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Autore: Kami sama    24/08/2013    1 recensioni
Albus Silente si trova ad affrontare un grande pericolo e ha un assoluto bisogno di aiuto. Gellert Grindelwald, suo vecchio amico e amore della sua vita, potrebbe essere la persona che fa al caso suo, ma lo aiuterà? E al castello come la prenderanno?
Ho scritto questa storia più di un'anno fa per un contest "al buio" a cui ho partecipato, indetto dal forum su Harry Potter che seguo (Lumos.it). Avevo pescato al buio le seguenti caratteristiche:
- Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald, Pix
- Rating: giallo
- Ambientazione: periodo del trio
- Avvertimenti: triangolo amoroso
Beh, questa storia è quello che ne è uscito fuori!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald, Minerva McGranitt, Pix | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt, Albus/Gellert
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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I giorni iniziarono a scorrere, a volte lentamente, a volte velocemente. Pix diventò la sua compagnia preferita, perché ogni volta che compariva portava un messaggio da Gellert.
Ogni sera sbucava in camera sua con un fracasso infernale per “fare rapporto”. Di solito i messaggi di Gellert erano molto provocatori e Pix rideva come un matto a consegnarli, ma oltre a quelle righe c’erano anche i dettagliati progressi che Grindelwald stava facendo. Aveva infatti intenzione di ideare lo scudo protettivo perfetto, e per questo aveva avuto bisogno di tantissimo materiale, ma sembrava che i risultati parziali fossero promettenti… nonostante una volta avesse quasi fatto saltare in aria la sua residenza.
Era bello ricevere quelle buone notizie, nonostante tutto quello che stava succedendo fuori di lì. Omicidi, sparizioni, esplosioni e attentati erano all’ordine del giorno. Tutto quanto c’era di malvagio nel mondo magico si stava radunando sotto un’unica bandiera: quella di Lord Voldemort. Ma con Grindelwald al suo fianco, forse nemmeno lui sarebbe riuscito ad entrare, e Silente era riuscito ad incanalare tutto il suo oscuro potere verso qualcosa di buono, probabilmente un’altra impresa per cui sarebbe stato ricordato, se mai avrebbe deciso di renderla di pubblico dominio, cosa di cui al momento dubitava…
SBAM!
Un forte botto, e Pix apparve nel su studio distraendolo dai suoi pensieri con una sputacchiante e rumorosa pernacchia, che fece inorridire i vecchi presidi appesi alle sue pareti.
“Notizie, notizie, NOTIZIEEEEE”
“Pix, ti prego, non urlare o sveglierai l’intero castello, cosa alquanto disdicevole. Su prendi questo pasticcino e dimmi tutto!”
“Prima di tutto le cose serie: GG vuole una cena soooooontuosissima stasera. E visto che io mangio sempre con lui voglio una montagna di patatine fritteeee! Devo andare a far impazzire gli elfi! Ohohoho!”
“Pix lascia stare gli elfi per carità. Loro ti consegneranno montagne di patatine, basta che tu gliela chieda gentilmente”
“Bah bah bah gentilmente si… GG è mooolto più divertente di te, vecchio! Sa un sacco di barzellette! Quelle sconce sono le migliori! Ahahhah! Prrrr”
“Ah non ne dubito, ti ho scelto apposta come sui aiutante, sapevo ti sarebbe piaciuto. Comunque ti manda qui solo per la cena o c’è altro?”
“Nah, mi ha detto: lo scudo è completo. Vieni a cena da me.”
“Molto bene, questa è un’ottima notizia! Dirò alle cucine di prepararvi un dolce speciale! Riferiscigli che non posso venire a cena, ma che faccia onore al cibo anche per me. Io vi raggiungerò alle nove di sera con la professoressa Minerva Mc Grannit e il professor Filius Vitious.”
“Sì capo! Tanto io a cena non ti volevo! Bleeee!” rispose Pix, e sparì con uno scoppio.
Silente sorrise e avvisò i due insegnati. Alle nove in punto si trovavano tutti e tre davanti alla vecchia catapecchia.
