26/08/2013
0 recensioni<< ... Così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti >> ripeté ad alta voce girando il sasso ancora umido tre volte nella sua mano. << ... la girò tre volte nella mano... con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morta gli apparve subito davanti >> ma davanti a lei non apparve nulla.
Sapeva che molti consideravano la Pietra della Resurrezione una leggenda, mentre altri sostenevano che era andata perduta, eppure non poteva resistere al desiderio di recarsi ogni singolo giorno al fiume a raccogliere sassi che non avevano nulla di magico.
Anche la Pietra della Resurrezione prima era solo un comune sasso. pensò gettandola in acqua con stizza. Ma io non sono la Morte.
Con un sospiro rassegnato, la bambina si mise a sedere e prese tra le mani il libro, continuando a leggere da dove si era interrotta. << ... ma era triste e fredda separata da lui come da un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei. E fu così che la Morte chiamò a sé il secondo fratello >> non terminò di leggere; per lei la fiaba si concludeva esattamente in quel punto, con al morte del secondo fratello.
Merope non era una stupida.
Sapeva che, come insegnava la storia, era impossibile per una persona morta tornare a vivere nel mondo mortale, ma non era quello il suo scopo.
Desiderava solo poter parlare con la donna che non aveva avuto modo di conoscere; sua madre.
Le sarebbero bastati anche solo pochi minuti...
<< Ehi stracciona >>
Un gemito spaventato le sfuggì dalle labbra, quando si ritrovò davanti la figura di David Penn, un ragazzino che, con i suoi tre compari, si divertiva a prenderla in giro e a perseguitarla.
Paralizzata dalla paura, Merope si maledì di non essere stata più attenta. Solitamente quando si recava al fiume cercava sempre di stare in un posto riparato, dove nessuno poteva vederla ed era sempre pronta a correre a casa al minimo rumore sospetto pur di evitare David, ma quel giorno suo padre sarebbe tornato a casa per il fine settimana e lei aveva preferito stare nel tratto di fiume di fronte a casa sua, in modo da poter vedere il suo arrivo.
<< Volevi farti un bagno? >> le domandò con un ghigno accennando ai suoi abiti bagnati. << Siete talmente poveri da non poter nemmeno permettervi un bagno? >>
<< Scommetto che la cacca che abbiamo visto ieri non era di un cane >> si intromise uno dei suoi compari e tutti scoppiarono a ridere di gusto.
<< Questa è veramente bella, Neil >> osservò David abbassandosi di fronte a lei. << Era tua Merope? >>
Lacrime di vergogna cominciarono a scenderle lungo le guance, mentre scuoteva lentamente la testa. Voleva scappare, ma sapeva che loro l'avrebbero raggiunta senza difficoltà e picchiata, come facevano sempre quando cercava di fuggire.
<< Bugiarda >> la schernì. << Scommetto che vai a farla nel prato quando nessuno ti vede >>
Poi, accadde una cosa orribile.
Gli occhi di David notarono il libro che stringeva tra le braccia e un sorriso furbo gli illuminò il viso. << Da quanto tuo padre può permettersi dei libri? >> disse strappandoglielo bruscamente dalle mani.
<< Ridammelo! >> urlò alzandosi in piedi per cercare di riprenderselo, ma il lui era troppo svelto e riuscì facilmente a portarlo fuori dalla sua portata. << Perché non vai a prenderlo? >>
Merope rimase impotente a guardare il suo prezioso libro cadere con un tonfo nell'acqua e venire trascinato lentamente via della corrente.
La bambina agì senza pensare e corse nell'acqua gelida per recuperarlo, ma prima che potesse raggiungerlo David l'afferrò per un braccio facendole perdere l'equilibrio; il freddo la lasciò senza fiato e si rialzò completamente fradicia con i capelli che appiccicati davanti al viso.
Quando si scostò una ciocca da davanti agli occhi, i quattro ragazzi erano tutti intorno a lei e la osservavano con una strana espressione in volto. << Tu puzzi, Piton >> disse semplicemente David prima di scaraventarla sott'acqua.
Finalmente sono riuscita a riprendere questa storia!
E passano ormai quasi un anno dall'ultimo aggiornamento e sono veramente dispiaciuta, come se non bastasse questo è il capitolo più corto che io abbia mai scritto! Chiedo perdono!
Anche se in modo molto misero, in questo capitolo racconto un evento fondamentale della vita di Merope
Che dire... ringrazio tutti quelli che, nonostante il ritardo, non hanno eliminato la mia storia dalle preferite/seguite/ricordate e spero di poter finalmente tornare a scrivere con regolarità perché mi manca veramente tanto!
Vostra Dannata93