-Allora ragazzi le mandragole sono piante altamente pericolose…. –
Eccomi qui a lezione di erbologia ,era una di quelle lezioni che nessuno di noi seguiva. Noi Serpeverde ovvio. Al contrario ,i Grifondoro sembrava alquanto interessati alla lezione ma questa volta gli sarebbe costata una serata in infermeria. Per un istante mi guardai intorno Sirius non c’era ,peccato si sarebbe perso il divertimento
-…queste mandragole sono ancora piccole e non portano alla morte …-
Quella buzzona della sprite continuava a blaterare ,ne aprofittai per distribuire le cuffiette protettive a tutti i Serpeverde
-Mettetevele avanti - Sussurrai ai miei compagni con un ghigno stampato sul volto
 -Ma che vuoi fare?- Mi sussurrò preoccupata Alecto
-Mettitele e taci-  le risposi fulminandola .
LA professoressa richiamò la nostra attenzione con un colpo di tosse
– C’è qualche problema Black?-
- Oh no Miss Sprite tutto in ordine grazie per l’interesse - Sorrisi falsamente alla donna
-E sapresti dirmi dov’è tuo cugino per caso?- mi domandò curiosa. Come risposta alzai le spalle scuotendo la testa
 -Sono sua cugina non la Baby sitter-
Conclusi facendo scoppiare a ridere l’intera classe dei Serpeverde . Se avesse potuto mi avrebbe ucciso con lo sguardo, l’avevo capito,ma della sua opinione non mi importava affatto.
 -Allora? Avete finito?- chiesi a tutti ricevendo dei cenni della testa  come risposta
-Bene preparatevi a sbellicarvi - Afferrai il ciuffo di foglie della mia pianta e in un momento di distrazione della Sprite la tirai fuori dal vaso facendo svenire tutti i presenti ,a parte le Serpi che avevano le cuffie, scoppiammo a ridere all’unisono nel vedere i corpi dei Grifondoro e della Sprite cadere come un sacco di patate.
 -CHE COSA HAI FATTO?! – Sentì urlare alle mie spalle ,mi voltai e vidi mio apparentemente sconcertato da ciò che avevo appena fatto.
-Mi stavo divertendo ,piaciuta la scena? - Ghignai malefica
 -Affatto se qualcuno lo scopre …-
- Non ce ne è bisogno Black- Tuonò la McGranitt alle spalle di mio cugino.
-A quanto pare vedo che voi due vi divertite a fare scherzi con le mandragole- disse squadrandoci da capo a piedi .
 -NO ..IO non ..- Saltò Sirius sulla difesa.
-Non cerchi inutili scusi Balck -tuonò la piccola donna 
-MA!....- provò di nuovo mio cugino,ma invanamente
-Niente ma voglio entrambi qui stasera a travasare le mandragole visto che vi divertite tanto-
 -Oh fantastico Bellatrix!- ribattè Sirius mettendosi le mani nei capelli
-E che dai la colpa a me?- Ridacchiai soddisfatta
 -Io non ho detto che sei stato tu –
 -Ma non hai nemmeno detto il contrario –
-C’est la Vie - Sghignazzai soddisfatta avvicinandomi alla porta della serra insieme a tutti gli altri serpeverde.
Era una giornata splendida,serena ma senza sole , le nuvole coprivano i caldi raggi e questo per me era un vantaggio non indifferente. Odio il sole ,o meglio ,odio i suoi raggi ,troppa gioia ,troppa serenità. Non è il mio genere di clima, ma giornate nuvolose e calme come queste si vedono poche volte. Adoro la pioggia ,invece, le goccioline che battono contro il vetro ,la strada deserta ,mi danno una idea di pace . La solitudine mi fa stare bene, stare lontano dal mondo ,dalla gente, è questo che chiedo dalla vita nient’altro. Mi sedetti in riva al lago ,lontano da tutti i miei compagni che felicemente se la spassavano nel giardino. Ma la mia solitudine non durò a molto.
-Bella mossa Black- disse una voce alle mie spalle
-Lestrange? Che ci fai qui- chiedi con una smorfia quasi di disgusto
-Nulla di particolare ,tranquilla, ti ho visto qui da sola e volevo farti compagnia- rispose sedendosi accanto a me
-E dimmi non ti è mai balenato per la zucca che io abbia voglia di stare sola vero?-
-No ,in effetti non mi è mai balenata l’idea – rispose ghignando beffardo
-Sei veramente un osso duro- risposi sbuffando. Seguirono pochi attimi di silenzio nei quali gettai una pietra nel lago che rimbalzò 5 volte.
