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Autore: Idra_31    27/08/2013    15 recensioni
“Cos'è un Marcel?”, domanda, non tanto sicuro di volerlo sapere.
Louis si gratta il mento.
“Un Marcel è uno che si veste come il mio bisnonno, usa talmente tanto gel da fare invidia al cast di Grease, indossa occhiali tre volte la sua faccia e non tira fuori il naso dai libri neanche per andare a pisciare”, spiega, tutto d'un fiato. “Avevo un compagno di classe alla elementari che era il prototipo di un Marcel e che si chiamava, appunto, Marcel”.
[Dove Harry è lo sfigato della scuola e Louis è quello figo. Ok, niente di nuovo, solo che questa volta Harry si concia come Marcel. Probabilmente ormai neanche questo è niente di nuovo, ma voi volete leggerla lo stesso, giusto?
Larry, of course. Più una spruzzatina di qualche bromance qua e là].
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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mr

Aggiorno da Londra, per questo l'orario è improponibile. Abituatevici, visto che non so che orari avrò in futuro (SE avrò un futuro qui) (evviva

l'ottimismo). Spero che il capitolo vi piaccia ma soprattutto spero di finire la stesura dell'altro capitolo prima di farvi perdere le speranze. 

Ah, dovrebbero mancarne due o tre alla fine della storia.

Grazie a tutti e alla prossima!!!

I'm quiet, you know
You make a first impression


I've found I'm scared to know
I'm always on your mind

(Collide – Howie Day)

Le cose non vanno per niente bene. Anzi, a dirla tutta, le cose vanno da schifo. Dopo il suo Primo Mezzo Bacio – o il suo Mezzo Primo Bacio, Harry ancora non ha deciso come chiamarlo – Louis lo ha tempestato di sms chiedendogli ripetutamente scusa e ha pure provato a chiamarlo, ma Harry non ha voluto rispondergli. Il mattino dopo Louis gli ha scritto di nuovo per domandargli se il loro pomeriggio di studio, previsto per il giorno dopo, fosse confermato. Harry ha continuato a ignorarlo.

Il punto non è che Harry non voglia più vedere Louis o dimenticarsi della sua esistenza, il punto è che se lo rivedesse dovrebbe parlargli e spiegargli che ha paura perché lui gli piace troppo e non è sicuro che Louis possa capire. Il corso naturale degli eventi prevede che quando due persone si piacciono facciano qualcosa a riguardo. Harry perciò crede di essere contro natura, perché ha paura, paura, paura, non ha mai avuto tanta paura perché nessuno gli è mai piaciuto così tanto ma, soprattutto, lui non è mai piaciuto a qualcuno così tanto da spingere questo qualcuno a volerlo baciare. Per questo è intenzionato a ignorare Louis, perché come fa a spiegargli che è lui è fatto di paura e che questa paura è una malattia che gli ha invaso le ossa il cuore e il cervello e che non ha cura?

Fedele al suo piano, lunedì salta la lezione di Matematica – cosa che non aveva mai fatto in vita sua – per non incontrare Louis. Martedì decide di pranzare in bagno perché Louis lo ha intercettato lungo la strada verso la mensa e l'unico modo per sfuggirgli era eclissarsi in un posto dove nessuno immaginerebbe mai che un essere umano sano di mente si metta a mangiare. Mercoledì le cose si sono complicate perché Harry si è accorto che anche Liam Payne sta cercando di braccarlo, probabilmente per aiutare il suo migliore amico. Giovedì non ha potuto saltare di nuovo Matematica per non perdersi il test e Louis ha passato quasi tutto il tempo a lanciargli addosso palline di carta – Harry ha impiegato almeno dieci minuti per togliersele dai capelli dopo – senza ottenere il risultato sperato, cioè costringerlo a voltarsi e parlargli. Venerdì pomeriggio Harry raggiunge l'apice del ridicolo: mentre si sta dirigendo verso la lezione di Biologia nota Liam dall'altro lato del corridoio e per evitare di incrociarlo si infila nella prima stanza disponibile, vale a dire uno sgabuzzino.

È qui che Zayn lo trova, rannicchiato in un angolo e con una scopa premuta fastidiosamente contro la schiena.

Come hai fatto a trovarmi?”, domanda, cercando di riabituare gli occhi alla luce, dopo che il suo migliore amico ha premuto l'interruttore per illuminare lo stanzino immerso nell'oscurità.

Liam Payne è venuto a dirmi che ti eri nascosto qui dentro e che se fosse venuto a chiamarti lui sicuramente non saresti mai uscito”, spiega Zayn stancamente.

