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Autore: mylittlebird    25/08/2013    1 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Oh,vedo che hai compagnia. Ciao,io sono Carol, la ragazza di Zayn. -  mi si presentò la sosia di Megan Fox con una tale tranquillità che rasentava la sfrontatezza.
Non potevo credere alle mie orecchie. 
La ragazza di … Zayn!
Come mai quest'ultimo non avesse accennato a nessuna presenza femminile nella sua vita era un mistero.
La salutai con un 'ciao' flebile quasi sussurrato,ero pietrificata e incredula allo stesso tempo.
- Car,che ci fai qui? - le chiese lui senza turbamenti.
- Come che ci faccio qui?Ho portato la pizza. - spiegò lei pacifica tentando di dargli un bacio,ma lui spostò il viso a lato cambiando il suo precedente obiettivo – Ma noto che avete già cenato. - disse poggiando le pizze sul tavolo ancora non sparecchiato. 
- Abbiamo appena finito! - le spiegò.
- Come hai detto di chiamarti?
- Giusto,non vi ho presentati: Car lei è Hope. Hope Car.
Car? Solo Car? Non “la mia ragazza” o “un'amica” e il fatto che fosse “speciale” era sottinteso o era solo una mia impressione.
Insomma perché non si sbilanciava? 
- Mi sembra di averti vista da qualche parte. Zayn,tesoro me lo appenderesti, per favore! - biascicò sedendosi vicino a me sul divano occupando inconsapevolmente il posto del moro una volta tolto il cappotto e porgendoglielo a quest'ultimo.
- No,non credo. - dissi atona e incolore spostandomi inavvertitamente verso il bordo estremo del divano,come a volermi allontanare da tutta quella situazione,da lei e … lui.
- Zayn,il cappotto! - lo richiamò vedendo che lui non si muoveva.
Imperterrito,lui si sedette sul bracciolo del divano vicino me e prese a giocare con una mia ciocca di cappelli sfuggita.
- Poggiala affianco! - le consigliò.
Come faceva a rimanere cosi tranquillo mentre io stavo logorando dentro?
- Gentile come sempre. - s'irritò e scocciata lo buttò a lato.
Ci guardò per qualche secondo prima di sbottare.
- Insomma che avete voi due? Ho interrotto qualcosa? Siete cosi taciturni. -osservò.
Credo che avesse notato il mio pallore,il corpo in tensione e lo sguardo perso nel vuoto. Mi sentivo ferita,ingannata e soprattutto delusa da una persona che sembrava mi capisse e fosse almeno in parte interessato.
Forse avevo travisato tutto o forse tutto questo era solo un incubo! 
Forse dandomi un pizzicotto mi sarei svegliata e avrei scoperto che in realtà mi ero addormentata e nulla di tutto quello successo nell'ultimo giorno era successo.
No,non era possibile. Ogni sensazione,ogni odore,ogni tocco – il suo tocco – era cosi reale e ogni centimetro del mio corpo lo aveva percepito.
Cosi come percepiva,ora, quella leggera carezza alla spalla.
- Car tu non dovresti essere qui cosi come non dovresti presentarti come la mia ragazza. - proferì secco senza però mostrare fastidio per la suo presenza.
E poi che cosa intendeva dire? Che tra loro era finita?
- Si,ma sembra più carino che dire che facciamo sesso ogni tanto,scusa il linguaggio tesoro. 
Vidi Zayn sbiancare ancora più, strabuzzare gli occhi e affogare con la sua stessa saliva. E dopo qualche secondo di sbigottimento suo e la perdita di più di un battito mio,seguì una fragorosa risata da parte della ragazza.
- Car …? - la riprese.
- Dai scherzavo! - gli fece una una linguaccia in contemporanea ad una strizzata d'occhio.
Credeva di essere divertente la ragazza …
- Ray è già uscito! - gli ricordò Zayn.
- Lo so. Dovevamo incontrarci appena sotto casa mia,invece,quel coglione se n'è completamene dimenticato e si è avviato lasciandomi sotto la pioggia battente. Quanto può essere stupido quel ragazzo?
- Gli sarà sfuggito di mente. L'hai avvisato che sei qui? - cercò d'informarsi.
- Gli ho mandato un messaggio. Ti vuoi liberare di me per caso? - se ne usci la tipa alzando di un tono la voce – No,sai:non è carino lasciare una ragazza sotto la poggia e il gelo,poi se mi viene una polmonite ti riterrò colpevole.
