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Autore: MeSweetyMuffin00    26/08/2013    4 recensioni
-Albus, sai dov'è Severus? Non è ancora arrivato, e la cena è iniziata da un pezzo ...- Il preside rispose con una risatina: -Ah Minerva, Severus stasera voleva dedicarsi alle sue pozioni. Rimarrà giù nei sotterranei tutta la sera, non credo verrà a cena. Mmh, patate arrosto!- disse, servendosene una porzione generosa.
Ma Minerva non aveva più fame. Aveva una sola idea nella mente: scendere ai sotterranei a trovare Severus.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minerva McGranitt, Severus Piton | Coppie: Minerva/Severus
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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6 mesi dopo

 

-Non avete saputo niente?- domandò Minerva, preoccupata.

-Niente di niente, Minerva- rispose Silente. -Ma stiamo facendo il possibile, te lo assicuro.-

Nonostante le rassicurazioni del preside, Minerva stava perdendo le speranze. Ormai Severus era sparito da tre mesi, quattordici giorni, nove ore, ventidue minuti e un secondo … Due secondi … Tre secondi …

-Trovatelo, vi prego- sussurrò Minerva.

Silente si alzò dalla sua sedia, e andò a posare la mano sopra quella di Minerva, la quale, nonostante fosse in preda all'ansia, si sentì meglio. Non capiva proprio il perché.

D'accordo, in realtà c'era un perché; un perché che risaliva a circa trent'anni fa', anno più, anno meno. Albus era un eccellente insegnante di trasfigurazione, Minerva stava ancora imparando e perfezionandosi. Era uno di quei ventosi giorni di primavera, dove i fiori sbocciano e l'aria è fresca e frizzante, che Minerva ed Albus si trovarono a parlare, nella biblioteca della scuola. Una cosa tirò l'altra; Minerva raccontò del suo passato: della Scozia, di suo padre, del suo amore per la trasfigurazione … Albus invece parlò di suo fratello, dell'ossessione per i sorbetti al limone … Insomma, non seppero nemmeno loro come ma si trovarono nell'ufficio di Albus, stretti l'uno all'altra.

Fu questione di un pomeriggio; il giorno dopo Albus partì e rimase via un mese per motivi ignoti, Minerva si concentrò sullo studio … E non nacque nulla. Poi naturalmente venne Severus, Minerva si invaghì di lui e dimenticò in quel senso il buon vecchio Albus.

Pensando a tutto questo, Minerva non si era accorta di aver fissato il vuoto per tutto il tempo. -Dai Minerva, non ti abbattere.- le disse Albus.

-No, certo che no- rispose Minerva, cercando di sorridere come meglio poteva. -Pero' vorrei prendere un po' d'aria, se non ti dispiace.-

-Certo, ti accompagno!- propose Albus. Minerva sentì un fremito, mentre rispondeva: -Bene-.

Uscirono, nell'aria fresca del mattino. Sembrava la stessa giornata di trent'anni fa: il vento, le primule sbocciate da pochi giorni, la rugiada sui prati …

Senza pensarci, Minerva si buttò fra le braccia del preside, il quale la accolse con calore. -Su, cara- borbottò, dandole dei colpetti sulla schiena. E fu lì che Minerva alzò lo sguardo e baciò Albus. L'aveva sempre voluto, no? Ecco, fatto. In quel momento pero' il professor Vitious scese le scale di corsa, urlando che c'erano novità, finalmente. I tre si precipitarono al piano di sopra, per leggere la lettera di pergamena ingiallita, portata dal gufo della professoressa Sprite.

Pero', mentre Filius leggeva, si capiva dall'espressione sul suo volto che qualcosa non andava. -Allora?- domandò Minerva, impaziente.

-E' dal … Sud America- mormorò Filius.

-Ah … E cosa dice?- lo spronò Minerva, un po' sorpresa.

Non appena Filius terminò la lettura, pero', aveva una faccia strana. Rimase in silenzio, e l'unica cosa che proferì alla fine di quest'ultimo fu un -Mi dispiace, Minerva.-, porgendogli la lettera.

 

Cari colleghi,

ebbene, l'abbiamo trovato. Siamo in Sud America (non ho

capito il nome del luogo), quasi per caso.

E' stata Sibilla a suggerire di cercare qui,

ma quasi non le abbiamo dato ascolto.

Alla fine abbiamo ceduto, perché stava

iniziando a comportarsi in modo molto

irritante, abbiamo fatto un giro di ispezione con le

scope … E l'abbiamo visto. A terra, sotto un albero.

Morto.

Non so cos'altro dire … Condoglianze, soprattutto alla cara

Minerva. Torneremo domani sera. Baci,
Pomona

 

Albus lesse sporgendosi dalla spalla di Minerva, la quale, per tutta risposta agli ultimi avvenimenti, svenne.

 

 

 

Si risvegliò molte ore più tardi, in infermeria. Minerva era annebbiata, stanca, e non riusciva a ricordare il perché del fatto che fosse svenuta. Poi, all'improvviso, le esplose tutto in mente. Severus … Sud America … Morto … In un attimo, Albus fu lì, a tenerle la mano.

-Minerva, ti prometto che d'ora in poi sarò sempre al tuo fianco.- disse.

E così fu.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Dunque, dunque, miei cari lettori (spero ci sia ancora qualche anima in giro ahah) … E' finita. Proprio così. Bel colpo di scena, eh? Il punto è che volevo cambiare. Adesso mi metterò subito al lavoro per un'altra fanfiction, su un altro libro che amo alla follia, forse quasi più di Harry Potter. Che libro è? Lo saprete fra qualche tempo ;) Grazie di essere rimasti fino alla fine, spero recensirete anche questo capitolo … Ringrazio anche mio papà, che mi ha dato lo spunto per questo finale, e nulla … A presto! Baci,

Silvia :D

 

  
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