Harry si toglie gli occhiali e iniziare a pulire le lenti con una manica del maglione. La polvere dello sgabuzzino glieli ha appannati, rendendogli difficile vedere quello che ha davanti a sé.

Zayn si siede a gambe incrociate di fronte a lui.

Rispondi a una semplice domanda e non provare a mentirmi: è necessario che io spacchi la faccia a Louis Tomlinson?”.

Harry si porta le ginocchia al petto e nasconde la testa in mezzo alle gambe. Gli bruciano gli occhi e c'è talmente tanta polvere che inizia ad avere difficoltà a respirare.

Zayn, tu mi vuoi bene?”, domanda.

Zayn si batte un pugno sulla coscia.

Certo che ti voglio bene!”, esclama. “Adesso, te ne prego, mi diresti cosa è successo? Sono giorni che sei strano e non credere che non abbia capito che c'entri Louis”.

Harry inspira forte dal naso ma questo peggiora solo le cose perché respira un sacco di polvere.

Per favore, Zayn, per favore, se mi vuoi bene, mi uccideresti?”, piagnucola. Non è mai stato così vicino alle lacrime davanti a qualcuno prima d'ora.

Zayn si mette in ginocchio improvvisamente, cogliendolo di sorpresa e facendogli sbattere la testa contro il bastone della scopa dietro di lui.

Cosa. Cazzo. Stai. Dicendo?”, scandisce il suo amico. “Non ti permetto di dire una cosa del genere, non-”.

Zayn, per favore”, si lamenta Harry. Per favore liberami da questa condanna, per favore lasciami stare, per favore dì a Louis che ho paura paura paura ma lo voglio lo amo lo-

Harry sente un peso sul petto che diventa sempre più insopportabile ogni secondo che passa. Prova a prendere fiato ma più cerca di incanalare aria nei polmoni più il suo petto sembra stringersi e farsi pesante, pesantissimo. Il suo fiato ormai è ridotto a un sibilo e gli gira la testa. Sta per morire ma è doloroso e non liberatorio come aveva immaginato e sperato.

Harry, stai male? Harry?”.

Zayn gattona verso di lui ed è pallido e preoccupato. Harry sta morendo e non può dirgli niente di quello che vorrebbe dirgli.

Harry, dov'è il tuo inalatore?”.

Il suo inalatore è dove Harry ha preso l'abitudine di lasciarlo quando le sue crisi asmatiche hanno cominciato a diventare sempre meno frequenti, ovvero nel cassetto del comodino di casa sua.

Cazzo, merda”, impreca Zayn.

Harry lo afferra per la maglia e la stringe fino a farsi sbiancare le nocche.

Dobbiamo andare in infermeria”, ordina Zayn, cercando di farlo alzare in piedi.

Harry vuole aria, vuole ossigeno, vuole respirare. Harry vuole morire e vuole rinascere una persona diversa, migliore. Harry non vuole continuare a vivere così. Però non vuole morire in questo modo, lento doloroso soffocante.

Resisti per favore ti prego”, implora Zayn, tirandolo su di peso e trascinandolo verso la porta.

Harry non vuole essere Harry, non vuole essere Marcel, non vuole essere sé stesso, non vuole allontanare Louis, non vuole vivere senza di lui, non vuole morire, non vuole morire.

*

Harry si risveglia in infermeria. Lo capisce subito che è in infermeria e che non è morto, perché è circondato dai suoi amici. Se fosse morto non ci sarebbe niente e nessuno.

Secondo voi posso picchiarlo adesso che è cosciente?”, domanda Zayn.

Harry si schiarisce la voce.

Perché vorresti p-picchiarmi?”, balbetta.

Dove cazzo tieni l'inalatore?”, sbotta il suo amico.

A casa”, mugugna Harry. “Erano anni che non avevo un attacco del genere”.

Forse se non ti fossi nascosto dentro uno sgabuzzino pieno di polvere...”, interviene Niall.

Harry non riesce a vederlo bene, essendo senza occhiali, però gli fa un gesto di saluto con la mano.

Rimettetegli gli occhiali, per favore, che è praticamente cieco”, dice Zayn.

Una figura bionda – Perrie – troneggia sopra di lui e gli poggia delicatamente gli occhiali sul naso.

Abbiamo chiamato tua madre. Tra un po' dovrebbe venire a prenderti”, lo informa.

Harry si lecca le labbra.

Posso avere un po' d'acqua?”, domanda, mettendosi seduto.

Perrie estrae dal proprio zaino una bottiglietta e gliela passa.

Ci hai fatto preoccupare da morire”, mormora, sedendosi sul letto.