- Sai che qui sei sempre la benvenuta,smettila di fare la melodrammatica. - lo ammoni dolcemente lui per poi suggerirle premuroso di asciugarsi i capelli in bagno.
Più che fidanzati sembravano fratello e sorella. Anche se lui non aveva esplicitamente smentito la sua precedente affermazione. E l'aria era intrisa di scosse elettriche talmente potenti da farti arrestare il cuore ma,per fortuna,non avevano ancora colpito lo sfortunato di turno.
E chissà perchè mi sentivo di essere io quello.
Bèh il motivo non mi era del tutto oscuro.
- Non sono poi cosi bagnati! - rifiutò il consiglio lei – Piuttosto sto morendo di fame,che hai mangiato stasera? - domandò avviandosi verso la cucina in cerca di cibo.
- Hope ha preparato la pasta,ne è rimasta ancora un po' se vuoi. - le suggerì.
La vidi procurarsi una forchetta e affondare questa nella pentola intrappolandone una,e sia ben chiaro una.
La avvicinò al naso odorandola e quasi come se stesse per assaggiare spazzatura,ne morse un po' socchiudendo gli occhi.
Se prima mi risultava antipatica ora mi era anche schizzinosa la ragazza.
- Non hanno sale e sono un po' scotti. - decretò affondando la mia cucina e con essa me.
- Sei tu che mangi troppo salato e sono al dente! - precisò.
Il fatto che mi avesse difesa per una cosa all'apparenza stupida,mi risollevò un pochino il morale e mi fece sorridere non appena vidi la faccia di disgusto di Carol.
- Puoi sempre riscaldare le pizze che hai portato se non sono di tuo gradimento …insomma nessuno ti sta obbligando a mangiarle! - suggerii stizzita.
- E' quello che sto per fare ragazzina!Queste sono in-mangiabili. - infierì ulteriormente.
Insomma che diavolo voleva da me? E come si permetteva a chiamarmi ragazzina,quando poi era lei che stava risultando tale col suo comportamento infantile.
- Come siamo suscettibili stasera! Cos'è successo Car?
Ma mentre rivolgeva a lei la domanda allungò il braccio fino ad arrivare a stringere la mia mano e accarezzare con il pollice il dorso.
Avvertivo la sua presenza,il suo conforto anche se avrei preferito non fosse silenzioso.
Decisi di ignorare i miei istinti omicidi verso la ragazza e concentrarmi sul moro di fronte me. 
Gli feci un po' di posto vicino a me inducendolo a sedersi piuttosto che rimanere in bilico sul bracciolo del divano.
Scivolò giù mettendosi a gambe incrociate in modo da poter guardare entrambe.
Si sporse verso di me stampandomi un bacio prima di ritornare a sorridere in quel modo infantile che solo in lui ho riscontrato.
Un piccolo momento solo nostro racchiuso in uno tutto strambo,confuso e  - Dio non voglia! - volto al tragico.
- Osi pure baciarla di fronte a me? - chiese irritata,ma la trovai talmente buffa detto da una che aveva la bocca impegnata a masticare,una mano a impugnare la pizza e l'altra a chiudere il piccolo forno a microonde sopra alla mensola.
'Pensa a mangiare' avrei voluto dire invece mi stupii nel vedere lo sconforto e la frustrazione negli occhi del ragazzo di fronte me.
Era … scocciato.
Io lo era da quando si è presentata.
Forse stava cominciando a capire anche lui come ci si sente ad avere una persona cosi nelle vicinanze.
- No,dico:ti sei rincretinito? - aggiunse poi buttando infastidita il trancio di pizza sul piatto infastidita.
- Si può sapere qual'è il tuo problema? - sbottai a quel punto pizzicata sul vivo facendo per alzarmi ma, la mia azione venne bloccata dal braccio di Zayn che mi riportò alla mia precedente posizione.
- Car,se sei incavolata per altri motivi evita di scaricare la tua rabbia verso Hope. Non c'entra niente. E se hai voglia di sfogarti,io sono qui. Lo sai? 
- Hai ragione,scusami! - si scusò in tono totalmente falso.
Non capivo come mai non esplodesse e le dicesse quattro invece di mostrarsi gentile e comprensivo. Insomma due paroline , e forse più, gliele avrei dedicate anche io.
Lui invece,per chissà quale ragione,era indulgente.
E proprio mentre stava per dire qualcos'altro alla sua amica,gli suonò il telefono facendo piombare la stanza in un silenzio tombale se non fosse per la hit prodotta dal suo cellulare.
