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Autore: Mary Lunanera    26/08/2013    3 recensioni
James Potter è un ottimo allievo, ma ha editato il carattere del padre, ottenendo pochissime simpatie dal nuovo professore di Pozioni. Una nuova strega farà il suo ingresso nel Mondo Magico grazie all'aiuto e la generosità di James: Scoprirà le gelosie, la perdita di una madre, un padre mai conosciuto, il dolore e l'amore folle per una persona sbagliata che le infiamma corpo e anima.
Perché le cose belle fanno sempre stare male? Una domanda che non ha ancora una risposta...fino all'epilogo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Draco Malfoy, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Nessun contesto, Nuova generazione
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Capitolo tre

Capitolo tre


Londra, Charing Cross Road. Pub il Paiolo Magico.
       -“Cosa?! James, ragazzo mio, è ritornato con una ragazza?”- La testa del vicepreside, Lumacorno appariva dentro il camino di una delle stanze della locanda.
          -“Si, una strega molto portata in Incantesimi. È laggiù”- indicò la giovane sbalordita, seduta su una poltrona nell’angolo della stanza.- “Daisy, avvicinati.”- la incitò.
          Daisy scosse energicamente la testa in segno di dissenso.
-“Non insista signor Potter, sarà spaesata, immagino. Comunque, se sua madre era una strega è strano che non abbia mai ricevuto nessuna lettera dalla scuola.”
          -“Vivevano in un luogo con altissime protezioni; un motivo plausibile.”
          -“Forse, ma mi stupisce il suo modo così avventato.”
          -“Non aveva più nessuno al mondo…e in un certo senso mi sento responsabile per lei.”
            Si rattristò nel sentire le parole del ragazzo. -Mamma…sono andata via dalla mia terra, come volevi. Non so quanti anni ci vorranno, ma non mi arrenderò!Troverò mio padre. Troverò quell’uomo di cui non conosco né nome né volto…-
          James continuò ad informare il professore e si avvicinò a lei,prese la mano per farle coraggio. -“Staremo al Paiolo Magico, fino alla conferma della sua iscrizione dalla preside Mc Granitt.”
          -“Va bene  signor Potter, nonostante abbia vissuto per sedici anni in un paese estraneo al Mondo Magico, sarà ammessa favorevolmente ad Hogwarts.”- Il volto di Horaze Lumacorno svanì in mezzo al fuoco del camino.
          Il giorno dopo James, accompagnò la giovane a Diagon Alley, passando dal retrobottega del Pub.
          Rimase affascinata e stupita dal mondo che le si parava davanti agli occhi: vetrine vivaci e colorate,pullulanti strade piene di vita, gente vestita con strani abiti stravaganti ma non erano affatto ridicoli. Dietro le vetrine c’erano esposte scope di vari modelli, in un’altra si trovavano animali di ogni natura, un negozio di libri dove abitualmente gli studenti acquistano i libri di testo magici:Il Ghirigoro. Poi si trovarono davanti ad una sartoria, quella di Madama McClan, disse James; accanto ad essa, il negozio di Olivander, dove si acquistavano le prime bacchette.
            Volle tenere la bacchetta che apparteneva alla madre e decise di non sceglierne una nuova.Il ragazzo capì, e terminarono il giro nel negozio di scherzi magici -Tiri Vispi Weasley- da suo zio, George.
          La ragazza rimase sbalordita: bacchette trabocchetto, piume della varietà Autoinchiostrante, Autocorreggente e Rispostapronta, Sognisvegli Brevettati, il Cannocchiale Tirapugni e Puffole Pigme. Erano tutte invenzioni di George e del suo defunto fratello gemello Fred.
          Acquistarono dolci e leccornie di tutti i tipi e ritornarono alla locanda per mangiarle.
            Le ore passavano, ma nessuna notizia dalla scuola. Nell’ attesa Daisy decise di andare a vedere la casa dei nonni, l’indirizzo lo trovò tra i vecchi documenti della madre . James rimase in locanda aspettando notizie da Hogwarts. Non avrebbe voluto lasciarla sola in giro in una città sconosciuta, ma lo tranquillizzò, affermando che era capace di cavarsela.
            Invece, fu difficile trovare l’abitazione: non era abituata a vivere in una grande metropoli chiassosa, ma chiese ai vari passanti e riuscì nell’intento.
          Una piccola casa a due piani con giardino… Aveva l’aspetto malandato, disabitata da parecchio tempo .La madre aveva trascorso la sua infanzia tra quelle mura; i suoi nonni, che non aveva mai conosciuto si prendevano cura del giardino, ormai  pieno di erbacce e sterpaglie. Sentì una grande tristezza quando varcò il cancello di legno.
