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Autore: __MarrY    24/08/2013    1 recensioni
-Dal secondo capitolo-
Ore 07:00, sento la sveglia dell’iPhone suonare e capisco che è arrivato il momento. Il momento di agire.. il momento di dare una svolta a questa vita monotona. Stanotte ho pensato a fondo a quanto potrà servirmi questo trasferimento. Ovvio mi mancheranno tutte le persone che hanno fatto parte della mia vita per 17 anni ma comunque non bisogna mai guardare solo ed esclusivamente l’aspetto negativo di ogni cosa. Bisogna vedere anche il bicchiere mezzo pieno, giusto? La vita in paese è quella che è. Londra è decisamente una svolta per la mia esistenza. Ok basta con questi pensieri da talk show, è arrivato il momento di vestirsi.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1
 
 
- No! non voglio lasciare la mia casa, i miei amici, la mia città, la mia scuola!-
- E invece dovrai perchè ho deciso così ok!? muoviti e fai le valige!-
- Sei una persona cattiva! prendi decisioni senza consultarmi e non è giusto!-
Uscii dalla camera di mia madre sbattendo la porta ed entrai nella mia stanza. D'istinto mi buttai sul letto e piansi. Piansi tanto. Al chè mia madre entrò in camera, si sedette sul letto e cominciò ad accarezzarmi la schiena..
- Va..vattene! - Gridai singhiozzando.
- Non me ne vado fin quando non mi ascolterai. - Era calma adesso e continuava a carezzarmi la schiena. Era una bella sensazione.
- Avanti sollevati.- Cambiai posizione e mi appoggiai con la schiena alla spalliera del letto fissando mia madre negli occhi. Era davvero dispiaciuta.
- Perchè non posso venire con te?! - Le lacrime scendevano copiose sul mio viso.
- Perchè per te è meglio andare a londra. Ami quella città! E poi vivrai con tuo padre e avrai la possibilità di girare il mondo con lui e la band.. meglio questo che seguirmi in germania ad accudire gli orsi bruni della foresta nera no? – Si, mia madre fa’ un lavoro un po’ bizzarro.
- NO! voglio stare con te.. non voglio andarmene. - Continuavo a piangere ma i singhiozzi erano cessati.
-Ti prometto che ci sentiremo ogni giorno, anche per webcam se vuoi ma so che non sarà necessario. Ti divertirai un sacco lì.-  
Detto questo mi abbracciò e mi tirò giù dal letto. - Avanti facciamo queste valigie!-
- Okay - Ero triste. Non volevo lasciare mamma. Finimmo di fare le valigie che erano le dieci e decidemmo di prendere l'ultima tazza di caffelatte caldo insieme. Preparai tutto, le tazze uguali, i cucchiaini i biscotti e il vassoio. Amavo quell'abitudine. Ogni sera lo facevamo quando era tardi e non avevamo sonno.
- Hai avvisato le tue amiche? - Disse mamma.
- No.. mi è proprio passato di mente. Domani mattina magari la passo con loro.. Io vado a letto. – Le diedi un bacio sulla guancia e una volta arrivata in camera mi stesi sul letto. Misi play alla musica e ascoltai tutte le canzoni di Ed Sheeran mentre intanto guardavo tutte le foto che avevo con Francesca e Federica.. Non proprio un modo allegro di passare la serata. Ma del resto era già rovinata. Mandai un messaggio uguale a franci e fede. Ero indecisa su come dirglielo..
 
Belle donne vi va' di passare una giornata tutte insieme? Ci vediamo alle 10.30 in piazza. non accetto i no come risposta. Devo darvi una notizia importante. Buonanotte.
 