E tu non c'eri”, le dice Zayn con enfasi. “Pensavo sarebbe morto tra le mie braccia”.

Esagerato”, ribatte Harry, dopo essersi scolato mezza bottiglietta d'acqua.

Vaffanculo”, sputa Zayn, prendendo posto dall'altro lato del letto. “Non avevo idea di cosa fare, deficiente che non sei altro”.

Harry si rende conto di essere inzuppato di sudore nonostante qualcuno lo abbia spogliato del maglione, lasciandolo in canottiera.

Mi dispiace”, dice, liberandosi nel frattempo delle coperte.

Dove credi di andare?”, domanda Niall, alzandosi di scatto dalla sedia.

Da nessuna parte, mamma, sto semplicemente morendo di caldo”.

Niall si risiede.

L'infermiera ha detto che devi rimanere a letto finché non arriva tua madre”, gli comunica.

Voi non dovreste essere a lezione?”, chiede Harry.

Niall, Zayn e Perrie sbuffano all'unisono.

Scusami se non ti ho lasciato soffocare in quello sgabuzzino per non perdermi Letteratura Inglese”, lo prende in giro Zayn, stringendogli un ginocchio.

Harry gli deve molto, in effetti. Chissà quanto. Forse sarebbe morto in uno stanzino pieno di scope. O forse no. Per fortuna non lo scoprirà mai.

Grazie”, mormora, offrendogli un sorriso.

L'espressione di Zayn si addolcisce.

Finché ci sarò io in giro, non potrà succederti niente di male”.

Harry si sente invadere il petto da un'ondata di affetto e gratitudine. Se li merita davvero degli amici così?

Perrie gli aggiusta un ciuffo di capelli sfuggito al gel. La sua “acconciatura” rischia di cedere considerato quanto ha sudato.

Ti va di parlarci di quello che sta succedendo?”, domanda gentilmente. “Cosa c'è che non va?”.

Harry non ha raccontato a nessun del bacio – mezzo bacio – tra lui e Louis, non solo perché si vergogna da morire per come è fuggito a gambe levate dall'occasione della sua vita, ma anche perché non ha la minima voglia di sentirsi fare dei discorsi di incoraggiamento da parte dei suoi amici. Gli diranno le solite cose – sbloccati, non c'è niente di cui aver paura, ormai hai diciotto anni, è ora che tu faccia qualcosa – e lui non ha voglia di ascoltarli. Se non ce la fa non ce la fa, punto.

Va tutto bene”, sussurra. “Non c'è niente che non vada”.

Perrie gli afferra una caviglia.

Allora perché tu e Louis non vi vedete più? O meglio, perché stai facendo di tutto per evitarlo?”.

Harry abbassa il capo.

Non ne voglio parlare, ok?”.

Perrie sospira.

Sapevo che sarebbe finita male”, borbotta Zayn. “Ve lo avevo detto”.

Harry vorrebbe avere l'ardire di contraddirlo, perché non è colpa di Louis, come pensa lui, ma solo colpa sua, sempre e solo colpa sua.

Quando avrai voglia di parlarne noi ci saremo, va bene?”, dice Perrie.

Harry annuisce. Avere degli amici è bello, avere degli amici è la cosa migliore del mondo, ma ogni tanto lui ha bisogno di spazio e tempo e solitudine.

Qualcuno bussa alla porta. Harry si irrigidisce.

Posso?”, domanda Liam, facendo capolino sull'uscio.

Certo!”, trilla Perrie.

Liam si avvicina al letto.

Come va?”.

Adesso bene”, risponde Harry.

Liam gli sorride.

Meno male”, dice. “Hai avuto un attacco d'asma?”.

Harry annuisce.

Sì”, risponde. “Zayn mi ha salvato la vita...credo”.

Liam si rabbuia.

Mi sento in colpa”, afferma. “Se non ti avessi, ehm, spaventato non ti saresti mai nascosto in quello sgabuzzino”.

Harry arrossisce.

Non è colpa tua se Harry è scemo”, lo rassicura Niall.

Non è colpa tua”, ripete Harry. “Poteva succedere in qualsiasi momento”, mente.

Liam si guarda nervosamente alle spalle.

Ehm, c'è qualcuno che vorrebbe vederti”, balbetta. “Posso farlo entrare?”.

Il cuore di Harry accelera i battiti. La presa di Zayn sul suo ginocchio si stringe.

Ok”, acconsente il riccio. Non può dirgli di no, non avrebbe alcuna scusa plausibile. E poi ci sono tutti i suoi amici, non è solo.

