Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: SabrinaPennacchio    26/08/2013    5 recensioni
Un oscuro segreto coinvolgerà il passato di Ryo e Masaya, scombussolando le loro vite.
Nuovi e vecchi amori li accompagneranno... e forse anche qualche ritorno alieno inaspettato e non desiderato.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
8 - Il tuo ritorno -



«Lui è tornato!» 
A quelle parole le quattro componenti della squadra Mew inarcarono un sopracciglio. L’unico lui che gli venivano in mente era Deep Blue… ma se Masaya Aoyama era dinnanzi a loro, l’alieno non poteva essere miracolosamente tornato in vita.
«Lui chi?» inarcò un sopracciglio Zakuro Fujiwara, avvicinandosi al moro. Scosse il capo «Veramente non comprendo di chi tu stia parlando»
Aoyama annuì, capendo che in effetti non era possibile per loro comprenderlo in quel modo. 
Yuri si grattò una tempia «Quindi di chi stiamo parlando?»
Il moro indurì lo sguardo al pensiero di ciò che era accaduto solo pochi attimi prima: era riuscito a fargliela sotto il naso come mai era riuscito negli anni precedenti, solo perché non si aspettava una sua ricomparsa «Ikisatashi.» 
Pudding, che in quel momento giocava ancora con qualche piatto nell’attesa di poter fare qualcosa di sensato, lasciò cadere questi in terra, i quali si ruppero al contatto col pavimento lucido che rivestiva il locale color confetto.
«Kisshu?!» fece quasi in un urlo strozzato. Se lui era tornato… allora era possibile che fosse ritornato anche Taruto! Un sorriso involontario le rigò il volto e la ragazzina bionda poté notare che quella notizia aveva suscitato – oltre ad una lieve preoccupazione – una speranza e un piacevole stupore anche in Retasu. 
Difatti, la verde, portò per un attimo il pensiero a Pai, ma subito dopo decise di scacciare quei pensieri superflui «E cosa c’entra Ichigo?» chiese d’istinto al ragazzo della loro leader.
«L’ha portata via dall’ospedale» rispose soltanto lui, scuotendo il capo «ho cercato di fermarlo ma mi sono accorto della sua presenza solo quando ormai era tardi. Stavo andando via quando è comparso»
Mint inarcò un sopracciglio portando una mano alle labbra, pensosa «Ma perché..?! Eppure sembrava che si fosse instaurata una “pace” fra noi»
«Non dimentichiamo che quell’alieno ha una specie d’ amore ossessivo per Ichigo.» a parlare alle loro spalle fu Ryo, il quale aveva sentito tutto nel rientrare dal laboratorio con Keiichiro: anche quel problema non ci voleva, adesso!
Le sue parole fecero scattare un senso d’inquietudine nel gruppo. Aveva ragione… e prenderla ora che era vulnerabile non era affatto non da lui.
Akasaka sospirò, stringendosi nelle spalle «Al momento possiamo solo sperare che lui si prenda una minima cura di lei»
«Keiichiro! Ma cosa stai dicendo?!» Masaya gesticolò, avvicinandosi ai due amici scienziati «Ichigo potrebbe morire da un momento all’altro»
«È proprio per questo, Aoyama!» lo sguardo del moro si voltò sul biondo che adesso gli rivolgeva la parola: non c’era buon sangue fra loro ma cercavano di collaborare quando era necessario «Abbiamo meno di quarant’ore per trovare un antidoto per Ichigo.»
«… quaranta?» Yuri deglutì con un brivido lungo la schiena. Aveva evitato di intromettersi nella discussione dato che sembrava essere stata esclusa. Poi lei conosceva più o meno le cose per i racconti di sua cugina, ma non poteva dire quindi di comprendere bene tutto quel che stava accadendo e che sembrava coinvolgere tutti così tanto per il passato che pareva tornare a galla «Abbiamo così poco tempo?»
Shirogane portò la sua attenzione sulla bruna «Il veleno divora i globuli presenti nel corpo umano con una velocità straordinaria. Quindi non ci spetta che sbrigarci»
«Io ho un’alternativa.» tornò a parlare Masaya con gli occhi marroni che brillarono di determinazione. I presenti gli regalarono la loro attenzione mentre questi continuava «Devo riuscire a ritrasformarmi in Ao no Kishi».

