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Autore: AnnaHazza    26/08/2013    7 recensioni
Claire, Melanie e Victoria, tre ragazze accomunate dalla stessa passione per il calcio, scopriranno come l’amore sia paragonabile ad un partita, bisogna sempre mettercela tutta e fare un buon lavoro di squadra.
Buona lettura!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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                                                                          Summer Time 





 
Zayn continuava a torturarsi nervoso le mani, come se toccasse a lui dimostrare le proprie capacità calcistiche.
Prese un pacchetto di sigarette dalla sacca e ne accese una, era già la terza del giorno.
Con lo sguardo fisso verso il campo da calcio appena innaffiato, non si era nemmeno accorto della presenza di Victoria.
La ragazza appoggiò le mani sul suo petto, facendolo voltare.
“Impegnati al massimo” disse lui osservandola dritto negli occhi.
Victoria fece il broncio, cercando un bacio dal fidanzato che non esitò ad arrivare.
“Sei più ansioso tu di me” sorrise lei mordendogli una guancia con fare scherzoso.
Zayn schiacciò il mozzicone con una scarpa, poi abbracciò la fidanzata.
“Ammettilo che hai paura” disse lui quasi sfidandola.
“Mai” ringhiò lei compiaciuta della risposta.
Batteva i piedi per terra senza un ritmo regolare e la testa iniziava a pulsarle, paura era dir poco.
“Sei davvero testarda”
“Mai quanto te”
“Dimostralo” ammiccò Zayn quasi offendendosi.
“Fumi troppo”
“Non è vero” rispose secco.
Victoria sorrise notando il volto del fidanzato riempirsi d’orgoglio, mai avrebbe ammesso i propri sbagli.
Zayn zittì Victoria con un caloroso bacio, evitando che la discussione proseguisse.
“Non pensare di riuscire a cavartela in questo modo” disse lei lasciandogli un altro bacio sul lato destro della bocca.
 
Heather si stava lavando i denti mentre Louis era sotto la doccia.
Ormai convivevano insieme a casa di lei e la cosa stava funzionando davvero bene.
Indossò un lungo vestito nero e sistemò in una maestosa coda i suoi splendidi capelli corvini.
Il ragazzo entrò in camera a petto nudo, coperto solamente con un asciugamano in vita.
“Muoviti a vestirti” sbuffò lei osservandolo mentre il fidanzato, davanti al proprio armadio era indeciso su cosa indossare. Faceva abbastanza caldo ma il clima era sempre variabile a Londra.
“Non dicevi così ieri sera” ammiccò lui serrandole fermamente i fianchi con le mani.
Heather sorrise imbarazzata mentre le sue gote si colorarono.
Louis avvicinò le sue labbra, lasciando poi che le lingue si scontrassero desiderose.
Le mani della ragazza si avvinghiarono attorno al collo di Louis, accarezzandogli i capelli.
Louis, convinto da Liam, aveva deciso di scusarsi con Harry e Melanie, soprattutto dopo la notizia del loro imminente matrimonio. Quella sera sarebbero andati alla mostra d’arte di Melanie.
 “Sono orgogliosa di te” disse lei pulendogli la traccia di rossetto che gli aveva lasciato vicino al labbro “stai facendo la cosa giusta”.
Louis le regalò un ultimo bacio prima di andare a vestirsi.
Heather si truccò leggermente e fece un sospiro davanti allo specchio, sperando in una serata piacevole.
 
Ormai la gravidanza era stata accettata da tutti, persino dai genitori di Claire, i quali avevano fatto un po’ di fatica ad accettare la verità. Nessuno è perfetto.
La pancia iniziava a vedersi, d’altronde Claire era già al quinto mese.
Sdraiata sul letto stava aspettando Niall, con le mani appoggiate sul ventre.
Nonostante le facesse male vedere Victoria continuare gli allenamenti e prepararsi per le selezioni calcistiche, sapeva quanto lei contasse sul suo supporto.
Niall non aveva voluto sapere il sesso del nascituro, sarebbe stata tutta una sorpresa ma Claire ne era sicura, sarebbe stata femmina.
Continuava a guardarsi le unghie malamente colorate da Melanie e Victoria qualche giorno prima.
Niall apparve sulla soglia della camera con uno stupendo sorriso stampato in viso.
“Amore, sei pronta per andare?” chiese dandole un prepotente bacio a stampo.
Claire annuì mordendosi il labbro, cercando di assaporare ancora la saliva del fidanzato.
Velocemente prese la borsa e insieme, si avviarono verso l’auto.
Niall inserì la chiave e accese il motore ma prima di partire prese le mani della fidanzata e si voltò.
“Non vergognarti” le disse indicando la felpa larga che Claire indossava per nascondere il suo corpo in fase di cambiamento “io sono fiero di diventare padre”.
Claire abbassò lo sguardo colpevole, facile parlare dato che non era lui quello incinta appena maggiorenne e che doveva subirsi gli sguardi di tutti.
“Non voglio obbligarti” la rassicurò baciando dolcemente le sue nocche “devi fare quello che ti senti”.
In tombale silenzio arrivarono al campo sportivo.
Claire continuava a pensarci, spostando la rossa treccia da una spalla all’altra.
Appena ebbero parcheggiato, la ragazza si spogliò dal pesante indumento, rimanendo in maniche corte.
Niall sorrise compiaciuto mentre, camminando con la fidanzata, le appoggiò una mano lungo la schiena.
“Sono fiera di diventare mamma ma soprattutto di avere un uomo come te al mio fianco” sorrise lei appoggiando la testa sulla spalla del fidanzato.
 
