero niente male.
Ren sbarrò gli occhi, stupito dell'affermazione che aveva formulato con nonchalance la sua mente.
Ma cosa vai a pensare Ren? A te piacciono le ragazze Ren, le ragazze!
Ininziò a farsi strane idee in testa, tutte come protagonista quel rosso, Otoya.
Però, ripensandoci, non è davvero niente male.

 
***

Ittoki aprì di scatto la porta della sua stanza, ansimando.
Non riusciva ancora a credere di aver rivolto la parola al “magnifico-bellissimo-strabiliante” Ren Jinguji.
Non sapeva neanche se doveva essere felice o triste in quel momento.
Cercò di calmare le farfalle che si agitavano furiosamente nel suo stomaco.
“Basta, basta” sussurrò spazientito, strofinandosi la pancia con i palmi.
Certo, ormai l'aveva capito da un pezzo di avere dei gusti particolari.... si insomma di essere gay, solo che non riusciva ancora a farsene una vera e propria ragione.
Poi, come poteva un ragazzo bello, affascinante e sempre circondato da ragazze come Ren essere omosessuale?
Ittoki si sentiva come schiacciato in una piccola scatola di legno.
Se mai gli avesse confessato il suo amore quello non l'avrebbe mai più degnato neanche di uno sguardo.
Casomai avrebbe risposto con un “che schifo, non sono mica un frocio come te” e l'avrebbe lasciato lì da solo, con il cuore spezzato.
Ma di sicuro non ci sarebbe mai nemmeno riuscito a riavvicinarsi come poco prima.
Ittoki sapeva di essere timido, e questa consapevolezza lo rendeva ancora più insicuro, soprattutto verso gli estranei, soprattutto verso gli estranei affascinanti e biondi.
Il rosso si accasciò a terra, stringendo le ginocchia al petto.
“Già, faccio proprio schifo” mormorò con voce tremante, prossima al pianto.
Qualcosa che identificò come lacrime gli pungevano agli angoli degli occhi, chiedendo di essere liberate.
“Che schifo” ripeté, mentre una piccola goccia percorreva la sua guance a destra.
“Faccio solo schifo” disse per l'ultima volta prima di abbandonarsi ad un piano silenzioso.

 
***

Verso il tramonto, Ren si trovava su uno dei grandi balconi dell'accademia.
Ci andava spesso, era uno degli unici posti in cui riusciva a calmarsi, scrivere i testi delle sue canzoni, ed infine riflettere.
Già, aveva molto su cui pensare.
Prima di tutto, doveva riuscire a dare una spiegazione plausibile alla strana morsa allo stomaco che riemergeva ogni qual volta la sua mente si ricordava dell'accaduto di quel pomeriggio.
E soprattutto, quell'immagine che continuava a riapparire prepotentemente nella sua testa ogni qual volta pensasse al rosso.
Era forse attrazione per Ittoki?
Gli era mai capitato prima? E soprattutto con un ragazzo?
Si mise una mano nei capelli biondi, sospirando.
Perché sentiva una voglia immane di abbracciarlo, baciarlo, toccarlo e...
Basta, Ren! Sei solo confuso, molto confuso, si ripeteva.
Dopotutto, voleva solo cercare di dimenticare quel sentimento che si agitava nelle viscere della sua anima.
E come farlo, se non con il metodo che usava più spesso?
Così, Ren, in una nottata solitaria, si era ritrovato in meno di 15 minuti circondato da bicchieri e bicchieri ormai vuoti, l'alito che sapeva di alcool e la musica che gli rimbombava nella testa.
Andava spesso in quella discoteca.
Certo, potevi trovarci gente strana, ma lì non lo conosceva nessuno. Poteva fare tutto ciò che voleva, senza che ricadesse su se stesso.
Si guardò in giro con aria mesta, scrutando con occhi confusi la folla di persone in pista, che ballava scatenata tra le luci stroboscopiche.
Tutte facce che non conosceva.
A parte una.
“Non può essere”.
In mezzo a tutte quelle persone era riuscito a vedere una chioma rossa familiare, che ondeggiava a ritmo di musica.
“Otoya Ittoki.”.
Ballava come se nulla importasse al mondo, agitando le braccia in aria, muovendo il bacino e canticchiando le parole della canzone.
Era di una bellezza mozzafiato, quasi travolgente.
Ren scattò in piedi, con gli occhi chiari sbarrati.
Una vocina dentro di lui gli stava urlando di tornare a sedersi, o sarebbero stati guai.
Ti creerà solo guai quel moccioso. Non farlo, non farlo. Infondo è solo uno qualunque.
Cocciuto com'era la ignorò, dando la colpa, però, alla sbronza.
Si fece strada tra l'ammasso di gente, spintonando chiunque gli fosse d'intralcio.
Non si sorprese quando il rosso si girò di scatto, balbettando a fior di labbra il suo nome.
Senza esitare Ren afferrò il suo polso, muto come un pesce.
-Jinguji-san! Co-cosa stai...- si ammutolì immediatamente quando vide lo sguardo intenso che il biondo gli rivolse.
Solo a lui, solo per lui.
Ren sorrise per un breve momento prima di parlargli, ma quella che gli disse fu solo una parola.
“Seguimi”, e il rosso si lasciò trascinare oltre la pista da ballo.
Non sapeva dove il più grande lo stesse trascinando, poco gli importava, in quel momento non stava pensando alle conseguenze che avrebbe portato quello che stava per succedere tra di loro.
I suoi sensi erano amplificati, e tutti gli alcolici che aveva ingerito gli stavano dando alla testa.
Urlandogli di fare una cosa e una cosa soltanto.
Divertiti.
E lui ascoltò quelle voci, non pensando alle conseguenze a cui sarebbe arrivato, pensò solo a divertirsi fregandosene altamente del domani.
 
 
 
 
**Angolo Autrici**
 
 
Ritardo spaventoso O_O
Sorry, gomen nasai...
Stiamo già arrivando alla fine.
Il prossimo capitolo sarà dedicato completamente al loro divertimento, e il rimorso successivo.
Mentre il quarto sarà l'epilogo.
Lo so, è una long molto corta... ma è così la volevamo una botta e via...
Con l'arrivo dell'estate abbiamo avuto più di un problema, vacanze e quant'altro quindi ci dispiace del mostruoso ritardo ^^
Tabby: Abbiamo azzardato facendo questa coppia insolita, ma spero che chiunque legga la fic la apprezzi! Spero che alla fine non venga una "poltiglia informe e disgustosa", considerando il fatto che io ed Aly abbiamo stili di scrittura simili, ma non troppo. Insomma, non si sa mai!
Aly: Un grazie a chiunque si fermerà a leggerla e recensirla.
Bacioni
 
Aly & Tabby
  
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