«Kisshu...» 
Il corpo di Ichigo vacillò appena, ancora debole per quello che il veleno era finora riuscito a sottrarle con la sua potenza, ma l’alieno poteva dire con certezza che era fuori pericolo e in un paio di giorni sarebbe tornata in forma come prima. Allungò un sorrisino protendendo le braccia per sorreggerla e rimetterla sdraiata su quella fredda barella della dimensione dove si nascondevano con la loro astronave «Come vedi» iniziò, avvicinando il viso a lei pericolosamente «io mantengo sempre le mie promesse, bambolina»
La Momomiya arrossì appena a quella vicinanza. Di certo non poteva dire che si aspettasse di rivederlo dopo ben cinque anni dal loro saluto. Se così lo si voleva definire.
Non sapeva neanche dire se quella fosse una gradita sorpresa o meno, ma fatto stava che ancora una volta quell’alieno pervertito e ossessionato da lei, le aveva salvato la vita. Questo glielo doveva. E gli era sempre stata grata dalla prima volta in cui aveva dato la vita per lei.
Ma non voleva di certo dire che gli avrebbe permesso di rubarle ancora un bacio con quella vicinanza ben poco che equivoca ma che dava ben a che vedere le sue intenzioni.
Alzò le mani sino a mettergliele sulle labbra ed indurì lo sguardo «Posso ringraziarti per avermi salvato la vita, ancora una volta, Kisshu… ma scordati di mettermi le mani addosso»
il fratello più giovane, ancora in stanza con il maggiore, ridacchiò alla reazione della giovane donna «A quanto pare sei tornato inutilmente, Kisshu!» 
il ragazzo dai capelli verdi si voltò con un sorrisino per niente raccomandabile «Potrei rispedirti a casa, Taruto.»
questi aprì appena la bocca per reclamare ma preferì tacere e sbuffare.
Solo in quel momento la gatta si accorse della presenza degli altri due e, in imbarazzo, fece un lieve cenno di saluto e il suo pensiero ricadde alle sue compagne – due in particolare – che sarebbero state sicuramente non poco contente di rivederli.
Ora che ci pensava, però: era nel loro nascondiglio. Sola con Kisshu nel luogo dove sempre avrebbe voluto portarla. Niente le dava la certezza che sarebbe riuscita a tornare tranquillamente e senza problemi a casa dai suoi cari e dal suo amato Masaya.
«Non perdere tempo inutile, Kisshu» gli fece Pai quasi con tono di rimprovero, ignorando completamente la ragazza alla quale invece Taruto aveva fatto un cenno con la mano «non siamo di nuovo qui per giocare. Dovresti saperlo»
«Si, si» il fratello non si degnò di dargli uno sguardo, continuando a contemplare la figura che aveva dinnanzi e che tanto in quegli anni gli era mancata come l’aria che respirava. Fece segno di sparire ai due dietro di sé, con la mano allungata verso di loro alle quali dava le spalle.
L’uomo dai capelli viola alzò lo sguardo al cielo per poi mettere una mano sulla schiena di Taruto e spingerlo fuori dalla stanza. La porta dall’apertura automatica si chiuse dietro di loro appena uscirono.
«Dove eravamo rimasti?» continuò Kisshu rivolto ad Ichigo con aria maliziosa, chinandosi ancora su di lei per farla aderire completamente di schiena alla barella «Mh?» le labbra ormai libere dalle mani della rossa, tornarono ad avvicinarsi a lei la quale tornò subito a rialzarle verso di lui che non ebbe problemi ad afferrargliele con una mano e portarle le braccia sulla testa «Non dovresti sforzarti, micetta» fece quasi con aria dispiaciuta «sei ancora debole. Vedi di fare la brava se vuoi riacquistare presto le forze»
Momomiya mugugnò appena, chiudendo gli occhi nell’istante in cui sentì una lieve fitta di dolore dovuta a quella debolezza che le ricopriva il corpo, facendole sentire ogni movimento come doloroso «Che diavolo fai!?!» gemette quasi forzatamente, voltando il capo di lato per ritrovarsi in quel modo con un bacio sulla guancia sinistra: possibile che quel tipo non fosse cambiato affatto(?!) «E lasciami!»