- Devo rispondere! - disse alzandosi dal divano e uscendo dalla cucina non prima di aver regalato un occhiata di avvertimento a Carol.
- Tu,sei il mio problema! - decretò lei dopo essersi accertata che Zyn non sentisse.
- Non mi conosci neanche!
- E non voglio neanche farlo. Sei una delle tante e si stancherà anche di te e ,come sempre,ritornerà da me. E' solo questione di tempo! - disse certa. 
Eccolo,qual era il suo problema. Una mia possibile relazione con lui e di conseguenza minacciavo quello che lei considerava il suo territorio.
- Fossi in te non sarei cosi sicura!
- Io e lui siamo legati da un legame profondo,siamo inseparabili. Possiamo allontanarci per un po' ma poi ritorniamo sempre insieme. Quindi gira alla larga dal mio ragazzo e togliti i suoi vestiti che sei ridicola. - disse con disprezzo.
- Tu sei pazza!E,tra le due,la ridicola sei proprio tu che credi in cose inesistenti. - mi limitai a dirle non volendo sfondare nel volgare. 
- Non hai notato che si mostra comprensivo con me?
Si, che l'avevo notato ma questo non significava che lui pendeva dalle sue labbra. Anzi più di una volta l'aveva ripresa.
- E tu non hai notato che era visibilmente scocciato?
- Di certo lo stavi annoiando già da prima e lui non sapeva come dirtelo; è troppo gentile per far sentire una persona indesiderata il mio Zayn.
Bé il gentil fanciullo mi ha fatto sentire più che desiderata prima della sua venuta e anche dopo non ha fatto altro che dedicarmi piccole attenzioni e sguardi calorosi.
- Povera illusa! - sibilai appena un attimo prima che rientrasse Zayn.
- Chi è la povera illusa?
Aveva sentito … ops!
- Hope mi stava dicendo che sperava che spiovesse tra un po' in modo da poter tornare a casa!
Mi girai incredula e stupita verso di lei. A che gioco voleva giocare la gattina indispettita?
Voleva liberarsi di me.
- Vuoi andartene? - mi chiese per conferma.
- Per Ray non sarebbe un problema darti un passaggio! - mi suggerì anche il modo. 
E anche di fretta.
Non volevo confermare ma non potevo nemmeno negare:non me la sentivo di rimanere a dormire da lui.
I miei freni inibitori stavano risalendo e volevano prevalere:una marea di dubbi mi dilagava la mente e c'era poi quella sensazione spiacevole che mi stringeva il cuore.
- E visto l'orario credo proprio che questa serata si concluderà a breve,ti spiace se rimango a dormire qui? - domando con  una vocina.
- Nessun problema. - le rispose per poi riportare l'attenzione a me.
Il mio sguardo,però, era riservato ancora a Carol che,stando ben attenta a non farsi vedere dal moro,mi mimò:Visto,sceglie sempre me! 
E come se il concetto non fosse abbastanza chiaro lui le permette di dormire da qui.
Nessun problema.
Non avrei sopportato un minuto in più di quell'assurda situazione,ne tanto meno la sua voce stridula da papera.
- Potrei parlarti un minuto in privato? - gli chiesi dopo.
Non sapevo che tipo di rapporto ci fosse tra i due ma di certo non sarei rimasta lì a guardare inerme questo teatrino giostrato dalla fan fatal.
Volevo chiarire solo alcune cose.
Posai la tazzina di ciobar sul tavolino di fronte e m'incamminai verso camera sua facendogli capire di seguirmi.
Chiuse la porta a chiave dietro di sé e si appoggiò ad essa.
- Non so cosa ti abbia detto ma non è come credi!- sembrava abbattuto. Forse si era accorto della mia reazione o meglio dire della mia non reazione.
- Io non credo niente,voglio solo andare a casa. - sputai arrabattando le mie cose,peccato che alcune erano ancora rimaste in bagno.
- Lei non è chi dice di essere! - continuò.
- Ah no? E sentiamo,perchè una verrebbe a casa tua e si presenterebbe come la tua ragazza? Che tra l'altro è ancora di là! - alzai leggermente la voce tanto che diede fastidio anche a me. Poi avevo quello strano peso sullo stomaco,come se stessi sbagliando tutto.
- Noi siamo amici fin dall'infanzia e lei si diverte a fare questi scherzi idioti a qualsiasi ragazza che vede vicino a me. - spiegò tranquillo.
