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Autore: _Verity_    25/08/2013    0 recensioni
SONO SENZA COMPUTER FINO A NON SO QUANDO QUINDI NON POTRò AGGIORNARE PER UN PO'. SCUSATE TANTISSIMO.
“Basta così Aprilynn! Ne ho abbastanza! È la terza scuola che cambi qui ad Holmes Chapel perché vieni espulsa! Ora andrai a lavorare!” mi urlò mia mamma. “Ma mamma…” cerchai di protestare io. “Niente ma; ho deciso. Andrai da tuo fratello. Mi ha detto che stanno cercando una nuova costumista. Visto che hai ancora 16 anni e non puoi andare a lavorare, andrai a lavorare da lui, visto che questo lo puoi fare. E la questione è chiusa! Sali a fare la valigia!”
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7





“Buonanotte” dissero tutti insieme, tranne Harry, che invece disse “Ti accompagno.” E mi seguì in cucina.

H: “ Tutto bene?” mi chiese finche io prendevo l’acqua dal frigo.
A: “Sì, ho raccontato tutto a Zayn.”
H: “Come?! Avevi detto di non volerlo dire a nessuno!” disse lui sorpreso.
A: “Lo so, ma lui mi ha seguita ed è venuto in camera mia ed io avevo bisogno di qualcun altro con cui sfogarmi e mi è uscito tutto.”
H: “Sei sicura di fidarti di lui?” mi chiese dubbioso.
A: “E’ uno dei tuoi migliori amici, no?” lui annuì. “Quindi ti fidi di lui?” annuì di nuovo. “Allora mi fido anch’io.” Conclusi con un sorriso. Lui mi sorrise di rimando e, in uno slancio di affetto, mi abbracciò stritolandomi.
A: “Ehi ehi ehi fratellino, frena con la dolcezza o mi verrà il diabete!” lui rise ma continuò ad abbracciarmi.
A: “L’ho sempre detto che mangi troppe Haribo.” Dissi sbuffando e togliendomelo di dosso.
Andai di sopra in camera mia, mi lavai e mi misi il pigiama. Accesi lo stereo, mi misi a letto e mi addormentai solo dopo parecchie ore in cui continuai a rigirarmi nel letto.

                                                                                                                                                                      ******

Mi svegliai tutta sudata con le coperte appiccicate al busto e attorcigliate attorno alle gambe. Me ne liberai con un po’ di fatica e corsi in bagno; mi chinai sulla tazza del water e vomitai la cena della sera prima. Sentii due mani che mi raccoglievano i capelli, allontanandoli dal viso, per evitare che mi finissero in bocca. Quando ebbi finito, mi sedetti di fianco alla tazza e tirai l’acqua. Zayn era in ginocchio davanti a me.
Z: “Già, anche a me la tua cucina fa questo effetto.” Disse sorridendo e io abbozzai una risata. “Stai bene?”
A: “Si si, non ti preoccupare.” Lo rassicurai. “A volte capita che mi resti la cena sullo stomaco.”
Z: “Vieni giù con noi a fare colazione?” mi chiese dubbioso.
A: “Tutto ciò che desideri, o mio sovrano.” Dissi facendolo ridere, mentre mi alzavo e mi lavavo la faccia.
In cucina c’era Liam, con tanto di grembiule e cappello da cuoco, tutti preso dal cucinare dei pancake; Louis stava apparecchiando la tavola mentre Harry litigava con Niall su a chi avrebbe avuto il pancake più grande: alla fine vinse Harry, ma solo perché aveva offerto a Niall un intero pranzo da Nando’s, come lui continuò a ripetere per 15 minuti buoni prima che io e Zayn, con i nervi a fior di pelle, gli tirammo dei pancake e del succo d’arancia, scatenando la rabbia di Liam che, finita la colazione, ci costrinse a pulire tutta la cucina, per poi dileguarsi al piano di sopra con tutti gli altri.
Mezz’ora dopo, quando io e Zayn finimmo di pulire la cucina, gli altri ci degnarono di nuovo della loro presenza. Rimasi stupita vedendoli tutti pronti per uscire.
A: “Ehi, ma dove dovete andare?”
Li: “Bè, io esco con Sophia…”
Lo: “Io devo andare a fare shopping con El.”
N: “E io ed Harry andiamo a fare un giro e poi da Nando’s, visto che mi deve pagare da mangiare.” Disse Niall tutto contento all’idea di poter mangiare tutto quello che voleva senza neanche dover pagare.
A: “Bè aspettatemi che vengo anche io con voi allora!” dissi mentre già camminavo verso le scale.
H: “Tu non vieni proprio da nessuna parte invece! Prima devo sistemare tutto con i manager, non voglio che tu continui a fare avanti e indietro prima che io abbia sistemato tutto. Le directioners e la stampa potrebbero fraintendere.”
A: “E fino a quando devo rimanere segregata qui dentro?” dissi scontrosa. Harry mi guardò male e io mi affrettai a correggermi. “Voglio dire, quando hai intenzione di andare a parlarci?”
H: “Quando Niall avrà finito di mangiare. Andremo direttamente là.”
A: “Però mi lasci a casa da sola…” dissi facendo la faccia da cucciolo e cercando di convincerlo a farmi uscire.
Z: “E io chi sono? Il barbone che sta all’angolo della via?! Io rimango a casa, così ti faccio anche compagnia.” Disse Zayn con un sorriso a trentadue denti. GIURO CHE APPENA RIMANIAMO DA SOLI LO AMMAZZO. Doveva per forza rovinare i miei (già scarsi) tentativi di convincimento?
H: “Visto? Ora hai anche compagnia!” disse mio fratello uscendo di casa con gli altri, per poi salutarmi e chiudersi la porta alle spalle.
A: “Giuro che ti uccido.” Dissi rivolta a Zayn.
Z: “Come potresti mai compiere un simile sacrilegio?” io lo guardai in cagnesco “Dai sono troppo dolce e simpatico e intelligente e, soprattutto, figo per essere ucciso!”
A: “Guardati le spalle, Pakistano.” Dissi fredda dirigendomi nel bagno di sopra per farmi la doccia.
Non appena finii, uscii dal bagno (la cui porta mi ero ricordata di chiudere prima di lavarmi, non si sa mai cosa può passare nella testa di un diciannovenne fuori di testa).
Entrai nella mia camera per vestirmi, ma mi bloccai sulla porta vedendolo alla finestra che scrutava il “paesaggio”, se così si poteva definire.
Z: “Oh bè, questa si che è proprio una bella visuale, altro che quella fuori dalla finestra.” Disse dopo che si fu girato verso di me.
A: “Coglione” dissi a bassa voce.
Z: “Cosa hai detto scusa?” chiese avvicinandosi a me. Pft, come se mi facesse paura.
A: “Ho detto coglione.”
Z: “Ah. E io sarei un coglione?”
A: “Si. E anche un cretino.”
Z: “Sembri una donna con il ciclo…” borbottò stravaccandosi sul letto.
A: “Forse perché SONO una donna con il ciclo.” Replicai acida aprendo l’armadio e cercando una tuta non troppo orrenda da mettermi.
Z: “Vuoi una cioccolata calda?” mi chiese di nuovo tutto carino e coccoloso.
Certo che diceva tanto su a me, ma lui era più lunatico di una donna incinta.
A: “Certo che dici tanto su a me, ma tu sei più lunatico di una donna incinta.”
Z: “Come scusa?” mi chiese ironicamente voltandosi verso di me.
Non posso credere di averlo detto ad alta voce.
A: “Non posso credere di averlo detto ad alta voce.” Zayn si mise a ridere.
Devo smetterla di dire tutto quello che penso.
A: “ Devo smetterla di dire tutto quello che penso.” Zayn rise ancora più.
Cazzo ti ridi, stronzo?
A: “Cazzo ti ridi, stronzo?”
Z: “Dai, andiamo a fare questa cioccolata. Chissà che non ti calmi un po’” disse alzandosi dal letto mentre ancora ridacchiava.
A: “Tu scendi, arrivo tra un attimo.”
         