Ikisatashi ridacchiò, soffermandosi, invece, su quella guancia calda e soffice come quel corpo del quale aveva sentito quasi astinenza «Oh, Ichigo, Ichigo…» la canzonò «come puoi pretendere che non mi goda appieno la morbidezza del tuo corpo, tanto desiderato e bramato, ora che possiamo rivederci?!» la mano che si reggeva alla fredda barella si spostò ad accarezzare il collo della ragazza la quale sussultò appena per quel freddo che la pelle di Kisshu emanava ogni volta. Eh no. Non era cambiato affatto. Doveva ammettere che una parte di lei era sempre stata affascinata e lusingata da quell’amore morboso che lui provava per la sua figura, ma i suoi sentimenti non li avrebbe mai ricambiati: fossero passati anche cent’anni!
«… Kisshu…» quasi lo implorò di lasciarla stare. Fosse stata più piena di forze o avesse avuto con sé il ciondolo che Ryo le aveva sottratto prima di portarla in ospedale, beh, avrebbe potuto fare come al solito qualcosa per contrastarlo, ma in quelle circostanze non aveva nessun modo per salvarsi dalla situazione che si era inimmaginabilmente creata.
L’alieno la ignorò completamente come era solito fare anche prima, afferrandole il volto per costringerla poi a voltarsi verso di lui sino a ritrovarsi faccia a faccia con la punta dei nasi che si sfioravano appena.
Egli dischiuse appena le labbra per poi avvicinarle a quelle di lei sino a sfiorarle con le proprie. Quando queste furono unite in un bacio, Kisshu sentì quasi un brivido infuocato percorrergli la schiena. Maledizione, quanto gli era mancata quella bocca!
Al contrario di ciò che si sarebbe aspettata una Ichigo che intanto cercava di scansare il volto per liberarsi da quel bacio, questi si accentuò e la lingua dell’alieno le dischiuse le labbra sino ad accarezzare quella della donna con foga quasi violenta.
«Ahi!» si scansò quando ella gliela morse con rabbia, sentendo così il sapore metallico del sangue sul proprio palato. Se credeva che se ne sarebbe stata buona e lo avrebbe lasciato fare, si sbagliava di grosso!
Kisshu scoppiò a ridere a quella reazione del tutto prevedibile e decise di lasciarla andare. Svolazzò, incrociando le gambe come se fosse stato seduto in terra. Si resse quasi alle proprie caviglie con le mani e con sorriso a pieno volto le rivolse la parola «Sei veramente cocciuta e scontrosa come al solito, gattina. Non sei affatto cambiata.»
La rossa si mise seduta lentamente per non sentire un ennesimo mancamento e gli rivolse la sua attenzione con una smorfia «Saranno cambiate le circostanze, ma non sono cambiati i miei sentimenti»
Ikisatashi portò gli occhi al cielo con uno sbuffo «Ho tutto il tempo di farti cambiare idea, stavolta. Non dovrò andarmene per forza anche quando il mio compito sarà finito.»
Un brivido percorse la schiena della gatta «Compito?» si chiese se non stesse per iniziare una nuova guerra anche con loro «La Mew Aqua non vi è servita?»
Lui inarcò un sopracciglio «Certo. O non sarei stato cinque anni senza tornare qui – ora si mette che ho da fare, ma è lo stesso - » rispose con fare ovvio, avvicinandosi appena a lei per essere nuovamente a pochi centimetri dal suo volto «Che dolce: ti preoccupi per me?»
Ichigo tirò appena indietro il volto «Mi preoccupo per il mio pianeta»
Un’ennesima smorfia fece comparsa sul volto del bel giovane «Antipatica.» rise però, inclinando appena il volto di lato «Allora vediamo» continuò con voce quasi canzonatoria «Vuoi sapere prima la brutta notizia o la bruttissima notizia?»














Oo Angolino dell'Autrice oO





Hello, minna! <3
Allora, ho mantenuto o no la promessa del non farvi aspettare di nuovo tanto per un aggiornamento?! <3 eheh, spero di riuscire ad essere sempre così veloce :)
Che dire: leggere le recensioni di nuovi e vecchi fan mi ha commosso. Non mi aspettavo né di ritrovare i vecchi lettori né di averne addirittura dei nuovi ç_ç e tra l'altro siete stati dolcissimi nell'appoggiarmi <3 Spero di non deludervi e che i miei capitoli vi piacciano ogni volta :)
Pian piano inizieranno i casini, potete scommetterci! Spero continuiate a seguirmi e non vi scocciate di me <3
Grazie a tutti voi che commentate, leggete soltanto o mettete la mia storia nelle seguite, preferite o da ricordare <3
Siete voi la mia forza per andare avanti <3
Ci vediamo nel capitolo 9 <3
Un bacio e un forte abbraccio a tutti voi <3

MikuChan
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: SabrinaPennacchio