Scesero in silenzio. Albus sapeva che Minerva, dietro di lui, lo stava fissando con occhi infuocati, ma decise di far finta di niente.
“Benvenuti nella mia umile dimora” esordì Grindelwald allargano le braccia, con Pix dietro di lui che batteva le mani come un pazzo, la faccia tutta sporca di torta.
“Grazie per l’ospitalità Gellert. Lascia che ti presenti la professoressa di trasfigurazione Minerva Mc Grannit e il professore di incantesimi Filius Vitious. Sono qui per conoscere i tuoi progressi.”
“Molto piacere. Silente mi ha parlato molto di lei” disse rivolto alla Mc Grannit, con sguardo di sfida.
“In ogni caso, è stato più semplice del previsto, una volta che ho trovato la giusta accoppiata. Vedete, lo scudo perfetto è una combinazione di questa pozione – consegnò una lunga pergamena a Silente – e un incantesimo di attivazione – altra pergamena – da pronunciare puntando la bacchetta verso il cielo. La pozione dev’essere versata sui confini della scuola secondo una traiettoria circolare e, una volta attivata, farà comparire una cupola che coprirà l’intero territorio”
“Straordinario! Davvero ingegnoso! Non mi aspettavo niente di meno da te! Sono sicuro che il professor Piton inizierà subito a produrre questa pozione in massa e voi cari colleghi potrete spiegare la situazione agli studenti e insegnare loro l’incantesimo di attivazione”
“Sisì, molto bene, ora dobbiamo andare a prepararci, è stato un piacere.” disse secca Minerva.
“Temo tu abbia ragione mia cara, dopo di voi…” sospirò Silente, riuscendo a dare solo uno sfuggente bacio a Gellert, prima di scomparire oltre la botola.
La notte stessa diede tutte le istruzioni necessarie agli insegnanti, e in pochi giorni tutti gli studenti avevano imparato la formula a memoria, e il sesto e settimo anno, durante le lezioni di pozioni, preparavano la complessa pozione di protezione, che quando riusciva era di un bel color verde smeraldo. Quando ce ne fu abbastanza il professor Piton, assieme a Vitious, andò a posizionarla secondo il rettilineo circolare che era stato tracciato in precedenza. Dopo un’ora e mezza però Silente li vide correre trafelati verso il castello. Li intercettò in giardino e chiese loro cosa stesse succedendo.
“Ci sono… anf anf.. dobbiamo agire… gli studenti”
“Ma certo, non c’è un attimo da perdere! Correte a prepararvi! – si puntò la bacchetta alla gola per amplificare la sua voce – SONORUS! A tutti gli studenti, gli insegnanti e il personale della scuola: siamo sotto attacco! Che tutti prendano la propria bacchetta, interrompano ciò che stanno facendo ed escano immediatamente in cortile. Al mio via, attiveremo l’incantesimo di protezione e ci prepareremo. Chiunque non è in grado di combattere si nasconda in un luogo sicuro. Al personale della scuola non in grado di combattere, consiglio sempre di nascondersi. Uscire dal territorio scolastico è troppo pericoloso. Gli elfi domestici potranno invece recarsi dove desiderano.”
Mentre stava ancora parlando centinaia di studenti si fiondarono in cortile correndo, bacchetta in pungo. Sorrise, i suoi studenti non lo tradivano mai.
Così, davanti a tutti, puntò la bacchetta verso il cielo e, insieme ai suoi colleghi e ai suoi ragazzi, pronunciò l’incantesimo di attivazione. Subito ci fu un rumore strano, cristallino, e una cupola verde smeraldo cominciò ad innalzarsi dai confini, fino a chiudersi sulle loro teste. Ce l’avevano fatta!
“Se devono venire – urlò Silente – che vengano pure!”

 

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Come avevo anticipato, questa mia FF è breve, avendola fatta per un contest, e quindi, purtroppo-per fortuna, questo è l'ultimo capitolo! Spero davvero vi sia piaciuta, spero vi abbia stimolato e magari, perchè no, che vi abbia fatto venir voglia di leggere altre mie storie ;)

Fatemi sapere i vostri pareri :) Un abbraccio a coloro che mi hanno seguito in questo breve percorso ;)

  
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