Louis'
Pov:
-Ne
è proprio sicuro?-
-Le
dico di sì! Max Lewis, Jay Ryan e Tom James, sono questi i
loro nomi! Loro
hanno sparato ai miei amici!-
-E
lei li conosce perché...?-
-Dovevo
loro dei soldi, ma sono diventati il mio inferno- da solo non ce
l'avrei mai fatta a trovarli, era una guerra persa in partenza,
così, anche se
troppo tardi, decisi di raccontare tutto alla polizia. Ora non mi
restava altro
che sperare che potessero fare qualcosa.
-Signor
Tomlinson, è la sua parola contro la loro, io non...!-
-La
prego, mi creda! Faccia delle ricerche, la scongiuro- questa volta non
l'avrebbero scampata, avrei fatto di tutto per dargli ciò
che si meritavano!
Quei bastardi avevano osato colpirmi nel profondo mirando a lei, la mia
unica
ragione di vita, il mio sole.
Ma
ora basta scappare Louis Tomlinson. Bisogna agire.
In
un modo o nell'altro.
-Ragazzo,
capisco come ti senti, ma ho le mani legate!- fu allora che
capì
quello che avrei dovuto fare sin dall'inizio: l'unica
possibilità che avevo per
far partire le indagini sul loro conto era...!
-Voglio
esporre denuncia-
-Come
scusa?-
-Voglio
esporre denuncia contro di loro. E' una cosa che avrei dovuto fare
molto tempo fa- raccontai all'agente tutta la mia storia, da quando
conobbi
quei tre e perché fino ad oggi. Alla fine sembrò
essere più convinto.
-Con
una denuncia possiamo già fare qualcosa in più.
Ora va' a casa figliolo,
ti chiameremo appena ci saranno novità- si voltò
per andarsene quando -Louis!-
disse -Ti ammiro, ne sei uscito da solo, molti ragazzi della tua
età non ce
l'hanno fatta- sorrisi, un sorriso amaro, spento.
Avevo
perso tutto: vederla così, inerme in quel letto d'ospedale,
piena di
tubi, mi aveva svuotato internamente. Sarebbe bastato un suo solo
sorriso per
farmi tornare a vivere, ma lei non poteva, lei non era qui con me a
stringermi
forte la mano, non poteva abbracciarmi, baciarmi.
Mi
manchi da impazzire.
Dove sei?
Cosa ti ho fatto?
Decisi
di tornare in ospedale: per quanto odiassi quel luogo, sentivo che
il mio posto era quello.
Il mio
posto è dove ci sei tu, amore mio.
Ero
stato fuori tutta la notte, non avevo chiuso occhio: il display del mio
cellullare segnava una decina di messaggi e altrettante chiamate perse.
Erano
le sette di mattina quando arrivai davanti alla sua stanza: Sara e Liam
non
c'erano, si erano evidentemente dati il cambio con gli altri; Laura
dormiva, e
questo era solo che un bene.
Anche
tu stai dormendo piccola, ma svegliati ora.
Svegliati.
-Dove
sei stato?- il tono di Harry era stanco, tremava, ma sentivo anche
una vena di preoccupazione nella sua voce. Sospettava fossi andato a
farmi
giustizia da solo: ci avevo pensato, ma non avrei risolto niente;
capivo la sua
ansia per me, non voleva ulteriori casini. E nemmeno io.
-Sono
andato alla polizia-
-Li
hai denunciati?-
-Sì.
Almeno hanno qualcosa da cui partire- dietro ad Harry notai Zayn seduto
a
terra con la schiena contro il muro -Credevo fosse da Niall- dissi
indicando il
moro con un cenno della testa.
-Infatti,
ma stamattina sono arrivati i signori Horan e Zay ha pensato di
lasciarli da soli con il figlio- mi limitai a dire di sì con
la testa, senza
aprire bocca.
-Come
sta?- sapevo già quale sarebbe stata la risposta: se era
ancora lì, di
sicuro non c'era stata nessuna nuova notizia.
-Ora
è stabile- forse invece qualcosa era successo.
-Che
vuol dire "ora"?-
-Durante
la notte ha avuto una crisi: per fortuna Lisa se n'è accorta
e ha
chiamato immediatamente il medico di turno- complimenti Louis, lei
aveva
bisogno di te ancora una volta, e tu dov'eri?
Non
ci sei mai stato per lei, Louis.
Fai
schifo, Louis.
Non
ti merita, Louis.
-Louis!
