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Autore: Stella Matta    02/03/2008    2 recensioni
Sasori: È tremendo. Nonna Chiyo verrà a far visita a me, Sasori...
Tobi: A me non sembra così cattiva! Guarda che bel vestitino rosa, m’ha comprato!!!
Sasori: Tobi! Fammi finire, brutto bas...Oh, cavolo. M’hanno sentito tutti, vero?
Deidara: Insomma, faccio io la presentazione, ok?!?!
Tobi: Illuminami, o maestro!
Deidara e Sasori: ...
Deidara: Insomma, come ha detto precedentemente quel babbeo patentato di Sasori (Ehy!
ndSasori), Chiyo ci verrà a fare visita...Stendetevi sulla sedia e prendete dei popcorn...Si
dà il via alla (demenziale) storia!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Akatsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Aiuto!! Bisogna fermarla, è impazzita!!
Il grido di Kisame riecheggiò nel covo demenz...malvagio (...Diciamo così... |||| -____-||||)
dell’Akatsuki.
Accorsero i compagni.
- Cosa sta succedendo?!
Gridò preoccupato Deidara.
- Chiyo...
Balbettò l’uomo-pesce. Poi indicò il soffitto. Guardarono tutti la ventola attaccata alla superficie.
I ragazzi rimasero sconvolti: Chiyo stava viaggiando ai 100 all’ora sulla ventola, gridando come una pazza.
Kakuzu allora si tolse le mutande dalla testa, la divisa dal corpo e rimase con gli slippini
(BLEURGH!! [Conati di vomito]):
- La salverò IO!!!
E si mise in posa da eroe giapponese. Tobi invece lo prese da dietro e Deidara gli fece una puntura
di tranquillante.
Zetsu, l’unico non colpito da demenzialisa cronica (un virus potentissimo, creato da potenti Hacker
nominati FanfictionMakers), fece un’intelligente osservazione:
- Ma scusate, basta spegnere la ventola...
- Bèh, stavamo per arrivarci.
Fece Itachi, e spense la corrente.
Chiyo cadette con un tonfo. Si rialzò senza neanche un graffio, con grande sorpresa da parte del
nipote, e chiese:
- Sapete cosa voglio?
I membri dell’Akatsuki indietreggiarono.
Lei gridò, entusiasta:
- Suonare un pianoforte!! Eh eh!!
- Nonna, l’abbiamo comprato dieci minuti fa...
- ...Davvero?!
- Sì...
- ...E io non ci credo!
- Ma ce l’hai davanti!!
- Ah.
Chiyo si mise davanti al pianoforte, ed iniziò a suonare con le chiappe.
Hidan, intanto, dalla camera camera-cattedrale, afflitto, guardava una foto del suo mito, Geova Dio.
Poi, udì quel suono melodico prodotto dal fondoschiena di Chiyo...UN SECONDO!!
Meglio dire...ecco...il suono melodico che...proveniva dal...dal...pianoforte, sì, pianoforte!!
Hidan si precipitò verso i membri dell’Aka.
- Chi è quel genio soave che...
Non appena vide chi era che produceva quel suono, con un grido, Hidan esplose in aria.
Deidara sospirò, prese la colla stick e cominciò ad attaccare i pezzi del ragazzo.
- Allora. - cominciò Kisame, con aria altezzosa - Chiyo avrebbe bisogno proprio d’un maestro di pianoforte, vedo.
Ma io so CHI PUÒ FARGLI DA ISTRUTTORE!!!
Strano. Kisame, quando disse “chi può fargli da istruttore”, lo disse in modo stranamente
accentuato. Mmh...curioso. L’Aka rimase attonita, cercando una risposta.
Kisame tossì, e si indicò.
Sasori si illuminò:
- Kisame, giusto!
- Modestamente...!! (Eh, eh!! ^-^)
- ...prenderemo un maestro per mia nonna!!
- Veramente, io...
- Grazie, Kisame, sei un amico.
- Ma...io...
- Geniale.
Kisame rimase tristemente in piedi, con le lacrime agli occhi, e corse via. Poi si rinchiuse in camera, con un tonfo.
- Ma che ha, quell’idiota.
Sospirò Itachi.
- Ma taci - Kakuzu proseguì - che lui è il tuo migliore amico.
Itachi rimase tristemente in piedi, con le lacrime agli occhi, e corse via. Poi si rinchiuse in camera, con un tonfo.
- Ok - continuò allora Sasori, fregandosene di Itachi - chiamiamone uno subito!
Tobi prese un librone dalla sua tunica rosa:
- Ecco “Pagine Gialle”!!
- Bene! Passamele, stupido ebete!
- Ecco!!
Il ragazzo dalla maschera arancione appoggiò il libro di almeno un miliardo di pagine sul tavolo.
Allora, ad occhi chiusi, Sasori, aprì una pagina e puntò il dito contro la facciata destra.
- Dottor Dumbraven...è venuto fuori “Dottor Dumbraven”...
Puntualizzò Hidan.
- Ok! Chiamiamolo!
- Ma Sasori, qui c’è scritto che è un medico...
- CHIAMIAMOLO, DIO BOIA!! è______________é
- Va bene!!! Vado a prendere il telefono!!!
Mentre Hidan andò a prendere il cordless di casa, Zetsu ci tenne a precisare:
- Ma Dumbraven è un cognome romeno...
Il ragazzo dai capelli rossi scosse la testa:
- Cosa c’è?! Sei razzista?!?!
- No, il problema è che è Dumbraven è una persona umana...dentro ad un manga.
- ...MANGA?!?! Ma stai dando i numeri?!?! Questa è la vita reale, Zetsu!!
Il giovane dai capelli verdi borbottò tra sé, quasi come se fosse sussurrando:
- Non avete capito un cazzo, come al solito...
Hidan tornò poi con l’apparecchio telefonico e lo porse a Sasori. Questo notò che era pieno di
stickers di Hello Kitty, probabilmente messi da Tobi.
Il ragazzo compose il numero, ed appoggiò il cordless all’orecchio sinistro.
Poi, però, qualcuno bussò alla porta. Kakuzu stava per andare ad aprire, però la porta si aprì
misteriosamente di scatto e lasciò schiacciato contro il muro l’uomo.
Sulla soglia si vide un uomo massiccio e altissimo, munito di mascellone e valigetta, con un bigio riporto in testa.
Dietro di sé, c’erano i temporali e una bufera di vento funesta.
L’uomo entrò a fatica nel covo, a causa delle spalle troppo grosse, ma ci riuscì, staccando anche gli stipiti.
L’Aka rimase attonita.
- Qualcuno ha chiamato?!
Domandò l’uomo, con voce rauca.
Sasori guardò il telefono, poi indicò l’uomo:
- Signor Dumbraven...! Ma come ha fatto a...lasciamo perdere.
- Allora, dov’è la vittima?!?!
- Vorrà dire “il paziente”.
Specificò il ragazzo dai capelli grigi.
- Quello che vuole lei!! Dunque, dove si trova?!
Sasori indicò sua nonna, che stava chinata contro un angolo di muro.
- È un caso disperato. Ed è già troppo tardi. Non ce l’ha fatta. -____-
L’omone si mise una mano sul cuore, tristemente, ma con un tono al contempo duro.
- Ma signore, lei mica è morta...vuole solo un paio di lezioni di pianoforte...
Kisame precisò, spuntato da chissà dove.
- Ah, bene!! Allora iniziamo!!
«Ma è assurdo!!» pensò intanto Sasori «Come può un dottore dare lezioni di piano ad una vecchietta!!»
Dumbraven si sedette con la vecchia sul seggio, e cominciò a suonare il pianoforte con energia, mentre
lei guardava spaventata. Una melodia riecheggiò nel covo; dal pianoforte uscirono gli
spiriti e gli angeli dagli occhi azzurri e i riccioli biondi, poi Dio che proferiva con voce
possente “Che sia santificato il nome del Padre”; una luce fatale, di quelle luci anormali,
quasi impossibili, inondarono la base segreta dell’Akatsuki, mentre la musica dello
strumento, grandiosa e quasi innaturale, accompagnava questa immensa grandezza paradisiaca. Poi,
con tutte e due le mani, picchiettando un’ultima volta sulla tastiera, finì la canzone, e
fece tornare tutto alla normalità.
Gli Akatsukini rimasero di merda.
Itachi cominciò a piangere:
- Sigh...è...ugh...bellissima...sigh... T___T
- E così si suona un pianoforte. Buona giornata.
Il dottor Dumbraven uscì dal covo, tutto tranquillo. L’Akatsuki era ancora in stato di estasi, e non
riusciva a dire nulla contro l’uomo.
Chiyo, come gli altri, rimase con occhi sbarrati.
Hidan, ad un certo punto, gridò:
- HO VISTO DIO!!! O_____________________O