Melanie era agitata e triste allo stesso momento.
Purtroppo le selezioni e la mostra erano lo stesso giorno e aveva dovuto scegliere a cosa rinunciare.
Lei e Victoria si erano appena chiamate, facendosi l’imbocca al lupo a vicenda.
Qualche giorno prima aveva dovuto portare il quadro alla galleria d’arte, lo aveva finito già da un paio di settimane ma non era sicura del risultato.
Harry aveva insistito tanto per vederlo ma lei aveva resistito, sarebbe stata una sorpresa.
Indossò i tacchi e diede un ultimo controllo al trucco, era pronta per andare.
Stretta in un vestito di seta nero scese le scale, dove la stavano aspettando i suoi genitori, Harry e i futuri suoceri.
Sorrise imbarazzata quando Harry le diede un bacio a stampo davanti a tutti.
Il ragazzo indossava una camicia blu slacciata sul busto, lasciando intravedere i tatuaggi e un paio di jeans neri bucati sulle ginocchia.
Anne si lasciò scappare una lacrima, il suo bambino era finalmente diventato un uomo.
Melanie accolse in un forte abbraccio la suocera, accarezzandole i lunghi capelli.
 
Liam e Delia, mano per mano stavano osservando tutti i quadri presenti. 
Victoria aveva insistito tanto affinché andasse a vedere la mostra di Melanie, erano migliori amici e sapeva quanto lei contasse su Liam.
Delia non era gelosa del fidanzato, di conseguenza aveva accettato volentieri l’invito di andare con lui alla galleria d’arte.  Liam la amava e questo era l’importante.
Notarono Harry in prima fila mentre ansioso si torturava il labbro con le mani, cercarono di raggiungerlo ma le luci si spensero e un tombale silenzio calò nella sala. Liam era appoggiato a una colonna mentre Delia gli teneva le mani.
“Signori e signore, benvenuti alla mostra d’arte degli studenti del London Art College” annunciò il presentatore, vestito in maniera impeccabile.
Gli scolari erano presentati uno per uno con i propri quadri o sculture.
“Non capisco nulla” sospirò Liam “per me sono tutti uguali”.
Delia rise cercando di trattenersi mentre lo intimava a fare silenzio.
 
Louis e Heather applaudirono appena Melanie apparve sul palco.
“Buona sera” esordì agitata “prima di svelare la mia opera d’arte volevo fare una veloce dedica”.
La ragazza sorrise imbarazzata, sistemandosi i lunghi capelli sulla spalla sinistra.
“Nonostante svariate volte il destino è stato nostro avversario, noi due siamo una squadra” sospirò mantenendo lo sguardo fisso verso il futuro marito “Harry, io ti amo e non mi stancherò mai di dirtelo”.
Il pubblico applaudì commosso mentre Louis, allungando un po’ il collo, poté notare Harry, che sorridente le fece l’occhiolino.
Abbassò lo sguardo colpevole, non avrebbe mai dovuto mettersi contro l’amore.
Nel silenzio annullava ogni dolore per apprezzare quello che non aveva saputo scegliere.
La ragazza avanzò al centro della stanza e scoprì il telo, il quadro rappresentava un ritratto di Harry.
Heather, a bocca aperta si girò verso Louis, cercando di capire dal viso la sua reazione.
 