LOUIS! HEY!- Harry riuscì a risvegliarmi dal turbinio di
pensieri che
tempestavano la mia mente; erano così forti e
così veri -Stai bene? Da quant'è
che non dormi?- dal giorno dell'incidente non avevo chiuso occhio, ma
se gli
avessi detto la verità avrebbe sicuramente trovato il modo
di mandarmi a casa.
-Prima
di venire qui ho dormito un paio d'ore, forse anche tre- lui
abbassò lo
sguardo scuotendo la sua folta chioma di ricci.
-Non
dire cazzate: si vede che non hai chiuso occhio. Devi riposare Lou-
-Non
posso lasciarla qui da sola. Devo...devo lottare con lei- non avrei mai
lasciato quel posto, non più. D'ora in poi l'avrei
aspettata, fanculo anche la
scuola! Saremo usciti insieme, perché lei ne sarebbe uscita.
-Io
vorrei portare Lisa a casa. Poi torno- si girò facendo per
andarsene, ma
quasi inconsciamente allungai una mano verso di lui afferrandogli il
polso con
decisione: lui mi guardò con fare incuriosito.
-Non
volevo andarmene così due anni fa, avrei voluto parlartene
prima-
-Lou,
lascia perdere, è acqua passata-
-No!
Te lo devo Harry. Mi dispiace, mi dispiace così tanto. Ci
sei sempre stato
per me, sei uno dei miei migliori amici e io...io...!- un abbraccio.
Era caldo,
accogliente: le sue mani grandi mi stringevano forte, era sempre stato
così.
Litigavo
con i miei? Harry c'era.
Litigavo
con Francesca? Harry c'era.
Prendevo
un brutto voto a scuola? Harry c'era.
Ogni
volta che avevo bisogno di aiuto, lui era sempre lì a
tendermi la mano per
aiutarmi a rialzarmi. Ogni volta.
-Non
è stato facile Lou. Non riuscivo a capire il
perché della tua scelta, il
tuo sparire così all'improvviso, ma appena sei tornato ho
capito tutto: ho
capito che non te ne saresti andato più, che saresti tornato
il mio migliore
amico stupido di sempre, e se qui adesso, ciò che conta
è solo questo-
-Ti
aspetto qui-
-Ti
conviene- mi scompigliò i capelli per poi andare dalla sua
ragazza ed
allontanarsi nuovamente con lei, dopo aver avvisato anche Zayn, verso
l'uscita
del reparto.
Mi
avvicinai alla fila di sedie che si trovava davanti alla sua stanza e
sulle
quali Laura stava riposando: il suo non era un respiro regolare, ma
almeno era
riuscita a lasciarsi andare al sonno anche se solo per qualche ora. Le
accarezzai la guancia con la mano, come per tranquillizzarla, poi mi
diressi
dentro quella stanza che tanto temevo.
-Ciao
Amore- mi piaceva l'idea che in realtà potesse sentirmi -Ho
sentito che
stanotte hai fatto i capricci- le strinsi forte la mano, come se avessi
paura
che con quelle parole potessi farle nuovamente del male -Adesso ci sono
io che
ti controllo- volevo solo vederla sorridere; avevo bisogno del suo
sorriso -Ho
paura, sai- ancora lacrime a rigare il mio volto -Paura di perderti, di
non
poterti più accarezzare dolcemente i capelli dopo aver fatto
l'amore, paura di dover
lasciarti andare-
Non
sapevo che ore erano, neanche mi interessava.
Per me
il tempo si è fermato da quando mi hanno detto che ti
avevano
sparato.
Ora sono qui, e tutto quello che posso fare e stringerti forte le mani.
Sognami amore mio.
Pensami.
Svegliati.
-Louis.
Louis tesoro, svegliati-
-Mmmh-
-Tesoro,
fuori c'è una sorpresa per te-
-Mamma?-
-Più
o meno- riconoscerei questa risata ovunque: Laura si era svegliata, la
mia
seconda mamma. Dio, quando mi ero addormentato?
-Che
succede?-
-Non
vieni a salutarmi, Tomlinson?- questa voce...non poteva essere.
-Niall?