Liam esce un attimo dalla stanza e ritorna con un Louis così pallido che sembra debba svenire da un momento all'altro.

Ehi”, mormora questi a disagio. Gli occhi di tutti sono puntati su di lui e probabilmente deve sentirsi giudicato. Di sicuro è così che vorrebbe farlo sentire Zayn.

Ciao”, dice Harry.

Louis è bello anche quando ha le spalle incurvate, il viso cianotico e le occhiaie. Louis è bello sempre ed è troppo per Harry, troppo.

Mi fa piacere che sei ancora tra noi”, prova a scherzare.

Harry non riesce a sorridergli, non riesce a guardarlo, non riesce a parlargli.

Ok”, dice con voce roca.

Louis si tortura le mani.

Poss-, potremmo parlare?”, domanda. “Da soli?”.

Harry rischia di avere un altro attacco di asma. Non vuole stare solo con lui, non vuole assolutamente.

Mia madre sta venendo a prendermi”, dice, risoluto.

Per favore?”, implora Louis con un filo di voce.

Dai, usciamo”, dice Perrie, afferrando il proprio ragazzo per il gomito.

Harry la guarda con tanto di occhi ma Perrie si ostina a evitare il suo sguardo. Non è giusto, i suoi amici non possono abbandonarlo.

Zayn non sembra intenzionato a muoversi.

Non vado da nessuna parte finché non me lo dice Harry”.

Harry sta per dirgli di rimanere ma lo sguardo di supplica negli occhi di Louis lo fa desistere dal suo intento. Forse glielo deve, dopo essersi comportato da insensibile con lui. Solo che non ha idea di come affrontare una conversazione che non aveva pianificato di avere.

Puoi andare”, dice a Zayn, deglutendo il groppo che ha in gola.

Lousi fa un sospiro di sollievo e Liam gli mette una mano sulla spalla a mo' di conforto.

Come vuoi”, afferma Zayn. “Siamo qui fuori se hai bisogno”.

Perrie lo prende per mano e lo guida fuori dalla porta. Liam dà una pacca sulla spalla al suo migliore amico e aspetta che Niall si alzi dalla sedia prima di uscire assieme a lui.

Grazie”, sussurra Louis, trascinando la sedia dove era seduto Niall più vicino al suo letto.

Harry torna a coprirsi fino al petto. Non gli importa del caldo, adesso, ha bisogno di uno scudo, di un qualcosa che gli dia l'illusione di essere protetto.

Louis rimane in silenzio per qualche secondo. Harry sposta lo sguardo da lui alla porta, come se sperasse di essere salvato da un momento all'altro dall'arrivo di sua madre.

Ti devo delle scuse”, esordisce Louis.

Harry non lo ha mai sentito usare un tono così dimesso prima d'ora. Louis parla a voce alta ed entusiasta, il più delle volte, oppure, quando gli sta confidando qualcosa, a voce bassa e soffice. Non gli aveva mai parlato così.

Per cosa?”.

Louis si schiarisce la gola.

Per sabato. Non avrei dovuto fare...quello che ho fatto”.

Harry non risponde. Louis non ha nessuna ragione per scusarsi, non ha fatto niente di male, ha fatto quello che doveva, quello che voleva, quello che volevano entrambi. Non lo si può biasimare per averne avuto il coraggio.

Sono un idiota”, continua Louis, poggiando i gomiti sulle ginocchia e prendendosi la testa fra le mani. “Credevo che tu-, credevo che-”.

Harry si porta le ginocchia al petto. Quello che sta facendo a Louis non è giusto, neanche un po'. È crudele. Ma che alternativa ha?

Mi credo tanto intelligente e furbo, invece non avevo capito un cazzo”, dice l'altro ragazzo. “Ho visto quello che volevo vedere e ho visto male”.

Invece ha visto benissimo. Solo che Harry non può dirglielo perché altrimenti dovrebbe spiegargli che nonostante siano sulla stessa lunghezza d'onda, lui rimarrà sempre un po' più indietro.

Ho rovinato qualcosa di bello solo perché sono stupido”, si lamenta Louis.

Non sei stupido”, interviene Harry.

Invece sì”, insiste Louis. “Sono stupido e senza speranza”.

Una parte remota dentro di Harry vorrebbe piangere, però lui non piange davanti agli altri, non perché non vuole ma perché non può.

Louis continua ad asciugarsi i palmi delle mani sui jeans. È nervoso e serio e forse anche terrorizzato.

Non voglio metterti ancora di più in difficoltà, ma devo dirtelo. Lasciamelo dire, ok?”.

Harry trattiene il fiato. Dove sono i suoi amici? Dov'è sua madre?

