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Autore: Cara Catastrofe    26/08/2013    1 recensioni
Per descrivere la mia flashfic credo basti qualche riga di "welcome to my life", dei SimplePlan, quindi eccovela:
Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don't belong
And no one understands you
Do you ever wanna run away?
Do you lock yourself in your room?
With the radio on turned up so loud
That no one hears you screaming
No you don't know what it's like
When nothing feels alright
You don't know what it's like to be like me.
Se avete capito il genere, passate a leggerla.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sempre stata litigiosa, ne sono conscia.
Sono consapevole di tutti i miei difetti e sono più che consapevole che quando ho ragione non torno indietro.
Se dovessi descrivermi ora come ora, l’unica parola davvero appropriata sarebbe “nessuno”.
Sono sola.
Una settimana fa avevo tutto.
Amiche, amici ed una persona assurda quasi quanto me.
Uno di quelli che ti confondono, non sai più se sia un amico o una sorta di fidanzato, non sai se vuoi ucciderlo o baciarlo, ma eravamo un qualcosa noi, un qualcosa di bello.
Poi ho litigato con una mia amica, avevo ragione, pensavo che lei mi avrebbe chiesto scusa, avrebbe capito e tutto si sarebbe risolto.
Invece è stato il preludio del disastro.
Neanche io riesco bene a spiegarmi come sia successo, lei si è portata via altre amiche, all’improvviso neanche gli altri amici si sono fatti sentire, tantomeno lui.
Sola all’improvviso.
Direte voi, quelle persone non erano veri amici.
Non ne sono sicura in realtà, mi sento vuota, come se avessero rubato un pezzo di me e fossero fuggiti, tutti.
Non sono facile, so anche questo, ma quando mi fido di una persona, ci metto il cuore.
Tutto.
Le mezze misure e simili non fanno per me, neanche il tornare indietro o il chiedere scusa solo per far pace anche quando non è colpa mia.
E ora sono sola, sola, sola.
Tutto, credetemi tutto, è meglio che essere soli. Ti senti contro il mondo, contro tutti, come se nessuno potesse capirti e ti chiedi che male puoi aver fatto per meritarti tutto ciò.
Davvero non lo so.
In certi momenti urlerei, in altri mi viene da piangere- proprio io che non ho mai pianto- la verità è che da sola non so stare.
Davanti agli altri quando esco, sorrido, faccio la spavalda, quasi non soffro, mi basta avere qualcuno per cui fingere che sia tutto ok; ma poi la notte, o quando sono a casa, sono sola a dover combattere contro me stessa, per illudermi che vada tutto bene, quando so che, diavolo, nulla va bene. Io non vado bene, la mia vita non va bene.
Mi sento un disastro allo sbaraglio, ma non ho il coraggio di dirlo a nessuno.
Così sono qui, sola a scrivere, a cercare di capire, a mangiare gelato su gelato, a sentirmi patetica e a farmi schifo da sola.
Passerà.
Spero, così dicono, ma intanto è l’inferno.
So che sono esagerata, che c’è gente che non ha nulla ed io mi lamento per così poco, ma niente può essere davvero apprezzato quando non si ha qualcuno con cui condividerlo.
Per tutti gli eroi, ho bisogno di essere salvata, non è una cosa tipo lettera suicida, per carità, è più un vado avanti, ma mi perdo per strada.
Forse è più un “salvatemi dal niente che sto diventando”.
Non so come finire questo scritto, fosse per me non lo finirei mai, ma basta, devo andare dai miei e fingere che vada tutto bene quindi basta, per ora.
  
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