Esterrefatto, Harry osservava ancora il quadro.
Melanie lo aveva ritratto perfettamente, non escludendo alcun particolare.
Il colore degli occhi, il sorriso e addirittura le fossette. Sembrava una foto da quanto fosse spettacolare.
Un susseguirsi infinito di applausi riempì il museo d’arte.
Melanie fece un inchino ringraziando gli spettatori e i critici d’arte, che le avevano permesso di mostrare la propria opera. La ragazza si allontanò dal palco e scese le scale.
Harry le corse in contro a braccia aperte, lasciando un dolce bacio sulle sue labbra.
Le mani del ragazzo scesero lungo il suo vestito, sfiorando i glutei mentre quelle di lei si allacciarono dietro al suo collo. Harry sorrise sulle labbra di Melanie.
Ancora abbracciati si voltarono verso il pubblico, notando Louis farsi spazio fra la folla.
“Complimenti per il quadro” sorrise imbarazzato verso la sorella che, automaticamente, intrecciò le mani con quelle di Harry.
“Grazie” rispose fredda alzando gli zigomi, non riusciva a sorridere sinceramente con Louis.
 
Victoria aveva appena finito la partita di calcio, sudata e vittoriosa si avviò verso gli spogliatoi.
Zayn, a fondo campo le fece l’occhiolino e lei sorrise.
Aveva segnato, mostrando le sue evidenti capacità sportive, adesso doveva solo avere pazienza.
I giudici stavano parlando con l’allenatore quando lei appoggiò la sacca sul marciapiede, appena fuori dal centro sportivo.
“Arrivederci signorina Payne” la salutarono avanzando verso la vettura, facendola rimanere senza parole. Arrivederci? pensò confusa. Zayn la prese per mano, facendola voltare.
 “Ti chiameranno nel fine settimana, sei stata presa nel Manchester” annunciò lui sorridente come non mai. 
La ragazza scoppiò a piangere dalla felicità abbracciando il fidanzato mentre con la mano tremante si copriva la bocca, cercando di fermare i singhiozzi.
“Dovresti ridere Amore, non piangere” le fece notare Zayn allontanandola dal proprio busto.
“Ti amo Zayn” sospirò lei affondando le proprie labbra sul ragazzo.
 
“Non ho saputo accettare il vostro amore” disse abbassando lo sguardo “mi avete mentito e da qual momento è stata tutta una questione d’orgoglio”.
“Forse non accetterete mai le mie scuse ma vi posso assicurare che sono sincere” ammise “sono stato un incosciente e immaturo”.
Harry, con le lacrime agli occhi abbassò lo sguardo, fisso verso il pavimento.
“Perdonatemi” li supplicò mordendosi il labbro “mi mancano mia sorella e il mio migliore amico”.
A quelle parole Melanie corse dal fratello saltandogli addosso, facendogli perdere l’equilibrio per qualche istante.
“Attenta” sorrise appoggiando mano sotto i glutei della sorella, abbassandole il vestito.
“Non allontanarti mai più da me” singhiozzò lei infilando la testa nell’incavo del suo collo.
Louis annuì asciugandosi le lacrime agli occhi mentre il suo migliore amico, si era unito all’abbraccio.
 
Harry e Louis continuavano a parlare mentre Melanie, abbracciata al fidanzato, li stava ascoltando.
Finalmente i Tomlinson erano riuniti e nessuno avrebbe potuto più dividerli.
Spostò sbadatamente lo sguardo verso l’uscita, notando Liam uscire insieme alla folla.
“Aspettatemi” informò Louis e Harry mentre, togliendosi i tacchi, corse verso il suo migliore amico.
Lo raggiunse in poco tempo e attirò la sua attenzione toccandogli una spalla.
“Grazie” sorrise lei prendendogli una mano, Liam rabbrividì al suo tocco, era quasi un mese che non si parlavano.
“Eh?” chiese lui aggrottando le sopracciglia.
“Lo sai bene per cosa” sospirò lanciando uno sguardo verso il fratello, Liam lo aveva convinto a fare pace con lei e Melanie gliene sarebbe stata per sempre grata.
“Era mio dovere” rispose sincero facendosi scappare un sorriso.
Victoria, Melanie e Claire avevano finalmente imparato un’importante lezione, bisogna vivere per il presente, sognare per l’avvenire e imparare dal passato.
 

Spazio autrice

 
Ringrazio tutte le persone che hanno seguito e recensito la mia storia, siete state fondamentali per ogni singolo capitolo. Mi auguro di avervi fatte sognare e magari immedesimare in qualche personaggio.
Like a football match è purtroppo conclusa ma spero che rimanga impressa nei vostri cuori, di conseguenza la dedico a tutte voi.
E’ doloroso per me abbandonare Melanie, Victoria e Claire ma questa fan fiction è stata un’esperienza indimenticabile e il nostro non è un addio ma sicuramente, un arrivederci.
Seduta sul pavimento, al centro della mia camera tappezzata di poster, ringrazio anche quei cinque ragazzi che mi hanno insegnato a credere nei sogni.  
Bacioni enormi, la vostra Anna xx    
 
   
 
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