NIALL!- mi sveglia di soprassalto, era proprio lui! Era sveglio -Oh mio
Dio! Quando?-
-Eri
troppo impegnato a sonnecchiare con la tua bella per accorgerti di me-
si
era preso due pallottole in pieno petto a causa mia e sembrava fosse
appena
guarito da una semplice influenza. Era forte lui, era forte il suo
spirito;
vorrei tanto avere il suo ottimismo -Sta dormendo Louis, ma vedrai che
si
risveglierà. E poi mi deve ben dieci sterline ancora!- risi
a quella sua misera
battutina, ma, anche se per pochi secondi, il mio cuore fu
più leggero e quasi
mi sembrò di intravedere un sorriso sulla sua bocca.
Stai
sorridendo anche tu, piccola?
Fallo di nuovo.
Sei bellissima quando lo fai.
-Vieni
Lou, voglio presentarti i miei genitori: mamma, papà, lui
è Louis
Tomlinson, un mio caro amico- il senso di colpa mi attanagliava:
com'era
possibile? Negli occhi di Niall non vedevo un briciolo di odio, di
rancore,
erano solo così dannatamente azzurri e brillanti.
-Louis,
è un piacere conoscerti- assomigliavano molto a Niall
entrambi; la
madre si chiama Maura, suo padre Bobby e, da quello che
intuì sentendo i loro
discorsi, i due erano separati, ma avevano mantenuto buoni rapporti per
il
figlio.
-Quando
tornerete in Irlanda?-
-Tesoro,
ti sei appena rimesso! Io non lo so, credevo che...!-
-Ci
sono i miei amici mamma, e anche i nonni. Sta tranquilla, mi faranno
loro
da balia- disse Niall facendomi l'occhiolino.
-Ma
amore...!-
-Mamma,
so che hai la tua vita a Mullingar. Davvero, io starò bene!
Giusto
Lou?-
-Oh...ehm,
sì, certo-
-Giusto
Zayn?-
-Yep!-
-Visto?
Sarà okay!-
-Resteremo
ancora qualche giorno, almeno finché non ti dimetteranno e
non
sapremo di più su tutta questa faccenda- deglutì
alle parole del signor Horan:
se solo sapesse.
-Papà,
mamma, potrei...?-
-Abbiamo
capito, sì. Siamo giù in caffetteria se hai
bisogno, a più tardi. E'
stato un piacere ragazzi- salutammo anche noi di cortesia e fu un vero
sollievo
vederli andar via; chiariamoci, sono delle gran belle persone, ma non
avrei
retto cinque secondi di più in quella situazione.
-Come
stai?-
-Non
pensi dovrei essere io a chiedertelo?-
-Io
mi rimetterò presto, ma tu?- abbassai il capo per poi
voltarmi verso il
vetro che mi divideva dalla mia vita.
-Io
starò bene solo quando lei si risveglierà-
silenzio, nessuno di noi parlò,
finché non mi accorsi che Laura era sparita -Ma
dov'è andata Laura?-
-Ehm,
boh, non lo so. Oh guarda! E' lì- corsi nella sua direzione,
sembrava
dovesse cadere da un momento all'altro. Quella donna è
sempre stata così
determinata, testarda, ma ora aveva bisogno di riposo o ci sarebbe
entrata
anche lei in ospedale, come paziente questa volta.
Le
dissi di andare a casa e che sarei rimasto io qui con sua figlia e, per
quanto cocciuta posso essere, quella volta vinsi io.
Zayn
e Niall la salutarono con un cenno della mano, mentre io l'accompagnai
all'ascensore lasciandole un delicato bacio sulla guancia.
-C'era
Max alla guida- improvvisamente Niall parlò, dopo aver visto
le porte
dell'ascensore chiudersi, mentre dalle scale stavano arrivando anche
Harry e
Liam.
-E'
stato lui a sparare?- i due ci raggiunsero in fretta, interessati anche
loro al discorso. Zayn chiese loro come stessero Sara e Lisa e i
ragazzi ci
dissero che adesso stavano provando a riposare a casa del riccio.
-No,
è stato uno degli altri due. Non chiedermi chi
però-
-Ok-
-Louis-
-Che
cosa c'è Niall?-
-Testimonierò
contro quei figli di puttana. La pagheranno-
Lo
spero amico, lo spero davvero tanto.
*Spazio
Autrice*
Non
ve l'aspettavate, ammettetelo uu
Ma
ne ho abbastanza di farvi penare, così ho deciso di
recuperare terreno lol
Di
solito aggiorno di sabato e sono ancora in tempo per farlo lol
Sono
di fretta, i commenti li lascio a voi.
Buoni
VMA per domani (incrociamo le dita!) e ci risentiamo presto!
Un
bacio a tutti e grazie come sempre di tutto<3
La
vostra,
KaananX3