Ero esausta e perciò mi addormentai tra le lacrime e con le cuffie ancora nelle orecchie.
                                                                         ***
La sveglia suonò alle nove. Mi misi a sedere a gambe incrociate sul letto con gli occhi incollati a causa del trucco sciolto misto alle lacrime. Mi guardai intorno.. Mi sarebbe mancata la mia stanza. Era piena di ricordi. Ovunque guardassi c'era qualcosa che mi ricordava i momenti migliori della mia vita..
Sulla tavola di sughero c'era tutto di me. il Braccialetto del comicon, la foto con federica, un disegno del mio amico stefano.. e poi altre cose strane come cartellini dei vestiti, scontrini, pezzi di diario scolastico e altre cose simili.
Decisi di alzarmi, altrimenti avrei cominciato a piangere e non avrei smesso più.. In realtà non sono così emotiva. Credo che sia tutto dovuto allo shock del trasferimento. Mi guardai allo specchio e mi spaventai facendo un passo indietro. Il mascara era arrivato alle guance, avevo gli occhi rossi e le pieghe del cuscino stampate in faccia. I capelli? Una massa informe che stava su da sola. Assurdo. Andai in bagno, mi legai i capelli a caso e feci scorrere l'acqua sulle mani per sentirla diventare ghiacciata. Amo le sensazioni forti. Appena divenne perfetta mi sciacquai il viso e tolsi ogni traccia di trucco dalla faccia. Mi guardai di nuovo allo specchio ed ero soddisfatta del risultato. Fresca e naturale. Mi veniva da sorridere vedendo il miracolo fatto. Anche se non avevo proprio niente da sorridere. Allora feci una smorfia.
Scesi giù a fare colazione e mangiai i miei amati biscotti. Trovai un biglietto sul frigo mentre posavo il latte. Era di mamma, diceva che era andata in ufficio a sistemare delle pratiche per il viaggio. Una fitta al cuore. Allora non era un incubo. Allora davvero sarebbe partita. Una lacrima solitaria solcò la mia guancia e decisi di asciugarla subito. Dovevo essere forte. Risalii le scale pronta a prepararmi ed erano le già le nove e mezza. Dovevo fare in fretta se non volevo arrivare in ritardo.
Misi un leggins nero con una maglia lunga sopra, la collana con ciondolo a cuore e le immancabili vans. Mi guardai allo specchio.. I capelli lunghi castani con le punte bionde, gli occhi marroni e l'anellino al naso.. L'unico difetto che vedevo erano le gambe e la pancia. Odiavo il mio corpo. Tendevo a coprirmi rispetto a tutte queste ragazze che vanno in giro mezze nude. Io preferivo indossare una sciarpa piuttosto che una maglia scollata. Misi il rossetto e controllai che avessi preso tutto.
Arrivai in piazza in perfetto orario e dopo esserci salutate decidemmo di andare a prenderci un caffe al bar, per poi parlare del fatto del trasferimento.. eh. Come avrei fatto a dirglielo?
- Ragà fermiamoci un attimo e sediamoci perchè devo darvi una notizia. - Partii con calma.
- Spara - Disse Federica, Franci annuì con lo sguardo.
- Mitrasferiscoalondravipregononodiatemi - Dissi tutto d'un fiato per non essere capita.
- Eh? ahahahahah non ho capito niente ti giuro, ripeti. - Disse Franci.
- Mi trasferisco. A londra. A tempo indeterminato. - Chiusi gli occhi per non vedere le loro facce. Quando li riaprii me ne pentii subito. Partire e basta sarebbe stato meno doloroso. Franci era rimasta a bocca aperta rielaborando le notizie, mentre Fede, che aveva gli occhi chiari cominciò a mostrare le lacrime.. La sensazione più brutta della mia vita.
- Quando parti? - Disse Francesca. La più razionale delle tre.
- Domattina ho l'aereo alle 8 - Dissi mentre mi asciugavo gli occhi che minacciavano di lacrimare.
- Mi mancheraaiiiiii - disse Federica ormai in preda alle lacrime. Si buttarono addosso a me abbracciandomi e cademmo a terra come tre patate. Mi sarebbero mancate tanto anche loro.
- Prometti che verrai a trovarci e prometti che non ti dimenticherai di noi. - Disse Franci tutto d'un fiato.
- Ovvio che non vi dimenticherò sei impazzita? siete le mie migliori amiche! –
Ed era vero. avevo passato i migliori anni della mia vita con loro. Ogni festa, ogni sbronza, ogni risata, LORO C'ERANO. Il resto della mattinata facemmo shopping e non toccammo più l'argomento. Meglio così. Mi riaccompagnarono a casa per cena e decisero di accompagnarmi all'areoporto domani per salutarmi definitivamente. acconsentii, anche se odio i saluti strappalacrime. toccai appena la mia cena e subito andai a letto. Ero esausta. Domani avrei affrontato una giornata pesante, per cui mi abbandonai ai sogni.
Mi chiamo Francesca Green. Ho 17 anni e da domani la mia vita cambierà per sempre.
  
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