                                                                                                                                                               ***

Z: “Vai pure sul divano, ora ti porto la cioccolata.” Mi disse 5 minuti dopo sentendomi scendere le scale.
Mi raggiunse A PETTO NUDO con due tazze di cioccolata fumante in mano. Cosa vuoi di più dalla vita? Fottiti Lucano, questo è molto meglio. Però, ragazzo, copriti, siamo a metà novembre, non a giugno; non che a me non vada bene, anzi, ma poi? Se ti ammali?
CICLO DIMMERDA. È tutta colpa tua se ora sono qui a fissare sbavando Zayn So-figo-so-bello-so-fotomodello Malik invece che in camera a fare… ok basta. Aprilynn, controllati.
Mi porse la cioccolata con un sorriso che avrebbe sciolto tutto il ghiaccio presente sul pianeta e farci morire tutti. Perché continuo a fare pensieri idioti? Perché?
A: “Che hai? Hai i calori? Sei veramente incinta?” dissi sorridendo.  Quanto sono lunatica.
Lui si mise a ridere e sorseggiò la sua cioccolata, senza rispondermi.
Dopo un po’ che lui aveva smesso di ridere e finche eravamo entrambi in silenzio, scoppiai a ridere all’improvviso. Dio, che lunatica.
Z: “Che hai? Perché ridi?” mi chiese guardandomi come se fossi matta. Si, Malik, sono completamente pazza.
A: “Niente, è che sei così… ah ah ah ah ah oh oh oh oh oh hot!” dissi ridendo come una forsennata.
Z: “Che battuta pessima…” disse ridendo. Però intanto ridi anche tu, eh?
A: “Però intanto ridi anche tu, eh?”
 






 
Ok. Ciao ragazzi :) sono tornata :) con un capitolo moolto più lungo del solito, per di più. Allora, cosa ne pensate? Sarei veramente felice se mi lasciaste un parere :) Volevo ringraziare chiunque legga questa storia, siete la mia gioia, sul serio. ♥ E anche, sarei molto contenta (sta volta ho cambiato parola lol) se aveste idee o proposte per i prossimi capitoli e se me li scriveste. Mi aiuterebbe per andare avanti a scrivere la storia. :)
Grazie per tutto, anche solo perché leggete questa fan fiction.

-Verity♫      
   
 
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