Ritorniamo a dove avevamo lasciato i vestiti quando mi viene in mente una domanda.

“Eric, dove siamo?” chiedo

“Non potrei dirtelo ma visto che ormai stiamo infrangendo tutte le regole...Siamo nel nord della Francia.”

“Wow...è il mio sogno salire sulla tour Eiffel sai?”

“E un giorno ci andrai.”

Lo guardo con gli occhi lucidi, pienamente consapevole del fatto che dice quelle parole solo per farmi contenta.

“Troverò un modo, Care. Sarai di nuovo libera.”

Sorrido per la sua dolcezza

“Grazie Eric, ma credo che se fosse stato possibile l'avresti già fatto.”

Lui rimane zitto, non sa cosa dire. Sa benissimo che siamo entrambi con le spalle al muro, bloccati in una realtà che non ci appartiene. Noi due dovremmo viaggiare il mondo, lui dovrebbe raccontarmi di tutte le epoche che ha vissuto, dovrebbe arricchirmi con le sue esperienze e stupirmi ogni giorno venendo a trovarmi sotto casa; Io dovrei raccontare a Ren di quanto ci tenga a lui, di quanto nonostante lui sia un vampiro io voglia lui. E perchè no...magari un giorno potrei farmi trasformare!

Invece no, noi stiamo semplicemente agli ordini di Finn.

“Eric, chi sono i miei veri genitori? Qual'è la mia storia?” Chiedo all'improvviso. Non ho mai posto questa domanda, forse perchè troppo spaventata dalla risposta.

“E' una storia lunga, ma se vuoi e se sei pronta te la racconto.”

Nel frattempo siamo arrivati al luogo dove abbiamo lasciato i vestiti, sono ancora umidi. Mi siedo sull'erba ed Eric fa lo stesso. Sono pronta per sapere la mia storia.

“Vampiri, fate e streghe sono sempre esistiti, ognuno sapeva dell'esistenza dell'altro, ma si cercava di mantenere dei buoni rapporti visto che questi tre non si vedevano molto di buon occhio l'un l'altro. Un giorno un vampiro scoprì che bevendo il sangue di fata noi potevamo camminare alla luce del sole, beh, portai capire l'entusiasmo generale. Ci furono intere battaglie tra vampiri e fate, i vampiri giravano ed uccidevano anche di giorno e sempre più gente moriva, così le streghe decisero di intervenire, non volevano uccisioni di umani perchè i sospetti sarebbero caduti su di loro, non volevano essere scoperte e bruciate al rogo.”

Io non respiro, sono troppo attenta alla storia, sembra una fiaba da quanto è surreale.

“Così sterminarono la stirpe delle fate, distruggendo famiglie intere. Ovviamente non tutte le streghe erano d'accordo con questa strage e provarono a fermare gli ordini superiori, ma invano. Solo una coppia si salvò, i tuoi tris nonni. Nessuno sapeva dove fossero, ancora oggi non si sa come abbiano fatto a fuggire dalla furia delle streghe. Il potere però è andato disgregandosi di generazione in generazione, fino a te. Non so chi siano stati i tuoi veri genitori, ma so e sono sicuro che in qualche modo sono morti per proteggerti.”

Una lacrima mi riga il viso. I miei veri genitori. Quanto avrei voluto conoscerli e sapere di più sulla mia famiglia.

Eric mi abbraccia, restiamo così per non so quanto tempo. Il suo profumo mi inonda le narici e mi sento meglio, protetta.

“Sarà meglio andare, prima che Finn si accorga della nostra assenza.”

Ci rivestiamo, mi prende in braccio e insieme sfrecciamo verso il nostro incubo.

Ciao a tutte :)

Come al solito chiedo umilmente scusa per il ritardo :( Non odiatemi!

In questo capitolo si scopre un po' l'origine della famiglia di Caroline, lo so che è corto e qualcuno penserà “Ci fa aspettare un sacco e se ne esce con 'sta schifezza?”

Spero però che vi piaccia lo stesso, anche se l'ultimo capitolo non ha ricevuto nessuna recensione. Spero che in questo ce ne sia almeno una in modo che anche io sia più motivata a scrivere. Se non vi piace potete dirlo! :)
Cmq sia ringrazio infinitamente chi ha inserito la storia tra le preferite, seguite, ricordate e chi lascia una recensione!

Baci
Giul