- Ok, non ci è andata molto bene, ieri. Ma oggi...eh eh, oggi...chiameremo un’altra persona!
Fece Sasori, e subito prese fuori “Pagine Gialle”.
- Scusa un po’, ma non sarebbe meglio chiamare un VERO istruttore. -________o
Ci tenne a dire Itachi, con aria saccente.
- Ma sai quanto costano?!?! è____é
Sbraitò Kakuzu.
Zetsu prese la parola:
- E poi dopo questa fanfiction non avrebbe più alcun senso d’esistere.
Tutti, in coro, rimproveravano il ragazzo:
- ...FANFICTION?!?! Ma stai dando i numeri?!?! Questa è la vita reale, Zetsu!!!
- Capirete, prima o poi, Cristo Santo...
Sussurrò con voce indemoniata lui, tra sé e sé.
Sasori non volle perdere altro tempo in smaronate, così cercò subito, ad occhi chiusi, una nuova persona a casaccio.
- Signorina Ugly Bruttyful...
Lesse l’uomo-pesce.
Itachi scosse la testa:
- Eeh, no. Questa poi non la chiamiamo.
- Magari è brava, cosa ne sappiamo noi! E poi è solo il nome! Ecco...uhm...Deidara, che lavoro fa?
Domandò il nipote di Chiyo.
Deidara lesse sul “Pagine Gialle”, ed emise una smorfia di disgusto, che cercò poi di nascondere:
- ...
- Dei-Dei, che lavoro fa...?
- ...
Chiyo sbraitò:
- Uffa!! Una fanciulla forte come te non sa dire una cosa così banale!! È inaccettabile!!
«Ma non ha senso!!» pensò il ragazzo biondo. Ma la rabbia in lui si fece più forte:
- Volete sapere cosa fa?!?!
- Non dire che è una lucciola... -____o
Protestò Kakuzu.
- NO! O.O
Allora tutti rimasero in silenzio.
- PULISCE LE LATRINE SPORCHE DEI FAST-FOOD!!! O_____O
- Oh, mio Spongebob!! Ma è terribile!!
Kisame gridò di terrore.
- Ed è anche troppo tardi ^_^ - fece con tono gioioso Tobi, da dietro i membri dell’Aka.
Sasori sudò freddo, e tutti si voltarono verso di lui:
- In che senso...?! O.o
- L’ho già chiamata ed arriverà qui tra pochi minuti!! Sono stato bravo, vero? ♥ Sono certo che mi
premierete con un sacco di caramelle!! Sììì!!! ♥
Tutti picchiarono a sangue Tobi, che stramazzò al suolo senza maschera addosso, sporco di sangue, e che ansimava a fatica. (Poveraccio!! Sono stata troppo crudele!! ç_ç)
- Siamo spacciati. Incontreremo un altro fenomeno da baraccone. T_T
Enfatizzò Kisame.
- Su, dobbiamo essere forti. ù__ù
Aggiunse il membro biondo dell’Akatsuki.



