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Autore: Layla    28/02/2008    4 recensioni
Una nuova ficcy, ambientata nella tokio moderna in una scuola d'arte un po' speciale...ok...la scuola è modellata su quello che l'artistico è stato per me in questi cinque anni. spero vi piaccia, se mi conoscete saprete già quali sono i paring principali, ovvero naru-hina, sasu-saku, neji-ten, ino-shika.hope ya like it!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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9)DON’T ACT LIKE A FOOL WITH ME

26)FALLEN LEAVES

 

CHoji guardava la ragazza sdraiata sul letto, i capelli arancioni, abbaglianti quanto finti, le ricadevano come una fiamma spenta sullo yukata.

Spenta forse era la parola adatta per definirla meglio, era priva di vita, apatica, sempre un po’ gobba e ora scopriva che forse era messa peggio di quello che credeva.

Sperò di averla colpita abbastanza con quelle parole, una nuvola era passata in quegli occhi castani, ma poi fu scossa da una risata.

Lunga, fredda, per niente divertita, sarcastica.

“Bravo Akimichi! E così speri di convincermi con la tua filosofia spicciola…

Ma tu cosa ne sai di come sento?

Non puoi capire cosa provo quando hai un corpo così!

Choji ridacchiò a sua volta, pensava forse di averlo ferito?

“Pensi che non possa capire quanto ti odi?

Pensi che io non mi sia guardato allo specchio dicendomi che ero uno schifo?

Che presunzione Kanezaki.”

“E allora perché rimani così?

Perché sei debole?”

“Pensi di essere forte?”

Lo guardò stranita.

“Forte perché sei capace di resistere alla fame e di esercitare un autocontrollo ferreo?

Perché pensi di poterti plasmare a tuo piacimento come se fossi fatta di cera?

BHe sbagli!”

Un rossore sgradevole le si sparse per le guance.

“Sei debole Kanezaki, perché non sai accettarti ed è per questo che ti odierai sempre anche se dovessi arrivare a pesare trenta chili, ti vedrai comunque grassa.

Vuoi dimagrire per stare bene, ma non ce la farai male.

Qualcosa ti divorerà sempre.”

“E sapientino, qual’ è la ricetta per curarmi?”

“Accettati così come sei e amati così come sei.

SE guarderai dentro te stessa troverai la sicurezza che cerchi e finalmente ti vedrai per quello che sei davvero, una bella ragazza che non ha nulla da invidiare alle altre.”

Lo guardò, forse per al prima volta, senza l’ombra di sarcasmo, un po’ spaurita.

“Sei svenuta perché non mangiavi, quindi vedi di farlo ora.”

Le allungò una ciotola di ramen, lei l’accettò non molto convinta, ma poi lentamente come se temesse che il cibo potesse farle male iniziò a mangiare.

 

“Come sta kanezaki?”

Michiyo guardava imbarazzata l’acqua, poi la smosse, si sentiva un po’ a disagio per come aveva trattato la rossa.

BHo...ha detto che ci pensa CHoji a farla mangiare.”

YUkari era distesa tranquillamente, sembrava immersa in chissà quali pensieri, forse si sentiva solo fortunata rispetto a Keiko.

Michiyo decise di rilassarsi a sua volta e stava sprofondando nell’acqua calda, facendosi cullare dal vapore quando qualcuno le piombò addosso.

Aprì gli occhi e vide Ten Ten che le sorrideva.

“Che c’è?”

MI vendi Kankuro-kun?”

“EH?!
“HO scovato un buco da cui si vede la vasca dei ragazzi.”

Gli occhi della castana s’illuminarono di luce maliziosa.

YUka-chan hai fatto una buona scelta con Itachi,”

La sua amica si inabissò come un sottomarino in disarmo.

“Scordatelo Ten-chan…però fammi vedere quel buco che mi hai incuriosito

HIna-chan! Vuoi vedere anche tu?”

La hyuga sembrava scomparsa, ma Tenten la trascinò via e lei non fece in tempo a chiedersi dove fosse finita.

