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Autore: ichigo_sakura    26/08/2013    7 recensioni
Salve a tutti! Questa FF parla di, ovviamente, Raf e Sulfus! Già, questa storia racconta di come trascorreranno la nostra coppietta il secondo anno di scuola! Cosa succederà? riusciranno a continuare la loro storia in segreto... oppure il loro amore verrà messo alla prova da qualcosa... o da qualcuno? Ma sopratutto "come" trascorreranno l'anno? Beh, insomma: Nuovo anno, nuovi terreni, nuovi amori e nuova storia!! ^^
(è la mia prima FF su Angel's Friends quindi mi piacerebbe avere tanti pareri, ma siate clementi!! ^//^")
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-… vero, Raf?-
Ero ancora assorta nei miei pensieri, non mi ero neppure accorta di dove fossi. Avevo la mente costantemente affollata da mille e mille pensieri. Il primo era Sulfus, perché aveva fatto così? Ancora non capivo. Insomma, potevo capire che si fosse arrabbiato con me per la storia della bugia, ma che mi avesse lasciato per il mio “bene” questo proprio non riuscivo a mandarlo giù. Era forse impazzito?! Da quando in qua gliene importava qualche cosa delle persone che ci circondavano? L’unica consolazione che avevo era che se aveva fatto questo… forse mi amava davvero. Tanto. Oppure poco. Per nulla.
L’altro pensiero che mi tartassava il cervello come un trapano era Roberto. Ma che cosa gli stava succedendo? Mi aveva baciata, ma davvero? E poi, mi aveva detto che… che mi amava?? Io ovviamente non gli avevo risposto nulla e me n’ero andata… ma prima o poi avrei dovuto rivederlo e a quel punto sarei stata proprio nei casini. Forse… e dico forse era lui il “meglio” di cui parlava Sulfus. No. Non volevo neppure pensare a che cosa ci potesse essere di meglio di Sulfus. Lui era il meglio.
-Scusa Miki… non stavo ascoltando…- le dissi posandomi un cuscino dell’enorme letto a baldacchino di Dolce sulla pancia.
-Raf! Come sei distratta oggi, ma che ti prende? Almeno ti ricordi perché siamo qui?- mi chiese Dolce sedendosi sul letto dopo aver rovistato per ore dentro al suo armadio.
-Certo: ci siamo riunite tutte nel tuo appartamento per decidere da chi mascherarci al ballo. Solo, non capisco perché lo stiamo facendo, non sarebbe più bello se ci facessimo una sorpresa?!- chiesi speranzosa, ma era una scusa: non volevo più andare a quello stupido ballo e al contempo non volevo che le mie amiche, notando il mio pessimo umore, si preoccupassero per me.
-Stai scherzando vero?!- chiese Dolce con la sua solita vocetta acuta.
-Se dovessimo andare con lo stesso costume? Sarebbe un disastro!- la sua voce era seriamente preoccupata, il che mi fece ridere. Sì, mi faceva ridere il fatto che potesse essere così spensierata da fare di quel ballo in maschera la sua maggiore preoccupazione. Ero un po’ invidiosa.
-Figurati, io mi vestirò da contadina, quindi non credo che andremo con lo stesso costume, a meno che tu non abbia così basse ambizioni!- annunciò Uriè.
-No, certo che no! Io sarò semplicemente favolosa! Anzi, tutte e quattro saremo favolose!!- esclamò Dolce rialzandosi e continuando a frugare nell’armadio da dove si era interrotta la volta prima.
-Ha-a- annuii Miki senza dare troppo peso alla faccenda.
-Ma dai, Miki! Secondo me non date abbastanza peso alla cosa! Il ballo è solo domani, e noi dobbiamo essere le più belle in assoluto! E soprattutto dobbiamo portare un cavaliere!-
-Caso mai, se tu che dai eccessivo gravità alla cosa!- rise Miki.
-Come sempre d’altra parte- si unii Uriè, provocando sul visino a forma di cuore di Dolce, una smorfia d’offesa.
-Sentite, l’idea di Raf mi pareva buona. Abbiamo gusti troppo diversi per vestirci uguali, quindi facciamoci una sorpresa!- continuò.
-Io voto di si!- disse Miki alzando la mano.
-Beh, io l’ho proposto quindi sono favorevole- conclusi alzandomi e sgranchendomi le braccia.
-Eh, ma io… e va bene!- acconsentii Dolce, lasciandoci finalmente libere di uscire.
-Però, se trovo una di voi vestita come me, ve la faccio pagare!- ci avvisò sull’uscio, provocandoci una risata.
 
-Hei, Raf: apparte gli scherzi, mi vuoi dire perché sei così triste? Credevo ti fossi chiarita con Sulfus- mi disse appena fummo fuori e cominciammo a camminare per strada.
-Ma, è vero! Abbiamo chiarito… ma avrei preferito non farlo…- ammisi poi.
-Che cosa?! E perché?-
-Perché, lui ha deciso di lasciarmi. Crede che sia la cosa migliore per me, vuole farmi vivere una vita più serena e pensa che senza di lui io potrò ottenerla- spiegai.
-Oh Alte Sfere! Mi dispiace tantissimo… ma sono sicura che al ballo di domani risolverete tutto! Vedrai, lui ti ama- mi sorrise fermandosi, parandosi di fronte a me e afferrandomi le spalle.
-E io invece sono sicura del contrario!- esclamai abbattuta.
-Perché ne sei così certa?-
-Non andrò a quel ballo. Non sono in vena- dissi continuando a camminare lasciando indietro Uriè.
-Ma se lui ci fosse? Se non andate assieme non significa che lui non ci sarà, sarebbe una buona occasio…- Uriè corse per raggiungermi.
-Un’ottima ragione in più per non andarci!!- urlai allontanandola con un braccio, avrei voluto accasciarmi a terra e farmi consolare, ma dovevo essere forte, non una bambina capricciosa.
-Mi dispiace, scusami Uriè- dissi poco dopo.
-Non ti preoccupare. Io non sono nella tua situazione, quindi non capisco. Però, se ti vedo soffrire a quel modo sono triste anche io!- mi venne in contro e mi abbracciò.
-Vacci a quel ballo, ti servirà per tirarti un po’ fuori… non è un ordire, ma un consiglio-.
Uriè se ne andò dalla parte opposta e io rimasi da sola.
 
