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Autore: Darik    01/03/2008    2 recensioni
Una esplorazione sospetta in un luogo sospetto. E si scatenerà qualcosa di terribile. Riuscirà Negi a salvare l'istituto Mahora? (Questo racconto si colloca tra l'8° e il 9° volumetto)
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Apparenze'
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COLUI CHE EVANGELINE AMMIRA

1° CAPITOLO

I pesanti portoni si aprirono cigolando, e le ombre di tre persone si proiettarono sull’umida parete illuminata dalla fioca luce di alcune torce.

“Io… io continuo a chiedermi se è stata una… buona idea…” piagnucolò una delle tre persone.

Tre ragazze per l’esattezza.

“Smettila, Nodoka. Questa è un’occasione d’oro. Ti rendi conto che nessun club di esplorazione è mai entrato prima d’ora in questa sala? Chissà quali segreti nasconde. Perciò muoviamoci” disse una delle tre ragazze sistemandosi gli occhiali.

“Paru, io condivido la tua sete di conoscenza, ma condivido anche la preoccupazione di Nodoka. Ci sarà un motivo se questa sala è chiusa a tutti” replicò la terza ragazza, che stava bevendo una bibita color verde.

“Yue, non fare la guastafeste anche tu. Ricordate, i membri del club di esplorazione della biblioteca della III A, che siamo noi, non possono farsi sconfiggere da quelli del club della III B. Nella classifica di questo mese rischiamo di farci superare di ben quindici punti! L’unico modo che abbiamo per recuperare prima che il mese finisca, è esplorare una zona della biblioteca del Mahoara che non è mai stata esplorata prima. Ho ricevuto la segnalazione da una fonte anonima che tuttavia ritengo affidabile. Perciò andiamo!”

Con passo deciso Paru si infilò nella stanza, seguita da una titubante Nodoka e da una leggermente guardinga Yue.

La sala in questione era piena di scaffali di colore scuro, che contenevano libri rimasti abbandonati lì da cosi tanto tempo, che la polvere e le ragnatele impedivano di leggere eventuali scritte.

E se non fosse stato per le torce che portavano attaccate sopra la testa, il buio sarebbe stato totale.

“Bene, dividiamoci i compiti: io perlustro e conto gli scaffali e i ripiani, Yue conterà i testi e Nodoka cercherà tra loro qualcosa di interessante. Forza!”

Senza ascoltare eventuali obbiezioni, Paru si avventurò tra gli scaffali, scomparendo.

Yue e Nodoka si guardarono intorno.

“Yue… questo posto… mi mette i brividi…”

“Non lasciarti impressionare, Nodoka. Dipende solo dal fatto che nessuno è più venuto qui da chissà quanto tempo. Comunque dobbiamo davvero stare in guardia, tra questi libri potrebbe esserci qualcosa di pericoloso”.

“Pe… pericoloso? Vuoi dire che…”

“Si” Yue abbassò la voce “Qui potrebbe esserci qualche testo magico. E con la magia non si scherza. Ricorda che abbiamo accettato di venire con Paru proprio per impedire che si ficchi nei guai. Pertanto nessuna di noi dovrà toccare questi testi”.

“Va bene”.

“Comunque fingiamo di guardarci intorno” concluse Yue sorseggiando una bibita blu.

Cominciarono a guardare i vari scaffali, ma distrattamente.

“Yue… ti voglio confidare una cosa…” disse ad un tratto Nodoka.

“Ovvero?”

Nodoka divenne più rossa di un pomodoro.

“Mmm… scommetto che riguarda il professor Negi”.

“S… si”.

“Be, che ti piaccia non è una novità per me, e sai bene che ritengo la tua una buona scelta. Quindi cosa c’è?”

“Ecco… il fatto è che in questi giorni… ho cominciato…”

“Hai cominciato?”

“Ho cominciato a sognarlo…”

“Oh, bè, capita con gli innamorati. Non mi sembra sia il caso di vergognarsi”.

“E che in questo sogno… io e lui…”

“Tu e lui cosa?”

