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Autore: larryssouls    24/08/2013    1 recensioni
-Puoi ingannare tutti qui, ma non me: perché sei tornato?-
-Te l'ho detto, mi andava di tornare a casa. Questo posto mi mancava-
-SMETTILA DI DIRE STRONZATE! Perché sei tornato?-
-Sono tornato perché ho bisogno di te-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Louis' Pov:

-Ne è proprio sicuro?-
-Le dico di sì! Max Lewis, Jay Ryan e Tom James, sono questi i loro nomi! Loro hanno sparato ai miei amici!-
-E lei li conosce perché...?-
-Dovevo loro dei soldi, ma sono diventati il mio inferno- da solo non ce l'avrei mai fatta a trovarli, era una guerra persa in partenza, così, anche se troppo tardi, decisi di raccontare tutto alla polizia. Ora non mi restava altro che sperare che potessero fare qualcosa.
-Signor Tomlinson, è la sua parola contro la loro, io non...!-
-La prego, mi creda! Faccia delle ricerche, la scongiuro- questa volta non l'avrebbero scampata, avrei fatto di tutto per dargli ciò che si meritavano! Quei bastardi avevano osato colpirmi nel profondo mirando a lei, la mia unica ragione di vita, il mio sole.
Ma ora basta scappare Louis Tomlinson. Bisogna agire.
In un modo o nell'altro.
-Ragazzo, capisco come ti senti, ma ho le mani legate!- fu allora che capì quello che avrei dovuto fare sin dall'inizio: l'unica possibilità che avevo per far partire le indagini sul loro conto era...!
-Voglio esporre denuncia-
-Come scusa?-
-Voglio esporre denuncia contro di loro. E' una cosa che avrei dovuto fare molto tempo fa- raccontai all'agente tutta la mia storia, da quando conobbi quei tre e perché fino ad oggi. Alla fine sembrò essere più convinto.
-Con una denuncia possiamo già fare qualcosa in più. Ora va' a casa figliolo, ti chiameremo appena ci saranno novità- si voltò per andarsene quando -Louis!- disse -Ti ammiro, ne sei uscito da solo, molti ragazzi della tua età non ce l'hanno fatta- sorrisi, un sorriso amaro, spento.
Avevo perso tutto: vederla così, inerme in quel letto d'ospedale, piena di tubi, mi aveva svuotato internamente. Sarebbe bastato un suo solo sorriso per farmi tornare a vivere, ma lei non poteva, lei non era qui con me a stringermi forte la mano, non poteva abbracciarmi, baciarmi.
Mi manchi da impazzire.
Dove sei?
Cosa ti ho fatto?
Decisi di tornare in ospedale: per quanto odiassi quel luogo, sentivo che il mio posto era quello.
Il mio posto è dove ci sei tu, amore mio.
Ero stato fuori tutta la notte, non avevo chiuso occhio: il display del mio cellullare segnava una decina di messaggi e altrettante chiamate perse. Erano le sette di mattina quando arrivai davanti alla sua stanza: Sara e Liam non c'erano, si erano evidentemente dati il cambio con gli altri; Laura dormiva, e questo era solo che un bene.
Anche tu stai dormendo piccola, ma svegliati ora.
Svegliati.
-Dove sei stato?- il tono di Harry era stanco, tremava, ma sentivo anche una vena di preoccupazione nella sua voce. Sospettava fossi andato a farmi giustizia da solo: ci avevo pensato, ma non avrei risolto niente; capivo la sua ansia per me, non voleva ulteriori casini. E nemmeno io.
-Sono andato alla polizia-
-Li hai denunciati?-
-Sì. Almeno hanno qualcosa da cui partire- dietro ad Harry notai Zayn seduto a terra con la schiena contro il muro -Credevo fosse da Niall- dissi indicando il moro con un cenno della testa.
-Infatti, ma stamattina sono arrivati i signori Horan e Zay ha pensato di lasciarli da soli con il figlio- mi limitai a dire di sì con la testa, senza aprire bocca.