Giochini?
Col cavolo! Lei non si era ancora arresa con lui:quanto profondo era stato il loro rapporto poi era ancora un mistero.
Erano amici da sempre e io non potevo arrivare a capire il loro rapporto e di certo non mi sarei mai permessa di esigere un allontanamento di quetsa dalla sua vita.
- Non è divertente! - riuscii a sibilare quel tanto da farmi sentire da lui.
- Mi dispiace. Posso solo immaginare come tu ti senta,ma non lo fa con cattiveria. Per lei è solo un gioco. - continuava a difenderla.
Come si fa a giocare con i sentimenti degli altri?
Inoltre era stata ben chiara su quali fossero le sue intenzioni.
- Posso farti una domanda? - chiesi mentre in testa mi frullava solo una frase:“Si, ma sembra più carino che dire che facciamo sesso ogni tanto”.
- Certo.
- Hai detto che siete amici da tanto tempo …
- … abbiamo un rapporto fraterno. - spiegò cauto mentre si avvicinava a me titubante.
Ok. Mi sentivo ancora più stupida per ciò che gli volevo chiedere.
Ma dovevo sapere altrimenti mi sarei corrosa il fegato dalla curiosità,anzi dal dubbio e dalla gelosia.
- Ehm … Ha detto che siete … ehm … andati … si,insomma siete andati a letto insieme? - chiesi prendendo coraggio in preda alla frustrazione e all'angoscia di scoprire se era vero o meno.
Ma infondo, teoricamente,loro erano come fratelli quindi non ci sarebbero state sgradite sorprese. Ma allora a quale scopo lei rivendicava diritti – tutt'altro che fraterni - su di lui?
Non rispondeva.
Aveva uno sguardo vacuo e sembrava incerto su cosa dire.
Che c'era tanto da pensare poi? O era si o no.
A meno che lei non avesse detto la verità.
Ed era proprio questo il punto.
- Oh! 
L'unica esclamazione proferita che racchiudeva un migliaio di pensieri confusionari.
Mi fermai di fronte alla sua figura per studiarlo,carpire qualche frammento di verità,ma l'unica cosa che vidi era una ragazzo impenetrabile.
- Zayn,per favore,dammi qualche minuto. - cercai di dire nel tono più calmo possibile per non far trapelare il mio stato d'animo,anche se era più che evidente.
Appena lo vidi aprir bocca per parlare,irruppe la voce di Carol che lo chiamava  da dietro la porta.
- Tutto bene? - chiese poi imperterrita – Comunque è appena rientrato Ray.
Zayn continuava a guardarmi inerme senza risponderle.
- Vai! Non è carino lasciare da soli gli ospiti. - gli dissi fredda.
Solo dopo averla detta realizzai che l'intrusa in quella casa ero io non lei.
Non si mosse di un centimetro.
Continuava a guardarmi come a voler capire cosa stessi pensando realmente.
- E' di casa ormai, e poi c'è Ray. - sibilò continuando a peggiorare la sua situazione  e ad avvalorare la mia tesi ingenuamente.
Che amarezza.
- Tutto ok! - disse rivolgendosi all'amica oltre la porta per poi ritornare a rivolgersi a me - Non so cosa stai pensando in questo momento ma … io … siamo solo amici,niente di più. E non voglio che questa piccola bravata rovini tutto. Come avrai capito,tu mi piaci. Non fuggire,resta. - disse in un sussurro le ultime parole di fronte a me senza mostrare alcuna incertezza.
Mi guardava dritto negli occhi come a volermi infondere la sua sicurezza,come a volermi leggere l'anima.
Per quanto ci volessi provare a trovare qualche barlume di titubanza, tutto quello che vedevo erano quelli occhi dolci e sicuri che mi trasmettevano calore e fiducia.
Io gli piacevo e lui di certo non mi era indifferente, all'apparenza non c'erano problemi ma si sa che le apparenze ingannano.
Mi trovavo in una sorta di limbo emozionale dove da una parte non potevo permettermi di andare avanti finendo per affezionarmi troppo a lui e rischiare poi di rimanere ferita pesantemente,marcata da cicatrici talmente profonde che avrebbero impiegato  tempo a rimarginarsi ma dall'altra parte mi doleva allontanarlo.
E sentii ritornare quella misera tentazione:ritornare di là e marcare quel poco che con fatica eravamo riusciti a conquistare in una giornata piena di emozioni,confessioni e l'elettricità che avvertivo non poteva rappresentare il nulla,doveva significare pur qualcosa.