 

Naruto stava camminando allegro per i corridoi, avvolto nello Yukata, con i capelli che sgocciolavano e lasciavano una scia di  gocce ,alla ricerca della vasca d’acqua esterna.

Fischiettava una canzone dei Greenday, quando vide una figura seduta in giardino, i lunghi capelli neri che le ricadevano sul bianco del vestito.

Aprì la porta scorrevole su uno dei lati del corridoio e la raggiunse.

“HINATA-CHAN!!!

La mora trasalì.

N-naruto-kun!”

“Cosa ci fai qui? Perché non sei in vasca?”

Lei arrossì deliziosamente, gli venne da sorridere, quella ragazza lo inteneriva tantissimo, gli faceva venire voglia di coccolarla.

Si sedette accanto a lei, sorridendo.

“io…ecco…mi vergogno un po’ a stare n-nuda insieme alle altre.”

Era di nuovo arrossita, lui le accarezzò la testa.

“Guarda che non sei inferiore alle altre….per me sei molto carina.”

Le scoccò un bacio sulla guancia, mentre lei diventava di tutti colori , per poi lasciarsi cadere nel suo abbraccio.

 

Santo Sid! Che belli che sono!”

MIchiyo, finito di assecondare Ten Ten, li guardava intenerita.

Santo Sid?! Ma da dove ti viene, è carino!

Aaaahhh lo sapevo che quell’anima Santa di Sid e la benedizione del punk l’avrebbero aiutata…”

Yukari sorrise, poi si senti trascinare via da qualcuno, Itachi per la precisione.

“Ehi marmotta! Dove mi porti?”

Era diventata rossa anche lei, mentre Michiyo le rivolgeva un sorrisetto.

“ a vedere una cosa.”

C-cosa?”

“E stai zitta!”

SE la caricò in spalla, Yukari sentiva il suo cuore rimbombare, temeva sarebbe esploso da un momento all’altro, quel ragazzo le faceva quell’effetto.

I-itachi! Mollami!”

Erano in giardino adesso, ma lui sembrava non darle retta lo stesso.

“Non ti mangio mica…”

La depose per terra, non ebbe il tempo di guardarlo negli occhi, perché lui la voltò  e poi le mise le mani davanti agli occhi.

Deglutì, lo sentiva respirare sul suo collo, i suoi capelli le fecero il solletico quando percepì che si chinava verso il suo orecchio.

“Sei calma?”

“E che ne so?

Toglimi ‘ste mani”

Il suo tono era agitato, nervoso, giurò che lui stesse sorridendo mentre la ascoltava.

“Stai un po’ scialla Yukari! Sei alle terme…

Chissà che questo non ti rilassi…”

YUkari sentì il suo cuore battere ancora più forte se possibile, cosa sarebbe successo?

Lui si limitò a toglierle le mani dagli occhi e lei trasalì.

Erano in un angolo del giardino, lì le foglie degli alberi si erano tinte di tutti i colori dell’autunno, rosso, arancione, oro.

Rimase incantata per un tempo indefinito a guardarle, poi un vento frizzante le smosse, fino a staccarle.

Vorticarono per un’attimo in cielo, poi si posarono a terra dolcemente, formando un tappeto davanti a lei.

“Che bello!”

“Finalmente ti sei rilassata..sospettosa che non sei altro.”

Si voltò verso di lui, irritata,per ribattere, ma lui , inaspettatamente, le prese il mento tra le dita e l’attirò a sé.

Sgranò gli occhi, si sentiva quasi male, tanto era emozionata.

Si calmò solo quando sentì le sue labbra calde premute contro le sue, si poteva dire che aspettasse questo momento da sempre.

 

 

 

GRAZIE A

 

TALPINA PENSIEROSA

 

HINANARU

 

LA MIA NEE-CHAN

 

HANA-CHAN

 

BABY CHESHIRE CAT

 

GRAZIE PER CONTINUARE SEMPRE A COMMENTARMI!

 

E UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE ALLA SOCIA J CHE SPESSO LEGGE IN ANTEPRIMA LE COSE CHE SCRIVO….GRAZIE!^^

   
 
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