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Autore: Martina_Yuki    25/08/2013    3 recensioni
Ciao a tutti!
Oggi faccio il mio ingresso nel mondo di EFP con questa storia scritta a 6 mani.
La protagonista sono io e altre due mie amiche (Gallifrey_96 e FluffyJpeg), comuni mortali, che un martedì mattina vediamo realizzarsi il nostro sogno: incontrare il Dottore.
Ma come al solito niente filerà liscio perchè il Dottore è in un mondo parallelo e il suo TARDIS è scarico.
A tutto questo si aggiungono morti improvvise e la comparsa di un alieno che tecnicamente non dovrebbe esistere.
Sperando di strapparvi un sorriso, buona lettura!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Coff... Coff... S... Sto bene.- disse il Signore del Tempo ricoperto di polvere, dalla testa ai piedi.
Le studentesse lo guardarono poco convinte.
-Se lo dici tu che stai bene... Cos'hai preso?- chiese Lara.
-Ma allora non ti è caduto addosso un dinosauro!- esultò Alexandra.
-T... Tu come fai a sapere dei dinosauri?!- le chiese sconvolto il Dottore. -Va beh... meglio lasciar perdere. Questo...- iniziò indicando l'oggetto pesante. -E' un congegno in grado di intrappolare e rilasciare particelle di energia. Ma non solo! Anche molecole non unite da legami ionici intramolecolari e quindi libere di muoversi ovunque. Ma non qui. E sapete perché? Perché ho provveduto personalmente a sonicizzare il circuito evitando un possibile reflusso del materiale contenuto. Non è geniale?- il Dottore sorrise, mentre appoggiava la macchina per terra e si ripuliva la faccia dalla terra e dalla polvere.
Iris indicò con un dito il congegno ai piedi del Signore del Tempo. -Quindi un' aspirapolvere.-
Lui la guardò esasperato.
-Sì, è un' aspirapolvere! Ma come l'ho detto io fa molta più scena.-
-Però è più complicato.-
-Poi vi avrei comunque spiegato tutto.-
-Mhmh... Senti, Dottore, come facciamo ad aspirarlo?-
Alex si era spostata vicino al macchinario per osservarlo da vicino, seguita da Lara.
-Non è meglio dargli una pulita, prima?- disse passando un dito sulla superficie liscia dell'aspirapolvere.
-Sai... credo che tu abbia ragione. E riguardo a come prenderlo... Mi sa che è meglio prima trovarlo e cercare di parlarci. Magari neppure ci serve questa baracca.-
-Baracca? Perché?- chiese Iris piuttosto sorpresa.
-Perché non lo uso da anni e quando l'ho usato l'ultima volta non funzionava molto bene...- lui si perse un momento nei suoi pensieri, poi continuò sorridendo. -Comunque! Andiamo a dargli una pulita! Allons-y!-
-Okay, lo laviamo fuori. Hai una spugna o una canna, vero?- chiese Iris, mentre si dirigeva alla porta con Alex e Lara.
-Sì, dovrei avere una canna da qualche parte nel TARDIS...- il Signore del Tempo sparì di nuovo in un'altra stanza della cabina blu e le tre tipette uscirono ad aspettarlo, portandosi dietro il pesante oggetto.
Riapparve dopo qualche minuto, con in spalla una lunga canna che attaccò a qualche presa dentro alla Macchina del Tempo. Alexandra si avvicinò sorridente e gongolante verso il Dottore.
-Dottore... Posso usarla io la canna dell'acqua?-
-Se ci tieni...- lui le passò la canna e si diressero fuori fuori dove Lara e Iris li attendevano.
Il Signore del Tempo si posizionò tra l'aspirapolvere e la cabina con Alex, che si mise davanti al macchinario. Lui azionò l'acqua con il cacciavite sonico; dapprima si sentì uno strano rumore e poi un improvviso getto d'acqua fece perdere il controllo della canna ad Alexandra, che lavò completamente il Dottore, il quale, velocemente, chiuse il rubinetto rimanendo poi immobile ormai fradicio, ad osservare Alex che appoggiava a terra la terribile 'arma', facendo un sorriso in segno di scusa.
-Uups...-
Le altre due ragazze, invece, si misero a ridere come poche, additando il bellissimo spettacolo a cui stavano assistendo.
-Beh, Dottore, almeno adesso non sei più pieno di polvere, no?- disse Iris, riprendendo a ridere seguita da Alex.
-Davvero, davvero divertente.- disse il Dottore, strizzandosi le maniche della giacca. -Mi toccherà cambiarmi... e penso sia meglio spolverare la macchina con una semplice spugna, prima che voi tre laviate qualcun' altro!-
A questo punto lui entrò un attimo nel TARDIS, cercò una spugna e la portò alle tre combina guai.
-Appena finiamo qua ritorniamo alla palestra, d'accordo?-
-Sissignore!- risposero loro, vedendolo sparire per l'ennesima volta nella cabina per cambiare i vestiti.