- Zayn,io … - non sapevo come esprimergli la confusione che avevo in testa,tanto che feci qualche passo verso di lui e presi a giocare con il bordo della sua maglia tenendo lo sguardo rigorosamente a terra.
E prima che potessi anche solo pensare come continuare mi trovai avvolta tra le sue braccia,con la giusta forza,senza farmi male ma facendomi sentire avvolta in ogni fibra del mio essere.
Fu in quel momento che mi sentii una vera stupida.
- Mi dispiace … è che mi sono lasciata spaventare! - gli confidai ormai con il cuore in mano.
- Da me? - soffiò in ansia tra i miei capelli.
- E' che oggi ti sei aperto a me,mi hai confessato delle cose importanti ed è stato bello sentirsele dire,poterti conoscere che quando è arrivata lei e ha detto che … insomma,è stato come se tutto non avesse più importanza. Mi sono sentita … delusa,ingannata.  - riuscii a terminare profondamente risentita, prima che il magone m'impedisse di continuare mentre una lacrima silenziosa fece capolino.
Appena terminai sentii applicare una leggera pressione alla stretta.
- Mi dispiace. Non mi ero reso conto. Ormai ci sono cosi abituato alle sue entrate teatrali che non ci faccio più caso e non mi sono accorto di quali conseguenze ha avuto su di te. Sono io quello stupido. Avrei dovuto rendermene conto. - disse abbattuto.
Non è solo quello!
- Cosa?
- Cosa cosa?
- Hai appena detto che non è solamente questo. Che cos'altro t'inquieta? - domandò allentando l'abbraccio in modo da riservarmi il suo sguardo indagatore alla ricerca di prove,fonti,dettagli sfuggiti.
E dire che pensavo solo di averlo pensato,non detto ad alta voce.
Ma tanto valeva essere sinceri fino in fondo.
- Hope,dimmelo ti prego.
- Professi di provare qualcosa per me e poi vai a sfogarti con chi dici di considerare una persona di famiglia. Io non ci vado a letto con i miei “famigliari”. 
Anche se i “fatti” con Carol erano antecedenti al mio avvicinamento con Zayn, mi dava profondamente fastidio questa cosa.
Non riuscivo a metabolizzare proprio questa notizia.
- La nostra è un'amicizia lunga e complicata,ma questo non influisce minimamente con  te. Non ha mai influito con nessuno. - disse distaccandosi completamente.
Diventò improvvisamente freddo e distaccato.
Mi ha forse confessato che questa tarantella va avanti da anni, con tutte le sue ex?
E questa sorta di “maledizione” si sarebbe perpetrata anche con me,con noi? Ancora?
Perché non ci dava un taglio,netto?
Avrei dovuto condividerlo con lei?
- Zayn, …  - non sapendo come riordinare i miei pensieri e considerando che avevo solo voglia di sentirlo mio ancora una volta,annullai definitivamente le distanze e presi a baciarlo con prepotenza.
Non obiettò,anzi in men che non si dica si trasformò in un bacio passionale,focoso,sentito e voluto da entrambi.
Mi sentivo ribollire il sangue e bruciare le labbra,avvampare ovunque. Ci assaporammo a vicenda,confondemmo i nostri sapori,li coniugammo fino a farli diventare unici nel loro genere, intimamente nostri.
E se non fosse stato per la brusca interruzione di Ray avevo la sensazione che la cosa sarebbe continuata ad oltranza.
- Limonate come dei conigli in calore,che schifo! - disse in tono disgustata ma lo tradiva un sorriso divertito – Comunque,Car mi ha detto che ti serve un passaggio a casa quindi, se sei pronta, possiamo andare anche ora. - si rivolse a me guardandomi oltre la spalla di Zayn dove mi ero “nascosta”.
- Quando vuoi!
- Ora,biondina!Ora.
- Dacci un minuto! - gli disse Zayn sorridente.
- Sicura di volertene andare? - chiese allacciando le braccia intorno la mia vita e cominciando ad accarezzarmi la schiena delicato.
- Ho lezione presto domani mattina! - mentii non confessandogli che questa non era la ragione principale.
Mi avvicinai tanto da poter sentire il suo respiro regolare sulla mia pelle e far giocare i nostri nasini come due bambini.
- Vorrei che restassi!
E io vorrei che lei non restasse.
- Anch'io!
E gli rubai un piccolo bacio.
