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Autore: jawaadskebab    24/08/2013    29 recensioni
Harry mi tirò un pugno sulla spalla, e continuò a parlare: «Signora…»
«Signorina.»
«Porca puttana! Signorina Maga Gare, io e Viola, la ragazza di fianco a me, che poi sarebbe un ragazzo, ma sono dettagli, questa mattina ci siamo svegliati e ci siamo trovati l’uno nel corpo dell’altro. C’è stato uno…scambio di corpo.»
Aggrottò la fronte: «Uno scambio di corpo?»
«Esattamente.»
-
«Harry ho mal di pancia dio santo, non riesco a cagare!»
«Viola, adesso la merda è il problema minore.»
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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( 11 )



THE MAGA GARE.


 


 

«Così…questa sarebbe la nostra ancora di salvezza.» Mormorai osservando quella baracca che avevamo davanti agli occhi. 
Eravamo al Luna Park, e in un angolo dimenticato da Dio si trovava una tenda blu scuro in velluto abbastanza grossa. Ma si vedeva lontano un miglio che era lì solo per fare scena, e che in realtà era un luogo di rifugio per barboni che giravano nei Luna Park per cercare qualche spicciolo caduto a terra.
«Zitta e accontentati.»
Buttai le mani all’aria: «Ecco, perché devi essere sempre così dannatamente stronzo? Io ho solamente espresso un’opinione.»
«Si, ma era un’opinione negativa, e non sei autorizzata a esprimere opinioni negative.»
«E chi lo dice?»
«Io.»
Lo indicai con un dito: «Oh, lo dici tu?»
«Si, lo dico io.»
«Ora tutto è chiaro. - buttai una mano sulla mia fronte - per tutti i cavoletti di bruxelles, perché non me l’hai detto prima?»
Mi guardò malissimo, per poi dire: «Non litighiamo, non adesso.»
Mi arresi sbuffando: «Hai ragione.»
Arrivati di fronte all’ingresso, feci per spostare la tenda ed entrare, quando Harry mi fermò: «Prima io.»
Lo spinsi: «No, prima io.»
«Vai a fanculo!»
«Io sono l’uomo, io devo entrare per primo!» Dio, come mi ero ridotta.
«Ma ti senti quando parli?»
«Si, per fortuna non ho ancora bisogno di amplifon.»
«Cogliona.»
«Testa di cazzo.»
«Due secondi fa abbiamo detto che non dovevamo litigare.»
«Sei stato tu a istigarmi.»
«Ma tu hai continuato.»
«E che cosa dovevo fare? Starmene lì ferma in piedi come un’idiota a farmi insultare da un altro idiota?»
Dopo aver sussurrato un ‘Pirla’, mi spinse verso destra, ed entrò in quella ‘cosa’.
Finimmo immediatamente in un corridoio interamente buio, illuminato da un grosso candelabro appoggiato al centro di un tavolino in lontananza. Sembrava uno scenario da film horror, era così…scenario da film horror.
Harry mi diede un leggero colpetto: «Sei tu l’uomo.»
«Tu sei entrato per primo, tu devi camminare per primo.»
Sbuffò e, cautamente, iniziammo ad avanzare verso quella piccola stanza. Era tutto in velluto blu, ogni cosa. Le pareti, la tovaglia del tavolino, il rivestimento del candelabro, che mai avevo visto in vita mia, le sedie, le…
Credo abbiate capito che il proprietario di quel luogo avesse un debole per il velluto blu.
Sentimmo dei mormorii: «Ssh, finalmente abbiamo dei clienti.»
Subito dopo, una donna di colore spalancò la tenda alla nostra destra, e apparve davanti a noi. Era grassa e bassa. Sembrava un cerchio. Ovviamente era vestita di blu, in velluto. 
Dopo averci rivolto un sorriso abbastanza inquietante, si sedette: «Buongiorno, sono la Maga Gare.»
Alzai un sopracciglio: «Ma va cagare?» Come minchia si chiamava?
Harry sussurrò esasperato: «Iniziamo bene.»
«Prego, accomodatevi.»
Facemmo come detto, e, non appena mi sedetti, notai un cartellino sulla sua maglietta con su scritto ‘Roxy.’ Non si chiamava ‘Ma va cagare’? Ah beh, forse era un nome d’arte. 
