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Autore: audreyevans    26/08/2013    1 recensioni
Lei una ragazza di 17, quasi 18 anni. Madre di due gemelli.
Lui? Beh lui è 1/5 della band inglese più amata degli ultimi anni … Louis tomlinson.
Se solo potessi vedere ciò che vedo io capiresti perché dico che TI AMO.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'last first kiss '
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- I’M THE GIRLFRIEND OF LOUIS TOMLINSON - 

 
Siccome la situazione nel gruppo era tesa Louis decise che era meglio trasferirsi per un po’, avrebbe alloggiato in albergo per qualche giorno, nell’attesa che tutto tornasse regolare.
 
<< apri tu, deve essere Marshal >> spiegò Louis del bagno, Audrey aprì ma la persone che si trovò davanti non aveva per niente l’aspetto di un possibile Marshal. Era una ragazza, alta e magra capelli lunghi e un sorriso angelico << oh scusa devo aver sbagliato camera >> si scusò la giovane << chi stai cercando? >> le chiese Audrey << Louis Tomlinson, alla reception mi hanno detto che era qui >> spiegò << si è qui ma tu chi sei? >> domandò pur temendo la possibile risposta << sono la sua ragazza, Eleanor >>.
Come aveva fatto a non riconoscerla? Eleanor Calder, si erano incontrate a Los Angeles durante il tour dei ragazzi, ma ora con i capelli raccolti e i grossi occhiali non l’aveva proprio riconosciuta. Non se la ricordava così bella  “ma cosa sto dicendo? Dovrei essere furiosa. Mi aveva detto di averla lasciata”; presa dai suoi pensieri non si accorse che Louis era proprio li davanti a lei, El lo abbracciava e lui era incapace di reagire, non si sarebbe mai aspettato di trovarsi in una camera d’albergo con Audrey ed Eleanor insieme. Non sapeva cosa fare, non poteva dire la verità ad Audrey anche perché il management l’avrebbe “ucciso” e non poteva nemmeno raccontare ad El chi era Audrey perché di conseguenza avrebbe dovuto dare mille spiegazioni.
<< El smettila - le disse scrollandosela di dosso – Audrey aspetta, posso spiegarti >> la pregò vedendo che stava raccogliendo le sue cose per andarsene << avevi detto di averla lasciata >> gli disse piuttosto pacata << è complicato >> si giustificò lanciando un’occhiata furtiva ad Eleanor << hai rovinato tutto, con me e con Harry … che classe che hai >> concluse uscendo di scena.
 

“vorrei poterti dire che con El è finita, vorrei poterti promettere che ci sarai solo tu, vorrei poterti spiegare tutto, vorrei davvero, farei di tutto per vederti felice, vorrei ma non posso. Mi dispiace L.”
- Louis
 
“è un addio? Mi stai lasciando?”
- Audrey
 
“è meglio così, il nostro sarebbe un amore fondato su bugie. Perdonami”
- Louis


Audrey si addormentò accanto a Sara piangendo. Non poteva e non voleva crederci.
Si addormentò sperando che al risveglio avrebbe scoperto che era stato solo un brutto, un bruttissimo incubo.
 
Studi Modest Management
<< è meglio così >> il direttore del management pronunciò la frase con  una freddezza e un distacco che a Louis si gelò il cuore << meglio per chi? Per me non di certo >> disse con un filo di voce << hai firmato un contratto, quando Eleanor ci ha chiamato stentavamo a crederci, come hai solo potuto pensare di poter … >> - << di potermi innamorare veramente di una ragazza? … già che stupido sono stato >> concluse sottovoce. 

Era sconvolto, arrabbiato, deluso … tornò a casa, non in albergo ma nell’appartamento che divideva con Harry.  << ho bisogno di stare a casa, sto impazzendo in albergo, prometto che non ti renderai conto di avermi tra i piedi >> disse appena entrato a casa trovando il riccio intento a giocare alla play, Harry non rispose.
Dopo qualche minuto bussarono alla porta Zayn, Liam e Niall << ciao ragazzi >> li saluto aprendo la porta << hai saputo? >> domandò retorico Liam, Harry li guardò con aria interrogativa << il management ha chiuso la storia tra Louis ed Audrey >> gli spiegò Zayn << Louis è sconvolto, ha mandato un messaggio poco fa dicendo che tornava a casa >> continuò Niall << è già arrivato? – Harry? – Hai sentito una sola parola di ciò che abbiamo detto? >> Harry era rimasto senza parole, come aveva fatto a non  accorgersi di niente? L’aveva lasciato chiudersi in camera senza nemmeno capire che stava male << è in camera, è rientrato poco fa >> spiegò in automatico << e tu non gli hai detto niente? – sei l’unico con cui vorrà parlare, metti da parte l’orgoglio – non puoi lasciarlo solo ora, lui per te ha rinunciato alla sua libertà >> gli spiegarono i ragazzi << vado da lui?! >>  domandò ma, senza aspettare una risposta dagli amici si avviò verso la camera dell’amico.
<< Lou? Mi dispiace per ciò che è successo, vedrai che troveremo un modo, il management non può impedirti di amare qualcuno … perché tu la ami vero? >> domandò sedendosi accanto all’amico che fissava il soffitto << la amo più di me stesso, farei di tutto pur di vederla sorridere, io ho bisogno di lei, con lei mi sento al sicuro mi sento me stesso. Vorrei poter mandare al diavolo il management e con loro anche quello stupidissimo contratto. La amo Harry, si al amo >> confessò fissando gli occhi verdi dell’amico << ti aiuterò, tu mi hai sempre aiutato mettendo te stesso in secondo piano, ora è il mio turno >> gli disse cercando di trattenere le lacrime << mi dispiace >> rispose Louis << per cosa? Per esserti innamorato? >> domandò ironico Harry  << per essermi innamorato di Audrey >> spiegò il maggiore << nessuno sceglie di chi innamorarsi >> il minore gli sorrise sdraiandosi accanto all’amico.
 