            La porta principale della casa si schiuse. Una donna anziana, vestita in modo elegante si affacciò. Fissò il volto di Daisy. Esternando un senso di fastidio la donna si avvicinò:-“ Cosa ci fai nella mia proprietà?”
          Riluttante, spiegò che la casa era un tempo della madre. L’anziana donna sgranò gli occhi: “Mi sembrava che avessi un aria familiare…mi chiamo Phoebe Glendower ”- invitò la ragazza dentro casa.La fece accomodare nel divano. -“Così, anche tu sei come tua madre…come quella svitata?!”- l’apostrofò la donna.
          -“Come…?”- Daisy non riusciva a capire il perché di tanta ostilità.
          -“Senti ragazza, conoscevo i tuoi nonni, mi sono occupata di loro, fino alla morte. Persone perbene che hanno avuto la sfortuna di avere come figlia un ingrata che li ha abbandonati. Loro l’amavano, ma decise di andare via, lontano da tutti e far nascere una bambina dalle origini sconosciute come te.”-
-“Una bambina dalle origini sconosciute…?”- ripeté Daisy.
          -“Ti ha voluto partorire all’Estero, quella sciagurata! Nessuno sa di chi sei figlia. E’ sempre stata così, sin da quando era piccola. Ha sempre voluto fare ciò che voleva,senza preoccuparsi degli altri! E i suoi genitori? Erano entusiasti di avere come figlia una…mezza matta!”- si accese una sigaretta con noncuranza.
          -“Mia madre non era matta come crede! Era una grande donna!”- irruppe Daisy: - “Per quanto riguarda mio padre, si amavano sul serio! Perciò la mamma…”
          -“Vediamo se è vero!”- interruppe la donna.
          Uscì dal salotto e ritornò con una scatola di scarpe. L’aprì e buttò sul tavolo varie foto, dove le immagini si muovevano da sole.- “Queste sono le strane foto che mandava qui. Le ho trovate nella sua vecchia camera; le ho conservate fin ora, senza un motivo. Probabilmente, fra queste, ci sarà anche la foto di tuo padre. Soprattutto questi tre che vengono ritratti con lei.”-
          La ragazza diede un occhiata alle foto indicate. Erano tre ragazzi giovani con delle divise di una scuola,forse quella di Hogwarts.
          -“Questo è tutto. Non so se potrai fartene qualcosa di questo materiale…ora è meglio che vai.”- Si alzò dal piccolo divano, insieme alla ragazza, incamminandosi verso l’uscita della casa. Daisy raccolse tutte le foto e uscirono nuovamente in giardino.
L’anziana donna si rivolse a lei per l’ultima volta: - “Fatti coraggio ragazza…Addio.”-
          Phoebe Glendower  la lasciò sola, con una nuova ferita nel cuore.
          Ritornò al Paiolo Magico che era quasi buio.
          -“Daisy!”-James le andò incontro quando varcò la soglia:-“Come è andata?”- Le chiese stringendola tra le braccia.
          -“…Dopo essere stata per un po’ davanti alla casa …sono andata in giro per la città, non mi sono resa conto del tempo che passava.. .”-mentì nascondendo la busta con all’interno le foto.
            Quella stessa sera, si presentò alla locanda il guardiacaccia e custode delle chiavi di Hogwarts,Rubeus Hagrid.Un gigante con una barba lunga e incolta che lo faceva apparire pericoloso.
          -“James! Porto notizie dalla scuola!”- Con un enorme sorriso gli porse una lettera sgualcita.
          Il ragazzo aprì la busta e lesse il contenuto della pergamena:- “La Preside e il Ministro della Magia
hanno accettato la tua iscrizione ad Hogwarts!”- Prese la ragazza in braccio e la fece girare con entusiasmo,
contagiando anche lei: finalmente, dopo lungo tempo, le apparve sul volto un aperto sorriso.

 

 
Credits:Tutti i personaggi del libro “Harry Potter”, presenti in questa Fan fiction, gli avvenimenti ed alcune frasi riportate appartengono di diritto all'autrice J.K Rowling,
Il materiale proposto in questa fan fiction è mostrato a solo scopo divulgativo e non è intesa alcuna violazione di copyright.
Tutti i diritti per ciò che è sotto copyright appartengono all'autrice J.K Rowling, e non vengono dall'autrice Mary Lunanera ripresi con scopi di lucro ma solo a fini amatoriali.
I personaggi originali creati da Mary Lunanera appartengono all'autrice che ne detiene i diritti d'autore; ogni citazione od utilizzo di tali personaggi è sottoposta alle leggi sul diritto d'autore e tutelati in quanto opere originali d'ingegno.

  
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