“Io e lui….”

Nodoka divenne color rosso fiamma, e del tutto muta.

Yue la guardò incuriosita, poi arrossì.

“Non… non vorrai dire che…”

Nodoka abbassò lo sguardo.

“Tu e lui… cioè… mi stai dicendo che…”

Nodoka cadde in ginocchio.

“Ebbene si! E me ne vergogno tanto!”

Yue indietreggiò.

“Nodoka… capisco il tuo amore… ma penso che sia ancora troppo presto per entrambi…”

“Lo so. Ma non è colpa mia. E cosi bello…”

L’imbarazzo di Yue cominciò a trasformarsi in stupore.

“Lui mi invita nella sua stanza…”

Lo stupore di Yue divenne scandalizzato.

“E’ cosi gentile… mi fa accomodare sul suo futon..”

Yue stupefatta indietreggiò fino a poggiarsi su uno degli scaffali.

“E.. e poi… il suo…. il suo…”

Yue fu tentata di coprirsi le orecchie.

“Il suo thè, che prepara con tanto amore, è cosi buono!”

L’altra restò di sasso.

Stupore e scandalo divennero perplessità.

“Come ‘il suo thè’? Ma che cosa sogni esattamente?”

“Facciamo merenda insieme come due fidanzatini”.

E Yue crollò a terra.

“Yu-Yue, ti senti bene?”

“Nodoka” Yue lentamente si rimise in piedi “fammi capire. Tutta questa scena per dire che sogni di fare merenda col professor Negi nella sua stanza?”

“Si. Perché, cosa credevi?”

“Una cosa cosi censurabile che non oso nemmeno dirla, data la vostra età. Comunque ecco un altro motivo per cui sei stata fortunata a scegliere Negi”.

“Altro motivo?”

“Si. In questioni d’amore sei di un candore, o ingenuità direbbero altri, disarmante. Non preoccuparti, non c’è niente di male a sognare una merenda con chi si ama”.

“Dici davvero?”

“Ma certo. Però la prossima volta cerca di essere più chiara, o farai venire alla gente un colpo”.

“E perché?”

“Te lo dirò poi. Ma chissà che sta facendo Paru”.

“Sono qui” disse Paru sbucando all’improvviso da dietro uno scaffale e facendo sobbalzare le sue amiche.

“Kyahhh!! Paru, non devi apparire come un fantasma!”

“Scusa Nodoka. Sono venuta a vedere che facevate, dato che non vi sentivo più. Allora, trovato qualcosa di interessante?” domandò Paru strofinandosi le mani per togliere della polvere.

“No, niente” rispose prontamente Yue, che notò il gesto di Paru.

E proprio allora si udì uno scricchiolio.

E, come se fosse stato colpito da un peso enorme, lo scafale dietro di loro cadde sopra lo scafale che lo affiancava, che fece lo stesso con il suo vicino.

Con un effetto a catena, tutti gli scafali del lato destro, con un orrendo frastuono, si ritrovarono a terra, i loro libri polverosi disseminati sul pavimento.

Non appena l’immensa nuvola di polvere si diradò, le tre ragazze videro cosa era successo.

Si guardarono stupite e scapparono.

Yue uscì per prima, subito seguita dalle sue amiche.

“Nodoka, ma che diavolo è successo?!”

“Yue, non… non lo so!”

“Se scoprono cosa abbiamo fatto, come minimo scioglieranno il nostro club! Perciò…”

Non appena furono fuori, Paru chiuse le porte della sala rimettendo il lucchetto.

“… zitte e mosca. Nessuno deve sapere che siamo venute qui. E ora andiamo nelle nostre stanze, ci vediamo domani a lezione”.

Nodoka annuì, Paru corse via, e salutando con lo sguardo Yue anche Nodoka fece lo stesso.

Rimasta lì da sola, anche Yue convenne che era il caso di andarsene.

Mentre correva, si ricordò che doveva chiedere qualche chiarimento alle sue amiche.

  
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