….
 
Studi Modest Management (Eleanor Pov)
<< sono Eleanor Calder ho un appuntamento con Richard Griffith >> dissi rivolgendomi alla segretaria che mi guardava da sopra gli occhiali << se vuole accomodarsi, vedo se la può ricevere >> mi rispose con aria pacata indicandomi le poltrone poco distanti. Mi accomodai e dopo poco la segretaria mi accompagnò nell’ufficio di Richard.
<< salve, si accomodi pure >>  mi accolse sorridente lui, mi accomodai sulla sedia di fronte a lui e attesi in silenzio che lui mi chiedesse o facesse qualcosa, era imbarazzata, non sapevo minimamente cosa fare.
<< allora, suppongo lei sappia perché l’ho fatta chiamare – annuì spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio – ci sono novità su cui discutere >> concluse aprendo una cartella << novità? >> domandai confusa << Marshall mi ha avvertito della situazione con Louis >>  - << ho solo pensato che fosse giusto avvertirvi >> lo interruppi << hai, possiamo darci del tu? Vero? – annuì – hai fatto bene, infatti abbiamo agito subito per sistemare la questione tra Louis e Alice >>  fece una pausa, io lo fissavo, non capivo dove volesse arrivare con tutto quel discorso <<  è stato difficile convincere Louis a chiudere con la ragazza ma, alla fine ci siamo riusciti >> mi spiego << cosa sta cercando di dirmi? >> gli domandai << quello che sto cercando di dirle è che questa ragazza è già stata troppo presente nella vita dei ragazzi, prima Harry, ora Louis … dobbiamo fare in modo che  si allontani da loro >> spiegò serio << e io cosa …>>  -  << tu, dovrai fare in modo che Louis si lasci alle spalle la storia con Alice senza troppe ferite, non sappiamo niente di lei >> concluse alzando le mani al cielo << ho capito, cercherò di fare del mio meglio >> mi alzai gli strinsi la mano e usci dall’ufficio. A metà strada mi arrestai e tornai indietro << Eleanor, hai dimenticato qualcosa? >> mi domandò Richard non appena mi fiondai nel suo ufficio << ecco, si, non so se può essere utile ma … forse lo sapete già ma … >> balbettavo, volevo dirlo ma non ci riuscivo << cosa? >> mi incito lui << il cognome di Alice è Evans, frequenta una scuola di musica qui a Londra ma in realtà è italiana >> confessai tutto d’un fiato.
Non credeva a quello che aveva appena fatto, non era da lei che solitamente stava sempre dalla parte della verità “la verità è sempre meglio di una bugia” diceva sempre. Questa volte invece stava facendo di tutto per insabbiare la verità, ma la cosa che più la turbava era il motivo per cui l’aveva fatto: si era innamorata del suo lavoro, si era innamorata di lui.
<< grazie Eleanor, sei stata di grande aiuto >> l’avevano ringraziata i direttori del management stringendole calorosamente la mano. Sapeva di aver fatto la cosa sbagliata ma non se ne pentiva; Louis sarebbe stato suo in modo o nell’altro. Fin dai primi tempi i due avevano messo in chiaro che era SOLO lavoro niente di più, niente di meno; poi col passare del tempo erano divanetti grandi amici ma ora lei si era innamorata.
 
