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Autore: _nihonjin_    26/08/2013    3 recensioni
“Voglio sapere…” fa una breve pausa in cui vorrei mangiarmi le unghie e strapparmi i capelli, ma cerco di rimanere tranquilla. “se Harry e Louis sono omosessuali.”
Tiro un sospiro di sollievo. Vuole solo sapere se Harry e Louis sono…COSA?! VUOLE SAPERE SE SONO GAY?!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A me, perché sono una testa di cazzo. 

Capitolo 17



Questo regalo è grandioso.
No, ma che dico. Più che grandioso.
E’PER-FECT per Harrino Stilino. Farò un figurone, sisi.
Ma se è perfetto, perché sto esitando?
Dai, Ross, bussa a quel cazzo di campanello. Forza.
Dlin dlon.
“Si, chi è?”
“Sto cazzo, Harry.”
“Ah, prego. Entra pure sto cazzo.”
Sento lo scatto del portoncino per poi aprirlo ed entrare finalmente nell’umile dimora di Haroldo.
Si, umile. No, umilissima.
Il riccio mi sorride incoraggiante. “Finalmente sei venuta.”
“Sai com’è, sono rimasta dieci minuti fuori per cercare quella schifezza di campanello. Ma sono qui, questo è l’importante.”
Annuisce e guarda il pacco regalo che ho in mano.
“Cos’è questo?”
“Oh, questo è il tuo ragalino regaloso per il tuo compleannino, che io mi sono persa perché tu, bastardo, eri in America. E siccome quando siamo andati in palestrina non mi sembrava il momentino più adatto, eccolo qui Aroldino piccinino.”
Lui mi osserva scioccato. “Stai aspettando un bambino, per caso?”
Alzo gli occhi al cielo, mettendo nelle sue mani il pacco per poi ispezionare meglio la casa. Fisso ogni angolo con estrema attenzione, senza lasciarmi sfuggire niente.
“Ti piace casa mia vero?”
No, fa schifo.
“Si, è stupenda.”
Entriamo in un grande salone dove ci sono i ragazzi, Mariateresa e stranamente anche Boo e una ragazza che non ho mai visto prima. Ah, e non dimentichiamoci del magnifico quanto insignificante Josh.
Zayn  mantiene con la mano sinistra una birra mentre col braccio destro abbraccia la mia Best Frend Forevah and Evah.
“Finalmente è arrivata anche la rompipalle. Possiamo iniziare a vedere il film.”
Lo guardo malissimo per poi dargli un pugno sulla spalla. Lui emette un verso strozzato e cerca di nascondere il dolore con un sorriso, ma con poco successo.
Tutti gli altri mi salutano e ridacchiano un po’. Chissà cosa minchia hanno da ridere.
“Si, però prima Harry apre il mio regalo.”
Io e il riccio ci sediamo sull’enorme divano in pelle bianco, e lui con aria emozionata straccia la carta e il nastro decorativo. Che barbaro.
“Una felpa!” Esclama dopo aver alzato il coperchio.
La sua felicità svanisce un po’ alla volta man mano che la osserva meglio. “Con la tua foto sopra…” Dice sorridendo falsamente. “E dietro c’è scritto ‘Io amo Ross’…”
“BELLA, VERO?!” Urlo.
“Certo…stupenda. Ma non dovevi…” Ride nervoso.
“Certo che dovevo!”
“Sei sempre la solita.” Mariateresa scuote il capo rassegnata, mentre Niall sghignazza mangiando patatine e pop corn a volontà. Come suo solito.
“Beh, lei è Amanda.” Esclama Liam improvvisamente. “E’ mia cugina.”
Mi indica la ragazza vicino a lui. Ha i capelli rossi, no, arancioni. Come le carote. E grandi occhi verdi, tante lentiggini sulle gote. Non è truccata, se non con un po’ di mascara sulle lunghe ciglia. Magrissima.
Niall se la mangia con lo sguardo.
Guardandola mi sento una schifezza in confronto, ma ciò non mi impedisce di porgerle una mano e di presentarmi cortesemente. Lei mi fa un sorriso incoraggiante.
Distolgo velocemente lo sguardo.
Rimango silenziosa per tutta la durata del film. Alla fine non l’ho proprio guardato, facevo solo finta. Non riuscivo a concentrarmi e i miei complessi sul non essere abbastanza si stanno rifacendo vivi dopo molto tempo. Ogni tanto davo un occhiata ad Amanda seduta tra Liam e Niall. Quando prendeva i pop corn la sua mano sfiorava quella del biondo ed entrambi la ritraevano imbarazzati.
“E’ proprio un bel film.” Dice Louis, alzandosi e stiracchiandosi. “Cosa ne dite di prendere una pizza?”
Tutti acconsentono tranne me, sono ancora troppo persa tra i miei pensieri.
“Ross, mi accompagni?”
Perché sono così triste? Non riesco a capire.
Mary mi da una gomitata leggera nel fianco.
“Oh, eh, cosa?”
“Vieni a prendere le pizze insieme a me?” Mi ripete Tommo.
“Si si. Certo.”