Pochi minuti dopo, infatti, batterono alla porta.
L’Aka, nascosta dietro uno scudo d’acciaio sorretto da Hitachi, si preparava al peggio. Nell’altra
mano, il giovane dagli occhi rossi teneva un bastoncino che doveva aprire la maniglia.
Quando riuscì nell’intento, entrò una donna nel covo, e con voce affascinante, pronunciò:
- Mamma mia, che bella casa...
L’Aka fece gara a chi se ne andava per primo fuori dallo scudo.
- Voi... - domandò la donna - abitate insieme, giusto? Chi è di voi Tobi? Mi aveva chiamato...
- IO.
Fece Itachi.
- Non è vero - proseguì Sasori, spingendo altrove il compagno e mettendosi davanti alla bella donna
- Tobi è quello disteso per terra e pieno di sangue.
Kisame invece la guardò:
- Non ci venga a dire che lei è...
- Ugly Bruttyful, tesoruccio. In persona.
Fece lei.
- E sarebbe una donna che pulisce i gabinetti?!? Dovrebbe fare la velina!!
Ribatté Deidara.
Lei sorrise:
- Sinceramente - e si riavviò una ciocca di capelli biondi e mossi - preferisco fare un lavoro sporco e
in cui si prende poco, che uno in cui devo fare l’oca e prendere milioni! ^_^
- Pure intelligente, dico io!! (SBAV) *ç*
Si sfregò le mani Kakuzu.
L’unico che non ci provava almeno un po’ era Hidan, ma era perché le sue religioni gli insegnavano
tutte di non cadere in tentazione. Ma i suoi compagni credevano fosse per qualcos’altro, già.
Zetsu non ci provava perché, ovviamente, era una pianta grassa. E le piante grasse non piacciono alle donne belle, perché preferiscono quelle magre!!


To be continued...

_______________________________________________________________________________
Cosa accadrà all’Aka, assieme ad Ugly Bruttyful? Lo scopriremo nel prox capitolo:
“Piano Lessons 2”!!

Special Thanks:

Sixter_the_Vampire e Shizuki, grazie a voi e alle vostre recensioni! Spero continuiate a seguirmi!
Un bacio a tutti, SM. ^.^
  
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