Unì le mani sul tavolino: «In cosa posso esservi utile?»
Harry iniziò a parlare: «Ecco, vede, ho trovato il suo volantino e…»
La maga lo interruppe: «Volete una tisana?»
Una tisana? Oh, perché no? Magari mi avrebbe aiutata a scaricare. «Oh si grazie, mi piacerebbe mol…»
Harry mi pestò un piede, e continuò: «No, grazie. Stavo dicendo, noi…»
«Volete dei biscotti?»
«Oh si, grazie.» 
Mi allungai per prendere il biscotto, ma Harry mi tirò uno schiaffo sulla mano, costringendomi a rifiutare. 
«Signora Mag…»
Lo interruppe: «Signorina.»
Signorina? Alla faccia.
La guardò un attimo, per poi continuare: «Signorina Maga Gare, la ringrazio ma siamo a posto così. Le stavo dicendo che…»
«Siete sicuri di non voler niente?»
«Omminchia no, non vogliamo un cazzo, lo vuole capire?!»
Sussurrai: «Beh, in realtà a me sarebbe piaciuto un biscotto…»
Sbuffò: «Viola, non è il momento.»
La Maga aggrottò la fronte e mi indicò con l’indice: «Viola? Ma…oh caro, perché ti hanno dato un nome da ragazza?»
Sospirai sconfitta. Harry, sempre il solito casinista. Avevo insistito sul fatto che dovessi parlare io, e invece no, doveva sempre essere lui.
«Mi creda signora…»
Mi interruppe: «Signorina.»
«Si. Mi creda signorina Maga Gare, sarebbe stato meglio se i suoi genitori lo avessero chiamato con un nome da ragazza, piuttosto che col suo vero nome.»
«Perchè, qual è il suo vero nome?»
«Harold.» 
Mi guardava.
La guardavo.
Scoppiammo a ridere tenendoci una mano sulla pancia, fino a quando Harry ci interruppe tirandomi un pugno sulla spalla: «Signora…»
«Signorina.»
«Porca puttana! Signorina Maga Gare, io e Viola, la ragazza di fianco a me, che poi sarebbe un ragazzo, ma sono dettagli, questa mattina ci siamo svegliati e ci siamo trovati l’uno nel corpo dell’altro. C’è stato uno…scambio di corpo.»
Aggrottò la fronte: «Uno scambio di corpo?»
«Esattamente.»
Prima che potesse fiatare, si sentì una risatina provenire oltre la tenda. Guardammo tutti e tre nel punto da cui era provenuta la voce, e scorsi la figura di un omino alto un metro e un cazzo, con i capelli castano chiaro abbastanza lunghi e gli occhi celesti, che sghignazzava. Per un momento mi sembrò familiare, ma non approfondii la questione. 
«Potrei sapere che minchia hai da ridere?» Dissi facendo capire che le mie ovaie, che erano state trasformate momentaneamente in palle, erano abbastanza urtate.
Si asciugò una lacrima: «Lo ammetto, non credevo che avrebbe funzionato davvero.»
Harry gli puntò un dito contro socchiudendo gli occhi: «Tu sei il pirla che ieri mi ha rotto i coglioni per un cazzo di volantino!»
Solo in quel momento ricordai. Ma certo, il vu cumprà tarocco! 
La Maga e il vu cumprà si scambiarono uno sguardo d’intesa, per poi scoppiare a ridere come due deficienti.
Io ed Harry ci guardammo, e li seguimmo a ruota. Dopo minuti interi passati a ridere come quattro deficienti nel bel mezzo di una crisi epilettica, chiesi sussurrando, con il fiatone, ad Harry: «Ma perchè stiamo ridendo?»
Harry rispose, anche lui con il fiatone: «Non lo so, tu ridi e basta.»
Quando si ripresero, la Maga si rivolse a noi, mentre il coso si allontanava tornando dietro alla tenda.
«Ok ragazzi, state tranquilli, siete stati solo vittima di un incantesimo di Jackson.»
Strizzai l’occhio destro dal nervoso. 'State tranquilli.' 
Ma dove cazzo eravamo capitati? 
«Ma non preoccupatevi, il rimedio c’è.» continuò.
Io ed Harry ci rivolgemmo uno sguardo speranzoso, per poi tornare a guardare la Maga che, nel frattempo, aveva iniziato a trafficare con una sfera di cristallo poggiata poco prima sul tavolo.
«Siete pronti?»
Annuimmo.
«Sicuri?»
Annuimmo, per la seconda volta.
«Sicuri sicuri?»