In macchina guardo pensierosa fuori dal finestrino.
Io e Louis non ci siamo proprio parlati.
A spezzare il silenzio è Lou.
“Mi dispiace per l’altra volta, sai, in palestra.” Inizia. “Dovevo farmi i fatti miei. Scusami.”
“Non preoccuparti, non è niente.”
“Non sei arrabbiata con me?”
“Neanche un po’.”
Cala di nuovo un pesante silenzio.
Non riesco a non pensare a Niall e ad Amanda. Lo stomaco mi pesa, come se avessi mangiato un macigno. Vorrei semplicemente sparire dalla faccia della terra.
Odio questa calma. E non è da me.
Ho sempre amato la pace e la tranquillità, ma adesso mi pesa troppo.
Mi sento sola.
“Lou?”
“Uhm?”
“Posso conoscere Eleonor?”
Lui distoglie un attimo lo sguardo dalla strada e si volta verso di me.
Deglutisce un po’. “Perché?”
“Se non vuoi, non fa nulla.”
Lui stringe un po’ più forte il volante dell’auto. “Te la farò conoscere.”
“Non sei obbligato. Però ho sempre pensato che El sia una ragazza grandiosa, divertente e gentile per stare con te. Tutto qui.”
“Te la farò conoscere.” Ripete.
Evviva il pappagallino!