- Piccioncini io sto aspettando! - ci riportò alla realtà Ray col suo vocione,facendoci ridere.
- Andiamo! - disse flebilmente al mio orecchio prima di intrecciare la sua mano alla mia.
In soli cinque minuti volarono saluti di cortesia,sorrisi convenzionali e imprecazioni d'impazienza.
E come mi aveva annunciato poco fa;Carol sarebbe rimasta a dormire da loro,la sorpresa fu che nel frattempo non sarebbe scesa con Ray.
Un pezzettino rosso,scalfito a misura rimase a misura in quella casa tra  le mani affusolate di Zayn che probabilmente,per la sua troppa bontà avrebbe ceduto alle avances della gattina dagli occhi gelidi,invidiosi.
Lacerava corpo e mente il solo pensiero.
Il viaggio fino casa fu taciturno:nessuna battutina o qualsiasi altra cosa.
C'era solo il silenzio,il rombo della macchina e lo scrosciare della pioggia.
Le uniche parole pronunciate furono quelle di ringraziamento da parte mia e qualcosa che di certo non mi aspettavo di sentire.
- Dovresti dirlo a Harry che stai uscendo con Zayn! - mi urlò abbassando il finestrino poco prima si sgommare e allontanarsi.
La sorpresa nel averle sentite mi fece stare sotto la pioggia come un ebete per un po' prima di rimettere in moto il cervellino e rifugiarmi a casa e diversi minuti dopo nel mio letto.
Perchè mai avrei dovuto confessarglielo proprio a lui?
E perchè mai avrebbe dovuto fregarsene?
Boh!
Non riuscivo a dormire.
Mentre sbuffavo e mi rigiravo per la centesima notte mi arrivò un messaggio.
Stasera il mio letto mi attirava,profuma ancora di te. Anche se non è la stessa cosa che averti qui con me.
Sospirando,cliccai su rispondi.
Io non riesco a dormire,il mio letto è vuoto e non riesco a scaldarmi.
Mi batteva forte il cuore,non ero mai stata cosi emozionata nell'attendere un messaggio.
Non sai che darei per poter essere lì con te a scaldarti. Ora dormi, hai bisogno di riposare. Un bacio.
Lessi il messaggio almeno una decina di volte cogliendoci un velo di tristezza tra le righe.
E un tonfo al cuore per me. 
Non mi aveva detto niente su Carol.
Era lì accanto a lui?
Si prendeva beffa di me nel frattempo?
Preda dell'istinto inoltrai la chiamata.
- Hope,tutto bene? - Zayn rispose al primo squillo.
- No! - fu tutto ciò che riuscii a dire.
- Ti senti male? - sentii un fruscio,probabilmente lui che si alzava dal letto,pronto a correre da me.
- No,no,sto bene. Solo che … mi manchi! - mi sentii profondamente stupida, l'indomani ,era quasi certo,l'avrei rivisto.
- Vuoi che ti raggiunga? Posso chiedere a Ray,tanto è ancora in giro che è andato a riaccompagnare Car a casa.
Mi si sciolse un groppo dal cuore e l'unica risposta possibile era “si” ma sarebbe stata da egoisti.
- No,non ti preoccupare. Domani hai lezione anche tu e devi riposarti.
Già l'idea che lui sarebbe corso da me mi aveva fatta sentire meglio,aldilà dell'averlo disturbato nel bel mezzo della notte come una bambina capricciosa.
- Chiudi gli occhi, Hope. - mi sussurrò lui.
- Chiusi.- gli risposi sospirando.
- Sono lì con te, ti sto stringendo forte tra le mie braccia. Sei al sicuro e al caldo, ora fai bei sogni.
Potevo quasi sentirlo, se mi sforzava davvero.
- Buonanotte Zayn… e grazie. 
- Grazie a te, Hope. Grazie di avermi lasciato entrare nella tua vita. Notte principessa.
Ecco il mio principe, pensai scivolando nel sonno. Chissà se sarebbe stato solo mio.....
 
 
 
Ciao a tutte! XD
Lo so, sono schifosamente in ritardo con questo capitolo - chiedo perdono - ma è stato un vero e proprio parto.
Questo che leggerete è la terza stesura e non sono nemmeno pienamente convinta.
Ma mi son detta che se non pubblicavo neanche questa volta non lo avrei mai fatto,quindi eccomi qui.
Commentate,criticate,ditemi cosa ne pensate.
Buona lettura e a presto.
Baci.
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