«Omminchia si!»
«Ok, ok, calmatevi. - prese un lungo respiro - ora, prendetevi per mano.»
Io prendere per mano Harry? Mai e poi mai. Piuttosto, avrei preferito rimanere stitica per tutta la vita. In effetti adesso che ci penso, le uniche volte in cui avevo sfiorato Harry erano state per picchiarlo. 
Protestai: «E’ proprio necessario?»
«No, era solo per far assomigliare tutto a un film.»
Alzai gli occhi al cielo, ed Harry la incitò a continuare sbuffando. La Maga passò più volte le mani sopra la sfera, per poi sussurrare: «Vedo…due pezzi di merda.»
Harry mi indicò: «Uno era lei.» e contemporaneamente io indicai lui: «Uno era lui.»
Il vu cumprà apparve da dietro la tenda: «Si, erano loro.»
La Maga continuò: «Vedo…un cazzo.»
Aggrottai la fronte: «Un cazzo? Ma non c’era.» Che io mi ricordi, il giorno prima non avevo visto nessun cazzo per strada...si vedeva benissimo che quella Maga era una truffatrice. Stavo per alzarmi, quando mi precedette giustificandosi: «No no, voglio dire che non vedo un cazzo. - guardò attentamente nella sfera - Anzi no, un momento, io vedo…vedo…»
Io ed Harry la guardammo speranzosi, e continuò: «Vedo due ragazzi che si sono scambiati di corpo.»
Harry sbottò: «Ma dai? Non l’avevo capito!»
«Zitta! - Harry alzò un sopracciglio - scusa, zitto. Comunque, vedo due ragazzi che si ameranno.»
Quella parola ci zittì tutti. 
Io ed Harry ci guardammo, per poi scoppiare in una sonora risata. Poco dopo, scoppiò a ridere anche la maga seguita da Jackson il vu cumprà, che presumi fosse ancora dietro la tenda.
Harry cadde dalla sedia e iniziò a tirare pugni sul pavimento e a dimenarsi, seguito poco dopo da me. La maga si accasciò sul tavolo picchiando una testata contro la sfera. Jackson invece non si sentiva più, forse era morto dal troppo ridere.
Una volta che riuscimmo a riprendere fiato, la Maga Gare tornò seria tutto ad un tratto, e allungò una mano verso di noi: «Fanno quattrocento.»
Puttana eva. Alzai le mani: «Io sono una poveretta.»
Harry rispose: «Mi dispiace, ma ha parlato di due ragazzi che si ameranno. E si fidi di me che non è assolutamente il nostro caso. Quindi, sto cazzo che la pago. Ora, gentilmente, si levi dai coglioni.»
La Maga sbuffò: «Veramente, siete voi che dovreste levarvi dai coglioni.»
La guardava.
Lo guardava.
Harry si alzò: «Ora, gentilmente, leviamoci dai coglioni.»
Iniziò a incamminarsi e, una volta arrivato all’uscita, si girò: «Muoviti, Viola.»
Mi alzai e lo raggiunsi ma, prima di uscire, mi voltai un’ultima volta verso la Maga: «Scusi, potrei farle una domanda? Riuscirò mai a cagare?»
«Oh, vaffanculo.» Sbuffò Harry buttandomi fuori dalla tenda.
Una volta usciti, mi disse: «Devi sempre essere così idiota?»
«E tu devi sempre essere così stronzo?»
Sbuffò passando una mano sui capelli, sui miei capelli. Stavo per minacciarlo di farmi tagliare tutti i suoi ricci, ma mi precedette: «Dovremo cavarcela da soli.»
Sospirai: «Già.»
«Per questo siamo ancora più nella merda.»
 
 
 
 
 
 
 
 
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH.
oh gente, scusate l'enorme ritardo. è che ho questa connessione del cazzo che va e viene continuamente.
cioè, io vado a guardare l'adsl e mi dice che è connessa. torno al computer tutta contenta, e appena clicco google chrome si disconnette. giuro.
dio santo.
vi prego, perdonatemi.
comunque, cazzo merda culo è il 24 agosto. fra 19 giorni inizia la scuola. non ce la posso fare. io mi ammazzo, davvero.
e devo ancora iniziare i compiti, yeh.
ok, spero vi piaccia il capitolo demenziale.
grazie come al solito per le recensioni, siete meravigliose lkjhg
  
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