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Autore: Tenru Dragon    25/08/2013    3 recensioni
"Iniziò tutto tre giorni fa, il giorno del mio diciottesimo compleanno"
Questa storia parla di una ragazza di nome Clarissa che perde la madre e va a vivere con il padre e la sua famiglia...
Tra nuovi amici e una numerosa nuova famiglia, Clarissa conoscerà anche l'amore...
Spero che recensiate numerosi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NICK
Solo ieri è andata via da casa mia e già mi manca parecchio.
Con il bacio che le ho dato prima che se ne andasse le ho praticamente espresso i miei sentimenti anche se sapevo di non avere speranze, lei ama Jai.
Decisi di andare a fare due passi per smettere di pensare a lei ma non ci riuscii, continuai a pensare “chissà come sta?” oppure “cosa starà facendo in questo momento?” ma le mie domande trovarono una risposta non appena giunsi al parco.
Lì c’era Clarissa che baciava Jai, mi infuriai ma non andai da loro, non appena Clarissa aprì gli occhi e mi vide si staccò da Jai, che ci rimase malino, io me ne andai, ormai avevo capito che non potevo competere con Jai.
 
 
CLARISSA
-Che ti succede?- chiese Jai preoccupato
-Niente tranquillo-
Da quel giorno sono passati ben sei mesi tutti trascorsi con Jai e la mia famiglia.
Ho ricominciato ad andare a scuola ma purtroppo al lavoro mi hanno licenziato perché non mi sono presentata per settimane siccome loro non sapevo che ero scappata.
Io e Jai abbiamo finito la scuola con ottimi voti:
 
JAI
 
ITALIANO              8
MATEMATICA      7
STORIA                 8
FISICA                  8
INGLESE              7
FILOSOFIA         8
MOTORIA           9
COMPORTAMENTO   10
 
CLARISSA
 
ITALIANO           9
MATEMATICA   7
STORIA              7
FISICA               8
INGLESE           9
FILOSOFIA      7
MOTORIA        8
COMPORTAMENTO   10
 
È  passata solo una settimana dall’inizio delle vacanze, io e Mira andiamo a fare shopping e lì mi sento male e svengo.
Appena mi sveglio mi trovo un mal di testa bestiale e Jai che mi tiene la mano destra e che mi fissa con uno sguardo preoccupato con accanto mio padre e Marta, Mira sarà stata mandata a casa insieme alle altre sorelle che sono rimaste a casa.
Marta mi da una scatoletta con dentro delle lettere scritte dalle mia sorellastre, tutte quante mi hanno scritto per chiedermi come sto e per scusarsi di non essere venute, Katy, Mira, Lara, Katia, Ludovica, Sally, Amanda, Filomena e Rosa, che gentili.
Ad un certo punto in stanza entrò il medico che volle parlare un momento con me in privato.
Mi portò in uno studio si sedette e mi chiese: -Come ti senti ora?-
-Ho la nausea-
-Capisco- mi fece altre domande e scrisse tutto sul suo quaderno infine mi chiese: -Hai avuto qualche relazione sessuale?-
-Non sono affari suoi- risposi io sfacciata
Lui mi guardò male e poi mi disse: -Signorina, come posso capire cosa avete se non rispondete alle mia domande?-
-Ok, sì ma è successo poco più di sei mesi fa-
-Ok, spogliati e rimani in biancheria intima-
Feci come mi disse poi mi fece sdraiare su un lettino, accese uno dei suoi macchinari e mi controllò.
Si soffermò sulla pancia dove si sentiva uno strano rumore “Tu-tum tu-tum”
-Cos’è?- chiesi io
-Questo è il cuore del tuo bambino, sei incinta- rimasi scioccata, mi rivestii, uscii dallo studio e caddi in ginocchio, non potevo crederci.
Quella stessa notte preparai le mie valigie e me ne andai, non volevo rovinare la vita a Jai, diventare padre così presto è troppo.
Andai via, in un posto lontano sperando che non mi cercasse.
Durante questi cinque anni sono diventata fotografa e ho cresciuto mio figlio da sola raccontandogli di suo padre tutti i giorni, gli raccontavo di come lo avevo conosciuto e di come ci eravamo innamorati, lui adorava le mie storie e io adoravo raccontarle.
 
JAI
Sono passati cinque anni da quando Clarissa è andata via e non è passato un solo giorno che io non pensassi a lei, è stato l’inferno.
Ora faccio l’insegnante e lavoro nella scuola dove siamo andati io e lei, mentre al pomeriggio mi occupo di aiutare le mie “sorelle” coi compiti.
Ora Clarissa dovrebbe avere 24 anni proprio come me.
Ogni giorno chiamo alla centrale per saperne qualcosa ma non c’erano mai buone notizie così un giorno smisi.
Un giorno sentii suonare al campanello e appena al citofono sentii la sua voce mi precipitai fuori e me la ritrovai davanti, ci fissammo per qualche secondo poi notai che stringeva la mano a qualcuno.
-Saluta papà Matteo- appena sentii quella parola ci rimasi di stucco, ero padre.
Il piccolo si avvicinò a me, mi prese la mano e disse: -Ciao, papà-
Io mi inginocchiai davanti a lui e Clarissa fece lo stesso dopodiché ci abbracciammo, dopo qualche millisecondo uscirono tutti gli altri che, sorridendo, guardavano la nuova famiglia che si era formata, la nostra.
 
Riguardo a Nick so che si è trasferito in un’altra città e che si è sposato, chissà, magari un giorno lo rincontreremo.
 
 
NOTA D’AUTRICE:forse ci sarà un 2 però non so, dipende; questo è l’ultimo capitolo e ringrazio le persone che hanno messo la storia tra le preferite:
angel_860 
beatriceholbrookpenniman 
cimmucimmu 
jasmine95 
Killer Of the Night micetta1994 TwilightDenise 
  
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