 

//30 MINUTI DOPO//

 

-L'assassino sarebbe l'acqua?! Ma l'acqua non ha vita!-

-Agente Carlo, ti ricordo che neppure io dovrei essere qui...- il Dottore lo guardò serio, poi ritornò a sistemare l'aspirapolvere con il cacciavite sonico che emetteva il solito ronzio, sotto l'attenzione delle tre ragazze e dell'agente di polizia che si era aggiunto al gruppo dopo aver riconosciuto il Signore del Tempo come protagonista della famosa serie tv inglese. Ci aveva messo qualche minuto a elaborare che quell'uomo non fosse l'attore David Tennant ma la vera e propria decima rigenerazione del Signore del Tempo.
-Sì, ma lei è il Dottore! L'acqua è... Acqua. Semplice unione di idrogeno e ossigeno. Come può dare segni vitali?-
Il Dottore sbuffò alla risposta dell'agente.
-Ma siete tutti così razionali in questo mondo parallelo? Anche davanti all'evidenza continuate a negare! Su una cosa, però, siete sempre uguali, voi esseri umani: siete estremamente testardi!-
-Non è colpa nostra se qui non succede mai null...-
-OH Sì!- il Signore del Tempo si allontanò dalla macchina che finalmente si accese, emanando vari 'Bip-Bip'. -Perfetto! Ora possiamo usarlo senza problemi!-
-Ma per cosa, Dottore?!-
Lui lo guardò ormai stufo di continuare a ripetere e ripetere le stesse identiche cose. -Per favore, ragazze, potete dare una spiegazione a questo giovanotto mentre calibro il biogeneratore? Grazie!- disse appoggiando l'aspiratore a terra e iniziando a ruotare manopole e premere pulsanti.
Decise quindi di prendere la parola Alexandra.
-Beh, diciamo che è meglio partire dall'inizio. Tanto per cominciare il Dottore non dovrebbe essere qui. Poi. C'è dell'acqua aliena che uccide le persone e noi stiamo cercando di capirci di più e per farlo dobbiamo parlare con questo alieno. Il problema è che potrebbe ucciderci all'istante, per questo abbiamo preso delle precauzioni: l'aspirapolvere.- Alex riprese fiato facendo un respiro profondo.
-...Va bene... E io cosa c'entro in tutto questo?-
Lara fece per rispondere alla domanda, ma venne bloccata dal Dottore che si era alzato di scatto con in mano il pesante strumento.
-Ecco fatto! Allora agente Carlo, capito tutto? Sì? Bene! Allons-y!!- lui prese a camminare in avanti verso la palestra con il poliziotto che gli si mise a fianco, non molto convinto di quella situazione.
-Come avete intenzione di agire? Sì, insomma... A cosa serve esattamente questo... coso?- chiese puntando il biogeneratore.
-Non è un 'coso', ma un dispositivo in grado di assorbire qualunque cosa. E se tutto va come vogliamo riuscirò a ricaricare il TARDIS. Ma comunque! Il piano è questo: ora entreremo nell'edificio, cercheremo ELMEM e una volta trovato proverò a parlarci.-
-E se non fosse d'accordo sul parlare con noi?-
-Oh, beh... In quel caso... corri!-
-Ah, grandioso!- l'agente roteò gli occhi.
I cinque raggiunsero la porta d'ingresso, dove riuscirono ad entrare facilmente grazie all'aiuto di Carlo, che convinse i colleghi a farli passare senza ulteriori problemi. Arrivati però davanti nel corridoio, dove la volta prima avevano trovato delle tracce di ELMEM, il Dottore estrasse il cacciavite sonico e analizzò la zona, allontanandosi per qualche minuto dal gruppo, mentre l'agente si bloccò di fronte alle tre ragazze, ostruendo il passaggio.
-Okay, penso che sia ora che voi ve ne torniate a casa, non credete?-
Le studentesse si guardarono, incredule, con Lara che fece un passo in avanti. -Come, scusa?-
-Non penserete che io vi lasci gironzolare qua dentro come se nulla fosse, quando c'è un alieno pronto ad uccidere. Rimango pur sempre un agente di polizia ed è mio dovere proteggere i cittadini.-
-Ma noi siamo con il Dottore! Non possiamo lasciarlo qua da solo. Gli abbiamo promesso di aiutarlo!-
-Non si discute! Siete solo delle ragazzine, quindi via, forza. Fuori di qui! Rimarrò io ad aiut...-
-Si può sapere cosa state facendo? Vi sembra il momento adatto per una discussione? Inoltre smettetela di urlare o volete che sia ELMEM a trovarci per primi?- il Signore del Tempo ricomparve da dietro una porta, che richiuse subito dopo aver rimproverato i quattro.
Le studentesse rimasero in silenzio, dispiaciute. L'agente Carlo, invece, si voltò verso il Dottore.
-Le stavo solo facendo ragionare sulla situazione. Non vorrà davvero fargli correre un rischio del genere!-
Lui rimase un attimo in silenzio, guardando le tre.
-No, infatti.-
-Cosa?!- rispose arrabbiata Alexandra, con Iris e Lara che si preparavano a replicare. Ma il Dottore le bloccò prima di pronunciare qualsiasi altra cosa.
-Sono già stato imprudente a portarvi qui una seconda volta. L'agente ha ragione: è troppo pericoloso. Per cui ora sarà meglio che ve ne torniate a casa e se domani sarò ancora vivo mi troverete davanti al liceo. Tutto chiaro?-
-Ma...-
-Niente 'Ma'. Fidatevi di me...- il Signore del Tempo sorrise. -...Sono il Dottore! Andiamo agente Carlo: abbiamo un alieno da catturare!-
I due scomparvero dietro un'altra porta, lasciando le tre studentesse come dei baccalà, sia per la rabbia di essere state lasciate indietro, sia perché, nonostante l'avessero già sentita un sacco di volte la frase: 'Fidatevi di me: sono il Dottore!', sentirla dal vero faceva tutto un altro effetto.
Le ragazze si guardarono con facce depresse e uscirono dall'edificio.
Stavano attraversando il parco, in silenzio, quando Iris si bloccò. Lara e Alex si scambiarono un sguardo con aria interrogativa.
-Beh, che succede ora?- chiese Alexandra, mentre Iris si voltava verso le amiche sfoggiando un gran sorriso.
-Ragazze... noi torneremo là dentro e aiuteremo il Dottore.- Lara la guardò poco convinta.
-E come vorresti farlo? Non che sia contraria a questa idea, visto che io a casa non ci torno!-
-Non ci crederai, ma ho un piano! -