Lo avrai già capito ma...mi piaci da morire”, ammette Louis. “Da morire. Non faccio altro che pensare a te, continuamente, e non riesco a concentrarmi su nient'altro che non sia tu. Sto diventando pazzo”.

Harry vuole sparire. Perché il letto non lo inghiotte?

Mi ero illuso che anche io ti piacessi ma mi sono sbagliato e ho combinato una cazzata”, continua Louis, senza distogliere lo sguardo. Come si fa a dire certe cose a una persona guardandola negli occhi? Harry lo invidia. Tutto quello che desidera in questo momento è sparire.

Però ti giuro, te lo giuro, che non proverò mai più a fare una cosa del genere, te lo prometto”, afferma Louis. “Voglio continuare a essere tuo amico perché non voglio smettere di vederti. Per favore?”.

Non è possibile, non è fattibile. Harry non è abbastanza coraggioso neanche per questo. Verrà il giorno in cui riuscirà a essere una persona normale ma quel giorno è ancora molto lontano.

Non penso sia una buona idea”, dice infatti.

Louis fa un verso di sorpresa. Probabilmente non si aspettava questa risposta. Forse non ha capito fino a che punto sia sbagliato e mal funzionante Harry. Forse gli ha dato troppa fiducia. E proprio per non deluderlo che Harry deve troncare questa cosa. Non è bravo a gestire i fallimenti e non vuole essere il più grande fallimento nella vita di Louis Tomlinson.

Harry, non puoi farmi questo”, prega Louis, guardando il soffitto e sbattendo ripetutamente le palpebre, come a voler impedire alle lacrime di uscire dai suoi occhi. “Per favore”.

L'istinto di conservazione di Harry spesso lo costringe a essere egoista e insensibile, perfino con le persone alle quali tiene di più.

Louis allunga un mano per toccarlo ma ci ripensa e si blocca a mezz'aria.

Perché?”, domanda, con voce rotta. “Ti prometto che non farò niente che ti metta a disagio, non ti toccherò nemmeno. Harry, ti prego, ti prego”.

Harry riesce a essere freddo come il ghiaccio quando vuole, anche se la la lacrima che sfugge da un occhio di Louis mette a dura prova la sua artificiale indifferenza.

È meglio che tu vada”, mormora.

Louis si passa un braccio sugli occhi e inavvertitamente gli scappa un singhiozzo.

Come faccio..?”.

Harry non risponde. Cosa dovrebbe dirgli? Se per te sarà dura per me sarà praticamente insopportabile? Vivere costantemente di rimpianti è peggio, molto peggio che avere il cuore spezzato. È meglio soffrire che non provare mai niente per paura di soffrire.

Mi stai facendo malissimo, lo sai?”, balbetta Louis e c'è un sottofondo di rabbia adesso nelle sue parole.

Mi dispiace”, dice Harry.

Se ti dispiacesse davvero non ti comporteresti così”.

Louis, vattene, ti prego”.

Louis si alza dalla sedia di scatto.

Quindi è finita?”.

Non è mai iniziata, vorrebbe rispondere Harry ma sarebbe cattiveria gratuita, a questo punto.

Troverai qualcun altro”, ribatte. Meno male che non voleva essere cattivo.

Non hai capito niente”, sbotta Louis. “Addio, Harry”.

Harry guarda Louis uscire a passo svelto dalla stanza e sprofonda nel letto.

Che hai combinato?”, domanda Perrie, esasperata, entrando in camera un attimo dopo.

Non ti ci mettere anche tu”, replica Harry, aspro.

Signor Styles, è arrivata sua madre”, lo informa l'infermiera, facendo ingresso nella stanza.

La mamma di Harry fa irruzione in camera e, prima che lui possa realizzare quello che sta succedendo, lo stringe in un abbraccio che gli toglie il fiato. Non succedeva da mesi. Doveva essere in punto di morte perché accadesse una cosa simile?

Amore mio, come stai?”.

Harry affonda il naso tra i suoi capelli. Adesso potrebbe piangere. Le braccia di sua madre gli sembrano quasi estranee. Harry ha un vago ricordo di un periodo – c'è stato veramente questo periodo nella sua vita o lo ha solo immaginato? - in cui le braccia di sua madre erano il suo habitat naturale.

Bene. Possiamo andare a casa?”.

Sua madre lo bacia sulle guance.

Sì, andiamo, andiamo”.

Harry vorrebbe dormire nell'abbraccio di sua madre per giorni. Forse questa potrebbe essere la cura della quale ha tanto, tanto bisogno.

  
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