“Ecco la pizza!” Urla Lou allegramente una volta entrato in casa.
Poso il cappotto sull’attaccapanni e senza dire nulla mi siedo davanti la tavola, vicino a Boo.
“Tutto okay?” Mi chiede quest’ultima.
“Si.”
“Okay, no.”
Gioco un po’ con la forchetta sul tovagliolo, rigirandomela tra le mani e guardandola come se fosse un oggetto sconosciuto.
Forse quello che provo è il sentimento comunemente chiamato “gelosia”? Certo che no, io non sono gelosa. Per nulla. Neanche un po’. Mi fanno solo schifo le cose romantiche, e siccome penso e ripenso alla goffaggine sdolcinata di quei due, mi sento male.
Si, mi sento male. Se potessi vomiterei l’anima sulle scarpe del primo che passa. Che schifo.
“Ragazzi, ma Niall dov’è?” Chiede Zayn guardandosi intorno.
“E’ andato su a prendere una mia felpa. Sentiva freddo.” Risponde prontamente Haz. “Qualcuno che va a chiamarlo, prima che le pizze si freddino?”
“Se volet…” Inizia Amanda ma viene bloccata subito dall’urlo di Boo.
“VADO A CHIAMARLO IO.” Corre fuori il salotto e si ferma sulla porta. “Ross, mi accompagni?”
Cosa?
“Ma perché volete tutti che vi accompagni?!”
Mariateresa mi spinge.
“Dai, Ross, vai.” Dice Liam guardandomi negli occhi.
Ma….WTF?!
Vado verso Francesca a passo svelto. Non appena è sicura che nessuno nella stanza di là può sentirci, mi rivolge la parola.
“Sei gelosa.”
“Di cosa dovrei essere gelosa?”
“Di Amanda e Niall, ovviamente.” Schiocca le dita davanti ai miei occhi. “Ehi, scendi dalle nuvole.”
“No, non è vero.”
“E invece si, è vero.”
Saliamo le scale lentamente. “Non farmi incazzare, non sono dell’umore.”
“Ma a te piace lui, perché non lo ammetti?”
Scrollo le spalle, decisa ad ignorarla. Arriviamo davanti una camera con la porta mezza aperta e Francesca mi fa segno di entrare.
“Tu vai, io devo andare un secondo in bagno.”
Detto questo mi lascia lì da sola, come una cretina. Entro o non entro? Non entro. Ma devo. Altrimenti chi la sente poi Francesca?
Ma non voglio…
Faccio un bel respiro ed entro nella camera di Harry.
E molto grande con un letto a due piazze al centro, a sinistra vi è un grande armadio nero e bianco e tanti vestiti sparsi per terra. Niall è seduto su una sedia col cellulare in mano. Ha lo sguardo vuoto e perso, non si accorge nemmeno della mia presenza.
“Ehm…Niallino coglionino piccolino?”
Non mi risponde. Lo guardo meglio, è in trance?
“Nano?” Gli sventolo una mano davanti alla faccia. Nulla.
Mi avvicino al suo orecchio e ci soffio dentro. Ancora niente.
Non so proprio cosa fare.
Rifletto un po’ prima di avvicinarmi al telefono che stringe tra le mani. Fisso il display. Sopra vi sono scritti alcuni numeri in grande e sopra di essi c’è una lettera. Una A.
Una A?
A…A…A di Amanda.
Sbianco completamente. Faccio per prendere l’oggetto in mano ma Niall si riprende improvvisamente.
“Ehi, che stai facendo?”
“Che stai facendo tu, se mai!” Urlo. “E’ da mezz’ora che cerco di attirare la tua attenzione, per un attimo ho pensato che fossi morto!”
Lui blocca il cellulare e lo mette nella tasca del jeans. “Comunque, che c’è?”
E’ freddo con me. Gli ho fatto qualcosa?
“Scendi, altrimenti le pizze si freddano.”
“Non ho fame.”
Wat? Cioè, cosa? N-non ha fame? Che?
“Eh? Quando dove come cosa perché?” Gli metto una mano su una fronte per vedere se ha la febbre. “Sei fresco come una rosa!”
“Non sto scherzando.”
“Ti hanno rapito gli alieni.” Affermo sicura, aggrottando la fronte. “Cosa hanno fatto al vero Niall?!”
“Smettila.”
“Okay, vado a chiamarti uno psicologo.”
Fingo di andarmene ma lui mi prende il polso. Lo stringe forte. Mi sta facendo male. “Vattene, invece di fare la stupida.”
Quando mi lascia indietreggio di alcuni passi. Sento le lacrime pungermi gli occhi. Lascio cadere le braccia lungo il busto.
“Fa salire Amanda.”
“Non sono la tua schiava.” Sussurro, guardando in basso.
“Per favore.”
Esco dalla stanza e scendo di sotto. Afferro il mio cappotto, lo metto e indosso anche il cappello, la sciarpa e i guanti, il più velocemente possibile. Vado in salotto e saluto i ragazzi.
“Io vado a casa. Domani ho un importante esame, e me ne sono completamente dimenticata. Il nano non ha fame e mi ha detto che voleva parlare con Amanda.”
Indico la ragazza con i capelli rossi. “E’ stato un piacere conoscerti. Buona serata a tutti e scusatemi.”
“Domani vieni a casa mia, ti faccio conoscere Eleonor!” Mi urla Louis mentre io mi dirigo verso l’auto accendendomi una sigaretta.

Mi sono trasferita qui a Londra per non essere più delusa e soprattutto per non deludere nessuno. Volevo cambiare aria, casa, vita.
Ma io sono sempre la stessa, e nessuno può cambiarmi.



:c
Salve pipol
mi fa impazzire il fatto che in ogni capitolo ci sia sempre un po' di tristezza, è orribile, è vero.
Ma alla fine, non posso farci niente. A me piace così, ed esce così quindi mettiamoci tutti l'anima in pace. 
E niente, questo capitolo è dedicato a me. Non so perché, ma mi andava di dedicarmi qualcosa, dato che io sono insignificante per tutti. 
Spero che questo capitolo vi piaccia. 
Dal loft è tutto. E ora tante bollicine
No, basta con Real Time. Mi sta ammazzando, dico sul serio. Sto diventando pazza.
Tanti kizz, come al solito.

-R.
  
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