Continuai a camminare per le affollate strade. L’indomani ci sarebbe stato il ballo e nonostante le gentili parole della mia amica, non mi era venuta più voglia di andarci.
Attraversando la strada, vidi una chioma blu. Sulfus, lui non mi aveva visto e mi spaventai, reagii d’stinto, cominciando a correre dal lato opposto.
 
Perfetto, se prima non mi aveva notato ora lo avrà fatto di sicuro! Ha, ma guardatemi: mi comporto proprio come una bambina!
 
Eppure, nonostante lo pensassi davvero non smisi di correre finché non inciampai e andai a sbattere contro qualcosa di morbido e caldo.
-Hai! Stai atten…- cominciò la voce prima di girarsi.
-Chérie?! Tutto bene?- mi chiese Roberto porgendomi la mano, ma la rifiutai alzandomi da sola.
-Sei ancora arrabbiata per ieri?- mi chiese ritirando la mano e mettendosela in tasca.
-No! No… non sono mai stata arrabbiata con te, è solo che ora… mi sembra tutto più strano- ammisi arrossendo.
-Capisco… senti: ti andrebbe… di venire al ballo con me, domani sera?- chiese lui battendo un piede sul cemento, come se fosse… nervoso.
-Ti ho appena detto che mi sembra strano prenderti per mano!- urlai, ma non in modo cattivo. Stavamo entrambi sorridendo.
-Ma guarda che hai capito male! Io intendevo andarci come amici… così non saremo costretti ad andarci da soli e al contempo non avremo alcun impegno nei nostri confronti. Ti vengo a prendere e ti porto a casa, promesso. Solo questo- gesticolò cominciando a camminare.
Gli sorrisi e camminai anch’io –In realtà non avevo intenzione di andarci…- dissi un po’ titubante.
-Ma dai, ti prego! Ci divertiremo un sacco! Apparte se balliamo… anzi, sarebbe meglio archiviare quella parte se vuoi avere ancora i piedi- rise lui imbarazzato.
-Senti Roberto, io non ho neppure un vestito!-
-Lo andiamo a comprare assieme!-
-E quando? Il ballo è domani!-
-Ora!-
-Che cosa? Non ho qui soldi… e non sono psicologicamente preparata!-
-Te li anticipo io. Per la psicologia t’arrangi-.
-Ma sei scemo? Non potrei mai… sai quanto vanno a costare?-
-Sono figlio di un uomo ricco, ricco, mooolto ricco. Non è un problema!-
-Davvero? Quanto ricco?- dissi scherzando.
-Ho l’American Expert Platinum. Ti basta?- mi chiese tirando fuori la luccicante carta di credito dal portafoglio con uno spigliato gesto della mano.
Alla fine di quel corto botta e risposta m’arresi, ma rimanevo della stessa, irremovibile idea. Non morivo dalla voglia di andare al ballo.
-Perché lo stai facendo?- gli chiesi.
-Beh, perché non puoi andare al ballo senza un vestito e una maschera!- mi rispose ingenuamente.
-No, non intendevo quello… perché stai facendo di tutto per tirarmi su di morale?-
-Oh, l’hai capito…- rise lui ancor più imbarazzato.
-Beh, perché tu ci creda o non, io ti amo, quindi voglio che tu sia felice, senza secondi fini- sorrise lui sempre con la stessa semplicità con la quale lo aveva detto la prima volta.
-Ma lo sai che io…- esitai, ma sembrò capirlo da solo.
-Lo so che tu non provi lo stesso. Però non m’interessa, mi basta che tu mi stai vicina in questo modo e che sorridi. Questa è la più grande felicità che tu mi possa dare-.
-Ma io… non voglio andare al ballo… io-.
-Lo so. Hai paura di incontrare Sulfus. Però, non è un motivo in più per andarci? Pensaci… se ti ama davvero non sopporterà di vederti con qualcun altro… e io punto su questo-.
-Sulla gelosia, intendi?-
-Precisamente-.
-Quindi stai facendo questo per me… solo per me?- chiesi.
-Precisamente-.
 
Effettivamente Sulfus è sempre stato un tipo geloso… ma sono sicura di voler questo? Ad ogni modo non posso rifiutare, Roberto si sta dimostrando così gentile… e anche se mi ama, vuole la mia felicità.
 
-Allora okay- dissi prendendolo sotto braccio con fare allegro.
-Cosa “okay”?- chiese lui arrossendo, ma senza scostarsi.
-Verrò al ballo con te Roberto!-




Ciaooo!!!
Mamma mia, mi sembra passato un secolo, invece sono solo due settimane! Mi scuso comunque, ma sono stata in vacanza e non ho avuto occasione, tra l'altro una vacanza strepitosa che però mi ha lasciato il cuore in frantumi :'( e va beh, non posso farci nulla.
Comunque la mia storia va avanti!! Sostanzialmente questo capitolo non serve a un cavolo. ma aggregarlo a un'altro sarebbe sato visibilmente pesante.
Spero comunque che vi sia piaciuto, recensite e buon fine vacanze a tutti!!!
Un bacio,
Icchy <3
P. S. Il disegno fa schifo

  
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