-Come sta?- sapevo già quale sarebbe stata la risposta: se era ancora lì, di sicuro non c'era stata nessuna nuova notizia.
-Ora è stabile- forse invece qualcosa era successo.
-Che vuol dire "ora"?-
-Durante la notte ha avuto una crisi: per fortuna Lisa se n'è accorta e ha chiamato immediatamente il medico di turno- complimenti Louis, lei aveva bisogno di te ancora una volta, e tu dov'eri?
Non ci sei mai stato per lei, Louis.
Fai schifo, Louis.
Non ti merita, Louis.
-Louis! LOUIS! HEY!- Harry riuscì a risvegliarmi dal turbinio di pensieri che tempestavano la mia mente; erano così forti e così veri -Stai bene? Da quant'è che non dormi?- dal giorno dell'incidente non avevo chiuso occhio, ma se gli avessi detto la verità avrebbe sicuramente trovato il modo di mandarmi a casa.
-Prima di venire qui ho dormito un paio d'ore, forse anche tre- lui abbassò lo sguardo scuotendo la sua folta chioma di ricci.
-Non dire cazzate: si vede che non hai chiuso occhio. Devi riposare Lou-
-Non posso lasciarla qui da sola. Devo...devo lottare con lei- non avrei mai lasciato quel posto, non più. D'ora in poi l'avrei aspettata, fanculo anche la scuola! Saremo usciti insieme, perché lei ne sarebbe uscita.
-Io vorrei portare Lisa a casa. Poi torno- si girò facendo per andarsene, ma quasi inconsciamente allungai una mano verso di lui afferrandogli il polso con decisione: lui mi guardò con fare incuriosito.
-Non volevo andarmene così due anni fa, avrei voluto parlartene prima-
-Lou, lascia perdere, è acqua passata-
-No! Te lo devo Harry. Mi dispiace, mi dispiace così tanto. Ci sei sempre stato per me, sei uno dei miei migliori amici e io...io...!- un abbraccio. Era caldo, accogliente: le sue mani grandi mi stringevano forte, era sempre stato così.
Litigavo con i miei? Harry c'era.
Litigavo con Francesca? Harry c'era.
Prendevo un brutto voto a scuola? Harry c'era.
Ogni volta che avevo bisogno di aiuto, lui era sempre lì a tendermi la mano per aiutarmi a rialzarmi. Ogni volta.
-Non è stato facile Lou. Non riuscivo a capire il perché della tua scelta, il tuo sparire così all'improvviso, ma appena sei tornato ho capito tutto: ho capito che non te ne saresti andato più, che saresti tornato il mio migliore amico stupido di sempre, e se qui adesso, ciò che conta è solo questo-
-Ti aspetto qui-
-Ti conviene- mi scompigliò i capelli per poi andare dalla sua ragazza ed allontanarsi nuovamente con lei, dopo aver avvisato anche Zayn, verso l'uscita del reparto.
Mi avvicinai alla fila di sedie che si trovava davanti alla sua stanza e sulle quali Laura stava riposando: il suo non era un respiro regolare, ma almeno era riuscita a lasciarsi andare al sonno anche se solo per qualche ora. Le accarezzai la guancia con la mano, come per tranquillizzarla, poi mi diressi dentro quella stanza che tanto temevo.
-Ciao Amore- mi piaceva l'idea che in realtà potesse sentirmi -Ho sentito che stanotte hai fatto i capricci- le strinsi forte la mano, come se avessi paura che con quelle parole potessi farle nuovamente del male -Adesso ci sono io che ti controllo- volevo solo vederla sorridere; avevo bisogno del suo sorriso -Ho paura, sai- ancora lacrime a rigare il mio volto -Paura di perderti, di non poterti più accarezzare dolcemente i capelli dopo aver fatto l'amore, paura di dover lasciarti andare-
Non sapevo che ore erano, neanche mi interessava.
Per me il tempo si è fermato da quando mi hanno detto che ti avevano sparato.
Ora sono qui, e tutto quello che posso fare e stringerti forte le mani.
Sognami amore mio.
Pensami.