 

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Note d'Autore

Yuki: Ed eccoci arrivati anche al quarto capitolo!
Sì, in confronto al precedente, è più corto. Diciamo che l'incontro con ELMEM è ormai alle porte. Tutto questo quindi è per tenervi in suspeeeense! * Alza le mani, scuotendo le dita*
Fluffy: ...Ma cosa stai facendo?
Yuki: Cerco di aumentare la suspance! ...N-Non funziona?
Gallifrey: Direi proprio di no.
Yuki: ...Oh.
Gallifrey: Ma parliamo un po' del capitolo, che se no qui la gente fugge a vedere solo noi tre che parliamo!
Come avrete letto, è arrivato l'agente Carlo! Più avanti vi racconteremo come lo chiamiamo tra di noi... ma per ora tutti zitti perché è spoiler per il prossimo capitolo!v.v
Nel frattempo possiamo raccontarvi l'odio che proviamo nei suoi confronti per averci cacciato via dall'edificio... No, dico. CI HA PORTATI VIA DAL DOTTORE.
Fluffy: C-Calma Gallifrey. Tanto Yuki ha un piano.
Yuki: Ho un piano...?
Fluffy: Ma oggi ci sei o ci fai? IL PIANO.
Yuki: AAAH, ma certo, certo! E ma per scoprirlo bisognerà leggere il prossimo capitolo! <3
Per cui, gente, per concludere anche queste note d'autore, ringraziamo tutti coloro che finora hanno recensito o che hanno semplicemente letto la nostra storia.
Se notate errori, volete darci consigli o altro, vi preghiamo di lasciare una recensione!

Un saluto da me, Gallifrey e Fluffy!

  
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