-Hai visto quella pietra?- Mi chiese osservando il lago.
-Si ,certo l’ho lanciata io – risposi sarcastica
-E quanti rimbalzi ha fatto-
-Abbiamo bisogno di lezioni di matematica noto con piacere . Comunque cinque-
-Ecco come quella pietra sono cinque anni che provo a convincerti e da cinque anni tu sei entrata nel mio cuore Bellatrix. E si sono un osso duro non mollerò fino a che non sarai mia- rispose guardandomi negli occhi. Vidi il suo volto avvicinarsi piano piano verso di me ,indietreggiai il più possibile ma mi ritrovai sdraiata con Lestrange esattamente sopra di me che non esitava a lasciarmi andare. Anzi vedendomi in quella posizione di svantaggio pensò bene di bloccarmi i polsi.
- Oh Oh siamo in trappola vedo-
-Lasciami andare Lestrange – dissi divincolandomi ,per quanto mi era possibile.
-oh non credo- rispose avvicinandosi a me
D’accordo ero spacciata. Due secondi e le nostre labbra si sarebbero toccate e la nausea mi sarebbe salita.
-Ehm ehm scusate se disturbo la vostra intimità-
“Sirius?Non ci credo”
-Che diamine vuoi Black?- chiese ringhiando Lestrange
-Io niente ma la McGrannitt ha deciso si anticipare la punizione quindi dobbiamo andare- rispose in tono assai scocciato.
Senza contrabbattere Lestrange mi lasciò andare ,ovviamente con il livello di nervoso al completo.
Io e Sirius non ci rivolgemmo parola durante il tragitto lago e serra. E arrivati la sorpresa non fu altrettanto piacevole.
-Per vostra fortuna- ci disse con un sorriso soddisfatto la Sprite – Oggi è arrivata la doppia quantità di madragole che avevo ordinato quindi non dovrete travasare solo quelle sul tavolo ma anche quelle nel retro. Buon divertimento.- disse chiudendosi la porta alle spalle.
Furono ore di silenzio, non che mi dispiacessero ,ma vedere Sirius zitto era una cosa strana. Non so come spiegarlo ,mio cugino zitto e muto? Non l’avrei nemmeno immaginato. Non solo era zitto ma il viso era cupo. Non era preoccupazione la mia era curiosità. Uno come lui solare e chiacchierone cosa lo spingeva a stare zitto? . O forse si mi stavo preoccupando. Era calata la sera e nessuno dei due aveva ancora proferito parola.
-allora ti piace veramente?- mi chiese all’improvviso
- Chi?- chiesi presa all’improvviso
-Lestrange ,vi ho visti oggi- disse con un ringhio.
-Hai visto male te lo assicuro. Mi aveva bloccata e fidati avrei preferito essere a Erbologia. Che c’è Sirius geloso?- chiesi sghignazzando
-Chi io? Scordatelo cugina era per sapere –
- Certo come no farò finta di ….-
Non feci in tempo a finire la frase che mi arrivò una zolla di terra in faccia.
-Ma che sei matto?-
-Eddai ti ho messo un po’ di trucco- rispose ridendo a crepapelle.
Nel bel mezzo dell’ira presi un vaso e glielo rovesciai direttamente in testa.
-Bene adesso ribatti se hai il coraggio-
-Tu hai osato farmi questo . Oh no Bella non resterai impunita- disse alzandosi
-Ehy stammi lontano!Non ti avvicinare –
-Oh no non lo farò . Impedimenta!-
Un raggio di luce mi colpì diretta facendomi cadere ,questo però scatenò una reazione a catena ,in quanto mi aggrappai alla divisa di Sirius facendolo cadere su di me. Ed ecco il momento pù imbarazzante della mia vita. Io e lui uno sopra all’altro, i nostri sguardi troppo vicini ,potevamo sentire i nostri fiati sulle labbra. E il mio cuore aveva iniziato a battere a mille.
-Sirius ..-
-Si?-
-Forse dovremmo alzarci-
-E se io non volessi-
-Ehm io..-
Il suo viso iniziò ad avvicinarsi al mio
-Fermami se non vuoi che lo faccia-
Io non lo fermai. Le nostre labbra si toccarono ,le nostre lingue si intrecciarono . La passione fu tutta in quel piccolo bacio. Il bacio più bello di tutta la mia vita.