Svegliati.

-Louis. Louis tesoro, svegliati-
-Mmmh-
-Tesoro, fuori c'è una sorpresa per te-
-Mamma?-
-Più o meno- riconoscerei questa risata ovunque: Laura si era svegliata, la mia seconda mamma. Dio, quando mi ero addormentato?
-Che succede?-
-Non vieni a salutarmi, Tomlinson?- questa voce...non poteva essere.
-Niall? NIALL!- mi sveglia di soprassalto, era proprio lui! Era sveglio -Oh mio Dio! Quando?-
-Eri troppo impegnato a sonnecchiare con la tua bella per accorgerti di me- si era preso due pallottole in pieno petto a causa mia e sembrava fosse appena guarito da una semplice influenza. Era forte lui, era forte il suo spirito; vorrei tanto avere il suo ottimismo -Sta dormendo Louis, ma vedrai che si risveglierà. E poi mi deve ben dieci sterline ancora!- risi a quella sua misera battutina, ma, anche se per pochi secondi, il mio cuore fu più leggero e quasi mi sembrò di intravedere un sorriso sulla sua bocca.
Stai sorridendo anche tu, piccola?
Fallo di nuovo.
Sei bellissima quando lo fai.
-Vieni Lou, voglio presentarti i miei genitori: mamma, papà, lui è Louis Tomlinson, un mio caro amico- il senso di colpa mi attanagliava: com'era possibile? Negli occhi di Niall non vedevo un briciolo di odio, di rancore, erano solo così dannatamente azzurri e brillanti.
-Louis, è un piacere conoscerti- assomigliavano molto a Niall entrambi; la madre si chiama Maura, suo padre Bobby e, da quello che intuì sentendo i loro discorsi, i due erano separati, ma avevano mantenuto buoni rapporti per il figlio.
-Quando tornerete in Irlanda?-
-Tesoro, ti sei appena rimesso! Io non lo so, credevo che...!-
-Ci sono i miei amici mamma, e anche i nonni. Sta tranquilla, mi faranno loro da balia- disse Niall facendomi l'occhiolino.
-Ma amore...!-
-Mamma, so che hai la tua vita a Mullingar. Davvero, io starò bene! Giusto Lou?-
-Oh...ehm, sì, certo-
-Giusto Zayn?-
-Yep!-
-Visto? Sarà okay!-
-Resteremo ancora qualche giorno, almeno finché non ti dimetteranno e non sapremo di più su tutta questa faccenda- deglutì alle parole del signor Horan: se solo sapesse.
-Papà, mamma, potrei...?-
-Abbiamo capito, sì. Siamo giù in caffetteria se hai bisogno, a più tardi. E' stato un piacere ragazzi- salutammo anche noi di cortesia e fu un vero sollievo vederli andar via; chiariamoci, sono delle gran belle persone, ma non avrei retto cinque secondi di più in quella situazione.
-Come stai?-
-Non pensi dovrei essere io a chiedertelo?-
-Io mi rimetterò presto, ma tu?- abbassai il capo per poi voltarmi verso il vetro che mi divideva dalla mia vita.
-Io starò bene solo quando lei si risveglierà- silenzio, nessuno di noi parlò, finché non mi accorsi che Laura era sparita -Ma dov'è andata Laura?-
-Ehm, boh, non lo so. Oh guarda! E' lì- corsi nella sua direzione, sembrava dovesse cadere da un momento all'altro. Quella donna è sempre stata così determinata, testarda, ma ora aveva bisogno di riposo o ci sarebbe entrata anche lei in ospedale, come paziente questa volta.
Le dissi di andare a casa e che sarei rimasto io qui con sua figlia e, per quanto cocciuta posso essere, quella volta vinsi io.
Zayn e Niall la salutarono con un cenno della mano, mentre io l'accompagnai all'ascensore lasciandole un delicato bacio sulla guancia.
-C'era Max alla guida- improvvisamente Niall parlò, dopo aver visto le porte dell'ascensore chiudersi, mentre dalle scale stavano arrivando anche Harry e Liam.
-E' stato lui a sparare?- i due ci raggiunsero in fretta, interessati anche loro al discorso. Zayn chiese loro come stessero Sara e Lisa e i ragazzi ci dissero che adesso stavano provando a riposare a casa del riccio.
-No, è stato uno degli altri due. Non chiedermi chi però-
-Ok-
-Louis-
-Che cosa c'è Niall?-
-Testimonierò contro quei figli di puttana. La pagheranno-
Lo spero amico, lo spero davvero tanto.





*Spazio Autrice*
Non ve l'aspettavate, ammettetelo uu
Ma ne ho abbastanza di farvi penare, così ho deciso di recuperare terreno lol
Di solito aggiorno di sabato e sono ancora in tempo per farlo lol
Sono di fretta, i commenti li lascio a voi.
Buoni VMA per domani (incrociamo le dita!) e ci risentiamo presto!
Un bacio a tutti e grazie come sempre di tutto<3
La vostra,
KaananX3

  
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