Flash back
<< grazie di essere venuta, so che hai da studiare per l’università quindi non ti voglio far perdere tempo >> l’assalì Louis non appena Eleanor si sedette al tavolo che aveva fatto riservare nel ristorante vicino casa << tranquillo ci vuole una pausa ogni tanto >> sorrise mentre si toglieva il soprabito << ho già ordinato per entrambi, spero vada bene >> - << sei strano, sicuro che vada tutto bene? >> gli domandò notando che stava praticamente riducendo le fette di pane in farina << lo so che tu hai bisogno di soldi per l’università e che abbiamo firmato un contratto ma … io non posso continuare a fingere >> disse serio, El impallidì << cosa stai dicendo? non puoi! >> disse cercando di soffocare il tono di voce troppo  << non capisci, io mi sono innamorato, io voglio stare con lei e non posso farlo se fingo di stare con te >> le spiegò << il management non accetterà mai >> sentenziò sperando di convincerlo a ripensarci << forse, ma se anche tu dici loro che non vuoi continuare abbiamo una possibilità in più … possono obbligare me a fingere ma non te >>  “hai una possibilità in più, io perderei tutto, il lavoro, l’università … perdere te!” pensò El mentre ascoltava Louis parlare << vedrai andrà tutto bene >> concluse lui stringendole la mano.
Finito il pranzo Louis l’accompagnò fino alla fermata della metro << posso sapere chi è la fortunata? >> El sfoderò un sorriso a 32 denti << si chiama Audrey >> - << quella Audrey? La Audrey di Harry – Louis si rabbuiò, e quando El capì della gaffe fatta cercò di rimediare - scusa non pensavo che … >> - << non è colpa tua, non potevi saperlo >> disse << e lui come l’ha presa? >> gli domandò << così bene che mi sono dovuto trasferire in albergo >> spiegò calandosi ancora di più la visiera del capello sugli occhi << per Harry non devi preoccuparti, siete come fratelli, troverete il modo di chiarirvi >> concluse salutandolo.

Eleanor passò il resto della giornata a pensare e ripensare alle parole di Louis “io non posso continuare a fingere” - “non capisci, io mi sono innamorato, io voglio stare con lei e non posso farlo se fingo di stare con te” - “possono obbligare me a fingere ma non te” – “vedrai andrà tutto bene”. Non voleva perderlo, sapeva che c’era solo un modo per provare a fargli cambiare idea: dirgli che lo amava. La mattina verso le 10:00 raggiunse l’albergo dover alloggiava, gli avrebbe detto ciò che provava per lui.

<< apri tu, deve essere Marshal >> spiegò Louis del bagno, Audrey aprì ma la persona che si trovò davanti non aveva per niente l’aspetto di un possibile Marshal. Era una ragazza, alta e magra capelli lunghi e un sorriso angelico << oh scusa devo aver sbagliato camera >> si scusò la giovane << chi stai cercando? >> le chiese Audrey << Louis Tomlinson, alla reception mi hanno detto che era qui >> spiegò << si è qui ma tu chi sei? >> domandò pur temendo la possibile risposta << sono la sua ragazza, Eleanor >>.
Come aveva fatto a non riconoscerla? Eleanor Calder, si erano incontrate a Los Angeles durante il tour dei ragazzi, ma ora con i capelli raccolti e i grossi occhiali non l’aveva proprio riconosciuta. Non se la ricordava così bella  “macosa sto dicendo? Dovrei essere furiosa. Mi aveva detto di averla lasciata”; presa dai suoi pensieri non si accorse che Louis era proprio li davanti a lei, El lo abbracciava e lui era incapace di reagire, non si sarebbe mai aspettato di trovarsi in una camera d’albergo con Audrey ed Eleanor insieme. Non sapeva cosa fare, non poteva dire la verità ad Audrey anche perché il management l’avrebbe “ucciso” e non poteva nemmeno raccontare ad El chi era Audrey perché di conseguenza avrebbe dovuto dare mille spiegazioni.
<< El smettila - le disse scrollandosela di dosso – Audrey aspetta, posso spiegarti >> la pregò vedendo che stava raccogliendo le sue cose per andarsene << avevi detto di averla lasciata >> gli disse piuttosto pacata << è complicato >> si giustificò lanciando un’occhiata furtiva ad Eleanor << hai rovinato tutto, con me e con Harry … che classe che hai >> concluse uscendo di scena.
Louis rimase lì, fermo a guardare Audrey sparire dietro la porta. << ma sei impazzita? Cosa ci fai qui? -  urlò voltandosi verso El – io ti dico che sono innamorato di lei e tu, tu ti presenti in Hotel e fai la scena della fidanzatina gelosa >>  concluse imitando i gesti di Eleanor di pochi minuti prima << non sapevo che ci fosse anche lei, io ero venuta per dirti una cosa >> si giustificò << non ho voglia di ascoltarti, devo trovare Audrey e spiegarle tutto, dopo di che andrò a parlare con Marshal, questa storia è durata anche troppo >> concluse uscendo di corsa dalla camera dell’albergo.
Sapeva di aver esagerato ma non appena aveva notato come Louis guardava Audrey le era venuto spontaneo agire in quel modo; non che avesse ottenuto chissà quale risultato, anzi aveva solo dato a Louis un motivo in più per chiudere la “storia” con lei.

“sono Eleanor Calder, avrei urgente bisogno di vederla: si tratta di Louis, vuole annullare il contratto”
- Eleanor

“grazie dell’informazione, ci pensiamo noi. Mi stia bene”
- Marshall




 

... .???. ...
sono stata assente per un po' ma ora sono tornata, ho deciso che posterò ogni domenica!
cosa ne pensate di questo cpaitolo?
riuscirà la modest a sconfiggere l'amore?
lasciatemi la vostra recenzione 
un bacio :) 


   
 
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